Nessun rischio immediato per il Palazzo della Sapienza di Pisa e per le tante persone che ogni giorno la frequentano, ma una situazione che sicuramente verrà tenuta sotto stretto controllo, in attesa delle decisioni degli organi competenti.
A seguito dello sciame sismico che ha interessato il centro-nord dell'Italia negli ultimi giorni, con epicentro in Emilia, provocando un aggravamento dei problemi esistenti sulla struttura, l'Università di Pisa ha richiesto una verifica sulla sicurezza dell'edificio da parte dei Vigili del Fuoco del Comando di Pisa. Gli esiti del sopralluogo, che si è svolto immediatamente dopo la richiesta la mattina di giovedì 24 maggio, saranno comunicati ufficialmente nei prossimi giorni, anche se vi è già la conferma di una situazione certamente critica, ma non di allarme immediato.
Da tempo lo storico Palazzo della Sapienza presenta degli evidenti fenomeni di dissesto, tanto che erano già in corso da diversi mesi alcuni rilevanti interventi di consolidamento e manutenzione, concentrati in particolare sul loggiato intermedio e nella parte dell'edificio sottostante i locali occupati ai piani superiori dalla Biblioteca Universitaria.
La Biblioteca, ricca di un patrimonio bibliografico di circa 600.000 volumi fra cui preziosi manoscritti e cinquecentine, nonostante il nome, non dipende dall'Università ma dal ministero per i Beni e le Attività Culturali e sin dal 1823 ha sede nel Palazzo della Sapienza, che dal 1959 è in uso perpetuo e dal 2002 interamente di proprietà dell'Ateneo. Le problematiche di sicurezza dell'edificio risultano al momento principalmente legate all'eccessivo carico costituito dai libri della biblioteca ospitati ai due piani superiori, che nel tempo o in caso di sisma potrebbe compromettere la stabilità dell'intera struttura.
Quando l'iter di verifica - avviato dalla richiesta da parte dell'Università - arriverà nei prossimi giorni alla sua conclusione formale da parte del Comune di Pisa con l'emissione di un verbale di notifica, saranno anche evidenziate le azioni necessarie alla messa in sicurezza dell'edificio e dei suoi occupanti, decisioni che l'Ateneo metterà in atto - anche se dovessero essere impegnative e dolorose - per salvaguardare un patrimonio storico non solo dell'Ateneo stesso ma di tutta la città di Pisa.