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È ai nastri di partenza il progetto europeo "Vital - Virtual Twins as Tools for Personalised Clinical Care”, che vede tra i suoi partner, come unico ateneo italiano, l’Università di Pisa. Coordinato dall’Università di Gent, Vital ha come obiettivo quello di realizzare, nei prossimi cinque anni, una piattaforma multi-organo in grado di creare, con l’ausilio dell’Intelligenza Artificiale, un “gemello umano virtuale” di pazienti affetti da disturbi cardiovascolari multifattoriali con impatto sistemico ad alta comorbidità.

Questo “gemello”, grazie a particolari modelli predittivi, consentirà ai medici una maggior personalizzazione delle terapie farmacologiche e interventistiche, così da evitare di sottoporre inutilmente le persone a trattamenti dai quali non trarrebbero benefici. Compito del gruppo di lavoro dell’Ateneo pisano, coordinato dalla professoressa Martina Smorti, è quello di indagare i possibili impatti psicologici, sociali e relazionali legati all’impiego di questo tipo di tecnologie in ambito medico.

“Nonostante l’importante coinvolgimento di competenze di carattere medico, informatico e ingegneristico necessarie per lo sviluppo e l’implementazione del Virtual human twin -  spiega la professoressa Martina Smorti, del Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Critica dell’Università di Pisa - il progetto dedica un’attenzione particolare agli impatti psicologici, sociali e relazionali dell’utilizzo di questo tipo di tecnologia a livello clinico. È questo l’obiettivo specifico del gruppo di lavoro dell’Università di Pisa che, grazie a competenze di ambito psicologico e sociologico, indagherà i fattori che favoriscono o ostacolano l’accettazione del virtual human twin da parte di medici, pazienti e caregiver”.

“Il gruppo pisano – prosegue la professoressa Smorti - sarà impegnato nello studio dei fattori che possono favorire l’accettazione del virtual human twin da parte dei pazienti, come la fiducia nel sistema sanitario, nei medici che curano la patologiae nell’intelligenza artificiale, così come la percezione del supporto dei familiari. Allo stesso tempo, monitorerà lo stress psicologico dei pazienti coinvolti negli studi clinici”.

“Gli studi condotti - conclude Smorti – dimostrano, infatti, che l’utilizzo dell’IA a livello di pratica clinica interviene su tutti gli attori e le istituzioni coinvolte modificando le relazioni in campo e i sistemi di preferenze, percezioni, aspettative. Per questo il gruppo di lavoro dell’Università di Pisa valuterà l’impatto di queste modifiche sulla fiducia interpersonale, in primo luogo il rapporto medico-paziente, e istituzionale”.

Il gruppo di lavoro dell’Università di Pisa, coordinato dalla prof.ssa Martina Smorti, vede la partecipazione anche della prof.ssa Silvia Cervia, sociologa del Dipartimento di Scienze Politiche. Oltre all’Ateneo pisano e all’Università di Gent, il progetto coinvolge altri importanti centri di ricerca internazionali: University of Auckland -NZ, King’s College London, Universiteit Maastricht, Delft University of Technology,Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne, Uniwersytet Jagielloński, University College London, Assistance Publique Hôpitaux de Paris, AIT Austrian Institute of Technology GMBH, Stichting Imec Nederland e Westerhof Cardiovascular Research.

Per ulteriori informazioni

https://vital-horizoneurope.eu/

Tre scienziate sul palco per uno spettacolo del tutto inedito che mette insieme arte e scienza, tre voci intrecciate che portano in scena con musica e suggestioni visive la ricerca di frontiera che ognuna di loro svolge all’Università di Pisa. Tema centrale “La mente: non è come sembra”. L’appuntamento, a ingresso libero senza prenotazione, è venerdì 8 novembre alle 21 al Teatro Verdi di Pisa (Via Palestro 40).

