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In uso fino a pochi decenni fa per separare la paglia dal grano in moltissimi paesi Mediterranei, dalla Turchia fino alla Spagna, la slitta da trebbiatura avrebbe fatto la sua comparsa in Grecia già nel 6500 a.C. A dirlo è uno studio recente condotto da un gruppo internazionale di ricercatori, guidato dall’Università di Pisa, che applicando metodi analitici avanzati alle industrie in selce, tra cui la microscopia confocale, sono stati in grado di tracciare l'adozione precoce di tale tecnologia e l'adattamento di quello che può essere considerato tra i primi macchinari agricoli in Europa.

La ricerca, svolta all’interno di vari progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea, dall’Italia e la Spagna e guidata dall'Università di Pisa, in collaborazione con il CSIC in Spagna e l'Università Aristotele di Salonicco, anticipa così i precedenti record di tale tecnologia in Europa di almeno 3.000 anni, fornendo nuove intuizioni sulle innovazioni tecnologiche delle società neolitiche.

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"Da anni lavoriamo per ricostruire le vie e i meccanismi di diffusione dell'agricoltura dal Vicino Oriente al resto del Mediterraneo - spiega il professor Niccolò Mazzucco dell'Università di Pisa, ricercatore principale del lavoro - Scoprire i processi di innovazione tecnologica e come sono state introdotte nuove macchine è fondamentale per ricostruire i sistemi tecnologici del passato. L'uso della slitta da trebbiatura, anche nota con il termine romano tribulum, permette di aumentare notevolmente la quantità di grano lavorato e di accelerarne la lavorazione. In passato, si riteneva che questa innovazione fosse legata alla nascita dei primi stati, ma il nostro studio dimostra che il suo primo uso è assai più antico"

"Negli ultimi anni - aggiunge Mazzucco – sono emerse sempre maggiori evidenze che i primi animali domestici non fossero usati esclusivamente come fonte alimentare, ma anche come forza lavoro. E le slitte da trebbiatura rientrano proprio in un più ampio processo d’innovazione tecnologica che coinvolge l’uso degli animali in questo senso. L'analisi dettagliata dei ritrovamenti archeologici e l'uso di metodologie avanzate aggiungono, così, un capitolo cruciale alla storia dello sviluppo agricolo, e sottolineano come il Neolitico fu un periodo di significativo avanzamento tecnologico”.

“Tutto ciò - conclude il ricercatore - ci permette ora di inquadrare meglio le dinamiche di sviluppo delle prime società agricole europee, di comprendere come ebbe luogo la diffusione delle tecnologie agricole e di valutare il loro impatto sulla struttura sociale e sull'economia del tempo".

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I risultati dello studio coordinato dall’Università di Pisa, presentati nell'ultimo numero della rivista Journal of Archaeological Science: Reports, dimostrano così che il settore agricolo fu terreno d’innovazione tecnologica sin dalla Preistoria e solleva questioni significative sulla trasmissione delle conoscenze tecnologiche tra le diverse regioni del Mediterraneo. Ciò che fino a qualche decennio fa era considerato un'innovazione tardiva, oggi si dimostra essere, infatti, una pratica esistente sin dalle prime fasi del Neolitico in Europa.

Iliad Italia S.p.A bandisce la II edizione del progetto“iliadship”, che prevede l’assegnazione di 10 borse di studio in favore di studenti laureati in corsi di laurea triennale che intendano proseguire nel proprio percorso di studi nelle materie S.T.E.M., Scienze sociali e Arts & Literature.

Scadenza per la presentazione della domanda: 30 giugno 2024.

Info e bando al link:
https://corporate.iliad.it/iliadship 

Per ulteriori informazioni contattare l'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Martedì 21 maggio, alle ore 9.00, presso l'Aula A0 del Polo Piagge, avrà luogo l'Open Day 2024 dedicato alle Lauree Magistrali in Scienze Politiche.

In allegato il programma completo dell'evento.

