Rafforzare la vaccinazione in carcere, pubblicate le prime indicazioni a livello europeo
Pubblicate le prime indicazioni a livello europeo per potenziare i servizi vaccinali negli istituti penitenziari. Il documento, intitolato “Strengthening vaccination services in prison settings: Public health guidance” è il risultato del progetto europeo RISE-Vac (Reaching the hard-to-reach: increasing access and vaccine uptake among prison populations in Europe), finanziato dal 3° Programma Salute dell’Unione Europea e coordinato dall’Università di Pisa. A guidare l’iniziativa, Lara Tavoschi, professoressa di igiene e medicina preventiva, affiancata da Erica De Vita, ricercatrice e da un gruppo di assegniste e specializzande tutte del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia. Il progetto ha coinvolto nove istituzioni partner in sei paesi europei (Italia, Regno Unito, Francia, Germania, Cipro e Moldova).
L’annuncio arriva in occasione European Immunization Week (EIW), promossa annualmente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che per l’edizione 2025 pone proprio l’accento sull’urgenza di garantire una copertura vaccinale elevata ed equa in tutte le comunità, senza lasciare indietro nessuno.
“Queste indicazioni – spiega Tavoschi - sono un passo avanti fondamentale per la promozione della salute pubblica in contesti caratterizzati da elevata vulnerabilità. I principali benefici attesi dalla loro adozione sono l’aumento della copertura vaccinale tra le persone detenute, il miglioramento dell’equità e dell’accesso alle cure, il rafforzamento della continuità assistenziale post-detenzione, nonché un coinvolgimento attivo di personale e detenuti tramite strumenti educativi mirati”.
Le raccomandazioni sono già state presentate alle istituzioni sanitarie e penitenziarie dei paesi coinvolti, dove sono in corso le prime applicazioni pilota. Uno degli elementi distintivi del progetto RISE-Vac è stata infatti lo studio sul campo che ha coinvolto vari istituti penitenziari con un approccio fortemente partecipativo. Detenuti e personale penitenziario, ad esempio, sono stati attivamente coinvolti nella co-creazione di materiali educativi multilingue – tra cui video, opuscoli e percorsi formativi – disponibili gratuitamente sul sito del progetto.
“Con la pubblicazione di queste indicazioni - conclude Tavoschi - l’Università di Pisa consolida il proprio ruolo guida nella ricerca europea per la salute pubblica e contribuisce concretamente alla definizione di strategie vaccinali più inclusive ed efficaci, anche nei contesti più complessi”.
Pubblicate indicazioni a livello europeo per rafforzare la vaccinazione in carcere: ampliamento dell’offerta e delle coperture vaccinali, equità e continuità assistenziale tra i principali benefici attesi
Sono il risultato del progetto RISE-Vac coordinato dall’Università di Pisa
Pubblicate le prime indicazioni a livello europeo per potenziare i servizi vaccinali negli istituti penitenziari. Il documento, intitolato “Strengthening vaccination services in prison settings: Public health guidance” è il risultato del progetto europeo RISE-Vac (Reaching the hard-to-reach: increasing access and vaccine uptake among prison populations in Europe), finanziato dal 3° Programma Salute dell’Unione Europea e coordinato dall’Università di Pisa. A guidare l’iniziativa, Lara Tavoschi, professoressa di igiene e medicina preventiva, affiancata da Erica De Vita, ricercatrice e da un gruppo di assegniste e specializzande tutte del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia. Il progetto ha coinvolto nove istituzioni partner in sei paesi europei (Italia, Regno Unito, Francia, Germania, Cipro e Moldova).
L’annuncio arriva in occasione European Immunization Week (EIW), promossa annualmente dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che per l’edizione 2025 pone proprio l’accento sull’urgenza di garantire una copertura vaccinale elevata ed equa in tutte le comunità, senza lasciare indietro nessuno.
