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Lunedì 10 giugno, a cento anni esatti dal rapimento e dall’assassinio di Giacomo Matteotti, il ricordo dell’Università di Pisa, della Domus Mazziniana e del Comitato Pisano per la storia del Risorgimento e dell’età delle rivoluzioni, a partire dalle 17.00 presso la Domus Mazziniana (via Massimo d’Azeglio 14 - Pisa).
La rievocazione della figura di Giacomo Matteotti si inserisce in un percorso coordinato dal CIDIC – il centro per l’Innovazione e la diffusione della Cultura, dell’Università di Pisa – e dalla Domus Mazziniana che ha visto nel corso degli ultimi due anni coinvolti cittadini, studiosi e scuole, dalla pubblicazione da parte della Pisa University Press dei 5 volumi Matteotti si racconta, alle presentazioni al Pisa Book Festival e al Festival Più libri più liberi di Roma, dalla mostra Matteotti un ritratto per immagini, curata dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Giacomo Matteotti e dalla Fondazione di studi storici Filippo Turati, ospitata al Museo della Grafica, alla Serata Matteotti con Valentina Lodovini e Aldo Cazzullo al Teatro Nuovo e alla drammatizzazione dell’ultimo discorso di Giacomo Matteotti e della corrispondenza con la moglie Velia Titta da parte delle studentesse e degli studenti dell’IPSIA “Matteotti” di Pisa.
Lunedì 10 a rievocare Giacomo Matteotti sarà il prof. Enzo Fimiani, docente di storia contemporanea all’Università di Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara, che presenterà in anteprima nazionale il proprio volume Un’idea di Matteotti un secolo dopo (Bologna, Marianetti 1820, 2024). Fimiani fa parte del direttivo nazionale della Società italiana per lo studio della storia contemporanea (Sissco) e del Consiglio di indirizzo dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea ed è uno dei maggiori esperti italiani della storia della democrazia plebiscitaria e dei totalitarismi del XX secolo.
Il volume ripercorre la vicenda di Matteotti e della sua uccisione in modo non rituale. Di uno dei delitti più simbolici dell’intero Novecento non si vuole, infatti offrire un racconto dettagliato, ma utilizzarlo come punto di partenza per reinterpretare la figura di Giacomo Matteotti, proponendo al lettore alcune sfide intellettuali e civili: decostruire il mito per ricondurlo alla storia e alle sue molteplici variabili; «normalizzare» la sua uccisione togliendole la patina di evento eccezionale, non per fare opera di deminutio bensì per inserirla in contesti più ampi e complessi; riflettere, infine, sullo strano destino politico di Matteotti, icona del Novecento, ma, per certi versi, cattiva coscienza delle contraddizioni e dei cortocircuiti di tutte le famiglie politiche del secolo, nella «sua» sinistra come nelle destre, perché a nessuna omologabile, da nessuna manipolabile e, per tutte, «una macchia, una colpa».
A discutere con Enzo Fimiani saranno Emanuela Minuto, docente di storia contemporanea al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, studiosa dei movimenti democratici tra ‘800 e ‘900 e Sheyla Moroni, dell’Università di Firenze, dove insegna Public History e Storia sociale e culturale e che si occupa dei populismi fra XIX e XX secolo e della storia del socialismo italiano.
L’incontro, dopo i saluti istituzionali, sarà introdotto ecoordinato da Giovanni Mennillo dell’Università di Pisa.
Per informazioni e contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel: 05024174

Nel corso del tempo ha messo insieme circa 6000 documenti, tra libri di viaggio, libri di letteratura, poesia, scienza e arte e ancora riviste, cartoline, ritagli, fotocopie, nonché oggetti, alcuni dei quali decisamente curiosi. Tutti su Pisa e la sua famosa Torre. La collezione dell’ingegnere russo David Ilič Malkov (Astrachan, 28 aprile 1913 - Mosca, 17 maggio 2010), donata all’Università di Pisa nel 1994 e ora parte del patrimonio della sua biblioteca, diventa per la seconda volta una mostra (dopo una prima esposizione organizzata nel 1996) e sarà ospitata nel cortile del Palazzo della Sapienza dal 12 giungo al 31 luglio. L’esposizione, dal titolo “Stregato dalla Torre. Pisa nella collezione di D.I. Malkov, il Campanilista Moscovita”, è organizzata dall’Università di Pisa e dalla Società Storica Pisana, con il supporto del Sistema Bibliotecario di Ateneo e di ACME04, in occasione delle celebrazioni dell’850° anniversario della posa della prima pietra del celebre campanile.