A raccontare gli inganni della mente ci sarà l’antropologa culturale Caterina Di Pasquale che, coinvolgendo il pubblico, parlerà degli scherzi di memoria a partire dalla nostra dimensione autobiografica, che è poi uno dei primi canali attraverso i quali ci mettiamo in relazione con il passato. “Il rapporto con la nostra memoria è caratterizzato quotidianamente da piccoli scherzi - sottolinea Di Pasquale – lapsus, falsi ricordi, proiezioni o retroazioni. La relazione con il nostro passato non è mai neutra. Si gioca su piani complessi in cui agiscono a nostra insaputa schemi che orientano il modo in cui viviamo ed elaboriamo le nostre esperienze, il nostro modo di stare nel tempo e nello spazio”.
Il testimone passerà quindi a Paola Binda, fisiologa, che affronterà il tema della visione e di come il nostro cervello interpreta ciò che vediamo. “Il messaggio fondamentale – spiega Binda - è che la percezione, ciò che avvertiamo sulla pelle, nelle orecchie e con gli occhi, non è mai una registrazione della realtà, ma una costruzione, un processo complesso molto lontano dall'oggettività che immaginiamo”. La ricercatrice coinvolgerà spettatrici e spettatori in una dimostrazione e chi porterà con sé un piccolo specchio potrà verificare in prima persona come la percezione si modifichi durante l’azione. Il terzo sguardo sulla mente arriva dell’etologa Veronica Maglieri che parlerà del gioco, uno dei comportamenti più ambigui esistenti in natura. “Da qui – sottolinea Maglieri - l’importanza del sorriso e della risata per segnalare, appunto, che è solo un gioco. E vale per noi e per altre specie, compresi i delfini, fra le ultime che stiamo studiando”.

Insieme alle tre ricercatrici saranno inoltre sul palco l'attrice Isabella Ragonese, che rifletterà sull'importanza del teatro e della recitazione per la cura della mente collettiva e della memoria sociale; Alice Milani, illustratrice e fumettista, che esplorerà il tema attraverso le arti visive ed Emanuela Ligarò, in arte Gold Mass, compositrice di musica elettronica, che effettuerà l'accompagnamento con una performance musicale immersiva. Il tutto sotto la regia e il coordinamento artistico di Cristina Lazzari e l’aiuto di Margherita Guerri - a cui si deve anche la creazione dell’immagine simbolo della serata- entrambe attrici e formatrici teatrali.
“La Mente: non è come sembra” è il primo appuntamento del ciclo Stardust, un progetto dell’Università di Pisa che punta a raccontare le frontiere della ricerca scientifica attraverso lo sguardo e le parole delle sue ricercatrici. Stardust è stato ideato da un gruppo di donne che lavorano in diversi campi della scienza, dalla chimica, alla fisica, attraversando la biologia fino ad arrivare alla storia: Benedetta Mennucci, Marilù Chiofalo, Vittoria Raffa e Renata Pepicelli.

Il progetto STARDust nasce per cercare di rispondere ad una domanda cruciale: come possiamo incoraggiare un numero sempre maggiore di ragazze ad avvicinarsi alla scienza e intraprendere carriere nel campo della ricerca? “La risposta che abbiamo elaborato - dicono le organizzatrici - si fonda sull'idea di valorizzare e dare voce alle giovani ricercatrici che lavorano nel nostro ateneo sperimentando una forma di comunicazione nuova capace di trasmettere il fascino della scienza a un pubblico più ampio. A questo scopo abbiamo integrato il rigore che caratterizza il metodo scientifico con la leggerezza e l'impatto emotivo tipico dello spettacolo e con la bellezza e il linguaggio universale dell'arte.”