“Queste indicazioni – spiega Tavoschi - sono un passo avanti fondamentale per la promozione della salute pubblica in contesti caratterizzati da elevata vulnerabilità. I principali benefici attesi dalla loro adozione sono l’aumento della copertura vaccinale tra le persone detenute, il miglioramento dell’equità e dell’accesso alle cure, il rafforzamento della continuità assistenziale post-detenzione, nonché un coinvolgimento attivo di personale e detenuti tramite strumenti educativi mirati”.
Le raccomandazioni sono già state presentate alle istituzioni sanitarie e penitenziarie dei paesi coinvolti, dove sono in corso le prime applicazioni pilota. Uno degli elementi distintivi del progetto RISE-Vac è stata infatti lo studio sul campo che ha coinvolto vari istituti penitenziari con un approccio fortemente partecipativo. Detenuti e personale penitenziario, ad esempio, sono stati attivamente coinvolti nella co-creazione di materiali educativi multilingue – tra cui video, opuscoli e percorsi formativi – disponibili gratuitamente sul sito del progetto.
“Con la pubblicazione di queste indicazioni - conclude Tavoschi - l’Università di Pisa consolida il proprio ruolo guida nella ricerca europea per la salute pubblica e contribuisce concretamente alla definizione di strategie vaccinali più inclusive ed efficaci, anche nei contesti più complessi”.
“Il blackout in Spagna ci ricorda l’importanza del Sistema elettrico per l’energia”
Lunedì 28 aprile nella penisola iberica si è manifestato un ampio black-out, termine che, pensando alla “luce” che se ne va e al buio che ne consegue, indica la mancanza di energia elettrica. Si è visto, per chi non ci avesse mai pensato, che senza l’energia elettrica si ferma tutto, gli elettrodomestici, i semafori, le infrastrutture telematiche, gli ascensori, i treni…
L’energia elettrica è fornita da quello che si chiama il “Sistema elettrico per l’energia”, che è esattamente l’argomento di un mio insegnamento all’Università di Pisa. Questo sistema ha il compito di fornire ai carichi tutta l’energia che richiedono e lo fa producendo istante per istante, 24 ore su 24 questa energia (più una piccola aliquota perduta lungo le linee e negli altri componenti del sistema), adeguandosi continuamente alle necessità sia dei carichi stessi che dei sistemi di generazione da fonti non programmabili, quali la solare e l’eolica.
Per ottenere questo risultato il esso è dotato di un complesso sistema di regolazione e controllo che continuamente modifica l’assetto dei suoi componenti (alternatori, convertitori elettronici, delle linee di trasmissione, ecc.) che gli consente, salvo casi rarissimi, di rimanere stabile a seguito di perturbazioni anche significative: un guasto su una linea, su un alternatore, un improvviso distacco di carico, un fenomeno atmosferico di grande entità.
Può però accadere (per fortuna, come dicevo, solo in rarissimi casi) che questo complesso apparato non ce la faccia ad affrontare una particolare contingenza. In questi casi può avvenire un black-out, e intere nazioni possono essere disalimentate per ore. Accadde nel 2003 in Italia, è accaduto ieri in Spagna.
Il sistema elettrico per l’energia si è sviluppato prevalentemente nel XX secolo ed è da alcuni considerato “maturo”. In realtà esso è tutt’ora oggetto di profonde trasformazioni, pilotate soprattutto dalla necessità inderogabile di promuovere la decarbonizzazione attraverso l’uso di fonti energetiche rinnovabili. E pertanto continua a necessitare di competenze di alto livello sia per la gestione quotidiana che per la programmazione degli investimenti e dei suoi sviluppi futuri.
A questo riguardo sicuramente una figura centrale è costituita dall’ingegnere elettrico. Gli ingegneri elettrici (in un prossimo futuro si potrebbero chiamare opportunamente ingegneri dell’energia elettrica) sono appunto dei tecnici la cui vocazione consiste nella organizzazione della produzione, trasporto a distanza, controllo e distribuzione agli utenti dell’energia elettrica. E la nostra università possiede un ottimo corso di studi di laurea magistrale in Ingegneria elettrica.
