Dal 1 marzo verranno applicate le nuove tariffe alle mense universitarie a gestione diretta e indiretta dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario.
La necessità di far fronte all’incremento dei costi dei servizi, dettato in particolare dalla problematica aperta con l’Agenzia delle Entrate sulla gestione dell’IVA, nonché la volontà di continuare a salvaguardare anche gli studenti non borsisti appartenenti alle fasce di reddito più basse, hanno comportato l’esigenza di rimodulare le tariffe di accesso ai servizi ristorativi.
L’accesso alle mense comporta un costo per gli universitari non borsisti che è differenziato in base alla fascia di reddito di appartenenza. Fino ad ora le fasce di reddito prese a riferimento erano tre. Con l’applicazione delle nuove tariffe le fasce diventano sei secondo una più equilibrata distribuzione degli oneri necessari per l’erogazione dei pasti attraverso una diversa ripartizione degli scaglioni di reddito ad un costo comunque sostenibile per tutti e nessuna modifica per le fasce più deboli.
La nuova tariffazione verrà applicata automaticamente alle casse senza che lo studente debba compiere nessun adempimento. Con le nuove tariffe viene confermata la varietà e la qualità dell’offerta alimentare che presenta accanto al menù classico: composto da primi, secondi e contorni caldi o freddi, con buffet di verdure e insalatone e scelta vegetariana o vegana e priva di suino anche piatti unici, piatti freddi, take away, focacceria, pasti senza glutine.
Questa iniziativa contribuisce a mantenere alta la qualità e la quantità delle attività svolte a favore del diritto allo studio universitario e l’assegnazione anche per il futuro della borsa di studio a tutti gli aventi diritto.