Il teatro è stato individuato come il luogo ideale per rendere questa nuova modalità di divulgazione scientifica più coinvolgente e accessibile.
“Il fil rouge dello spettacolo di venerdì e delle iniziative che faremo – aggiungono - è il raccontare la scienza di frontiera attraverso lo sguardo delle tante scienziate dell'Università di Pisa che splendidamente ogni giorno lavorano nei laboratori e nei dipartimenti ottenendo fantastici risultati. Quello che vogliamo far emergere è questo sguardo particolare, perché i risultati della scienza sono oggettivi, ma il modo in cui ci si arriva, la traiettoria scientifica, è invece estremamente soggettiva perché è il frutto di un percorso personalissimo e singolare”.

La partecipazione allo spettacolo è gratuita e non richiede prenotazione ma l’invito è a compilare un form opzionale per scopi organizzativi.

 

Tre scienziate sul palco per uno spettacolo del tutto inedito che mette insieme arte e scienza, tre voci intrecciate che portano in scena con musica e suggestioni visive la ricerca di frontiera che ognuna di loro svolge all’Università di Pisa. Tema centrale “La mente: non è come sembra”. L’appuntamento, a ingresso libero senza prenotazione, è venerdì 8 novembre alle 21 al Teatro Verdi di Pisa (Via Palestro 40).

A raccontare gli inganni della mente ci sarà l’antropologa culturale Caterina Di Pasquale che, coinvolgendo il pubblico, parlerà degli scherzi di memoria a partire dalla nostra dimensione autobiografica, che è poi uno dei primi canali attraverso i quali ci mettiamo in relazione con il passato. “Il rapporto con la nostra memoria è caratterizzato quotidianamente da piccoli scherzi - sottolinea Di Pasquale – lapsus, falsi ricordi, proiezioni o retroazioni. La relazione con il nostro passato non è mai neutra. Si gioca su piani complessi in cui agiscono a nostra insaputa schemi che orientano il modo in cui viviamo ed elaboriamo le nostre esperienze, il nostro modo di stare nel tempo e nello spazio”.
Il testimone passerà quindi a Paola Binda, fisiologa, che affronterà il tema della visione e di come il nostro cervello interpreta ciò che vediamo. “Il messaggio fondamentale – spiega Binda - è che la percezione, ciò che avvertiamo sulla pelle, nelle orecchie e con gli occhi, non è mai una registrazione della realtà, ma una costruzione, un processo complesso molto lontano dall'oggettività che immaginiamo”. La ricercatrice coinvolgerà spettatrici e spettatori in una dimostrazione e chi porterà con sé un piccolo specchio potrà verificare in prima persona come la percezione si modifichi durante l’azione. Il terzo sguardo sulla mente arriva dell’etologa Veronica Maglieri che parlerà del gioco, uno dei comportamenti più ambigui esistenti in natura. “Da qui – sottolinea Maglieri - l’importanza del sorriso e della risata per segnalare, appunto, che è solo un gioco. E vale per noi e per altre specie, compresi i delfini, fra le ultime che stiamo studiando”.


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Lo staff dello spettacolo


Insieme alle tre ricercatrici saranno inoltre sul palco l'attrice Isabella Ragonese, che rifletterà sull'importanza del teatro e della recitazione per la cura della mente collettiva e della memoria sociale; Alice Milani, illustratrice e fumettista, che esplorerà il tema attraverso le arti visive ed Emanuela Ligarò, in arte Gold Mass, compositrice di musica elettronica, che effettuerà l'accompagnamento con una performance musicale immersiva. Il tutto sotto la regia e il coordinamento artistico di Cristina Lazzari e l’aiuto di Margherita Guerri - a cui si deve anche la creazione dell’immagine simbolo della serata- entrambe attrici e formatrici teatrali.
“La Mente: non è come sembra” è il primo appuntamento del ciclo Stardust, un progetto dell’Università di Pisa che punta a raccontare le frontiere della ricerca scientifica attraverso lo sguardo e le parole delle sue ricercatrici. Stardust è stato ideato da un gruppo di donne che lavorano in diversi campi della scienza, dalla chimica, alla fisica, attraversando la biologia fino ad arrivare alla storia: Benedetta Mennucci, Marilù Chiofalo, Vittoria Raffa e Renata Pepicelli.