All’inaugurazione hanno portato i saluti istituzionali il rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, e del presidente dell’Opera della Primaziale Pisana, Andrea Maestrelli. Sono poi intervenute Gabriella Garzella (Società Storica Pisana) e Antonella Magliocchi (Università di Pisa) per presentare la mostra.

L’ingegnere russo David Ilič Malkov, andando al lavoro una mattina di marzo del 1964 conobbe, dalla Pravda, i problemi di stabilità della Torre di Pisa e l’appello agli esperti di tutto il mondo per salvarla. Fu l’inizio di una grande passione, quasi un’ossessione, che lo portò a documentarsi e a ideare un progetto di cui si parlò sui principali quotidiani sovietici e che giunse perfino in Italia. Anche se furono preferite altre soluzioni, Malkov non smise di pensare alla Torre, anzi iniziò a collezionare ogni sorta di materiale sul campanile e sulla città che la ospita.

A quasi vent'anni dalla donazione della collezione all’Ateneo pisano, questa nuova mostra rende omaggio al bizzarro personaggio, stregato da una delle torri più famose del mondo. Torre che potremo vedere attraverso i suoi occhi di viaggiatore immaginario – essendo stato a Pisa solo al momento della donazione – e attraverso lo sguardo inconsueto di chi intraprendeva l’equivalente orientale del Grand Tour.

I curatori della mostra sono Antonella Magliocchi (Università di Pisa), Gabriella Garzella (Società Storica Pisana), Chiara Bodei (Università di Pisa) e Paolo Maria Mancarella (Università di Pisa).

«Di giorno si gioca, di notte si balla». Con il suo motto collaudato torna anche quest’anno il Tower Festival, in programma il 29 e 30 giugno. La due giorni organizzata dal CUS Pisa che tiene insieme sport, musica, street-food, socialità e campeggio, quest’anno è giunta alla sua 11° edizione. L’iniziativa rappresenta il più importante appuntamento sportivo dell’estate cussina e richiama ogni anno centinaia di atleti e atlete, nonché decine di società sportive provenienti da tutta la Toscana e non solo.

I tornei di quest’anno sono: Basket, Green Volley, Hockey, Ultimate Frisbee, Calcio e Tennis. La partecipazione è aperta a tutte le persone tesserate Cus Pisa, e come ogni anno, c’è la possibilità di campeggiare gratuitamente negli ampi spazi verdi degli impianti di via Chiarugi. 

Un’occasione per giocare, divertirsi e sfidarsi in una vivace programmazione di match. Si comincia sabato 29 alle 10, con il check-in, la formazione delle squadre e via alle gare fino alle 15 o a esaurimento del programma. La domenica invece le gare partiranno alle 10:30 e andranno avanti fino alle 19, ora delle premiazioni. 

Come da tradizione c’è la possibilità di ristoro in loco, con due food truck e due gazebi bar. Sabato sera sarà la volta della festa. Il Tower Party quest’anno è stato affidato a uno staff tutto cittadino, composto da Caino Pisa - che cura anche l’area del beverage, l’organizzazione della festa e l’area food insieme al truck food “Ivan Puttomatti catering”. Diversi gli staff che collaboreranno: Zoostaff Eventi, Spotted Unipi, Lumiere Pisa, Erasmus Student Network, Memes Unipi, Sound On. In consolle in occasione del dj set si alterneranno: Fabio Magno, Marco Ruscio, No logo music, Errez dj e gli Yellow, insieme ai vocalist Simone Guerrini e Alessandro Nuzzo.

Quest’anno i premi saranno più speciali, anche grazie al fondamentale supporto dei nostri partner. Una Tower box ricca di sorprese sarà infatti riservata alle prime e seconde squadre o atleti/e singoli qualificati ai tornei delle varie discipline. Un sentito ringraziamento va dunque agli sponsor: Banca di Pisa e Fornacette, Ufficio Lo.Gi.Co, Montanelli Impianti, Sezione soci Pisa - Unicoop Firenze, Mc Donalds’. 