Ancora non sappiamo molto delle cause che hanno portato al blackout in Spagna. Potrebbero consistere in deficit strutturali o anche semplici errori nel controllo, magari indotti da un attacco hacker. Ora per i tecnici del sistema spagnolo è il momento di lavorare per ripristinare il sistema; solo dopo verranno le analisi, i resoconti, e le contromisure.
Esso ci ha però sicuramente ricordato quanto sia importante l’energia elettrica e come senza di essa tutte le attività sostanzialmente si fermano. Il sistema elettrico per l’energia è un grande patrimonio della nostra società, da continuare a far crescere per far fronte alle nuove sfide che deve affrontare, prima di tutto la decarbonizzazione che si realizza prevalentemente attraverso produzione di energia elettrica da fonti non climalteranti.
Prof. Massimo Ceraolo
Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni
“In un’altra vita” al Teatro Nuovo
Mercoledì 30 aprile, alle ore 21.00, presso il Teatro Nuovo, andrà in scena lo spettacolo dal titolo "In un'altra vita" di Federico Malvaldi, con Daniele Paoloni e Veronica Rivolta.
Cosa accade quando veniamo dimenticati? Quali sentimenti siamo costretti ad attraversare nell’attimo in cui ci accorgiamo che negli occhi e nella memoria della persona che amiamo, o che abbiamo amato, non esistiamo più?
I protagonisti di questa storia sono Anna ed Elia. Quasi vent’anni di vita insieme: un amore nato durante i tempi dell’università che si è alimentato, è cresciuto ed è sopravvissuto fino a quando, un giorno, Elia non ha guardato Anna negli occhi senza più riconoscerla. Il passato che si sgretola. Un passato fatto di sogni, rimpianti, sbagli e reiterazioni. Anni in cui i due hanno fatto di tutto per restare insieme nonostante le loro differenze e le difficoltà a incastrarsi l’uno con l’altra, cercando di superare le proprie disfunzionalità per trovare una forza comune all’interno del rapporto di coppia.
A un certo punto, però, tutto finisce. E anche se il dissesto sembra improvviso, in realtà sono i piccoli terremoti quotidiani, privati e relazionali, ad aver logorato una relazione che col tempo ha smesso di crescere, per stagnarsi in un’immobilità senza via d’uscita.
Una produzione la Compagnia Mauri Sturno, in collaborazione con Remuda Teatro E.T.S. Spettacolo finalista al Festival Inventaria 2024 e vincitore di una residenza presso Artesia Teatro, selezionato all’interno della rassegna PILLOLE2023 di Fortezza EST e selezionato alla Biennale College 2022. Lo spettacolo fa parte del cartellone 2024/2025 del Teatro Nuovo sostenuto da Fondazione Pisa, soci Coop Pisa e Unicoop Firenze.
Il costo del biglietto ridotto per studenti, docenti e dipendenti dell'Università è di 10 euro.
Botteghino del teatro (piazza della Stazione, 16, Pisa) aperto martedì e giovedì dalle 16.00 alle 19.00 e a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli.
Prevendite online: https://www.ciaotickets.com/it/location/teatro-nuovo-pisa
Per partecipare agli spettacoli del Teatro Nuovo è richiesta la tessera associativa annuale di Binario Vivo (costo 3 euro).
Tesseramento online: https://www.cloud32.it/GES/pub/iscrisocio/232333/01
Contatti: 392.3233535; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
“In un’altra vita” al Teatro Nuovo
Mercoledì 30 aprile, alle ore 21.00, presso il Teatro Nuovo, andrà in scena lo spettacolo dal titolo "In un'altra vita" di Federico Malvaldi, con Daniele Paoloni e Veronica Rivolta.
Cosa accade quando veniamo dimenticati? Quali sentimenti siamo costretti ad attraversare nell’attimo in cui ci accorgiamo che negli occhi e nella memoria della persona che amiamo, o che abbiamo amato, non esistiamo più?