Il progetto STARDust nasce per cercare di rispondere ad una domanda cruciale: come possiamo incoraggiare un numero sempre maggiore di ragazze ad avvicinarsi alla scienza e intraprendere carriere nel campo della ricerca? “La risposta che abbiamo elaborato - dicono le organizzatrici - si fonda sull'idea di valorizzare e dare voce alle giovani ricercatrici che lavorano nel nostro ateneo sperimentando una forma di comunicazione nuova capace di trasmettere il fascino della scienza a un pubblico più ampio. A questo scopo abbiamo integrato il rigore che caratterizza il metodo scientifico con la leggerezza e l'impatto emotivo tipico dello spettacolo e con la bellezza e il linguaggio universale dell'arte.”

Il teatro è stato individuato come il luogo ideale per rendere questa nuova modalità di divulgazione scientifica più coinvolgente e accessibile.
“Il fil rouge dello spettacolo di venerdì e delle iniziative che faremo – aggiungono - è il raccontare la scienza di frontiera attraverso lo sguardo delle tante scienziate dell'Università di Pisa che splendidamente ogni giorno lavorano nei laboratori e nei dipartimenti ottenendo fantastici risultati. Quello che vogliamo far emergere è questo sguardo particolare, perché i risultati della scienza sono oggettivi, ma il modo in cui ci si arriva, la traiettoria scientifica, è invece estremamente soggettiva perché è il frutto di un percorso personalissimo e singolare”.

La partecipazione allo spettacolo è gratuita e non richiede prenotazione ma l’invito è a compilare un form opzionale per scopi organizzativi.

 

Appuntamento con Tangerines al Cinema Arsenale di Pisa dove, giovedì 7 novembre, il film di Zaza Urushadze sarà proiettato gratuitamente alle ore 19:00. L’appuntamento fa parte del programma culturale di EuPRA 2024, la conferenza internazionale dell’Associazione Europea per la Ricerca sulla Pace (European Peace Research Association), che quest'anno si tiene per la prima volta nella città della Torre, ospitata dall'Università di Pisa.

Diretto da Zaza Urushadze, questo acclamato film estone-georgiano del 2013 offre una riflessione profonda sulla guerra, sull'odio e sulla riconciliazione. Ambientato durante la guerra in Abkhazia, Tangerines segue la storia di Ivo, un anziano estone che sceglie di rimanere nel suo villaggio per raccogliere mandarini nonostante il conflitto. La sua vita si intreccia con quella di due soldati nemici feriti che ospita nella sua casa, costringendoli a confrontarsi con le loro differenze sotto il suo tetto. Il film ha ricevuto riconoscimenti internazionali per il suo messaggio toccante sull'umanità nei tempi di guerra.

La città di Pisa torna a ospitare, dal 7 al 10 novembre, una delle sei tappe della Coppa del Mondo di scherma paralimpica. L'evento, che si svolgerà sulle pedane del PalaCus, è stato presentato questa mattina nella Sala delle Baleari di Palazzo Gambacorti. Si tratterà del primo impegno a livello mondiale dopo i Giochi Paralimpici di Parigi 2024.

In conferenza stampa sono intervenuti l'assessore allo sport del Comune di Pisa Frida Scarpa, l'assessore alla disabilità del Comune di Pisa Giulia Gambini, il delegato Unipi per i rapporti con il territorio Marco Macchia, il vicepresidente del comitato organizzatore Daria Marchetti, il consigliere della federazione italiana scherma Alberto Ancarani, il coordinatore Team Italia Dino Meglio, il CT del fioretto paralimpico Simone Vanni e l'atleta Marco Betti, che a Parigi ha conquistato l'argento nel fioretto maschile individuale cat. A., il presidente di Pisa Scherma Giovanni Calabrò, il presidente del CUS Pisa Giuliano Pizzanelli.

