Di seguito si riportano le principali "tappe" verso la definizione di Horizon Europe
Il 29 settembre 2020 i ministri della ricerca dei 27 paesi membri dell’UE, in sede di Consiglio Competitività, avevano raggiunto l’accordo sui testi legislativi di Horizon Europe, approvando gli orientamenti generali sul programma quadro (regolamento) e sul programma specifico (decisione) e dando il via libera alla ripresa dei negoziati (triloghi) tra Commissione, Consiglio e Parlamento.
Le decisioni prese avevano riguardato, oltre al budget, la cooperazione internazionale e la sinergia tra fondi:
- su cooperazione internazionale e associazione dei paesi terzi, pur confermando la possibilità di associazione al programma dei paesi avanzati con un buon potenziale di R&I, il consiglio ha inserito una nuova disposizione intesa a preservare la sovranità tecnologica dell’Unione dalle mire egemoniche dei suoi concorrenti globali (Cina e Stati Uniti in primis, tema già “caldo”): a tal fine, potrà venire esclusa da singoli bandi la partecipazione di soggetti giuridici stabiliti nell’Unione o in paesi associati controllati direttamente o indirettamente da paesi terzi non associati o da soggetti giuridici di paesi terzi non associati;
- sancita anche la sinergia con i fondi strutturali, grazie all'allineamento normativo del regolamento Horizon Europe, del regolamento sulla Coesione e del regolamento sugli aiuti di Stato. Le sinergie riguardano in particolare il Seal of Excellence, la possibilità di trasferire fino al 5% delle risorse dei fondi strutturali verso programmi a gestione diretta (come Horizon Europe) e la possibilità di utilizzare i fondi strutturali e di investimento della nuova programmazione per coprire la quota di co-finanziamento dei partenariati europei, in capo agli Stati.
Dal 24 al 26 settembre 2019 si sono svolti i Research and Innovation Days a Bruxelles, ai quali era presente anche l'Università di Pisa, durante i quali la Commissione europea ha discusso di Horizon Europe con stakeholders da tutta Europa, tenendo anche consultazioni pubbliche già avviate, rispettivamente, sullo Stregic plan e sulla Implementation strategy (a quest'ultima ha partecipato anche il nostro Ateneo).
Il 17 aprile 2019 il Parlamento europeo uscente ha approvato Regolamento e Programma specifico di Horizon Europe, che includono gli aspetti “verticali” dell’accordo (come gli obiettivi, la ripartizione in pilastri, le aree delle missioni e dei partenariati, le regole di partecipazione, le norme di valutazione delle proposte, l’organizzazione del nuovo European Innovation Council), mentre restano da approvare gli aspetti "orizzontali" del programma (budget totale e sua ripartizione interna, partecipazione dei paesi terzi e sinergie con gli altri programmi), che saranno oggetto del negoziato dei prossimi mesi.
Sulla proposta del 7 giugno 2018 della Commissione Europea si erano pronunciati tra fine novembre e metà dicembre Parlamento e Consiglio europei.
In base a quanto previsto dalla proposta per il bilancio pluriannuale dell’UE per il periodo 2021-2027, pubblicata il 2 maggio 2018, Horizon Europe dovrebbe ricevere una dotazione finanziaria di 94,1 miliardi di euro (altri 3,5 miliardi saranno dedicati a InvestEU, il nuovo fondo di investimento della Commissione per l’innovazione e 2,4 miliardi al programma di ricerca nucleare Euratom, per un ammontare complessivo di quasi 100 miliardi di euro di finanziamenti per ricerca e innovazione). La cifra, che potrebbe cambiare da qui al 2020 a seguito della negoziazione tra Parlamento Europeo e Consiglio dell’UE, rappresenta al momento un incremento di quasi il 30% (considerando l’incidenza dell’inflazione) rispetto alla dotazione dell’attuale Horizon 2020. Un incremento che è stato reso possibile a fronte di tagli ai finanziamenti per agricoltura e fondi strutturali.
Horizon Europe dovrebbe iniziare ufficialmente il 1° gennaio 2021, se l’iter di definizione seguirà i tempi previsti.
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Prima della pubblicazione della proposta, le tappe principali del percorso di definizione del nuovo Programma Quadro di Ricerca e Innovazione sono state:
- Il rapporto del progetto BOHEMIA “New Horizons: future scenarios for research and innovation policies in Europe” presentato nell’aprile 2017 ha aperto il dibattito sulle nuove politiche dell’UE per la ricerca e l’innovazione dopo il 2020, fornendo elementi scientifici di supporto alle decisioni della Commissione europea.
- La valutazione di medio-periodo di Horizon 2020, pubblicata dalla Commissione nel maggio 2017 ha segnato un’altra tappa importante nella definizione delle caratteristiche del nuovo programma di ricerca e innovazione, fornendo la base fattuale per una serie di altri documenti ufficiali. I key-findings di questa valutazione sono disponibili in una pubblicazione curata dalla Commissione stessa.
- Il rapporto “LAB – FAB – APP. Investing in the European future we want”, presentato il 3 luglio 2017 dall’High Level Group voluto da Carlos Moedas, Commissario europeo per la Ricerca, la Scienza e l’Innovazione e guidato da Pascal Lamy, ex direttore generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), ha dato indicazioni importanti sulla struttura e i contenuti del nuovo programma quadro per la ricerca. Il Rapporto Lamy prende le mosse da tre documenti “preparatori” (per approfondimenti clicca QUI) e delinea una visione per il futuro della ricerca europea, attraverso una serie di raccomandazioni strategiche su come massimizzare l’impatto dei futuri programmi di Ricerca e Innovazione dell’Unione Europea.
- Il 1 dicembre 2017, nelle Conclusioni sulla valutazione intermedia di Horizon 2020, il Consiglio dell’UE (formazione Competitività) aveva suggerito l’adozione di principi guida e soluzioni operative per rafforzare o migliorare la performance della ricerca finanziata dal prossimo FP9.
- L’11 gennaio 2018, la Commissione Europea ha pubblicato la Comunicazione sulla valutazione intermedia di Horizon 2020, nella quale delinea il proprio punto di vista su come sfruttare al massimo l’impatto del prossimo Programma Quadro per la ricerca e l’innovazione. La comunicazione riassume i principali risultati della valutazione intermedia di Horizon 2020 e identifica possibili miglioramenti e orientamenti per il futuro riprendendo sostanzialmente le raccomandazioni del rapporto del Gruppo di Alto Livello presieduto da Pascal Lamy.
- Il 22 gennaio 2018 è stata pubblicata la relazione di Mariana Mazzucato Mission-Oriented Research & Innovation in the European Union – A problem-solving approach to fuel innovation-led growth. Il documento descrive l’approccio mission-oriented alla ricerca e i criteri che dovrebbero guidare la scelta e l’attuazione delle missioni per accrescere l’impatto della ricerca finanziata dall’UE.
- Il 2 maggio 2018 la Commissione Europea ha adottato la proposta per il Multiannual Financial Framework 2021-2027