I protagonisti di questa storia sono Anna ed Elia. Quasi vent’anni di vita insieme: un amore nato durante i tempi dell’università che si è alimentato, è cresciuto ed è sopravvissuto fino a quando, un giorno, Elia non ha guardato Anna negli occhi senza più riconoscerla. Il passato che si sgretola. Un passato fatto di sogni, rimpianti, sbagli e reiterazioni. Anni in cui i due hanno fatto di tutto per restare insieme nonostante le loro differenze e le difficoltà a incastrarsi l’uno con l’altra, cercando di superare le proprie disfunzionalità per trovare una forza comune all’interno del rapporto di coppia.
A un certo punto, però, tutto finisce. E anche se il dissesto sembra improvviso, in realtà sono i piccoli terremoti quotidiani, privati e relazionali, ad aver logorato una relazione che col tempo ha smesso di crescere, per stagnarsi in un’immobilità senza via d’uscita.
Una produzione la Compagnia Mauri Sturno, in collaborazione con Remuda Teatro E.T.S. Spettacolo finalista al Festival Inventaria 2024 e vincitore di una residenza presso Artesia Teatro, selezionato all’interno della rassegna PILLOLE2023 di Fortezza EST e selezionato alla Biennale College 2022. Lo spettacolo fa parte del cartellone 2024/2025 del Teatro Nuovo sostenuto da Fondazione Pisa, soci Coop Pisa e Unicoop Firenze.
Il costo del biglietto ridotto per studenti, docenti e dipendenti dell'Università è di 10 euro.
Botteghino del teatro (piazza della Stazione, 16, Pisa) aperto martedì e giovedì dalle 16.00 alle 19.00 e a partire da un'ora prima dell'inizio degli spettacoli.
Prevendite online: https://www.ciaotickets.com/it/location/teatro-nuovo-pisa
Per partecipare agli spettacoli del Teatro Nuovo è richiesta la tessera associativa annuale di Binario Vivo (costo 3 euro).
Tesseramento online: https://www.cloud32.it/GES/pub/iscrisocio/232333/01
Contatti: 392.3233535; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Elezioni del Rettore dell’Università degli Studi di Catania per il sessennio 2025/2031
Sono indette le elezioni del Rettore dell’Università degli Studi di Catania per il sessennio 2025/2031.
Tutte le informazioni al link: http://albo.unict.it/files/5782459_81881.pdf
Musica, memoria e solidarietà: il Concerto di Primavera dell’Università di Pisa
Una serata all'insegna della musica, della memoria e della solidarietà quella che si è svolta domenica 27 aprile al Teatro Verdi di Pisa, in occasione della Giornata della Solidarietà. Il Concerto di Primavera, organizzato dal Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC) dell'Università di Pisa, in convenzione con il Conservatorio “Pietro Mascagni” di Livorno, ha raccolto un pubblico numerosissimo: il teatro era al completo, a conferma dell'interesse e della partecipazione della città e della comunità accademica.
Protagonista dell'evento è stata l'Orchestra dell'Università di Pisa, nata nel 2010 su iniziativa della professoressa Carolyn Gianturco e oggi parte integrante del Polo Musicale "Maria Antonella Galanti" del CIDIC, sotto la responsabilità scientifica del professor Fabrizio Cigni. Alla guida dell'orchestra, il maestro Manfred Giampietro, direttore stabile sin dalla fondazione, ha proposto un programma di grande suggestione che ha unito il lirismo malinconico di Robert Schumann con l'energia vitale di Ludwig van Beethoven.
Dopo l'apertura con l'Ouverture “Coriolano” di Beethoven, pagina intensa e drammatica ispirata alla figura tragica del condottiero romano, il pubblico ha potuto ascoltare il Concerto per violoncello e orchestra op. 129 di Robert Schumann, affidato al talento di Giada Campanelli, giovane solista dell’Orchestra e studentessa dell’Università di Pisa. La serata è duqnue arrivata a conclusione con l’esecuzione della Sinfonia n. 8 in Fa maggiore op. 93 di Beethoven, una delle opere più brillanti e leggere del compositore di Bonn.
