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Mariangela Guastaferro, ricercatrice presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, ha vinto il “Premio Ricercatrici e Ricercatori NEST per la ricerca e l’innovazione” bandito dalla Fondazione NEST. La cerimonia si è svolta lo scorso 12 marzo a Milano presso Borsa Italiana, nell’ambito dell’evento Inspire Leadership 2025, appuntamento di riferimento nei settori dell’innovazione, della tecnologia e della sostenibilità.
Mariangela Guastaferro (foto) ha ricevuto il riconoscimento per le sue attività scientifiche svolte nel campo della produzione di combustibili e di energia rinnovabili attraverso tecnologie innovative di pirolisi. Questo premio rappresenta un importante attestato del lavoro svolto all'interno del gruppo di Impianti Chimici dell’Università di Pisa, sotto la guida dei professori Leonardo Tognotti e Cristiano Nicolella. Le tecnologie sviluppate sono state implementate con successo e sono attualmente operative presso il Consorzio Polo Tecnologico Magona, dimostrando la loro efficacia e applicabilità nel settore.

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Fondazione NEST – Network 4 Energy Sustainable Transition – è uno dei 14 grandi progetti di partenariato esteso selezionati dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU – nell’ambito del PNRR. Il suo obiettivo è di finanziare progetti di ricerca di base per rafforzare le filiere della ricerca a livello nazionale e promuovere la loro partecipazione alle catene di valore strategiche europee e globali. Il Premio Ricercatrici e Ricercatori NEST per la ricerca e l’innovazione rappresenta un tassello fondamentale in questo percorso, confermando l’importanza del riconoscimento del talento e dell’impegno nella ricerca scientifica e tecnologica.

È stato emanato l’avviso per l’ammissione ai percorsi di formazione iniziale e abilitazione dei docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado (Decreto rettorale n. 416 prot. n. 36969 del 18 marzo 2025).

L'avviso è stato successivamente modificato con il Decreto rettorale n. 442 prot. n. 40970 del 25 marzo 2025.
La modifica è relativa all'avvenuto accreditamento delle classi di abilitazione A021, A031, A045 e A054 e al numero dei posti disponibili per la classe A045: n. 61 anziché n. 70.

All'Università di Pisa sono stati attribuiti 1396 posti complessivi suddivisi nelle varie classi di concorso.

Apertura presentazione domande di ammissione: ore 12 del 19 marzo 2025.

Chiusura presentazione domande di ammissione: ore 12 del 27 marzo 2025 

Avviso procedura di ammissione

Modifica dell'avviso procedura di ammissione

Guida per la presentazione della domanda sul portale Pica

Grande soddisfazione per Federica Sinacori che lo scorso febbraio ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza all’Università di Pisa discutendo la tesi intitolata "La garanzia pignoratizia tra tradizione e innovazione. L'istituto del pegno mobiliare non possessorio", sotto la guida della professoressa Chiara Favilli.

Durante il suo percorso universitario, Federica Sinacori è stata seguita dall’Ufficio Servizi per l'Inclusione di studenti con Disabilità ed ha usufruito di vari sostegni, tra cui il servizio di accompagnamento e trasporto, il tutoraggio didattico specializzato e la digitalizzazione delle tesi in formato accessibile. Grazie a questi supporti, ha così potuto affrontare il suo iter universitario con maggiore autonomia e serenità.

 

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Un momento della discussione della tesi

 

Il giorno della laurea, familiari e amici si sono riuniti presso il Palazzo della Sapienza per assistere alla discussione della tesi e alla proclamazione ufficiale, condividendo con la neo dottoressa un momento di grande emozione e soddisfazione.

La tesi, frutto di un attento lavoro di ricerca, ha approfondito un tema di grande attualità: il pegno mobiliare non possessorio, un istituto introdotto di recente nel nostro ordinamento per facilitare l’accesso delle imprese al credito. Attraverso un’analisi del sistema tradizionale delle garanzie reali, il lavoro ha messo in luce sia i vantaggi che le possibili criticità di questa innovazione normativa.