L'edizione 2024 del Tower Festival è stata presentata nella Sala Mappamondi del rettorato dal professor Marco Macchia, delegato del rettore per i rapporti con il territorio, Frida Scarpa, assessora allo Sport del Comune di Pisa, Giuliano Pizzanelli, presidente Cus Pisa, e Alessandro Nuzzo, Caino Pisa (organizzatore Tower Party).

“Come Ateneo crediamo fermamente che lo sport giochi un ruolo cruciale per i nostri studenti e le nostre studentesse, quale strumento di educazione e formazione capace di promuovere il benessere fisico, mentale e sociale, nonché corretti stili di vita– dichiara il professor Marco Macchia, delegato del rettore per i rapporti con il territorio – Ringrazio il CUS per l’impegno con cui, anche quest’anno, ha organizzato l’appuntamento del Tower Festival, che va a chiudere la stagione sportiva annuale e apre l’estate celebrando lo sport con una grande festa”.

«Una festa che si rinnova ogni anno», commenta Giuliano Pizzanelli, presidente del Cus Pisa. «Dedicata soprattutto ai giovani che hanno la possibilità di passare una notte all’aperto, in campeggio, rimanendo praticamente in città. Ma anche a tutta la comunità sportiva del Cus che si ritrova in questo tradizionale appuntamento e a chiunque voglia mettersi alla prova con il proprio sport preferito». 

“Per me è importante essere qui e condividere con il Cus e l’Università di Pisa il lancio di un evento sportivo che è anche aggregazione e inclusione come questo festival”, aggiunge Frida Scarpa, assessora allo sport del Comune di Pisa. “Pisa è una città universitaria e sappiamo quanto sia importante valorizzare le attività dedicate alla comunità studentesca. Iniziative come questa – prosegue Scarpa – rappresentano un tessuto di connessione fra il Comune e l’Università, ma anche un modo concreto per promuovere la cultura dello sport, del movimento e dell’aggregazione.  Infine, mi auguro che questa manifestazione possa attrarre nuovi studenti e aumentare i tesseramenti al nostro centro universitario sportivo”.

Grande successo per il lancio del pallone sonda del team di Ingegneria aerospaziale e robotica dell’Università di Pisa. Il pallone, arrivato nella stratosfera a circa 30 km di quota, oltre ad acquisire dati ambientali, ha scattato splendide immagini delle nostre coste (guarda il video). L’attività con i palloni sonda è partita a Pisa nel 2018 per iniziativa del team di Sistemi Spaziali del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale e prevede voli nella stratosfera per acquisizione di dati molto simili o paragonabili ai dati acquisibili tramite il lancio di satelliti in orbita, con costi ridotti però anche di mille volte.

A inizio maggio 2024, per la prima volta, il programma di voli nella stratosfera ha visto la collaborazione tra il gruppo di Ingegneria Aerospaziale guidato da Salvo Marcuccio e il team di robotica aerea e sistemi autonomi del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione guidato da Lorenzo Pollini.

“Per questo primo volo congiunto - spiega Salvo Marcuccio, docente di Sistemi Spaziali - abbiamo equipaggiato il pallone con dispositivi di acquisizione dati che permettono a diversi gruppi di ricerca di portare avanti i propri studi su monitoraggio spaziale e aereo: abbiamo sperimentato il sistema ICARO, un autopilota per droni, veicoli marini e terrestri, del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, oltre ad un ricevitore GPS in grado di trasmettere a terra in tempo reale la posizione del pallone ad altezze dove i normali GPS di solito non funzionano, e ad un sistema di acquisizione dati per l’assetto. Il sistema era inoltre equipaggiato con tre videocamere e ha potuto riprendere diverse immagini del nostro territorio”.

“Per il futuro - aggiunge Lorenzo Pollini, docente di Robotica e Automazione - il nostro obiettivo è stabilizzare l’assetto del pallone in quota, su altezze di circa 35 chilometri, per poi essere in grado di puntare verso terra telecamere ad alta risoluzione. Questo potrebbe costituire un avanzamento cruciale in attività come la ricerca di dispersi, il controllo di incendi, il monitoraggio ambientale. Il nostro gruppo sta portando avanti una ricerca intensa sul tema del monitoraggio ambientale attraverso l’uso di droni e veicoli aerei all’interno del laboratorio ForeLab del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, il laboratorio che riunisce tutte le attività per la società e l'industria 5.0”.

