Più sicurezza alimentare per i consumatori e meno adempimenti burocratici per le imprese. È questo l'obiettivo del protocollo di collaborazione fra Regione Toscana, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, Università di Pisa e imprese. L'accordo è stato sottoscritto mercoledì 18 marzo nell'auditorium di Santa Apollonia a Firenze, nell'ambito di un convegno intitolato "La prevenzione collettiva: bilanci, riflessioni e prospettive", alla presenza dei due assessori della Regione Toscana, Luigi Marroni per la Sanità e Gianni Salvadori per l'Agroalimentare, del direttore dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana, Remo Rosati, del direttore del dipartimento di Scienze veterinarie dell'Università di Pisa, Daniela Gianfaldoni, e dei rappresentanti delle associazioni delle imprese del settore alimentare.
L'accordo, di durata biennale, prevede la realizzazione di progetti innovativi sul fronte dei sistemi di qualità, della tracciabilità dei prodotti e sul rapporto tra cibo, salute e sicurezza alimentare. Il piano di sviluppo promuoverà attività finalizzate a favorire la crescita delle realtà produttive presenti sul territorio regionale, la qualità del sistema toscano e la sua valorizzazione in ambito nazionale e internazionale, conciliando questi aspetti con la possibilità di raggiungere un maggiore livello di sicurezza alimentare e un minore aggravio di adempimenti a cui l'impresa è tenuta nell'esercizio delle sue attività.
Obiettivo del protocollo è anche quello di garantire la "tracciabilità sanitaria dei prodotti", ovvero documentare ai consumatori l'effettiva provenienza e tracciabilità sanitaria della filiera, attraverso un sistema di registrazioni sanitarie gestito dal sistema pubblico, a cui possono aderire, su base volontaria, produttori, trasformatori e dettaglianti. In sintesi, dunque, si tratta di un accordo di collaborazione finalizzato a coordinare tutte le attività di supporto al Sistema della sicurezza alimentare, attraverso un meccanismo che permetta di far diventare la sicurezza, grazie alla collaborazione fra imprese e sistema pubblico delle tutele sanitarie, il primo e più importante biglietto da visita per le imprese, garanzia dei prodotti verso il consumatore finale nei mercati di tutto il mondo.
"Grazie a questo importante accordo - ha commentato la professoressa Alessandra Guidi, docente di Igiene e tecnologia alimentare dell'Ateneo pisano, che si occupa di queste tematiche - il dipartimento di Scienze veterinarie dell'Università di Pisa è protagonista con azioni concrete in un ambito fondamentale per la salute dei cittadini come la sicurezza alimentare. Sono sicura che questo accordo possa rispondere in modo reale alle esigenze sia dei consumatori che delle imprese del settore agroalimentare, che necessitano di una semplificazione burocratica".