È il più grande acquario d’acqua dolce d’Italia ed è stato inaugurato venerdì 13 marzo al Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa ospitato nella monumentale Certosa di Calci. La spettacolare esposizione, con i suoi oltre 500 metri quadri di ampiezza e gli oltre 60.000 litri d’acqua, è organizzata in cinque settori con grandi vasche dedicate alle acque interne di Asia, America, Europa e Africa, tutto all’interno delle cantine trecentesche della Certosa.
“Molti pensano che la biodiversità dei pesci ci sia solo in mare ma naturalmente non è così – racconta il professore Roberto Barbuti direttore del Museo di Storia Naturale - le nostre vasche stupiranno per varietà di forme e di colori, dai pesci alligatore, ai gourami giganti, che vivono nelle risaie asiatiche, ai piranha, sino al pesce gatto con la coda rossa che può superare anche i 20 chili di peso”.
Un acquario dunque che come una scrigno accoglierà una biodiversità incredibile, con degli esemplari quasi unici, come i Phreatichthys andruzzii, dei piccoli pesci molto particolari, senza occhi, scaglie o pigmento originari delle grotte della Somalia, ma probabilmente già estinti in natura.
“Un primo nucleo dell’acquario, con 24 vasche dai 700 ai 1.500 litri, era già presente al Museo dal 2008 – ha concluso Roberto Barbuti - l’attuale ampliamento è stato possibile anche grazie al contributo della Fondazione Pisa, dell’Università e con un consistente investimento da parte del Museo stesso, grazie al quale abbiamo potuto installare altre dodici grandi vasche che vanno dai 3.000 ai 10.000 litri”.
Al Museo di Storia Naturale il più grande acquario d’acqua dolce d’Italia
Le grandi vasche sono ospitate nella cantine trecentesche della Certosa di Calci
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13 maggio 2016