Sabato 16 giugno, alle ore 17.00, saranno inaugurate al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi due nuove esposizioni: "The Absorbing Eye", con gli affascinanti scatti del fotografo Dario Zucchi e "L'opera architettonica di Federigo Severini (1888-1962)", con i disegni dell'ingegnere e architetto pisano che ha contribuito alla progettazione dell'insediamento balneare di Tirrenia. Le mostre saranno visitabili fino al 16 settembre.
Dario Zucchi, milanese residente a Washington, si configura come un vero e proprio "predatore urbano" che, armato di macchina fotografica, individua, segue e immortala i soggetti che più lo ispirano. Sono i visitatori dei musei ad attrarre la sua attenzione soprattutto quando, forse per un'inconscia sintonia, il loro aspetto fisico e il loro abbigliamento si fondono armonicamente con le opere d'arte che stanno ammirando. Mentre rimane affascinato dalle persone che osservano l'arte, tema già di per sé profondamente coinvolgente, Zucchi riesce a superare la semplice osservazione catturando acutamente le connessioni visive fra gli osservatori e l'arte che li circonda. La sua ricerca dei visitatori con una perfetta combinazione di colori, motivi e atteggiamenti, giustapposti ai dipinti e alle sculture, porta al piacere della sorpresa e allo stupore dell'agnizione. Ne risultano scatti unici che coinvolgono opere d'arte di Munch, Matisse, Rothko e Stella, immagini commoventi o ironiche ma sempre intensamente provocatorie.
Promossa dal Museo della Grafica e patrocinata dalla Federazione Italiana Amici dei Musei e dal Royal Victoria Hotel, la mostra è curata da Erik Denker della National Gallery di Washington ed è inserita nel calendario delle iniziative del "Giugno pisano".
"L'opera architettonica" presenta invece l'opera progettuale di Federigo Severini (1888-1962), ingegnere, architetto, ornatista, designer, accademico, imprenditore e pittore pisano, in occasione dei cinquant'anni dalla scomparsa. Disegni e progetti, provenienti dal nucleo donato nel 2004 dagli eredi all'Archivio di Stato di Pisa, documentano l'articolazione, la consistenza e la qualità delle opere che Severini sviluppa nel tempo secondo un mutevole linguaggio architettonico: dal neo-medievalismo e dall'eclettismo dei primi lavori al più rigoroso razionalismo degli anni Trenta, che coincide prevalentemente con i progetti formulati per il nascente insediamento balneare di Tirrenia. Partecipando concretamente al rinnovamento dell'architettura a Pisa, Tirrenia, Viareggio e in molte altre località toscane, l'opera di Federigo Severini è narrata attraverso un percorso diacronico e sincronico che ne esplicita l'abilità progettuale e ne ricostruisce anche la dimensione umana, oltreché professionale.
Curata da Federico Bracaloni e Massimo Dringoli, con la collaborazione di Claudia Massi e Rita Panattoni, l'esposizione comprende principalmente disegni e fotografie d'architettura, oltre ad alcuni oggetti di design, elaborati da Federigo Severini. L'iniziativa è promossa dal Museo della Grafica in collaborazione con l'Archivio di Stato di Pisa e con il patrocinio della Regione Toscana, della Federazione Italiana Amici dei Musei e del Royal Victoria Hotel di Pisa, con il contributo de Gli Amici dei Musei e Monumenti Pisani. La mostra è inserita nel calendario di iniziative del "Giugno pisano".
Ne hanno parlato:
Corriere Fiorentino
PisaInformaFlash.it
PisaInformaFlash.it (1)
PisaToday.it
PisaNotizie.it