In occasione del G7 dedicato alla scienza e tecnologia, lo scorso 16 maggio la ministra Stefania Giannini ha visitato il laboratorio KEK a Tsukuba, in Giappone, dove gli scienziati italiani dell’Università di Pisa e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) stanno conducendo degli importanti esperimenti nel campo della fisica delle particelle.
La ministra è stata accolta dal professore Francesco Forti dell’Università di Pisa in veste di capodelegazione dell’INFN ed ha incontrato il direttore generale del laboratorio KEK, Masanori Yamauchi visitando quindi la sala dove si trova l’acceleratore SuperKEKB e dove è in fase di installazione l’esperimento Belle-II.
“Lo scopo di Belle II, attualmente in costruzione, è la scoperta dei segnali sfuggenti delle particelle ancora ignote, cioè non contemplate dalla teoria del Modello Standard”- ha spiegato Francesco Forti.
Belle-II è infatti un sofisticato rivelatore di particelle frutto di una collaborazione internazionale formata da oltre 600 fisici e ingegneri provenienti da 23 nazioni diverse. In particolare, i gruppi italiani sono impegnati nella costruzione di tre elementi chiave dell’esperimento: il rivelatore di vertice (SVD), il sistema di identificazione di particelle (TOP), e il calorimetro elettromagnetico (ECL). Inoltre l’Italia assicura un notevole contributo ai mezzi di calcolo necessari per l’analisi dell’enorme quantità di dati che l’esperimento raccoglierà a partire dalla seconda metà del 2017 fino al 2023-2024.
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Foto: la ministra Giannini, accanto al professor Forti, osserva uno dei moduli di rivelatore a silicio di SVD, prodotti in parte presso i laboratori delle alte tecnologie dell'Università e INFN, Pisa
La ministra e il super acceleratore
Stefania Giannini in visita al laboratorio KEK in Giappone dove sono al lavoro i fisici dell’Ateneo e dell’INFN
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20 maggio 2016