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Enrico Le Donne | marzo 2019

GeoMeG - Geometry of Metric groups 
ERC Starting Grant (ERC-2016-STG)

Nato a Messina 37 anni fa, diplomatosi alla Scuola Normale Superiore di Pisa con laurea in Matematica 15 anni fa, Enrico Le Donne è stato un “cervello in fuga”: dottorato negli USA (Yale University), poi Svizzera, California, Francia e Finlandia, dove a 30 anni (a 3 anni dal dottorato) ha ottenuto una posizione permanente presso la Jyväskylä University.


Da marzo 2019 Enrico Le Donne è Professore Ordinario presso il Dipartimento di Matematica, grazie all’incentivo di Ateneo della chiamata diretta per i vincitori di ERC grant. Il suo progetto GeoMeG - Geometry of Metric groups, finanziato dallo European Research Council con 1.25M euro e in gran parte trasferito all’Università di Pisa dalla Jyväskylä University, viene sviluppato in parallelo ad una altrettanto prestigiosa “research fellowship” conferita al prof. Le Donne dall’Academy of Finland (AKA).

Entrambi i progetti studiano nuove formalizzazioni matematiche che nascono dall’interazione fra strutture algebriche e geometrie non euclidee, dando luogo a modelli geometrici che possono trovare applicazione in diversi ambiti, per esempio nella guida di veicoli computerizzati (chiamati multi-trail trucks), nei più moderni parcheggi gestiti informaticamente (cooperative self-driving cars), nella tecnologia satellitare e nello studio delle immagini visive, con recenti sviluppi nella ricerca su pazienti affetti da diabete.

Enrico Le Donne ama definirsi un matematico `puro’, “di quelli che giocano con le strutture geometriche teoretiche, con i teoremi e le loro dimostrazioni”. Tuttavia, come molta altra matematica intellettuale, anche la “sua” ha dei risvolti pratici: “Geometrie diverse da quelle studiate a scuola, quelle “piatte” del piano o dello spazio 3D, possono apparire in diverse situazioni. Una di esse è quando si vuole formalizzare il fatto che in alcune situazioni nelle quali è importante l’ordine in cui si fanno alcuni movimenti, dall’andare in bicicletta al gioco del cubo di Rubik, dall’uso del robot aspirapolvere a quello del frigo. Per esempio, se partiamo dalla Finlandia e ci muoviamo 300 km ad ovest e poi 7700 km a sud arriviamo in Brasile. Però se facciamo al contrario (7700 km a sud e poi 300 km ad ovest) siamo a malapena davanti alle coste del golfo di Guinea in Africa. Un altro esempio è la guida della macchina: ovviamente si hanno risultati diversi se prima si gira il volante e poi si preme l’acceleratore o se invece si fa il contrario. Perché ci sono queste differenze? I matematici ce lo spiegano con la geometria differenziale, parlando di campi vettoriali (disegnati come tante ‘freccettine’) che modellano i movimenti con i loro flussi e ci fanno vedere che due flussi possono non `commutare’ ma possono dare origine a nuovi movimenti. Questa non commutatività formalizza la proprietà dell’operazione per la quale scambiando l’ordine dei termini il risultato può cambiare. Di tutto ciò se ne può far beneficio. Per esempio, nel guidare una macchina si hanno a disposizione due soli tipi di movimento: si gira il volante o si fa muovere la macchina. Grazie al fatto che queste due operazioni non commutano si è in grado di parcheggiare parallelamente la macchina, o un camion, o addirittura un camion con cento e più rimorchi! E di ciò i matematici ne hanno dimostrazione…”

Questa ricerca non è solo frutto di una preziosa squadra di collaboratori, ma anche dei continui contatti con un’ampia rete di rapporti con ricercatori di tutto il mondo. “Viaggiare” - questo è il primo consiglio che il prof. Le Donne dà ai giovani ricercatori. Il suo interesse è sempre stato quello di andare nei luoghi dove si studiava la matematica più adatta a fare progredire la sua ricerca. “A livello europeo ci sono molte opportunità di ricerca che non vengono sfruttate abbastanza dai matematici italiani – prosegue il professore: ci sono i finanziamenti ERC per i diversi livelli di esperienza di ricerca ma prima di essi ce ne sono altri meno ambiziosi ma fondamentali per far avanzare la carriera del ricercatore, come l’ottima opportunità per il post dottorato delle borse europee Marie Skłodowska-Curie. Inoltre, molti stati europei offrono tramite agenzie governative e accademie borse di prestigio, quali ad esempio la Research Fellowship dell’Academy of Finland, la borsa spagnola InterTalentum, e la prestigiosa borsa svizzera Ambizione. Molti ricercatori non sanno che si può far domanda per molte di queste borse anche senza avere già un qualche contratto lavorativo in quel paese.”


Approfondimenti

Il progetto GeoMeG

Pagina web del Prof. Enrico Le Donne

Gli ERC grant ad Unipi


Scopri a questo link la rubrica che racconta “in un click” il "Ricercatore del mese" del nostro Ateneo ed il suo progetto premiato dall’Europa.

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