Luglio (24)
Dallo zafferano nuovi strumenti per contrastare i tumori
Lo zafferano, molto apprezzato in ambito culinario, può avere anche un importante ruolo in campo medico, in particolare nell’ambito della lotta ai tumori. Uno studio coordinato dal professor Filippo Minutolo del dipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa, ha identificato il meccanismo con cui un metabolita attivo presente nello zafferano, la crocetina, riesce a ridurre l’aggressività delle cellule tumorali attraverso l’azione su un enzima-chiave nella glicolisi tumorale, la lattato deidrogenasi (LDH).
I sorprendenti risultati di questa ricerca sono stati presentati dalla dottoressa Carlotta Granchi, prima autrice dell’articolo e relatrice al “First Congress on Edible, Medicinal and Aromatic Plants (ICEMAP 2017)” svoltosi a Pisa dal 28 al 30 giugno. Il lavoro è stato inoltre pubblicato nella rivista “Journal of Agricultural and Food Chemistry” della American Chemical Society.
Questa ricerca si colloca all’interno degli studi che negli ultimi anni si stanno concentrando sempre di più sul trattamento “metabolico” dei tumori; tuttavia, come spiega la dottoressa Granchi, “la crocetina non è purtroppo disponibile, né facilmente isolabile da fonti naturali quindi è stata messa appunto una metodologia sintetica per la sua preparazione. La crocetina artificiale, del tutto identica per struttura a quella naturale, ha dimostrato una notevole abilità di inibire l’LDH”.
Grazie alla collaborazione con il gruppo di ricerca del professor Paul J. Hergenrother della University of Illinois at Urbana-Champaign e con il dottor Flavio Rizzolio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, nonché fondatore dell'azienda Biofuture Medicine, è stato inoltre possibile verificare come la crocetina sia in grado di ridurre la produzione di lattato in cellule tumorali e la loro proliferazione. “In questo studio abbiamo quindi dimostrato – aggiunge Granchi – che la componente dello zafferano maggiormente responsabile di tale effetto sembra essere proprio la crocetina.”
Infatti l’analisi di modellazione molecolare condotta dal professor Tiziano Tuccinardi ha evidenziato le caratteristiche strutturali che permettono alla crocetina di interagire in modo efficace con il sito attivo dell’enzima-bersaglio.
“Chiaramente né lo zafferano, né la crocetina potranno mai sostituire le varie terapie antitumorali approvate per l’uso clinico – specifica il professor Minutolo – comunque possono sicuramente costituire un utile ausilio alimentare nella prevenzione delle neoplasie e, se validati da opportuni studi clinici, potranno in futuro contribuire ad aumentare l’efficacia dei regimi terapeutici utilizzati per diversi tipi di tumore”.
120 neo-dottori hanno partecipato alla cerimonia di consegna dei diplomi di laurea di Ingegneria
Si è svolta sabato 8 luglio la terza cerimonia di consegna dei diplomi di laurea triennale di Ingegneria, dedicata ai laureati del primo semestre del 2017, alla quale hanno partecipato 120 neo-dottori. L'incontro prevede che i neo-dottori facciano una breve presentazione del lavoro che hanno svolto come prova finale; successivamente ricevono il diploma in originale dal presidente del proprio corso di studi o da un suo delegato.
La cerimonia è stata presieduta dal professor Massimo Ceraolo, ex presidente della Scuola di Ingegneria e delegato per questo evento dal Consiglio della Scuola. Graditissimi ospiti sono stati il rettore Paolo Mancarella, il presidente della Scuola di Ingegneria, Alberto Landi, l’assessora comunale alle politiche socio-educative e scolastiche, Maria Luisa Chiofalo, e la consigliera dell'Ordine degli Ingegneri di Pisa, Franca Zito.
Le presentazioni dei vari lavori hanno fornito una panoramica interessante e accattivante delle attività che si svolgono nelle prove finali di Ingegneria e indirettamente dei filoni di ricerca sviluppati dal corpo docente, in quanto spesso le prove finali si inseriscono in percorsi di ricerca di più ampio respiro.
In questa edizione, la Scuola di Ingegneria si è avvalsa del servizio Career Service dell'Università, che ha stimolato e organizzato la partecipazione di alcune aziende che nell'atrio del Palazzo dei Congressi hanno incontrato i neo-dottori per conoscerli e informarsi sui loro interessi e progetti futuri.
La cerimonia è stata inoltre impreziosita dal concerto del Coro dell'università di Pisa, diretto dal maestro Stefano Barandoni.
La cerimonia di consegna dei diplomi di laurea di ingegneria è stata concepita due anni fa per fornire ai neo-dottori un'occasione di festa e condivisione del traguardo raggiunto con amici, familiari, colleghi e docenti.