“A pochi mesi dai successi di Parigi 2024, la grande scherma paralimpica torna in pedana e lo fa qui a Pisa, per la prima tappa della Coppa del Mondo. Un evento prestigioso ed emozionante a cui l’Università di Pisa è onorata di poter contribuire, anche quest’anno, con i suoi impianti sportivi presso il CUS - ha dichiarato il professor Marco Macchia, Delegato del Rettore per i rapporti con il territorio – Il nostro Ateneo si riconosce totalmente nei valori dello sport e nel binomio Sport e Studio, come testimoniato dal percorso “Dual Career”,  che si prefigge proprio di poter conciliare lo studio con l’attività sportiva ad alto livello agonistico. Le atlete e gli atleti paralimpici che, in questi giorni, arriveranno a Pisa da tutto il mondo, porteranno la loro testimonianza di come lo sport sia importante nel proprio percorso di vita ed in generale nella costruzione di una società realmente inclusiva. In questo saranno un prezioso esempio per tutti i nostri studenti e le nostre studentesse, in modo che si avvicinino in numero sempre maggiore alla pratica sportiva sia agonistica che non, anche potendo fruire degli impianti sportivi universitari presso il CUS Pisa”.

“La coppa del mondo di scherma paralimpica, un evento internazionale a pochi mesi dalle paralimpiadi 2024, si terrà nel nostro territorio – ha dichiarato l’assessore allo sport del Comune di Pisa Frida Scarpa – Durante questa seconda consiliatura, l’amministrazione ha lavorato costantemente per valorizzare lo sport e promuovere un numero sempre maggiore di eventi sportivi a Pisa. Siamo orgogliosi che una federazione come quella della scherma, tanto importante a livello nazionale, si affidi alla nostra città per eventi di questo calibro. Giunta alla nona edizione, la competizione si incarica di trasmettere i valori fondamentali dello sport e dell’inclusione. Si tratta di un appuntamento che porta nella nostra città atleti da tutto il mondo, e continueremo a impegnarci per mantenere questa competizione di grande prestigio come appuntamento fisso nel nostro territorio. Invito tutti, giovani e famiglie, ad assistere a questo evento al Cus, per condividere un momento educativo davvero importante per tutta la cittadinanza”.

Scherma

“Siamo molto orgogliosi di ospitare ancora una volta la Coppa di Scherma Paralimpica a Pisa – ha affermato l’assessore alla disabilità del Comune di Pisa Giulia Gambini – questa settimana e che evidenzia la grandezza della storica tradizione schermistica pisana. Questo importante evento sportivo internazionale, dopo i grandissimi successi ottenuti dagli atleti azzurri nelle recenti paralimpiadi di Parigi, rappresenta un'opportunità per promuovere sempre di più gli sport per persone con disabilità, non solo ai livelli agonistici e massimi come quelli rappresentati dagli atleti che potremo ammirare, ma a tutti i livelli e valorizzare lo sport come diritto al benessere per tutti. Pisa è da sempre una città che valorizza l'inclusione e l'accessibilità, e questo evento è un passo significativo verso un futuro in cui ogni individuo possa esprimere tutto il proprio potenziale umano e sportivo. Ancora una volta potremo ammirare campioni di scherma provenienti da tutto il mondo che si sfideranno dando dimostrazione di qualità atletiche ai massimi livelli ma che potranno altresì dimostrare quante e quali siano le opportunità per le persone con disabilità”.