"Ho scelto questo argomento perché si tratta di un istituto innovativo che può essere utilizzato da poco; quindi, una valutazione completa sarà possibile soltanto in futuro - ha dichiarato Federica Sinacori – Ho svolto la ricerca come si procede normalmente per una tesi: la professoressa mi ha suggerito i manuali da consultare e io ho selezionato gli argomenti d'interesse, disponendoli in modo da ottenere un trattato strutturato"

"Mi fa molto piacere che venga dato risalto alla laurea di Federica Sinacori, perché credo che l'impegno che ha dimostrato durante il percorso universitario e la serietà con la quale ha preparato e discusso la tesi possano essere di incoraggiamento e di esempio per tutti gli studenti", ha dichiarato Chiara Favilli.

È stato presentato nella Sala Baleari del Comune di Pisa il "Generali Spring Camp 2025", un'iniziativa promossa dall’Agenzia Generali di Pisa in collaborazione con l’Università di Pisa che coinvolge 20 studenti dell’Ateneo. Si tratta di un ciclo di seminari residenziali dedicato ai temi della sostenibilità e dell’innovazione digitale, con l’obiettivo di rafforzare le competenze analitiche e di problem solving dei partecipanti.

Alla presentazione erano presenti Stefano Maestri Accesi, responsabile dell’Agenzia Generali di Pisa, Vincenzo Zarone, responsabile del progetto per l’Ateneo, Chiara Galletti, delegata del rettore per le relazioni con le imprese, Alessia Scappini, amministratore delegato REVET, Manuela Bartolini, direttrice marketing Savio Pharma, Federico Pieragnoli, direttore generale Confcommercio Pisa.

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Il "Generali Spring Camp 2025" si terrà dal 20 al 22 marzo presso la Fattoria di Migliarino, immersa nel suggestivo scenario del Parco di San Rossore. Durante l’evento, gli studenti selezionati avranno l'opportunità di partecipare a interventi tenuti da figure di spicco sia di Generali sia di altre realtà imprenditoriali. Inoltre, i partecipanti e le partecipanti saranno coinvolti in talk interattivi e saranno chiamati a sviluppare un project work in gruppi, presentando i risultati nella giornata conclusiva davanti a una commissione composta da docenti dell'Università e referenti di Generali.

L'iniziativa, ideata dall'Agenzia Generali di Pisa in collaborazione con l’Università di Pisa e con il supporto del Career Service, rappresenta un'importante occasione per gli studenti e le studentesse di confrontarsi con professionisti del settore e di sviluppare competenze fondamentali per il loro futuro professionale.

“Questo camp è un nuovo format che abbiamo ideato in un più ampio progetto di Comunicazione e recruiting – ha spiegato Stefano Maestri Accesi – È per noi fondamentale avere rapporti stretti con il mondo accademico alla ricerca di giovani talenti. Riteniamo questo format un'esperienza molto formativa che siamo convinti sarà in grado di dare un messaggio positivo vista anche la partecipazione di top manager e imprenditori di spicco che hanno accettato l'invito con grande entusiasmo”.

"Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta dell’Agenzia Generali di Pisa per la formula innovativa e per il valore formativo del Camp che, con attività dinamiche e multidisciplinari, promuove una maggiore conoscenza del mondo del lavoro per un inserimento più consapevole dei nostri laureati – ha dichiarato la professoressa Chiara Galletti – Il Camp permetterà ai partecipanti di venire in contatto con importanti realtà aziendali di diversi settori, esperti e professionisti in ruoli di rilievo, e sarà quindi un’occasione stimolante di networking per la nostra università. Questo dialogo è prezioso per aiutare l’innovazione del territorio, valorizzando le conoscenze della nostra università anche attraverso collaborazioni con imprese”.

“Generali Spring Camp combina momenti di formazione teorica e applicazione pratica in un ambiente collaborativo e dinamico – ha aggiunto il professor Vincenzo Zarone – Gli incontri con professionisti in ruoli apicali, operanti in aziende di primaria importanza, combinati con le sessioni di lavoro su casi concreti, permettono ai partecipanti di confrontarsi con scenari reali e affinare le proprie capacità di analisi e decisione. L’approccio interdisciplinare e l’interazione diretta con esperti favoriscono un apprendimento esperienziale, utile per affrontare le sfide del mondo del lavoro con un metodo strutturato e consapevole”.

