Programmare interventi che vadano a incidere sull'organizzazione del lavoro nell'università, sulle carriere e sulla definizione dell'organigramma dell'Ateneo: sono questi i punti principali del Piano di Azione positive dell'Università di Pisa elaborato dal Comitato Unico di Garanzia (CUG) e già approvato dagli Organi di Governo dell'Ateneo. La presentazione del Piano si è tenuta lo scorso 20 novembre al Polo Piagge, dove sono intervenuti il prorettore vicario Nicoletta De Francesco, la presidente del CUG Laura Savelli, oltre ad altri membri del Comitato, tra cui Rossana Pesi, Adriana Ciurli, Francesca Cecconi, e infine Daniela Lombardi, docente del dipartimento di Civiltà e forme del sapere.
La riunione si è aperta con un'introduzione del prorettore vicario Nicoletta De Francesco, che ha ricordato come il nostro Ateneo abbia indicato nel suo Statuto le funzioni del CUG: promuovere le pari opportunità per tutte le componenti che studiano e lavorano nell'Università, prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione; favorire la conciliazione famiglia e lavoro e la realizzazione del maggior benessere lavorativo e, infine, promuovere gli studi di genere.
La riunione è proseguita con l'intervento della presidente del CUG, Laura Savelli, che ha illustrato gli aspetti qualificanti del piano. Ha ricordato come le azioni positive consistano in misure che mirano a rimuovere gli ostacoli che impediscono un'effettiva parità nelle condizioni di partenza tra donne e uomini. Ha poi fatto presente come la più recente normativa nazionale abbia ampliato il raggio di applicazione delle garanzie e delle tutele antidiscriminatorie, a ogni forma di discriminazione, diretta e indiretta, legata a genere, età, orientamento sessuale, razza, origine etnica, disabilità e lingua.
Il piano, dunque, con un'attenzione particolare alla promozione delle pari opportunità di genere, si rivolge a tutto il personale dell'Ateneo, docente e tecnico-amministrativo, nonché alla popolazione studentesca. Il punto del Piano dedicato alle pari opportunità e organizzazione del lavoro prevede la programmazione di interventi che incidano sull'organizzazione del lavoro nell'università, sulle carriere, sulla gestione dei concorsi e sulla definizione dell'organigramma dell'Ateneo. Finalità generale è l'incremento della presenza femminile a tutti i livelli della carriera universitaria, con particolare riferimento alla docenza e alle funzioni dirigenziali del personale tecnico-amministrativo.
Gli interventi che vanno sotto il nome di benessere organizzativo mirano invece alla creazione di un ambiente lavorativo improntato alla qualità di lavoro e all'effettiva realizzazione del lavoratore e della lavoratrice nella loro dimensione personale e professionale. Assicurare le pari opportunità e rimuovere le discriminazioni, dirette e indirette, sono condizioni essenziali per la realizzazione personale e per il benessere sul luogo di lavoro. A questo scopo il CUG ha iniziato un percorso d'interventi formativi su benessere, conciliazione e contrasto al mobbing.
«L'Università deve farsi carico degli ostacoli più duri a morire, vale a dire quelli di ordine culturale – ha sottolineato la professoressa Savelli – Valorizzare la ricerca e la didattica di genere favorendone lo sviluppo sono strumenti essenziali della presa di coscienza del valore delle differenze e del disvalore delle discriminazioni. Il Piano di azioni positive, intervenendo su questo terreno, prevede l'elaborazione di cataloghi bibliografici di genere dell'Ateneo e interventi su genere e formazione universitaria. Per la promozione degli studi in questo settore è stata aperta una nuova collana "Genere, oggettività e diritti" con la Pisa University Press ed è prevista l'organizzazione di seminari interdisciplinari rivolti agli studenti e alle studentesse; la costituzione, con il contributo del CUG, di un Centro interdipartimentale sugli studi di genere; e la collaborazione con enti universitari all'estero per l'approfondimento, in prospettiva comparata, delle tematiche inerenti le funzioni del CUG».
Alla presentazione delle linee generali del Piano è seguito l'intervento di Rossana Pesi, che ha illustrato le iniziative già concluse, come i campi di Natale e di Pasqua e campi estivi, e ha annunciato che altre se ne stanno definendo per l'assistenza agli anziani e altri servizi alla famiglia. Adriana Ciurli, intervenendo sul benessere lavorativo, ha parlato delle iniziative passate – tra cui corsi e seminari su benessere e mobbing – e future, come ad esempio un'indagine conoscitiva che, utilizzando adeguati indicatori di "benessere e malessere", coinvolga il personale dell'Ateneo consentendogli di esprimere la propria percezione del contesto lavorativo. Francesca Cecconi ha illustrato il tirocinio formativo per schedatura e monitoraggio delle tesi di laurea e di dottorato in "Gender Studies", discusse nell'Ateneo negli ultimi dieci anni.
La presentazione si è conclusa con un contributo della professoressa Daniela Lombardi su La difficile conciliazione: una ricostruzione storica del rapporto tra cura familiare e attività lavorative, tra azioni dei privati e intervento pubblico, dalla ruota per gli abbandonati agli ospizi per i vecchi non abbienti.