Dal 4 al 7 ottobre a Pisa va in scena il futuro. Dalla città simbolo dell'informatica italiana - all'Università di Pisa nacque nel 1969 il primo corso di laurea in informatica d'Italia e proprio dal Cnr pisano partì nel 1986, la prima connessione a Internet - prende il via l'Internet Festival 2012, un appuntamento per scoprire ed esplorare gli scenari, le tendenze e gli sviluppi futuri della Rete. Quattro giorni, 104 eventi, 200 relatori, 12 location diffuse per la città, concerti, installazioni, mostre, incontri, contest e workshop.
Promosso da Regione Toscana, Comune di Pisa, Cnr, Registro.it e Istituto di Informatica e Telematica del Cnr insieme a Camera di Commercio di Pisa, Provincia di Pisa, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant'Anna, Scuola Normale Superiore, Associazione Festival della Scienza, Internet Festival ha scelto come filo rosso dell'edizione 2012 le "Forme di Futuro". Un programma ricco di eventi e incontri attraverso i quali indagare le connessioni, i legami, le relazioni che, grazie a Internet, ridisegnano il paesaggio sociale, culturale ed economico a livello globale. Il direttore del Festival è Edoardo Fleischner, il coordinamento è affidato a Fondazione Sistema Toscana. Gianluigi Ferrari (Università di Pisa) e Anna Vaccarelli (Istituto di Informatica e Telematica Cnr) coordinano rispettivamente il comitato scientifico e quello esecutivo.
"L'Università di Pisa ha una sua visione del futuro - ha detto Nicoletta De Francesco, prorettore vicario dell'Università di Pisa - lo scenario è quello di una comunità che si confronta con orizzonti sempre più ampi nella formazione e nella ricerca, dai progetti europei su ICT e tecnologia avanzata agli accordi con prestigiosi enti come il MIT, il Massachusetts Institute of Technology. Tutto ciò senza dimenticare il territorio e i servizi per la comunità di studiosi e studenti, dai progetti di e-learning alla rete telematica per connettere le strutture scientifiche, didattiche e di servizio che di fatto rendono le strutture del nostro Ateneo una piccola smart-city. L'utilizzo consapevole e creativo della tecnologia apre nuove opportunità di ricerca e di apprendimento alla comunità accademica pisana". "Il nostro obiettivo – ha concluso la professoressa De Francesco - è quello di migliorare l'esperienza formativa dei nostri studenti coniugandola con la tradizione pisana di rigore e di eccellenza accademica".
La partecipazione dell'Università di Pisa all'Internet Festival si fonda su un continuum di innovazione, un percorso che si snoda nei decenni e che ha come chiave di volta la scienza e l'innovazione tecnologica. Qui di seguito una panoramica dei principali eventi in cui è coinvolta l'Ateneo. Maggiori dettagli e aggiornamenti sul sito www.internetfestival.it.
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Tavola Rotonda
Technologies, Laboratories and experiments towards ad Future Internet for all
Chair: Prof. Stefano Giordano, Department of Information Engineering – University of Pisa
Panelists:
Antonio Bicchi (Director Piaggio Center of the University of Pisa)
Giancarlo Prati (Director – Institute of Communication, Information and Perception Technologie – Scuola Superiore Sant'Anna)
Fabio Beltram (Direttore della Scuola Normale Superiore e direttore del laboratorio NEST)
Paolo Ferragina (prorettore alla ricerca applicata ed al trasferimento tecnologico dell'Università di Pisa)
Speaker to be confirmed, CNR Italy
Luigi Perrissich - General Director, Confindustia Servizi Innovativi
Valerio Zappalà – Director Infocamere
Le nuove tecnologie ICT trattate specificatamente nella Flagship Initiative Digital Agenda for Europe, hanno un ruolo essenziale nell'ambito del programma quadro dell'unione europea "Europa 2020". La tavola rotonda vuole analizzare le problematiche tecnologico scientifiche di Future Internet, ovvero l'insieme di tecnologie e di standard destinati a delineare le funzionalità e le prestazioni di Internet nel futuro. La tavola rotonda si propone di valorizzare le competenze italiane nel settore delle tecnologie di networking, per creare un circuito virtuoso nazionale, fondato sulla ricerca e sviluppo, sull'innovazione e sulla formazione, che guardi alle esigenze e alle sinergie nazionali, ma mantenga nello stesso tempo una prospettiva e un'eccellenza scientifica a livello europeo. "Il format" della Sessione sarà quello di iniziare con le presentazioni dei relatori (come si può immaginare molto legate al territorio pisano ed alle sue eccellenze nel settore dell'informatica e delle telecomunicazioni) per poi passare ad una tavola rotonda alla quale autorevoli rappresentanti di Confindustria, di associazioni di categoria e di enti governativi possano animare la discussione estendendo naturalmente la discussione a temi di interesse nazionale.
