Jacopo Della Bartola, 25 anni, studente del corso di laurea magistrale in Ingegneria edile e delle costruzioni civili presso l'Università di Pisa, lo scorso ottobre è partito per la Cina per trascorrere un periodo di studio di circa tre mesi presso la Chongqing University, nell'ambito di un recente accordo stipulato tra le due università.
Tale accordo prevede la possibilità, per gli studenti dell'Università di Pisa iscritti ai corsi di laurea magistrale o a ciclo unico, di usufruire di un contributo messo a disposizione dal governo cinese per passare un periodo di studi presso la Chongqing University, frequentando uno o più insegnamenti da scegliere nell'ambito di una serie di corsi di laurea insegnati in lingua inglese. Più in dettaglio, l'accordo garantisce l'esonero dalle tasse, l'alloggio gratuito e una borsa mensile dell'importo di 1500 RMB (circa 210 euro), più che adeguata al costo della vita nella regione interessata. Per il primo semestre dell'a.a. 2015/2016 erano disponibili 15 borse di studio (maggiori dettagli sono disponibili a questo link). Tale accordo, stipulato a partire dall'attuale a.a. 2015/2016, avrà una durata di 5 anni.
Nel seguente articolo, Jacopo ci descrive come si sta svolgendo la sua esperienza presso la Chongqing University, dove sta frequentando due corsi dell'International Master Program in Urban Construction and Environmental Engineering.
********
La mia esperienza in Cina è giunta inaspettata ed è il risultato di una fortunata coincidenza di eventi. Lo scorso luglio infatti, a una settimana dalla laurea triennale in Ingegneria edile all'Università di Pisa, ho ricevuto una mail dall'Università che informava di un nuovo accordo con la Chongqing University riguardante la possibilità di trascorrervi un periodo di studio.
Sinceramente all'inizio non sapevo neanche dove si trovasse esattamente Chongqing all'interno della Cina, ma sono rimasto comunque subito affascinato dall'idea di poter vivere e studiare per un periodo di tempo (seppur breve) in un luogo così lontano e diverso dal mio. Ho partecipato quindi alla presentazione e, ottenuti maggiori dettagli, mi sono attivato subito per partire.
Al mio arrivo mi sono trovato immerso in una realtà profondamente diversa per dimensioni e cultura. Chongqing è infatti una metropoli enorme (la municipalità conta circa 33 milioni di abitanti), caratterizzata da una grande dinamicità tipica delle città in espansione: palazzi e grattacieli a perdita d'occhio molti dei quali in costruzione, così come strade e metropolitane. Il tutto ovviamente condito con il caos che ne deriva. Nonostante ciò, l'arrivo alla Chongqing University non è stato segnato da particolari problemi, grazie soprattutto al supporto che mi è stato dato dalle persone che fanno parte del Galileo Galilei Italian Institute (che si trova all'interno della stessa università), le quali sono state fondamentali nell'aiutarmi all'inizio della mia permanenza.
L'università si trova nel quartiere di Shapingba situato nella parte vecchia della città dove ancora si avvertono le caratteristiche della Cina tradizionale in forte contrasto con l'estrema modernità del centro, indistinguibile da una moderna metropoli occidentale. L'università è suddivisa in 4 campus (A, B, C e D) e io risiedo nel dormitorio internazionale nel campus A, quello principale, dove sono dislocati tutti gli uffici amministrativi nonché la maggior parte delle aree sportive e degli edifici scolastici.
Nella Chongqing University c'è una forte presenza di studenti stranieri molti dei quali sono qui per prendere parte ai corsi di lingua cinese di ogni livello, altri invece sono qui per completare lauree specialistiche e infine altri, come me e la maggior parte degli studenti provenienti dall'Europa, sono qui solo per un breve periodo di studi. Ho quindi la possibilità di entrare in contatto con persone provenienti letteralmente da tutto il mondo e la loro compagnia e vicinanza è per me motivo di crescita e maturazione sotto tutti i punti di vista. Naturalmente non mancano poi amicizie nate con studenti cinesi e grazie alla loro compagnia e condivisione di uno stesso percorso formativo cerco di capire, per quanto mi è possibile, la mentalità cinese.
Parlando dei corsi che frequento li trovo ben organizzati e interessanti. Il corso di “Theory and technology for water treatment” è tenuto da un'insegnate cinese che parla un buon inglese, mentre il corso di “Sustainable built environment and environment design” è caratterizzato da un più ampio respiro internazionale, infatti le lezioni sono tenute da vari professori provenienti da università di tutto il mondo dandoci la possibilità di approfondire argomenti in modo più specifico.
All'interno del campus la lingua inglese è piuttosto diffusa: è utilizzata nei vari uffici amministrativi ed è parlata da diversi studenti cinesi. Fuori dal campus invece l'inglese è quasi sconosciuto e quindi, oltre ai corsi concordati con la facoltà di Ingegneria, ho deciso di frequentare anche un corso base di lingua cinese per cercare di avere un contatto più diretto anche al di fuori del campus universitario.
Terminerò il mio periodo di studi a Chongqing tra circa un mese. Posso dire fin d'ora che questa è un'esperienza indimenticabile, che mi arricchisce sia dal punto di vista culturale che umano; un'opportunità di crescita per chiunque sia interessato a un'esperienza di formazione internazionale.
Jacopo Della Bartola