Laureata in Fisica all'Università di Pisa vince lo Young Experimental Physicist Prize 2025
Laura Zani, laureata in Fisica nel 2016 all'Università di Pisa e dottore di ricerca nello stesso ateneo nel 2020, ha vinto il prestigioso Young Experimental Physicist Prize 2025 della Divisione di Fisica delle Alte Energie e delle Particelle della European Physical Society (EPS). Il premio, conferito a giovani fisici sperimentali che si sono distinti nei primi anni di carriera, riconosce l'eccellenza nella ricerca nel campo della fisica e dell'astrofisica delle particelle.
Laureatasi e formata presso il Dipartimento di Fisica "E. Fermi" dell’Università di Pisa e la sezione pisana dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Laura Zani si è distinta per il suo contributo innovativo alla ricerca di fenomeni oltre il Modello Standard. Dopo un'esperienza formativa presso lo Stanford Linear Accelerator Center (SLAC) negli Stati Uniti, ha iniziato a lavorare sugli esperimenti delle B-factories, prima con BaBar e poi con Belle II in Giappone, focalizzandosi sulla ricerca di mediatori di materia oscura e decadimenti rari del leptone tau.
Durante il suo dottorato, ha firmato la prima pubblicazione di fisica dell’esperimento Belle II e ha ricoperto ruoli di grande responsabilità come la guida del Tau Physics Analysis Working Group e il coordinamento del Silicon Vertex Detector. Il suo impegno nella calibrazione, nell’analisi dei dati e nella gestione della qualità delle misure ha consentito a Belle II di raggiungere risultati di punta, imponendo limiti stringenti su decadimenti rari del tau e migliorando significativamente le prestazioni del rivelatore.
Oggi ricercatrice a tempo indeterminato presso la sezione INFN di Roma Tre, Laura Zani continua a contribuire in modo decisivo allo studio delle violazioni di sapore leptonico e alla ricerca di nuova fisica, consolidando il suo ruolo di riferimento nella comunità internazionale della fisica delle particelle.
La terapia compressiva nel paziente con patologie vascolari e linfatiche degli arti
Sede
Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale
Obbiettivo del corso
L'obiettivo del corso è fornire un aggiornamento teorico-pratico approfondito per la gestione delle lesioni vascolari e linfatiche degli arti, con un focus specifico sulle lesioni venose e sulla terapia compressiva. Attraverso lezioni frontali, esercitazioni pratiche e discussione di casi clinici reali, il corso mira a sviluppare competenze avanzate nelle seguenti aree:
- Valutazione diagnostica delle lesioni vascolari, con particolare attenzione alle lesioni
- Applicazione della terapia compressiva per il trattamento delle lesioni
- Monitoraggio dell'evoluzione delle lesioni, con la capacità di adattare il trattamento in base alle risposte del paziente.
- Approccio multidisciplinare alla gestione delle lesioni vascolari, considerando le interazioni tra diverse figure professionali (medici, infermieri, specialisti).
- Personalizzazione del trattamento per migliorare gli esiti clinici, rispondendo alle necessità specifiche di ogni paziente.
Requisiti per l'ammissione
Sono ammessi a partecipare alla selezione i candidati, anche cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione Europea, in possesso, alla data di scadenza del Bando, del titolo di:
-Laurea in Infermieristica o Lauree equipollenti
-Laurea in Medicina e Chirurgia
Durata
Il corso inizierà il 04.06. 2025 e terminerà il 01.12. 2025. Per un totale di 45 ore - CFU 6.
Scadenza domanda di ammissione
Domande entro il 15.05.2025 collegandosi al seguente link:
https://survey.unipi.it/index.php/465927?lang=it
Costo
€ 600,00
Bando e moduli
Modulo A – Bollo su istanza di ammissione
Contatti
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