"Siamo orgogliosi di avere sul nostro territorio un innovativo progetto che mette al centro realtà imprenditoriali di primo livello in stretta integrazione e sinergia tra due mondi solo in apparenza distanti come 'Istruzione' ed 'Impresa', in un evento che valorizza professionalità, competenza e preparazione – ha concluso Federico Pieragnoli, direttore generale di Confcommercio Pisa, che ha collaborato al progetto favorendo il coinvolgimento delle imprese del territorio – Confcommercio Pisa rappresenta la più grande rete di imprese d'Italia, con una base che sfiora le 6mila attività e professionisti associati nell'intera provincia, ed è fondamentale poter contare su un sistema integrato in cui imprese e università dialogano e collaborano per uno stesso risultato”.

Ridurre il fumo di sigarette (comprese quelle elettroniche) in Ateneo e creare un ambiente di studio e di lavoro più sano e sostenibile. E’ questo l’obiettivo di “Segnali di Fumo”, una iniziativa appena lanciata dalla Commissione per lo Sviluppo Sostenibile dell’Università di Pisa. Prima tappa il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale (DCCI) che punta a diventare un modello per l’intera comunità.

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Tra le misure adottate c’è la creazione di spazi riservati ai fumatori, collocati in zone specifiche lontane da ingressi e aree comuni, per garantire la tutela dei non fumatori e il rispetto della normativa vigente. L’iniziativa ha inoltre previsto l’installazione di una cartellonistica chiara e visibile per informare correttamente tutta la comunità accademica sulle disposizioni in vigore e sulle soluzioni adottate.

Un altro elemento chiave del progetto è il riciclo dei mozziconi, una delle principali fonti di inquinamento urbano. Grazie alla collaborazione con un’azienda specializzata, l’Università sperimenterà il riutilizzo dei filtri di sigaretta, compresi quelli dei dispositivi a tabacco riscaldato, per trasformarli in materiali ecosostenibili, come l’imbottitura per giacconi invernali.

“Il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale si è proposto come struttura pilota per l’iniziativa – ha detto il professore Fabio Bellina direttore del Dipartimento - Questa scelta è nata dalla volontà di ribadire e rafforzare il divieto di fumo non solo all'interno dell'intero edificio, ma anche nelle aree esterne, in particolare in prossimità di porte, finestre e prese d’aria, nel rispetto delle normative vigenti e della tutela della salute di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo”.

“Il progetto fa parte di un percorso più ampio di sensibilizzazione e responsabilizzazione nei confronti delle tematiche ambientali e del benessere collettivo – sottolinea la professoressa Elisa Giuliani, prorettrice per la Sostenibilità e l'agenda 2030 e presidente della Commissione per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo - Nei prossimi giorni, l’Università contatterà tutte le strutture per valutare l’adesione all’iniziativa. Come Commissione Sostenibilità, intendiamo anche organizzare eventi formativi sui rischi del fumo. Riteniamo fondamentale sensibilizzare la nostra comunità sull’impatto del fumo sulla salute e sull’ambiente, alla luce delle evidenze ormai consolidate della ricerca”.

“Nonostante le risorse limitate imposte dalle attuali contingenze – conclude Giuliani - l’Università conferma il proprio impegno per un ambiente più sano e rispettoso della collettività. Questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo nella promozione dell’Agenda 2030, con particolare riferimento all’Obiettivo 3 Salute e Benessere”.

 

 

Al via la sperimentazione dal Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale

Ridurre il fumo di sigarette (comprese quelle elettroniche) in Ateneo e creare un ambiente di studio e di lavoro più sano e sostenibile. E’ questo l’obiettivo di “Segnali di Fumo”, una iniziativa appena lanciata dalla Commissione per lo Sviluppo Sostenibile dell’Università di Pisa. Prima tappa il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale (DCCI) che punta a diventare un modello per l’intera comunità.

Tra le misure adottate c’è la creazione di spazi riservati ai fumatori, collocati in zone specifiche lontane da ingressi e aree comuni, per garantire la tutela dei non fumatori e il rispetto della normativa vigente. L’iniziativa ha inoltre previsto l’installazione di una cartellonistica chiara e visibile per informare correttamente tutta la comunità accademica sulle disposizioni in vigore e sulle soluzioni adottate.