Inizia il conto alla rovescia per l’edizione 2024 della Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori, la manifestazione nata nel 2005 per impulso della Commissione UE e che quest’anno si festeggia in tutta Europa venerdì 27 settembre. Protagonisti della Notte saranno come sempre ricercatori e ricercatrici che porteranno esperimenti e dimostrazioni nelle piazze, con l’obiettivo di avvicinare la cittadinanza alla scienza e al mondo della ricerca.

Tanti gli appuntamenti previsti anche in Toscana, dove la manifestazione prende il nome di BRIGHT-NIGHT, unendo l’acronimo "Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in Research" (ricercatori brillanti influenzano la crescita, la salute e la fiducia nella ricerca), con la parola notte.

Promotori della manifestazione sono gli Atenei toscani (Università di Firenze, Pisa, Siena, Stranieri di Siena, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Scuola Normale Superiore e Scuola IMT Alti Studi Lucca), insieme a un’ampia rete di Enti di ricerca – fra cui il Consiglio Nazionale delle Ricerche Area di Pisa (CNR), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’European Gravitational Observatory (EGO), INAF Osservatorio Astrofisico di Arcetri – con il sostegno della Regione Toscana, nell’ambito del progetto Giovanisì.

La notte più luminosa dell’anno sarà animata nelle piazze delle nostre città da workshop, esperimenti, dimostrazioni, talk e spettacoli. Sono inoltre in programma visite guidate a musei e laboratori, con l’apertura delle sedi della ricerca al pubblico. Senza dimenticare i bambini e le bambine, che troveranno un ricco calendario di proposte pensate appositamente per loro, come anche le scuole, che in molte città saranno coinvolte in attività specifiche.

Novità di quest’anno è il tema “BRIGHT Women”, un focus particolare dedicato alla ricerca e agli studi che promuovono il benessere e l’emancipazione delle donne e che, come un fil rouge, unirà le piazze di tutta la Toscana, con un evento comune in programma a Firenze.

Il progetto BRIGHT-NIGHT è un evento associato del programma HORIZON-MSCA-2023-CITIZENS-01 della Commissione Europea.

Inizia il conto alla rovescia per l’edizione 2024 della Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori, la manifestazione nata nel 2005 per impulso della Commissione UE e che quest’anno si festeggia in tutta Europa venerdì 27 settembre. Protagonisti della Notte saranno come sempre ricercatori e ricercatrici che porteranno esperimenti e dimostrazioni nelle piazze, con l’obiettivo di avvicinare la cittadinanza alla scienza e al mondo della ricerca.

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Tanti gli appuntamenti previsti anche in Toscana, dove la manifestazione prende il nome di BRIGHT-NIGHT, unendo l’acronimo "Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in Research" (ricercatori brillanti influenzano la crescita, la salute e la fiducia nella ricerca), con la parola notte.

Promotori della manifestazione sono gli Atenei toscani (Università di Firenze, Pisa, Siena, Stranieri di Siena, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Scuola Normale Superiore e Scuola IMT Alti Studi Lucca), insieme a un’ampia rete di Enti di ricerca – fra cui il Consiglio Nazionale delle Ricerche Area di Pisa (CNR), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’European Gravitational Observatory (EGO), INAF Osservatorio Astrofisico di Arcetri – con il sostegno della Regione Toscana, nell’ambito del progetto Giovanisì.

La notte più luminosa dell’anno sarà animata nelle piazze delle nostre città da workshop, esperimenti, dimostrazioni, talk e spettacoli. Sono inoltre in programma visite guidate a musei e laboratori, con l’apertura delle sedi della ricerca al pubblico. Senza dimenticare i bambini e le bambine, che troveranno un ricco calendario di proposte pensate appositamente per loro, come anche le scuole, che in molte città saranno coinvolte in attività specifiche.

Novità di quest’anno è il tema “BRIGHT Women”, un focus particolare dedicato alla ricerca e agli studi che promuovono il benessere e l’emancipazione delle donne e che, come un fil rouge, unirà le piazze di tutta la Toscana, con un evento comune in programma a Firenze.

Il progetto BRIGHT-NIGHT è un evento associato del programma HORIZON-MSCA-2023-CITIZENS-01 della Commissione Europea.