Per ulteriori informazioni contattare l'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Al via la seconda edizione di Converging Skills, l’evento dell’Università di Pisa lanciato un anno fa per proporre un dialogo sul ruolo dell’università come motore di sviluppo e della valorizzazione delle conoscenze come traino per l’economia e l’innovazione. Quest’anno si terrà il 21 e il 22 maggio al Polo delle Benedettine (in piazza San Paolo a Ripa d’Arno, 16 a Pisa). Molti gli ospiti e i relatori tra imprenditori, investitori e startupper. Grande attesa per il via ufficiale di Start Attractor così come per Start Pitch, la sfida per start-up che avranno pochi minuti per presentare le proprie proposte innovative.

“L’università di Pisa continua a investire sulla valorizzazione delle conoscenze per promuovere un ecosistema sostenibile per la crescita culturale, sociale ed economica”, spiega il rettore dell’ateneo pisano Riccardo Zucchi. Un modello che punta alla costruzione di un “sistema Pisa” con l’università al centro. “Ne trarrà beneficio tutta la comunità universitaria: gli studenti che avranno maggiori opportunità, e i docenti che avranno un supporto per le loro relazioni con le imprese”.

L’idea è di dotare l’ateneo pisano di una struttura esterna per favorire le attività di trasferimento tecnologico. “Guardiamo al contesto nazionale e internazionale - prosegue Giuseppe Iannaccone, prorettore vicario dell’Università di Pisa - I paesi dell’Europa occidentale, e in particolare l’Italia, continuano a perdere colpi rispetto a Stati Uniti e Asia, perché innovano poco e di conseguenza hanno una bassa crescita della produttività e del PIL pro capite. Ma le imprese da sole non bastano: in questa fase storica le università devono ampliare il loro ruolo di supporto all’innovazione. Start Attractor è lo strumento che stiamo costruendo per rendere più efficace la collaborazione con il mondo delle imprese, del lavoro e degli investitori”. La sfida è di favorire il trasferimento delle competenze e dei risultati della ricerca scientifica dall’università alle aziende, per favorire la nascita di nuove realtà imprenditoriali e sostenere nell’innovazione quelle già presenti.

In occasione di Converging Skills saranno svelati i partner che si sono uniti all’Università di Pisa per far fiorire Start Attractor: la firma avverrà in un momento ufficiale il 21 maggio alle 12.30.

Start Attractor è diverso dagli altri incubatori di cui si stanno dotando le università. “Start Attractor è una comunità internazionale e inclusiva disegnata per attrarre capitali e talenti - spiega Corrado Priami, prorettore alla valorizzazione delle conoscenze e suo impatto dell’Università di Pisa – e segue modelli di successo già sperimentati in altri parti del mondo, adattati al nostro contesto locale e nazionale”. Start Attractor è stato lanciato nel 2023, ma, prosegue Priami, “quest’anno entriamo nel vivo delle attività selezionando con Start Pitch i vincitori che per primi fruiranno dei suoi servizi. È un momento importante: come in tutte le comunità, si cresce insieme interagendo costruttivamente”.

Ed ecco dunque Start Pitch Pisa: un premio per il miglior progetto di ricerca valorizzabile mediante un’idea di business e per la start-up con il miglior potenziale.

In meno di un mese di apertura del bando, sono state ricevute 32 candidature di altissimo livello provenienti da Pisa, Roma, Milano, Bari, Bologna, Viterbo, Torino… su temi di Med-tech, Digital Health, Deep-Tech, Pharma-tech, Agri-tech. Per la fase finale ne sono state selezionate dodici. E durante Coverging Skills i dodici finalisti avranno cinque minuti per esporre la propria idea, seguiti da cinque minuti di domande e risposte. Al termine della sfida una giuria sceglierà i migliori nelle due categorie: per loro il premio consisterà in servizi di accompagnamento e networking forniti da Start Attractor per un valore rispettivamente di 5000 euro e di 7000 euro.

