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Alla scoperta della Valle del Serchio con l’allestimento multimediale dell'Università di Pisa

Aperto a Barga il Museo multimediale delle Rocche e Fortificazioni della Valle del Serchio

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ponte diavoloUn allestimento che è di fatto un viaggio per immagini, musica e testi nel territorio della Valle del Serchio e che è stato creato da un gruppo di ricerca universitario specializzato in discipline audio-visive, multimediali e della comunicazione, coordinato dalla professoressa Sandra Lischi. Sabato 3 ottobre ha aperto le sue porte al pubblico il Museo multimediale delle Rocche e Fortificazioni della Valle del Serchio che, dopo un importante intervento di recupero, è stato allestito presso i locali della Volta dei Menchi nel centro storico di Barga (LU). Il progetto, realizzato con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Arcus spa, è stato presentato e coordinato dall’Unione dei Comuni della Valle del Serchio e della Garfagnana e ha visto la collaborazione del dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa.

Il progetto, unico nel suo genere, valorizza il bacino della Valle del Serchio attraverso i suoi siti di incastellamento e dà alla popolazione, agli studenti e ai turisti, uno strumento innovativo di documentazione storica, ambientale e artistica di un’area geografica sorprendentemente ricca di cultura, storia, natura incontaminata e leggenda. L’allestimento offre infatti una visione invitante e sfaccettata del territorio, in cui le parole appaiono come tracce informative discrete. Scritte sullo schermo, scorrono parallele alle immagini senza sovrapporsi al flusso visivo.

museo barga2

Nell’oscurità, sulle pareti appaiono pievi, ponti, colline, fortezze, boschi ma anche un paesaggio umano fatto di antichi mestieri, memorie, tradizioni e ritratti degli abitanti, mentre le frasi forniscono notizie storiche essenziali e si offrono, anche nella versione inglese per i tanti turisti, come approfondimento ulteriore. Nel centro della sala il tavolo interattivo consente, presa visione del complesso del territorio, di scegliere il proprio percorso o di interromperlo e modificarlo.

“Il nostro gruppo, facendo tesoro dell’eccellenza pioneristica maturata all’Università di Pisa nel campo dell’audiovisivo e del multimediale, ha lavorato sui diversi aspetti del progetto, cercando di costruire una presentazione non rigidamente didascalica o classicamente documentaristica, ma basata sui percorsi consentiti dalla combinazione di immagini, suoni, testi scritti e dispositivi interattivi – commenta la professoressa Lischi – In stretta collaborazione coi committenti ha ideato e curato un allestimento che contempla, con una concezione evocativa e immersiva, un viaggio per immagini nei vari aspetti del territorio, corredato da musiche e testi e concepito per una visita che, grazie a un tavolo interattivo, offre la possibilità di percorrere più itinerari”.

lischi bargaLa collaborazione con il Museo è nata nel 2013 quando, tramite il CICO (Centro Interdisciplinare di Studi sulla Comunicazione) venne stipulata una convenzione fra il dipartimento e l’Unione Comuni Media Valle del Serchio, che ha consentito l’attribuzione di borse e di contratti finalizzati allo studio e alla realizzazione della sala appena inaugurata. Nella cerimonia di inaugurazione, il prorettore ai Rapporti con il territorio dell’Ateneo pisano, Maria Antonella Galanti, ha sottolineato “l’importanza dei musei vivi, capaci di fare appello anche al lato emozionale della memoria e della spinta alla conoscenza” e ha ribadito “l’importanza di un dialogo proficuo fra i saperi universitari e le culture del territorio”.

Il team che ha curato l’allestimento è composto da Gianluca Paoletti, dottore di ricerca all’Università di Pisa in Storia delle arti e dello spettacolo, che ha realizzato una serie di video sui diversi aspetti della zona, paesaggistici e artistici, ma anche dedicati a mestieri, tradizioni, volti, personaggi; Andreina Di Brino, anche lei dottore di ricerca all’Università di Pisa in Storia delle arti e dello spettacolo, che ha curato le ricerche e l’adattamento dei testi ai fini di una efficace e sintetica comunicazione; Marco Bigliazzi, laureato in Storia dell’Urbanistica nell’Ateneo pisano, che ha curato l’aspetto interattivo e le animazioni grafiche; Giuseppe Cassaro, laureato all’Università di Pisa in Cinema, teatro e produzione multimediale, che ha elaborato le musiche e la concezione sonora. La ricerca, come auspicato da tutti gli intervenuti, non si ferma qui e dovrebbe proseguire con un ampliamento e una ulteriore articolazione degli spazi espositivi.

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  • 6 ottobre 2015

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