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Tavola Rotonda
Big Data
Prof. Dianora Poletti (Chair), Università di Pisa
Prof. Dino Pedreschi, Università di Pisa
Dott.ssa Fosca Giannotti, ISTI CNR, PISA
Big data & social mining: il nuovo microscopio per capire come funziona la società
Giuseppe Forte (Ass. Comune di Pisa)
Big Data e pubblica amministrazione: innovazione e sfide
Prof. Alessandro Mantelero, Politecnico di Torino e Centro Nexa
Big Data: i rischi della concentrazione del potere informativo digitale e gli strumenti di controllo
Chiara Pasquinelli
La sfida scientifica più pressante e affascinante del nostro tempo è comprendere la complessità della società globale e interconnessa in cui abitiamo e in cui avvengono fenomeni di portata senza precedenti: la crescita tumultuosa di Internet e del Web, la facilità delle telecomunicazioni e del commercio globale, la sorprendente velocità ed intensità con cui si diffondono notizie, epidemie, tendenze, crisi finanziarie, movimenti politici. Il nostro tempo ci offre anche l'opportunità di osservare da vicino e misurare il funzionamento della società: i "big data", originati dalle briciole digitali delle attività umane per effetto del nostro uso quotidiano dei sistemi ICT, registrano la nuda verità sui comportamenti individuali e collettivi con una precisione senza precedenti. Varie dimensioni della nostra vita sociale hanno un'immagine riflessa nello specchio digitale e come ogni nuovo microscopio nel passato, questi big data stanno spingendo verso una nuova scienza basata sui dati, che potrebbe aiutarci a svelare la complessità dei fenomeni sociali e prevedere i cambiamenti, le crisi e l'impatto delle scelte politiche. Questo tavola rotonda presenta molti esempi delle nuove domande che possiamo provare a rispondere facendo leva sui big data, discutendo anche il "new deal" sui temi della privacy, della trasparenza e della fiducia necessario per creare ed accedere alla conoscenza dei big data come un bene pubblico per tutti.
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Usi e abusi del virtuale
Giovanni Ventimiglia, esperto di ontologia del virtuale, professore di Filosofia applicata all'Istituto di Filosofia di Lugano, Svizzera.
Roberto Diodato, autore di un libro sull'Estetica del virtuale (Bruno mondadori, Milano 2005), professore di Estetica all'Università Cattolica di Milano.
Adriano Fabris, professore di Etica della comunicazione all'Università di Pisa e curatore del libro: Etica del virtuale (Vita e Pensiero, Milano 2007).
Che cosa è il "virtuale"? Il "virtuale" esiste? Il "virtuale" è bene? Il "virtuale" è bello? È evidente che non è possibile rispondere alla terza e alla quarta domanda, se prima non si è dato risposta alle prime due. Ma proprio questa risposta è molto difficile. Infatti "virtuale" è un termine inflazionato. Viene utilizzato in contesti e con significati diversi. Ecco allora il tema del dibattito: chiarire i molti significati del termine e sviluppare una riflessione sulla "realtà" del virtuale (ciò che, in gergo tecnico, si chiama "ontologia del virtuale"); definire poi i modi e le forme di una presenza virtuale delle forme del bello (ciò che gli addetti ai lavori chiamano "estetica del virtuale"); precisare infine che cosa è buono e che cosa non è tale nel nostro abitare la realtà virtuale (ciò che, in gergo filosofico, si chiama "etica del virtuale").
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Tavola rotonda
L'amore ai tempi di Internet
Il titolo è anche il titolo del libro di Laura Traverso sull'argomento, nel quale racconta come cambiano le relazioni amorose mediandole attraverso la rete. Ma non c'è soltanto la trasformazione delle relazioni eterosessuali: c'è un proliferare di altri tipi di relazione che proprio la rete rende possibile. In particolare su questi argomenti, accanto a Laura Traverso, giornalista genovese, è stata chiamata a parlare Flavia Monceri, filosofa politica dell'Università del Molise. Monceri si è occupata di relazioni queer e trans gender, e del modo in cui esse vengono vissute e comunicate. Coordina l'incontro Adriano Fabris.