Start Pitch Pisa si terrà il 22 maggio tra le 11.00 e le 13.00 ed è, come tutto il convegno, aperto al pubblico.

 

Per la stampa:

È possibile richiedere un accredito stampa e prenotarsi per interviste.

Tutte le info all’indirizzo https://convergingskills.unipi.it/.
La newsroom, con i precedenti comunicati, le interviste video agli ospiti, e tutto il materiale utile per la stampa, che verrà caricato anche nel corso dell’evento, si trova qui: https://convergingskills.unipi.it/newsroom/.
Per informazioni dedicate alla stampa: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Al via la seconda edizione di Converging Skills, l’evento dell’Università di Pisa lanciato un anno fa per proporre un dialogo sul ruolo dell’università come motore di sviluppo e della valorizzazione delle conoscenze come traino per l’economia e l’innovazione. Quest’anno si terrà il 21 e il 22 maggio al Polo delle Benedettine (in piazza San Paolo a Ripa d’Arno, 16 a Pisa). Molti gli ospiti e i relatori tra imprenditori, investitori e startupper. Grande attesa per il via ufficiale di Start Attractor così come per Start Pitch, la sfida per start-up che avranno pochi minuti per presentare le proprie proposte innovative.

“L’università di Pisa continua a investire sulla valorizzazione delle conoscenze per promuovere un ecosistema sostenibile per la crescita culturale, sociale ed economica”, spiega il rettore dell’ateneo pisano Riccardo Zucchi. Un modello che punta alla costruzione di un “sistema Pisa” con l’università al centro. “Ne trarrà beneficio tutta la comunità universitaria: gli studenti che avranno maggiori opportunità, e i docenti che avranno un supporto per le loro relazioni con le imprese”.

 

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Il rettore dell'Unversità di Pisa, Riccardo Zucchi (al centro) durante l'apertura della prima edizione di Converging Skills. Con lui: il prorettore vicario, Giuseppe Iannaccone (a sinistra), e il prorettore alla valorizzazione delle conoscenze e suo impatto, Corrado Priami (a destra)

 

L’idea è di dotare l’ateneo pisano di una struttura esterna per favorire le attività di trasferimento tecnologico. “Guardiamo al contesto nazionale e internazionale - prosegue Giuseppe Iannaccone, prorettore vicario dell’Università di Pisa - I paesi dell’Europa occidentale, e in particolare l’Italia, continuano a perdere colpi rispetto a Stati Uniti e Asia, perché innovano poco e di conseguenza hanno una bassa crescita della produttività e del PIL pro capite. Ma le imprese da sole non bastano: in questa fase storica le università devono ampliare il loro ruolo di supporto all’innovazione. Start Attractor è lo strumento che stiamo costruendo per rendere più efficace la collaborazione con il mondo delle imprese, del lavoro e degli investitori”. La sfida è di favorire il trasferimento delle competenze e dei risultati della ricerca scientifica dall’università alle aziende, per favorire la nascita di nuove realtà imprenditoriali e sostenere nell’innovazione quelle già presenti.

In occasione di Converging Skills saranno svelati i partner che si sono uniti all’Università di Pisa per far fiorire Start Attractor: la firma avverrà in un momento ufficiale il 21 maggio alle 12.30.

Start Attractor è diverso dagli altri incubatori di cui si stanno dotando le università. “Start Attractor è una comunità internazionale e inclusiva disegnata per attrarre capitali e talenti - spiega Corrado Priami, prorettore alla valorizzazione delle conoscenze e suo impatto dell’Università di Pisa – e segue modelli di successo già sperimentati in altri parti del mondo, adattati al nostro contesto locale e nazionale”. Start Attractor è stato lanciato nel 2023, ma, prosegue Priami, “quest’anno entriamo nel vivo delle attività selezionando con Start Pitch i vincitori che per primi fruiranno dei suoi servizi. È un momento importante: come in tutte le comunità, si cresce insieme interagendo costruttivamente”.