Un altro elemento chiave del progetto è il riciclo dei mozziconi, una delle principali fonti di inquinamento urbano. Grazie alla collaborazione con un’azienda specializzata, l’Università sperimenterà il riutilizzo dei filtri di sigaretta, compresi quelli dei dispositivi a tabacco riscaldato, per trasformarli in materiali ecosostenibili, come l’imbottitura per giacconi invernali.

“Il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale si è proposto come struttura pilota per l’iniziativa – ha detto il professore Fabio Bellina direttore del Dipartimento - Questa scelta è nata dalla volontà di ribadire e rafforzare il divieto di fumo non solo all'interno dell'intero edificio, ma anche nelle aree esterne, in particolare in prossimità di porte, finestre e prese d’aria, nel rispetto delle normative vigenti e della tutela della salute di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo”.

“Il progetto fa parte di un percorso più ampio di sensibilizzazione e responsabilizzazione nei confronti delle tematiche ambientali e del benessere collettivo – sottolinea la professoressa Elisa Giuliani, prorettrice per la Sostenibilità e l'agenda 2030 e presidente della Commissione per lo Sviluppo Sostenibile di Ateneo - Nei prossimi giorni, l’Università contatterà tutte le strutture per valutare l’adesione all’iniziativa. Come Commissione Sostenibilità, intendiamo anche organizzare eventi formativi sui rischi del fumo. Riteniamo fondamentale sensibilizzare la nostra comunità sull’impatto del fumo sulla salute e sull’ambiente, alla luce delle evidenze ormai consolidate della ricerca”.

“Nonostante le risorse limitate imposte dalle attuali contingenze – conlude Giuliani - l’Università conferma il proprio impegno per un ambiente più sano e rispettoso della collettività. Questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo nella promozione dell’Agenda 2030, con particolare riferimento all’Obiettivo 3 Salute e Benessere”.

Didascalia foto:

da sinistra Fabio Bellina ed Elisa Giuliani.

FEEM Servizi srl, società che svolge attività funzionali al raggiungimento degli scopi statutari della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM), istituisce per l’edizione 2025 un bando di concorso volto a sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere la ricerca riguardo l’interazione tra le attività industriali, l’ambiente lavorativo e la salute di lavoratori e comunità, con focus specifico relativo agli impatti risultanti dalla transizione del settore energetico.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 30 marzo 2025.

Dettagli nel bando e nel regolamento in allegato.

Per ulteriori informazioni contattare l'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Martedì, 18 Marzo 2025 08:24

Collegio dei Direttori di dipartimento

Il Collegio dei Direttori di dipartimento promuove e sviluppa il coordinamento tra i diversi dipartimenti e tra questi e il Rettore, il Senato accademico e il Consiglio di Amministrazione.

Tra i suoi componenti viene designato un Coordinatore che lo convoca e lo presiede. Il Coordinatore dura in carica un anno.

Il Collegio formula proposte al Rettore e al Direttore generale su materie di interesse comune ai dipartimenti e, in particolare, su quelle relative a:

  • coordinamento delle attività dei dipartimenti;
  • interazione e raccordo con le attività del Direttore generale e degli altri dirigenti;
  • procedure amministrative dell’Ateneo e loro uniforme applicazione.

I  membri del collegio:

Antonella Del Corso
Dipartimento di Biologia

Fabio Bellina
Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale

Sonia Maffei
Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere

Mariacristina Bonti
Dipartimento di Economia e Management

Vincenzo Calderone
Dipartimento di Farmacia

Alessandro Lenci
Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica

Chiara Maria Angela Roda
Dipartimento di Fisica

Eleonora Sirsi
Dipartimento di Giurisprudenza

Paolo Maria Mancarella
Dipartimento di Informatica

Luca Romoli
Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale

Renato Iannelli
Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni

Sergio Saponara
Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione

Giovanni Gaiffi
Dipartimento di Matematica

Maurizia Rossana Brunetto
Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale

Grazia Chiellini
Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell'Area Critica

Duccio Volterrani
Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia

Cristina Nali
Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali

Andrea Borghini
Dipartimento di Scienze Politiche

Vincenzo Miragliotta
Dipartimento di Scienze Veterinarie

Giovanni Zanchetta
Dipartimento di Scienze della Terra

Si è recentemente conclusa la prima campagna di scavo e ricognizione presso il sito di Ba'ja, all'interno del progetto speciale della didattica GeoLithics, guidato da Niccolò Mazzucco ed Adriano Ribolini dell'Università di Pisa. Il progetto aveva lo scopo di coinvolgere studentesse e studenti dell'Università di Pisa nello studio di questo importante sito preceramico.