Il programma. Il primo giorno di gare sarà giovedì 7 novembre. Sono due le prove di spada femminile con la categoria A che non vedrà in pedana atlete italiane mentre nella categoria B ci saranno Alessia Biagini e Julia Anna Markowska. Due le gare maschili, in questo caso di fioretto: nella categoria A iscritti Emanuele Lambertini e l’argento parigino Matteo Betti, nella B Michele Massa e Gianmarco Paolucci. Venerdì 8 le prime due gare di sciabola. Per la categoria A spazio per Gabriele Maria Albini e il bronzo paralimpico Edoardo Giordan; nella categoria B in gara Davide Costi, Andrea Jacquier e Gianmarco Paolucci. Nella stessa giornata due le gare di fioretto femminile, con la capitana Loredana Trigilia nella categoria A e Alessia Biagini nella B. L’ultima giornata di prove individuali andrà in scena sabato 9. Nella spada maschile A tre italiani al via: Edoardo Giordan, Emanuele Lambertini e Gabriele Maria Albini. Nella categoria B ben cinque gli atleti che rappresenteranno il Tricolore: Davide Costi, Salvatore De Falco, Luigi Fioretti, Michele Massa e David Spiga. In campo femminile spazio alla sciabola. Nella categoria A ci sarà Loredana Trigilia, nella B Julia Anna Markowska. Domenica 10 novembre si chiuderà il weekend con le gare a squadre open (due uomini e due donne) sia di spada che di fioretto.  tutte le fasi finali trasmesse in diretta streaming sul canale YouTube FederschermaTV1 e sulla pagina ufficiale Facebook della Federazione Italiana Scherma.

La tappa di Coppa del Mondo di scherma paralimpica Pisa 2024, che sarà preceduta da un allenamento collegiale a Tirrenia, vedrà la Nazionale azzurra guidata dal Coordinatore Dino Meglio e dei CT Simone Vanni per il fioretto, Marco Ciari per la sciabola e Francesco Martinelli per la spada.

Inaugurato il centro di progettazione e industrializzazione che STMicroelectronics, azienda leader globale nei semiconduttori con clienti in tutti i settori applicativi dell’elettronica, ha aperto a Pisa in località Montacchiello e dotato recentemente di un laboratorio di testing. L’amministratore delegato di STMicroelectronics Italia, Lucio Colombo, e il Rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, hanno tagliato il nastro del nuovo centro, il tredicesimo sito ST in Italia e il primo in Toscana.

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Il centro, realizzato in collaborazione con i docenti del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, ospita al momento circa 40 persone dedicate principalmente alla progettazione e industrializzazione di circuiti integrati. Sono progettisti analogici e digitali con competenze diverse insieme a ricercatori e tesisti dell’Università di Pisa.

La maggior parte dei progettisti fa capo alla divisione ACD (Analog Custom Devices del Gruppo di prodotto APMS) che lavora alla progettazione e allo sviluppo di prodotti destinati al mercato dell’elettronica di consumo. In particolare, il gruppo di Pisa della divisione ACD è focalizzato sullo sviluppo di prodotti nelle aree Wireless charging e Power management con l’obiettivo di individuare ed implementare soluzioni innovative per migliorare l’efficienza dei prodotti alimentati a batteria (come per esempio gli smartphone). Il centro è dotato di laboratorio per attività di testing e strumentazioni per eseguire la validazione e l’industrializzazione dei prodotti sviluppati nel Centro.

Oltre ad inaugurare e visitare il Centro, il Rettore Riccardo Zucchi e l’Amministratore delegato Lucio Colombo hanno firmato un accordo quadro, il cui scopo è principalmente contribuire alla formazione di studenti e laureati particolarmente qualificati collaborando allo svolgimento degli insegnamenti attivati presso l’Università, anche con l’istituzione di borse di studio secondo la normativa vigente; contribuire allo svolgimento di studi e ricerche volti all’innovazione tecnologica nei campi di propria competenza e interesse; mantenere l’elevato livello culturale dei propri operatori e favorire il loro aggiornamento professionale attraverso opportuni contatti e collaborazioni con strutture dell’Università mediante corsi del cui contenuto didattico l’Università sia garante.