Ed ecco dunque Start Pitch Pisa: un premio per il miglior progetto di ricerca valorizzabile mediante un’idea di business e per la start-up con il miglior potenziale.

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In meno di un mese di apertura del bando, sono state ricevute 32 candidature di altissimo livello provenienti da Pisa, Roma, Milano, Bari, Bologna, Viterbo, Torino… su temi di Med-tech, Digital Health, Deep-Tech, Pharma-tech, Agri-tech. Per la fase finale ne sono state selezionate dodici. E durante Coverging Skills i dodici finalisti avranno cinque minuti per esporre la propria idea, seguiti da cinque minuti di domande e risposte. Al termine della sfida una giuria sceglierà i migliori nelle due categorie: per loro il premio consisterà in servizi di accompagnamento e networking forniti da Start Attractor per un valore rispettivamente di 5000 euro e di 7000 euro.

 

Start Pitch Pisa si terrà il 22 maggio tra le 11.00 e le 13.00 ed è, come tutto il convegno, aperto al pubblico.

La Fondazione e l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Arezzo emana il Bando 2024 per il conferimento di una borsa di studio intitolata al dott. Luigi Vignaroli.

La Borsa di Studio è supportata dalla società La Ferroviaria Italiana SpA.

Il bando è destinato ad un giovane laureando/a, laureato/a o neo iscritto/a, che presenterà un lavoro di approfondimento scientifico sul tema proposto ossia : "Il momento impositivo ai fini dell'Imposta sul Valore Aggiunto”.

Bando, regolamento e modulo per la domanda di partecipazione al seguente link:
https://www.commercialistiarezzo.it/index.php/fondazione-dei-dottori-commercialisti-e-degli-esperti-contabili-di-arezzo/777-bando-per-la-borsa-di-studio-2024-intitolata-al-dott-luigi-vignaroli.html 

Per ulteriori informazioni contattare: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

sapienza 900x600 oriz copyL’Università di Pisa condivide la preoccupazione per la tragica evoluzione della situazione a Rafah e in generale nella Striscia di Gaza, e unisce ancora una volta la propria a tutte le voci che chiedono l’immediato cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e il libero accesso agli aiuti umanitari, auspicando una soluzione definitiva che, nel rispetto del diritto internazionale, garantisca la pacifica convivenza di tutti i popoli della regione.

Ricorda che le istanze presentate in questi giorni dal gruppo "Studentə per la Palestina" sono state ampiamente discusse dal Senato Accademico nella seduta tenutasi il 14 marzo scorso in presenza di delegazioni di tutti i gruppi che avevano proposto mozioni su questi temi, e specifiche iniziative sono state ulteriormente sviluppate nella riunione del Senato Accademico che si è tenuta lo scorso venerdì 10 maggio.

In sintesi:

