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Giuseppe Barillaro | gennaio 2022

RESORB - On-Demand Bioresorbable OptoElectronic System for In-Vivo and In-Situ Monitoring of Chemotherapeutic Drugs

 

Barillaro

Giuseppe Barillaro, Professore Associato di Ingegneria Elettronica presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, è il responsabile del progetto europeo Horizon Europe RESORB - On-Demand Bioresorbable OptoElectronic System for In-Vivo and In-Situ Monitoring of Chemotherapeutic Drugs, finanziato nel quadro della call EIC Pathfinder Open per un totale di 2.7 milioni di euro, di cui 720.000 euro andranno all’Università di Pisa, che coordina il progetto.

 

Il progetto, di durata triennale, ha l’obiettivo di sviluppare – usando materiali bioriassorbibili – componenti elettronici, fotonici e (bio)sensori per la realizzazione di un sistema optoelettronico miniaturizzato e impiantabile in grado di rivelare la presenza di molecole target di interesse clinico/diagnostico in-vivo, in-situ e in tempo reale. Il sistema trasmette i dati della misura in maniera wireless e, su richiesta, può essere dissolto in prodotti biocompatibili attraverso l’invio di un opportuno segnale esterno. Come caso di studio, RESORB si concentrerà sulla quantificazione di un farmaco chemioterapico, la doxorubicina, con lo scopo di ottimizzarne il dosaggio durante il trattamento di pazienti con tumore, attraverso una misura diretta e continua - nel tempo - del quantitativo di farmaco nel sito di impianto.

 

Il progetto, che partirà nei primi mesi del 2022, è portato avanti da un consorzio fortemente multidisciplinare che comprende ricercatori negli ambiti dell’ingegneria biomedica ed elettronica, chimica ed elettrochimica, fisica e scienza dei materiali, biologia e medicina. Parteciperanno al progetto, insieme all’Università di Pisa, anche l’Institut Mines-Telecom (Francia), l’Università del Salento, l'Instituto de Telecomunicações (Portogallo), l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e l’University College London (Regno Unito).

 

Oltre al coordinamento del progetto, l’Università di Pisa si occuperà della progettazione, realizzazione e testing dei sensori bioriassorbibili per la doxorubicina, e dell’integrazione del sistema optoelettronico finale.

 

Giuseppe Barillaro ha coordinato oltre 20 progetti come PI o Work Package (WP) leader sia a livello nazionale che internazionale - tra i quali un PRIN e un FIR come coordinatore nazionale - molti dei quali con l’obiettivo di sviluppare nuovi dispositivi e sistemi alla micro e nanoscala per il sensing di molecole di interesse clinico e/o ambientale. È attualmente WP leader del progetto SAFE WATER finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Photonic Sensing di Horizon 2020.

 

Rivolgendosi ai giovani ricercatori, Barillaro commenta: “Mi sento di suggerire ai giovani ricercatori di aprirsi a una ricerca multidisciplinare che, unitamente a una forte passione e a una solida base scientifica, è uno degli ingredienti necessari per riuscire a dare un contributo non solo di rilevanza scientifica, ma anche sociale, per superare alcune delle grandi sfide della società moderna”.

 

Scopri a questo link la rubrica che racconta “in un click” il "Ricercatore del mese" del nostro Ateneo ed il suo progetto premiato dall’Europa.

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