Accordo tra l’Università di Pisa e la University of Ahmad Draeiya Adrar in Algeria che, a breve, avvieranno una collaborazione nel campo delle fonti rinnovabili. Per l’Ateneo pisano è il primo ad avviare una cooperazione con un’università algerina. La firma giunge al termine di una due giorni di incontri internazionali, durante la quale l'Università di Pisa ha accolto anche una delegazione ufficiale dell’Università della Corsica Pasquale Paoli, con la quale l'Ateneo collabora ormai da dieci anni.

Proposto da Umberto Desideri, docente del Dipartimento di ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni, l'accordo con l’Università di Adrar – che si trova in un’oasi nel mezzo del deserto del Sahara Algerino -, riguarda lo scambio di conoscenze nel campo delle fonti energetiche rinnovabili, con l'obiettivo di favorire lo sviluppo sostenibile dei paesi dell’Africa del Nord e per mettere a punto tecnologie innovative che possano aiutare anche il nostro Paese.

 

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Il rettore della University of Ahmad Draeiya Adrar, Prof. Benamar Mohammed El Amine, e il rettore dell'Università di Pisa, Riccardo Zucchi, firmano l'accordo di cooperazione

 

“L’accordo siglato con l’Università di Adrar rappresenta una sfida per il nostro Ateneo che ha l’opportunità di portare le proprie conoscenze sulle energie rinnovabili in un’oasi sahariana – ha commentato il Prorettore per la cooperazione e le relazioni internazionali dell’ateneo pisano, Giovanni Federico Gronchi – Durante l’incontro, peraltro, oltre ad una cooperazione in campo ingegneristico, frutto di relazioni già in corso tra i docenti dei nostri due atenei, è già stata ipotizzata una collaborazione anche in campo umanistico”.

Tra le attività già in fase di avvio, progetti per lo sviluppo e il miglioramento, in termini di prestazioni ed efficienza, dei sistemi di conversione delle biomasse e lo studio di programmi di finanziamento per il supporto ai costi delle attività di ricerca. Infine, durante l'incontro è emerso un grande interesse, da parte dell'ateneo algerino, per la creazione di occasione di scambio di ricercatori e studenti.

Forte di un accordo siglato il 19 marzo 2014, il rapporto tra l'Università di Pisa e l’Università della Corsica Pasquale Paoli è, invece, solido da oltre un decennio. L’incontro di questa settimana (24 giugno) ha rappresentato, così, un’occasione per il fare il punto sulle collaborazioni in corso e le opportunità future nell'ambito della formazione e della ricerca.

 

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La delegazione dell'Università della Corsica Pasquale Paoli, guidata da Bastien Poggi (al centro), Vice-Président du Conseil d’Administration, in visita presso il rettorato dell'Università di Pisa

 

"Siamo onorati di ospitare la delegazione dell’Università della Corsica per ribadire l’importanza di una collaborazione che dura ormai da dieci anni - ha infatti sottolineato il Rettore dell'Università di Pisa, Riccardo Zucchi - È una collaborazione a tutto tondo che abbraccia diversi settori culturali e si inserisce bene nella filosofia generale della Commissione Europea che vuole favorire l’aggregazione tra atenei, con l’obiettivo finale di produrre lauree europee (European degrees)"

Tanti i temi affrontati durante l'incontro: da un bilancio delle collaborazioni nell'ambito del doppio titolo in Diritto dell’Innovazione (Giurisprudenza) attivo dal 2023 e della Summer School nell’area di Scienze della Terra, che prevede una scuola sul campo in Corsica, fino alle esperienze di mobilità dei docenti nell'ambito del programma Erasmus+. Il tutto passando da un aggiornamento reciproco sulle principali novità in atto nei due atenei in termini di internazionalizzazione, alleanze europee, didattica, ricerca e innovazione.

Particolare attenzione è stata dedicata, poi, agli obiettivi trasversali che le due Università intendono sviluppare insieme. Tra queste, creare un legame permanente che consenta la cooperazione e la collaborazione in diversi settori strategici, in particolare attorno a macro-temi condivisi come Green & Blue Life, Future Society o Arts and Culture. Ma anche utilizzare questo accordo di cooperazione bilaterale in una prospettiva più ampia, con una dimensione europea, in accordo con le intenzioni del Trattato del Quirinale firmato tra Francia e Italia.

