Sta per partire all’Università di Pisa la seconda edizione del corso di inglese rivolto a studenti con dislessia evolutiva, organizzato dal Centro linguistico d’Ateneo (CLi) in collaborazione con lo Sportello DSA. L’iniziativa ha visto lo scorso anno una grande partecipazione di allievi da vari corsi di laurea, che hanno potuto così raggiungere il livello di inglese richiesto in uscita dai loro corsi di studio per il conseguimento del titolo. Nel 2017 il corso partirà il 28 febbraio.
Le lezioni, due incontri settimanali di due ore ciascuno, si svolgeranno presso il Centro Linguistico d’Ateneo e prevedono l’utilizzo di tecniche sperimentali volte a favorire gli apprendimenti linguistici in studenti con DSA. Saranno tenute da due CEL (collaboratori ed esperti linguistici) madrelingua appositamente formati, in collaborazione con Gloria Cappelli e Sabrina Noccetti, ricercatrici di Lingua e Traduzione inglese del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica.
Il corso nasce all’interno di un percorso di ricerca su dislessia e apprendimento dell’inglese nei giovani adulti intrapreso negli ultimi due anni da un gruppo di ricerca dell’Università di Pisa in collaborazione con la IRCCS Fondazione Stella Maris e del Centro per la Neurocognizione, Epistemologia e Sintassi teorica dello IUSS di Pavia. «Malgrado si siano fatti molti passi in avanti in ambito neuro cognitivo e glottodidattico, l’impatto della dislessia sulle abilità linguistiche su cui l’apprendimento delle lingue straniere si fonda è un ambito ancora poco esplorato – spiegano le ricercatrici È dunque ormai essenziale cercare di unire i vari settori della ricerca teorica e le pratiche riabilitative per arrivare a una didattica che, riconoscendo le difficoltà del soggetto dislessico, riesca a proporre metodi tali da consentirgli l’apprendimento della lingua straniera».
Nella prima fase del progetto, il gruppo di ricerca dell’Università di Pisa ha adattato i test esistenti e sviluppato materiale didattico da utilizzare all’interno del corso proposto lo scorso anno agli studenti, fondandosi su tecniche riabilitative mirate a ridurre le difficoltà legate ai deficit insiti nel disturbo. Parallelamente è stato condotto uno studio sulle abilità mnesiche e pragmatiche degli apprendenti che ha portato a primi interessanti risultati.
La ricerca sperimentale continuerà anche nei prossimi anni, con l’obiettivo di riuscire a capire i meccanismi che sono alla base delle difficoltà attestate nell’apprendimento della lingua straniera da parte di studenti con dislessia evolutiva e di trovare le strategie e le metodologie più adatte per superarle. «I positivi risultati ottenuti dai partecipanti alla prima edizione sono senza dubbio incoraggianti e ci spingono a continuare in questo lavoro, dove è prezioso il contributo e il sostegno dei colleghi di tutti i dipartimenti che accolgono studenti con DSA e degli uffici preposti che ci hanno sempre fornito un grande aiuto», concludono Cappelli e Noccetti.
Gli studenti interessati possono rivolgersi allo Sportello DSA (a questo link i contatti) o alle docenti per avere informazioni.