  1. Ci siamo impegnati a promuovere lo sviluppo di collaborazioni con istituzioni scolastiche e universitarie palestinesi, la cui difficile sopravvivenza è ulteriormente messa a rischio dai recenti tragici eventi. Il 10 maggio è stato approvato un bando sul modello dei bandi Unicore, riservato a studenti palestinesi, finanziato con un fondo ad hoc costituito dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 24 aprile scorso.
  1. Abbiamo avviato un’analisi del significato storico e concettuale delle diverse definizioni di antisemitismo (IHRA e JDA) dopo esserci confrontati con esperti accademici e autorevoli esponenti delle comunità interessate. Il Senato Accademico condivide le definizioni generali (core definitions) di antisemitismo formulate da IHRA e anche da JDA, che appaiono sostanzialmente compatibili fra loro e con la definizione usata comunemente nella lingua italiana, chiarisce che le liste di esempi inclusi nelle definizioni IHRA e JDA hanno un valore orientativo piuttosto che definitorio e normativo, e ribadisce che critiche specifiche e documentate ad atti del Governo di Israele non costituiscono di per sé manifestazioni di antisemitismo, né di mancanza di rispetto alla comunità ebraica.
  1. Abbiamo deliberato di non aderire a iniziative di boicottaggio, che appaiono in contrasto con la missione dell’università di promuovere il dialogo e di aprire ponti fra culture diverse. Ci siamo inoltre impegnati a gestire gli accordi con università di altri paesi con la massima trasparenza.
  1. Nel solco dell’art. 11 della Costituzione, abbiamo ribadito il rifiuto della guerra come strumento per risolvere le controversie fra i popoli, e più in generale il ricorso alla violenza in tutte le sue forme. Confermiamo pertanto la scelta politica di non partecipare in alcun modo a ricerche o progetti direttamente rivolti allo sviluppo o al perfezionamento di sistemi di arma. Facciamo altresì rilevare che moltissime tecnologie possono essere designate come dual use, e pertanto il criterio del dual use non può essere motivo di proscrizione. Riteniamo quindi che le collaborazioni debbano essere esaminate nel merito caso per caso, ispirandosi all’analisi del loro contesto specifico, con particolare attenzione alle industrie che includono fra le loro attività lo sviluppo di sistemi bellici. Segnaliamo comunque che gli accordi in vigore con Università israeliane non concernono temi militari e neppure tecnologie dual use, e che l’Università di Pisa non ha partecipato all’ultimo bando MAECI Italia-Israele.

In conclusione, l’Università di Pisa conferma l’apertura a discussioni, manifestazioni e confronti che diano spazio a tutte le opinioni in un dibattito libero e pacifico, che rifugga da ogni forma di violenza e di disumanizzazione dell’altro. Ribadisce che studenti e studentesse di origine israeliana, ebraica, palestinese e di ogni altra etnia o religione sono parte a pieno titolo della comunità universitaria pisana e si impegna a promuovere iniziative volte a creare un ambiente in cui ciascuno si possa sentire al sicuro e si identifichi un terreno condiviso di rispetto dei diritti e dei valori umani fondamentali, primo fra tutti il diritto alla vita, unico possibile punto di partenza per ogni tentativo di ricomposizione.

Buona la prima per il pacifico "Battaglione UniPi", al suo debutto alla maratona della battaglia di Curtatone e Montanara che si è corsa domenica 12 maggio. Terzo posto nella 21 km per Domitilla D'Andrea (1h52’09) e per Elisa Gabrielli nella 10 km (46’02), entrambe del CUS Pisa, categoria assolute donne. Al via anche Eljo Kamberaj (CUS Pisa) - arrivato 13° nella mezza maratona categoria Seniores. Oltre ai tre studenti del CUS, ha preso parte al Battaglione UniPi anche il sei volte campione del mondo Angelo Squadrone - classe 1929 e Presidente Onorario del Club Supermarathon d’Italia - che ha partecipato alla 10 km.

Riservato ai membri della comunità dell’Università di Pisa e voluto dal Club Supermarathon d’Italia – che organizza la manifestazione – il Battaglione è stato un modo inedito per onorare il coraggioso ruolo che gli studenti universitari pisani ebbero nella storica battaglia del 1848 la cui celebrazione ufficiale si terrà il 27 maggio prossimo.

 

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Al centro: Domitilla D'Andrea, Eljo Kamberaj e Elisa Gabrielli del CUS Pisa che hanno preso parte alla 2° Maratona della Battaglia di Curtatone e Montanara con le insegne del pacifico "Battaglione UniPi"

 

“Faccio i miei più sentiti complimenti ai nostri atleti per la prestazione e per l’entusiasmo con cui hanno aderito a questa iniziativa che spero possa ripetersi negli anni – ha commentato Marco Macchia, delegato del rettore dell’Università di Pisa per i rapporti col territorio –  La partecipazione di quest’anno del nostro Battaglione è stata, peraltro, frutto di una grande collaborazione con il Club Supermarathon d’Italia, il CUS e il Centro Ricreativo Dipendenti Universitari (CRDU) che merita di essere sottolineata e per la quale ringrazio i rispettivi presidenti: Paolo Francesco Gino, Stefano Pagliara e Federico Soldani.  Ma un ringraziamento particolare va anche a Sergio Costanzo, vice presidente della 1063AD ssd per aver creato il contatto con Club Supermarathon d’Italia che ha resto tutto ciò possibile”.