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Tavola Rotonda
Net Neutrality
Prof. Giuseppe Attardi, Università di Pisa
Dott. Luca Nicotra, Agorà Digitale
Coordina Massina Russo, Repubblica
Il problema della neutralità della rete sta diventando sempre più grande e vacilla ancora senza una regolamentazione precisa. Una delle cause più importanti è la crescente domanda di traffico. La prioritizzazione a pagamento del traffico "end to end", oltre a porre questioni di principio legate alla diffusione dell'innovazione, ha dei risvolti pratici di competizione sul mercato che si riverberano su tutti gli operatori inducendo un intricato e costoso aumento di complessità del sistema. Qual è la via maestra per affrontare questi aspetti?
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Tavola Rotonda
La rete e altre storie
Prof. Andrea Piccaluga, Scuola Sant'Anna Pisa
Prof. Salvatore Natoli, Università Milano Bicocca
Coordina Gian Luigi Ferrari, Università di Pisa
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Tutorial Lab
"Quante ne SAI? Metti alla prova il tuo Sapere e le tue Abilità Informatiche"
Davide Borgioli, Ilaria Cerbai, Gian Luigi Ferrari, Università di Pisa
Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Information and Communication Technologies – ICT) rivestono un ruolo fondamentale per la crescita e l'occupazione. Il profondo mutamento degli scenari sociali richiede un'apertura all'innovazione tecnologica che non può essere svincolata da una crescita scientifica indispensabile per comprendere gli aspetti innovativi e le sfide culturali che accompagnano l'adozione di particolari soluzioni tecnologiche.. Il laboratorio vuole valutare le comoscenze degli utenti sulla struttura di internet e delle sue applicazioni (dal world wide wib alle tecniche di information retrieval e I motori di ricerca). L'utente del laboratorio dovra' risolvere dei test progettati per verificare non solo la conoscenza delle nozioni di base elementari, ma anche la comprensione dei meccanismi di funzionamento delle applicazioni di rete, ovvero i test permettono la verifica del livello di consapevolezza e autonomia nell'utilizzo delle tecnologie di rete. Il laboratorio fa parte del sistema di e-learning (progetto SAI@UNIPI) predisposto dall'ateneo pisano avente l'obiettivo di fornire agli studenti quelle competenze ICT indispensabile per essere per utenti attivi e consapevoli: senza la profonda comprensione di alcuni principi tecnici di base non è possibile cogliere la specificità della rete.
"C'era una volta la privacy - poi fu lo smartphone?"
Vincenzo Gervasi, Università Pisa
La diffusione dei social network e degli smartphone, la possibilità di essere connessi a Internet sempre e dovunque tramite le reti cellulari, e il mutato quadro legislativo creato nell'ultimo decennio hanno modificato in maniera profonda il nostro concetto di privacy. Concetti come l'inviolabilità della persona, del domicilio, della corrispondenza sono da secoli alla base della nostra cultura giuridica e dell'organizzazione sociale nel mondo occidentale. Gli strumenti giuridici che garantiscono certe libertà nel mondo fisico, non sono validi nel mondo digitale. La nostra "persona digitale" è un'identità elettronica; il nostro "domicilio" è dove risiedono i nostri dati, la nostra "corrispondenza" viaggia tramite servizi digitali gestiti da imprese commerciali, quasi sempre sottratte alla giurisdizione locale. In questo tutorial discuteremo di come gli smartphone che tutti portiamo sempre con noi, e a cui affidiamo tanta parte della nostra vita sociale, possano essere usati come dispositivi di sorveglianza elettronica, sia per scopi legittimi (per esempio, da parte delle forze di polizia per rintracciare criminali) che più discutibili (per esempio, da parte di regimi totalitari per reprimere il dissenso dei cittadini).
Puzzle Programming - C(i) risolvi il problema?
Rossano Venturini, Università di Pisa
Il laboratorio propone una sfida ai visitatori del festival: progettare e realizzare nel linguaggio di programmazione C programmi efficienti attraverso l'uso di strutture di dati e tecniche algoritmiche di base. La correzione della soluzione proposta avviene in maniera totalmente automatica: si sottopone la soluzione al sistema che stabilisce se il programma produce i risultati attesi quando viene eseguito su diverse istanze del problema. La scelta di questo meccanismo di valutazione vuole evidenziare l'importanza del rispetto delle specifiche del problema proposto. Gli utenti del laboratorio saranno "sfidati" nella soluzione di "puzzle". I "puzzle" sono problemi semplici da esporre le cui soluzioni richiedono strategie e argomentazioni sofisticate. Problemi di questo tipo sono utilizzati dalle grandi aziende (quali Google. Facebook, Microsoft, ecc.) per la valutazione dei candidati nella fase dei colloqui per le assunzioni