Grande successo per il lancio del pallone sonda del team di Ingegneria aerospaziale e robotica dell’Università di Pisa. Il pallone, arrivato nella stratosfera a circa 30 km di quota, oltre ad acquisire dati ambientali, ha scattato splendide immagini delle nostre coste (guarda il video). L’attività con i palloni sonda è partita a Pisa nel 2018 per iniziativa del team di Sistemi Spaziali del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale e prevede voli nella stratosfera per acquisizione di dati molto simili o paragonabili ai dati acquisibili tramite il lancio di satelliti in orbita, con costi ridotti però anche di mille volte.

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A inizio maggio 2024, per la prima volta, il programma di voli nella stratosfera ha visto la collaborazione tra il gruppo di Ingegneria Aerospaziale guidato da Salvo Marcuccio e il team di robotica aerea e sistemi autonomi del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione guidato da Lorenzo Pollini.

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“Per questo primo volo congiunto - spiega Salvo Marcuccio, docente di Sistemi Spaziali - abbiamo equipaggiato il pallone con dispositivi di acquisizione dati che permettono a diversi gruppi di ricerca di portare avanti i propri studi su monitoraggio spaziale e aereo: abbiamo sperimentato il sistema ICARO, un autopilota per droni, veicoli marini e terrestri, del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, oltre ad un ricevitore GPS in grado di trasmettere a terra in tempo reale la posizione del pallone ad altezze dove i normali GPS di solito non funzionano, e ad un sistema di acquisizione dati per l’assetto. Il sistema era inoltre equipaggiato con tre videocamere e ha potuto riprendere diverse immagini del nostro territorio”.

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“Per il futuro - aggiunge Lorenzo Pollini, docente di Robotica e Automazione - il nostro obiettivo è stabilizzare l’assetto del pallone in quota, su altezze di circa 35 chilometri, per poi essere in grado di puntare verso terra telecamere ad alta risoluzione. Questo potrebbe costituire un avanzamento cruciale in attività come la ricerca di dispersi, il controllo di incendi, il monitoraggio ambientale. Il nostro gruppo sta portando avanti una ricerca intensa sul tema del monitoraggio ambientale attraverso l’uso di droni e veicoli aerei all’interno del laboratorio ForeLab del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, il laboratorio che riunisce tutte le attività per la società e l'industria 5.0”.

tommaso greco premioSi è svolta il 22 giugno a Sassoferrato, città natale del giurista Bartolo da Sassoferrato, la cerimonia conclusiva della seconda edizione del Premio “Bartolo da Sassoferrato per le scienze giuridiche e politico-sociali”, con la consegna dei riconoscimenti ai vincitori selezionati dalla giuria presieduta da Luigi Lacchè e composta da Galliano Crinella, Anna Maria Lazzarino Del Grosso, Beatrice Pasciuta, Diego Quaglioni, Giuseppe Severini e Ferdinando Treggiari.

Per la sezione “Pensare la pace” (introdotta a partire da questa edizione del premio a sottolineare l’importanza di difendere il diritto non attraverso la forza, ma attraverso la promozione della pace e dell’armonia tra i popoli, ponendo il diritto stesso come strumento di convivenza pacifica), il premio è andato al professor Tommaso Greco professore ordinario di Filosofia del Diritto al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Pisa, per i suoi studi su Simone Weil, Norberto Bobbio e sul pacifismo giuridico.

Così le motivazioni del premio esposte da Galliano Crinella: “Il premio viene conferito a Tommaso Greco, professore ordinario di Filosofia del Diritto dell’Università di Pisa, autore di moltissimi volumi e saggi tra i quali alcuni eccellenti sul tema della giustizia e della pace in particolare nel recente volume su Simon Weil e nelle curate dei volumi di Norberto Bobbio. Greco si fa sostenitore di un pacifismo giuridico istituzionale che trova un solido fondamento nel saggio kantiano sulla pace perpetua e nelle teorie di Hans Kelsen [...] Dobbiamo pensare alla pace come condizione naturale e primordiale, da costruire e perseguire in un tempo straordinariamente segnato da ricorrenti e infinite situazioni di violenze e di guerre. Tommaso Greco ci ricorda che la pace è un bene che ci appartiene, che è nostro compito preservare e cercare di riconquistarla con tutte le nostre risorse a partire dalla forza del pensiero”.

Il giurista Bartolo da Sassoferrato, come ha ricordato il professor Tommaso Greco nel suo intervento, ebbe il suo primo incarico di insegnamento proprio all'Università di Pisa, dal 1339 al 1343.