"Grazie a tutte e tutti coloro che hanno reso possibile questa bella esperienza per la nostra comunità – ha commentato Enza Pellecchia, prorettrice per la coesione della comunità universitaria e il diritto allo studio - Lo sport è strumento prezioso per creare connessioni, coltivare spirito di squadra, praticare valori di solidarietà e lealtà nella competizione. E le maratone, in particolare, richiedono capacità di stare per un tempo lungo nello sforzo, sapendo dosare le energie, impegnando la mente non meno che il corpo: un esercizio straordinariamente educativo alle sfide della vita, come accade anche per altri sport".

 

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Elisa Gabrielli e Domitilla D'Andrea del CUS Pisa

 

Oltre 600 gli atleti che hanno preso parte alla seconda edizione della maratona della battaglia di Curtatone e Montanara sfidando il caldo torrido della seconda domenica di maggio nelle pianure dove il 29 maggio 1848, guidati da Ottaviano Fabrizio Mossotti, docente di Fisica matematica e Meccanica celeste dell’Università di Pisa, 384 studenti Pisani e 30 docenti dell’Ateneo pisano accorsero in appoggio alle truppe piemontesi impegnate contro l’esercito austriaco.

Buona la prima per il pacifico "Battaglione UniPi", al suo debutto alla maratona della battaglia di Curtatone e Montanara che si è corsa domenica 12 maggio. Terzo posto nella 21 km per Domitilla D'Andrea (1h52’09) e per Elisa Gabrielli nella 10 km (46’02), entrambe del CUS Pisa, categoria assolute donne. Al via anche Eljo Kamberaj (CUS Pisa) - arrivato 13° nella mezza maratona categoria Seniores. Oltre ai tre studenti del CUS, ha preso parte al Battaglione UniPi anche il sei volte campione del mondo Angelo Squadrone - classe 1929 e Presidente Onorario del Club Supermarathon d’Italia - che ha partecipato alla 10 km.

Riservato ai membri della comunità dell’Università di Pisa e voluto dal Club Supermarathon d’Italia – che organizza la manifestazione – il Battaglione è stato un modo inedito per onorare il coraggioso ruolo che gli studenti universitari pisani ebbero nella storica battaglia del 1848 la cui celebrazione ufficiale si terrà il 27 maggio prossimo.

“Faccio i miei più sentiti complimenti ai nostri atleti per la prestazione e per l’entusiasmo con cui hanno aderito a questa iniziativa che spero possa ripetersi negli anni – ha commentato Marco Macchia, delegato del rettore dell’Università di Pisa per i rapporti col territorio –  La partecipazione di quest’anno del nostro Battaglione è stata, peraltro, frutto di una grande collaborazione con il Club Supermarathon d’Italia, il CUS e il Centro Ricreativo Dipendenti Universitari (CRDU) che merita di essere sottolineata e per la quale ringrazio i rispettivi presidenti: Paolo Francesco Gino, Stefano Pagliara e Federico Soldani.  Ma un ringraziamento particolare va anche a Sergio Costanzo, vice presidente della 1063AD ssd per aver creato il contatto con Club Supermarathon d’Italia che ha resto tutto ciò possibile”.

"Grazie a tutte e tutti coloro che hanno reso possibile questa bella esperienza per la nostra comunità – ha commentato Enza Pellecchia, prorettrice per la coesione della comunità universitaria e il diritto allo studio - Lo sport è strumento prezioso per creare connessioni, coltivare spirito di squadra, praticare valori di solidarietà e lealtà nella competizione. E le maratone, in particolare, richiedono capacità di stare per un tempo lungo nello sforzo, sapendo dosare le energie, impegnando la mente non meno che il corpo: un esercizio straordinariamente educativo alle sfide della vita, come accade anche per altri sport".

