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Rosa Lo Frano | aprile 2020

PREDIS - PRE-DISposal management of radioactive waste

image.pngRosa Lo Frano, professore associato di Impianti Nucleari presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale, è il responsabile scientifico per l’Università di Pisa del progetto PREDIS - PRE-DISposal management of radioactive waste, recentemente finanziato nell’ambito del Work Programme Euratom di Horizon 2020 per un importo di 175.000 euro, su un totale complessivo di 14.000.000 di euro. 

Il progetto, di durata quadriennale, è frutto di un’ampia cooperazione internazionale sviluppatasi nell’ambito del Network Europeo di Eccellenza NUGENIA TA-5, che si occupa delle problematiche di waste management e decommissioning, di cui fa parte l’Università di Pisa.

Il progetto PREDIS è coordinato da VTT - Technical Research Centre (FI), coinvolge 47 partner di 18 Stati membri, fra cui industrie, end-users, università e centri di ricerca e si colloca nell’ambito delle Research and Innovation Actions. 

Le tematiche affrontate si allineano con le priorità formulate dalla Roadmap Europea EURAD e riguardano principalmente le fasi operative della gestione dei rifiuti radioattivi, quali, ad esempio, la caratterizzazione, il trattamento, e il condizionamento durante lo stoccaggio pre-smaltimento, che sono essenziali affinché si possa produrre un “manufatto” stabile e duraturo capace di garantire l’isolamento dei radionuclidi, che si trovano al suo interno, e salvaguardare la salute dell'uomo e dell'ambiente

Gli obiettivi che il progetto si prefigge sono lo sviluppo, l’implementazione e la caratterizzazione di metodologie e strumenti di monitoraggio e controllo ambientale contactless, per i quali non sono attualmente disponibili soluzioni tecnologiche adeguate o mature industrialmente. 

L’attività di ricerca svolta sulle tematiche di safety design and waste management in ambito internazionale, ha permesso di collaborare con enti di ricerca europei (ESNTII; SCK-CEN; KIT; NRG; IRSN, etc.) ma anche cinesi (NSC) e giapponesi (JAEA). 

“Sulla base dell’esperienza maturata” – commenta la prof.ssa Lo Frano – “il consiglio che mi sento di dare ai giovani ricercatori è quello di lavorare intensamente non soltanto per migliorarsi da un punto di vista tecnico-scientifico ma anche per creare occasioni di collaborazione con enti ed istituti di ricerca internazionali. Il networking è indispensabile per accrescere la propria reputazione scientifica e poter partecipare a progetti di ricerca europei.”


Scopri a questo link la rubrica che racconta “in un click” il "Ricercatore del mese" del nostro Ateneo ed il suo progetto premiato dall’Europa.

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