 

Mercoledì, 26 Giugno 2024 08:03

Diventa Ambassador di Circle U.!

Hai partecipato ad una attività di Circle U. e vuoi contribuire a far conoscere l’Alleanza agli studenti e alle studentesse dell'Università di Pisa?

Circle U. è una European University Alliance di cui facciamo parte insieme ad altri 8 prestigiosi atenei europei. La missione di Circle U. è costruire l’università europea del futuro, con nuove opportunità di mobilità per studenti, docenti e staff.

L’Università di Pisa cerca 3 studenti volontari per formare il team Circle U. Ambassadors che aiuteranno a promuovere l'Alleanza e a stimolare una maggiore partecipazione alle attività proposte con il supporto dell’Unità Cooperazione Internazionale e dell’Ufficio comunicazione dell’Ateneo.

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Cosa fanno gli/le Ambassadors?

Gli/le Ambassadors saranno incaricati/e di organizzare attività finalizzate a promuovere l'Alleanza e i suoi valori e a generare interesse per le sue iniziative e opportunità all’interno della comunità studentesca dell’Università di Pisa. Le attività possono includere:

  • eventi e incontri (in presenza, ibridi o virtuali) – almeno 2 all’anno;
  • iniziative, workshop e contest, con risultati che possono essere utilizzati per la promozione (ad esempio, progettare una mascotte degli/delle Ambassadors, concorsi di saggistica o poesia, eventi di pittura, scrittura collaborativa di storie, realizzazione di video e simili, eventi sportivi);
  • contributi alla comunicazione e alla produzione di contenuti, ad esempio per i social media.

Collaborazione con gli/le Ambassadors di altre 8 università europee

Gli studenti e le studentesse Ambassadors dell’Università di Pisa faranno parte a tutti gli effetti del gruppo di Ambassadors di Circle U. insieme ai colleghi e alle colleghe delle altre università dell’Alleanza e saranno chiamati/e a partecipare periodicamente a incontri virtuali e, una volta all’anno, in presenza.

Chi si può candidare?

Si possono candidare studenti di UNIPI, anche dottorandi, che hanno preso parte a una qualsiasi delle attività di Circle U.

Per candidarsi, è necessario possedere almeno un livello B2 di inglese.

Sono esclusi/e dalla possibilità di presentare domanda:

  • gli/le iscritti/e ai corsi singoli;
  • gli/le iscritti/e ai corsi singoli di transizione alla data di scadenza per le candidature;
  • tutti i candidati e le candidate che prevedano permanenze all’estero superiori al mese nell’arco dell’anno di attività.

L’incarico non prevede remunerazione. L’Università di Pisa supporterà comunque il programma con un budget di un massimo di 2.000 euro l’anno, finalizzato alla realizzazione di almeno 2 eventi e/o iniziative in un anno.

Inoltre, l’Università di Pisa metterà a disposizione degli/delle Ambassadors risorse per il finanziamento dell’incontro annuale in presenza (viaggio e spese di vitto e alloggio secondo quanto previsto dal Regolamento per le missioni fuori sede dell’Ateneo).

Su richiesta, gli/le Ambassadors possono ricevere un attestato che documenti il loro contributo come volontari all’interno dell’Alleanza.

Il primo gruppo di Ambassadors sarà attivo da ottobre 2024 a settembre 2025.

Come candidarsi?

Potete presentare la vostra candidatura attraverso il form disponibile a questo link entro il 31 agosto 2024.

Come avviene la selezione?

Dopo la scadenza, sarete ricontattati/e e invitati/e ad un colloquio online, durante il quale il gruppo di lavoro Circle U. della Direzione Didattica, studenti e internazionalizzazione, Unità cooperazione internazionale, e dell’Ufficio comunicazione valuteranno e attribuiranno fino ad un massimo di 5 punti a ciascuno degli aspetti di seguito riportati:

  • le proposte di attività che intendete realizzare;
  • le competenze comunicative (ad esempio, utilizzo di social network);
  • l’esperienza nella gestione di piccoli eventi o altre attività sociali.

Verrà inoltre accertata la conoscenza della lingua inglese per il livello richiesto.

Gli studenti e le studentesse selezionati/e saranno contattati/e al loro indirizzo email istituzionale UNIPI per la nomina ufficiale e la pianificazione delle attività.

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