Oltre 600 gli atleti che hanno preso parte alla seconda edizione della maratona della battaglia di Curtatone e Montanara sfidando il caldo torrido della seconda domenica di maggio nelle pianure dove il 29 maggio 1848, guidati da Ottaviano Fabrizio Mossotti, docente di Fisica matematica e Meccanica celeste dell’Università di Pisa, 384 studenti Pisani e 30 docenti dell’Ateneo pisano accorsero in appoggio alle truppe piemontesi impegnate contro l’esercito austriaco.

“Smart Pebbles” o “Ciottoli smart” dotati di trasmittente per contrastare l’erosione delle spiagge e programmare efficaci interventi di salvaguardia. L’innovativo sistema è stato messo a punto dai professori Duccio Bertoni e Giovanni Sarti del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa in collaborazione con Alessandro Pozzebon del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova. Negli ultimi 15 anni gli “smart pebbles” sono stati sperimentati in diverse località europee da Marina di Pisa sino alla Proménade des Anglais a Nizza.
“Si tratta di ciottoli al cui interno è inserita una trasmittente in modo da renderli rintracciabili a distanza di tempo grazie all’utilizzo di un’apposita antenna - spiega Bertoni - questo ci consente di mappare gli spostamenti della massa di ghiaia e di intervenire nel modo migliore”.

Il gruppo di lavoro pisano è stato chiamato a Nizza da Rémi Dumasdelage e Julien Larraun, gli ingegneri costieri responsabili della gestione del litorale della Municipalità di Nizza (Francia). A causa della ripida pendenza dei fondali, la spiaggia ghiaiosa della Proménade des Anglais ha infatti da sempre sofferto di un’intensa perdita di sedimenti, ma fin tanto che gli apporti del Fiume Var riusciva a bilanciarla, la spiaggia riusciva a mantenere l’equilibrio. Tuttavia, a seguito di interventi invasivi sul territorio da parte dell’uomo (ad esempio la costruzione dell’aeroporto di Nizza), il bilancio sedimentario è gradualmente diventato negativo. I ripascimenti artificiali sono stati l’unica misura realmente efficace per mitigare la perdita: tra il 1969 e il 2015 sono stati riversati circa 600.000 m3 di sedimento, con costi enormi sostenuti dalla Municipalità, senza contare l’impatto ambientale.


Gli esperti del dipartimento di Scienze della Terra dell’Ateneo pisano sono stati chiamati proprio per ottimizzare questi interventi. L’esperimento nella zona della Plage Fabron è durato complessivamente 48 ore e ha permesso di individuare alcune tendenze per quanto riguarda il trasporto di ciottoli in condizioni di lieve moto ondoso.

“Il movimento non è esclusivamente diretto verso il largo ma i sedimenti vengono trasportati lungo la riva definendo cicli di distruzione e ricostruzione – racconta Bertoni – indipendentemente dalla massa, che non ha influenza è poi fondamentale la forma dei ciottoli, quelli sferici escono infatti più rapidamente dal sistema spiaggia rispetto a quelli discoidali, semplicemente perché la gravità, unita ai moti delle onde, ne favorisce il rotolamento in profondità”.

Sulla base dei risultati evidenziati, pubblicati in aprile sulla rivista Ocean & Coastal Management, i manager costieri della Municipalità di Nizza hanno quindi pianificato i futuri ripascimenti favorendo l’utilizzo di ciottoli discoidali rispetto a quelli sferici. A fronte di un lieve aumento dei costi legati alla selezione del materiale corretto, il risparmio in termini di manutenzione ed integrazioni future è stato comunque valutato vantaggioso.
“Ma il contatto con la Municipalità di Nizza non finisce qui – conclude Sarti - e sono già allo studio ulteriori esperimenti volti a definire le caratteristiche di trasporto sedimentario su periodi più lunghi e su fasce più ampie del litorale”.

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