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“Il Centro di Pisa è nato 20 mesi fa con l’obbiettivo di crescere velocemente acquisendo talenti sul territorio, grazie alla collaborazione con l’Università di Pisa, ma anche attirando talenti desiderosi di rientrare in Toscana a fronte delle opportunità di lavoro offerte da un leader globale”, ha detto Lucio Colombo, amministratore delegato di STMicroelectronics Italia. “Un modello che ST ha applicato negli anni presso sedi universitarie italiane prossime ai suoi centri di ricerca e produzione”.

“L'accordo quadro firmato oggi rappresenta la formalizzazione di una collaborazione che riveste molteplici significati per l'Università di Pisa: oltre al valore scientifico e culturale, siamo infatti profondamente onorati che STMicroelectronics abbia scelto Pisa come sede toscana delle sue attività”, ha aggiunto Riccardo Zucchi, Rettore dell’Università di Pisa. “STMicroelectronics è una società di rilevanza mondiale nel settore dei semiconduttori e la sua presenza sul nostro territorio contribuisce a creare significative opportunità professionali per i nostri laureati, valorizzando le loro competenze".

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“L’obiettivo era di raggiungere 40 collaboratori circa in due anni e ad oggi siamo soddisfatti dei progressi fatti. Il Centro conta su ingegneri elettronici con competenze miste: analogico/digitale/software e testing e con diversa seniority, insieme a ricercatori e tesisti,” spiega Patrizia Milazzo, direttore ACD, STMicroelectronics. “Riteniamo che il rapido sviluppo del centro sia dovuto alla grande collaborazione con l’Università e alla determinazione dei colleghi ST, che hanno fortemente voluto creare un centro di eccellenza in Toscana”.

Lunedì 2 e martedì 3 dicembre, presso l'Orto Botanico, avrà luogo la nuova edizione "Ritratti nell'Orto", due incontri di illustrazione scientifico-botanica tenuto da Silvana Rava dedicati a "Licheni e soggetti natalizi"

Il corso, aperto a tutti, si svolgerà dalle ore 9.00 alle ore 17.00 (con breve pausa pranzo).

Silvana Rava illustrerà le tecniche di base dell'acquerello utilizzate nella pittura botanica: studio del colore e delle luci e ombre per dare volume all’immagine sperimentando l'acquerello bagnato su bagnato e poi asciutto nei tocchi finali. L’insegnante aiuterà a combinare l'accuratezza scientifica con una visione estetica compositiva.

Posti limitati. Prenotazione obbligatoria scrivendo a Silvana Rava: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Referente per l’Orto e Museo Botanico: Roberta Vangelisti, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per maggiori informazioni consultare il link:

https://www.ortomuseobot.sma.unipi.it/2024/11/ritratti-nellorto-corso-di-acquerello-botanico-al-museo-botanico/ 

Lunedì 2 e martedì 3 dicembre, presso l'Orto Botanico, avrà luogo la nuova edizione "Ritratti nell'Orto", due incontri di illustrazione scientifico-botanica tenuto da Silvana Rava dedicati a "Licheni e soggetti natalizi"

Il corso, aperto a tutti, si svolgerà dalle ore 9.00 alle ore 17.00 (con breve pausa pranzo).

Silvana Rava illustrerà le tecniche di base dell'acquerello utilizzate nella pittura botanica: studio del colore e delle luci e ombre per dare volume all’immagine sperimentando l'acquerello bagnato su bagnato e poi asciutto nei tocchi finali. L’insegnante aiuterà a combinare l'accuratezza scientifica con una visione estetica compositiva.

Posti limitati. Prenotazione obbligatoria scrivendo a Silvana Rava: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Referente per l’Orto e Museo Botanico: Roberta Vangelisti, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per maggiori informazioni consultare il link:

https://www.ortomuseobot.sma.unipi.it/2024/11/ritratti-nellorto-corso-di-acquerello-botanico-al-museo-botanico/ 

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