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Paola Binda | settembre 2018

PUPILTRAITS - Biomarkers of individual differences in human cortical visual processing 

Si è aggiudicata un prestigioso finanziamento ERC Starting Grant del valore di 1.5 milioni di euro per sviluppare nei prossimi 5 anni lo studio sui rapporti tra cervello, personalità e metabolismo, grazie al quale utilizzerà strumenti innovativi per affrontare una delle più classiche e irrisolte domande di tutti i tempi: perché non vediamo tutti allo stesso modo?

 

Formatasi sotto la supervisione della Prof.ssa Morrone, Paola Binda ha saputo presto cogliere le opportunità di crescita offerte dai finanziamenti europei, aggiudicandosi una borsa di ricerca Marie Curie che le ha permesso di collaborare per tre anni con la University of Washington a Seattle. Rientrata in Italia nel 2013, grazie ad un finanziamento “Futuro in Ricerca” del Ministero dell’Universita’ e della Ricerca, ha continuato a sviluppare una promettente attività di ricerca incentrata sulla fisiologia del sistema visivo umano, combinando neuroimmagini, registrazione di movimenti oculari e reazioni pupillari, e psicofisica (studi comportamentali). 

 

Il progetto PUPILTRAITS farà uso delle neuroimmagini (tra cui la risonanza magnetica a campo ultra-alto del centro IMAGO7 di Calambrone) e di test percettivi che comprendono la misura del diametro pupillare (“una finestra sull’elaborazione corticale degli stimoli visivi” secondo gli studi recenti di Paola Binda), combinati con semplici interventi metabolici. Paola Binda propone un’innovativa “visione” del sistema visivo, della nostra percezione e dell’interazione tra cervello e corpo. La ricerca sulle differenze percettive potrebbe aprire nuovi orizzonti nella diagnosi delle patologiche e nello sviluppo di approcci terapeutici che potrebbero modificare il nostro modo di agire e di sentire attraverso interventi sulla fisiologia generale e sul metabolismo.

 

Grazie all’importante finanziamento ERC, la giovane ricercatrice potrà inoltre usufruire di due significativi incentivi di Ateneo: la chiamata diretta come professore associato, finanziamento dall’ateneo in termini di punti organico, ed il finanziamento del Bando “BIHO” per l’azione 3, pari a 75.000 euro da destinare all’attivazione di un assegno di ricerca, al cofinanziamento di un contratto da ricercatore a tempo determinato “di tipo a” oppure al cofinanziamento di un contratto da tecnologo a tempo determinato.

 

Paola Binda consiglia ai giovani ricercatori di tenere gli occhi puntati sulle opportunità l’Europa ci offre: “Borse e finanziamenti hanno un grande impatto sia economico (le borse Marie Curie garantiscono stipendi molto superiori alla media dei post-doc italiani) sia di carriera (mi dicono, e spero di scoprire che è vero, che l’ERC può costituire uno snodo fondamentale nella carriera scientifica). Le selezioni per l’accesso a questi finanziamenti sono severe e complesse, ma credo che il miglior modo per superarle sia provare: in tanti, su tanti bandi, scambiandosi informazioni tramite i servizi di supporto che l’Ateneo ci offre. Io per esempio sono a vostra disposizione se pensate che la mia esperienza possa esservi di aiuto.”

 

Documenti correlati:

A Paola Binda, ricercatrice dell’Ateneo, un finanziamento europeo di 1.5 milioni di euro

 

Scopri a questo link la rubrica che racconta “in un click” il "Ricercatore del mese" del nostro Ateneo ed il suo progetto premiato dall’Europa.

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