Ba’ja è un insediamento del Neolitico Preceramico Tardo (LPPNB, tardo VII millennio a.C., circa 9.000 anni fa), situato in una posizione naturalmente fortificata a nord di Petra, nel sud della Giordania. Il sito si trova tra le montagne ed è accessibile solo attraverso una stretta gola, che conduce a un pianoro nascosto tra alte pareti di roccia. L’insediamento neolitico è caratterizzato da case in pietra costruite su più livelli e terrazzamenti, disposte su ripidi pendii. Queste strutture, interamente realizzate in pietra, dovevano essere di almeno due piani, le une addossate alle altre.

L'indagine del sito si svolge all'interno del "Ba’ja Neolithic Joint Project (BJNP)", un progetto di ricerca e scavo internazionale, codiretto da Niccolò Mazzucco (Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa, Italia), Hala Alarashi (UMR 7264, CEPAM, CNRS, Francia) e Bellal Abuhelaleh (Al-Hussein Bin Talal University, Giordania), in collaborazione con il Dipartimento delle Antichità della Giordania. Il BJNP, attualmente in corso, mira ad approfondire la studio delle comunità preceramiche e del loro declino, fornendo nuove prospettive sull’evoluzione delle prime società proto-urbane.

L'obiettivo del progetto GeoLithics è stato quello di documentare le strutture ancora sepolte e il loro possibile andamento grazie all'uso del metodo di geofisica superficiale Ground-Penetrating Radar (Georadar). I risultati ottenuti, molto promettenti, confermano la presenza di una densa trama urbana, con numerosi edifici a pianta rettangolare disposti su più livelli. Queste analisi saranno fondamentali per organizzare le prossime missioni di scavo e orientare la ricerca verso le aree più interessanti di questo vasto villaggio. In particolare, le indagini condotte potranno verificare l'esistenza di una zona centrale, forse destinata a uno spazio collettivo o a funzioni di riunione, situata nel cuore del villaggio.

Per potenziare il sostegno alla comunità studentesca internazionale e migliorare i servizi di accoglienza, l’Università di Pisa ha avviato un dialogo con l’Associazione Unità Migranti in Italia APS. La professoressa Enza Pellecchia, prorettrice per la Coesione della comunità universitaria e per il diritto allo studio, il professor Giovanni Paoletti, prorettore per la Didattica, e il professor Giovanni Federico Gronchi, prorettore per la Cooperazione e le relazioni internazionali, hanno incontrato alcuni rappresentanti dell’associazione, tra cui il presidente Dieng Ibrahima, la vicepresidente Destemona Nasi, il segretario Ihor Chernai e il coordinatore dello sportello di ascolto Said Talbi.

L’associazione, impegnata nel fornire supporto agli immigrati in Italia, svolge un ruolo fondamentale nell’accompagnare gli studenti internazionali dell’Ateneo pisano attraverso corsi di lingua italiana, informatica di base e un servizio di orientamento. Con l’aumento significativo di studenti stranieri iscritti all’Università di Pisa, è emersa la necessità di migliorare le infrastrutture e le risorse disponibili per garantire un’accoglienza adeguata. Il numero di immatricolati con titolo estero è infatti passato da circa 850 nell’a.a. 2023/24 a circa 1.730 nell'a.a. 2024/25, con un sostanziale raddoppio delle presenze.

Durante l’incontro, si è discusso dell’importanza di avviare percorsi di apprendimento della lingua italiana già prima dell’arrivo degli studenti e delle studentesse in Italia, attraverso iniziative a cui potrebbe collaborare anche l’Università di Pisa. L'associazione è già in contatto con il personale dell’Ufficio relazioni internazionali, che si occupa dell'immatricolazione di studenti con titolo estero. Inoltre, per dare maggiore struttura e continuità alla cooperazione tra l’Ateneo e l’Associazione Unità Migranti in Italia APS, è stata avanzata l’idea di redigere una convenzione formale, utile a rafforzare le sinergie in un’ottica di inclusione e supporto agli studenti internazionali.

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