Ricercatore:
Settore scientifico disciplinare:
Geografia Fisica e Geomorfologia GEO/04
Biografia
Matteo Vacchi (Genova, 1982) ha conseguito una laurea magistrale in Scienze Geologiche e un dottorato di ricerca in Scienze della Terra presso l’Università di Genova. Dopo il dottorato, ottenuto nel 2012, ha avuto diverse esperienze di ricerca postdoc in Francia presso Aix-Marseille Université e Université Montpellier 3, per poi prendere servizio come Lecturer in Physical Geography presso il la School of Life and Environmental Sciences dell'Università di Exeter nel Regno Unito.
Dal 2019 svolge le sue attività presso Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa. I campi di ricerca del Dr. Vacchi riguardano un ampio spettro della geomorfologia e della paleoclimatologia, con un particolare interesse all'ambiente costiero. Dal 2010 è autore e co-autore di più di 50 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali. La produzione scientifica varia dallo studio delle variazioni Quaternarie del livello del mare e la definizione di modelli per la gestione integrata della fascia costiera, fino alla geo-archeologia e la biogeomorfologia costiera. E’ stato coordinatore dei giovani ricercatori della divisione Ocean Sciences dell’European Geophysical Union (EGU) ed è attualmente vicepresidente della commissione Coastal and Marine processes dell’International Union for Quaternary Research (INQUA).
Nel 2018 ha ottenuto l’abilitazione nazionale al ruolo di professore di prima fascia nel settore concorsuale 04A3 ed è attualmente responsabile del corsi di “Cartografia e Gis” e “Evoluzione e Gestione delle Coste” presso l’ateneo pisano.
Titolo progetto:
Definizione degli scenari futuri di risalita del livello del mare in Africa centro-occidentale. Ricostruire il passato per predire il futuro
Descrizione del progetto
Tra i diversi impatti del riscaldamento globale, l’innalzamento del livello medio del mare è sicuramente uno dei più preoccupanti.
Le coste Atlantiche africane, per la maggior parte caratterizzate da larghe piane costiere densamente popolate e fortemente coltivate rendono queste aree tra le più esposte ai rischi legati alla futura risalita del livello del mare.
Il progetto mira a utilizzare dati geologici per ricostruire i tassi di risalita del livello del mare negli ultimi millenni al fine di compararli con i tassi attuali registrati da mareografi e satelliti.
Questi dati sono fondamentali per definire gli scenari futuri di innalzamento marino nel contesto della futura variabilità climatica.