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seminario CISP"Islam e pace, per molti questo accostamento è quasi un ossimoro, ma si tratta di un malinteso che è necessario chiarire". Con queste parole Nabil Oudeh - presidente del Centre for Conflict Resolution International canadese e mediatore internazionale con un'esperienza di oltre venti anni nel campo della risoluzione dei conflitti – ha aperto il suo seminario intitolato "Islam and Peace Building: The Prophet's Model" che si è svolto lunedì 15 ottobre nella Sala dei Cavalieri del Palazzo del Consiglio dei Dodici.

L'incontro, promosso dal CISP, il Centro interdisciplinare di Scienze per la Pace dell'Università di Pisa, è stato organizzato in collaborazione con l'ambasciata USA in Italia. "Nabil Oudeh – ha detto Pierluigi Consorti direttore del CISP – è sia un accademico sia una persona con una grande esperienza sul campo, dunque in grado di illustrare al meglio la visione islamica del peace-keeping". Fra i partecipanti all'iniziativa, insieme a un folto pubblico di docenti e studenti, c'erano anche Sarah Craddock Morrison, console generale USA a Firenze, Marzia Benini, Cultural Programs Coordinator dell'ambasciata americana, il prorettore alla didattica dell'Ateneo pisano Paolo Mancarella e l'assessore del Comune di Pisa Marilù Chiofalo.

"Ho studiato il rapporto fra Islam e pace – ha spiegato Nabil Oudeh- partendo dal Corano, da quanto ha detto il Profeta Maometto ai suoi discepoli e dai suoi trattati e convenzioni con i non musulmani". L'approccio del professore Oudeh dunque è chiaro: ripartire dai testi, con l'obiettivo di divulgare e far emergere una nuova prospettiva nel dibattito pubblico. "Molti considerano l'Islam una religione della spada – ha aggiunto – eppure la parola "spada" non è presente nel Corano e lo stesso vale per l'idea di 'guerra santa'. Non si tratta infatti di un concetto islamico, dove l'idea di guerra invece si avvicina al modello di 'guerra giusta', quindi con regole di ingaggio ben precise e divieto di colpire i non combattenti".

"Queste 'non verità'– ha concluso Oudeh – sono un 'regalo' per gli estremisti, sia in Occidente che nel mondo musulmano. Allora bisogna ripartire dai fatti e dalla ricerca del vero per fondare la pace. C'è un vecchio proverbio islamico che dice 'Anche se non sono d'accordo, le persone rispettabili non sono mai in contrasto'".

Ne hanno parlato:

PisaToday

OgniSette

PisaInformaFlash

Tirreno Pisa

Nazione Pisa

quadro preso a simbolo della conferenza del pittore turco non vedente Esref Armagan.Qual è la rappresentazione degli oggetti dei non vedenti? Come "vedono" cose concrete come ad esempio una mela o un'automobile? Qual è il significato che associano a concetti astratti come bellezza o bontà? E come immaginano lo svolgersi di un'azione nello spazio?

Per rispondere a queste domande e fare il punto sullo stato della ricerca su questo argomento , venerdì 5 e sabato 6 ottobre si svolgerà a Pisa nell'aula magna di Scienze (Largo Bruno Pontecorvo, Via Buonarroti 4) una conferenza internazionale sulle rappresentazioni semantiche dei non vedenti. Nel corso dell'evento saranno presentati anche i risultati di un progetto di ricerca finanziato dal MIUR e di cui è responsabile scientifico Giovanna Marotta del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa.

"I risultati che abbiamo ottenuto dalla nostra ricerca condotta su un gruppo di ciechi congeniti – spiega la professoressa Marotta - hanno confermato che la rappresentazione mentale degli oggetti e dello spazio negli individui non vedenti dalla nascita è molto simile a quella dei soggetti vedenti, il che rafforza l'ipotesi che a livello cerebrale le rappresentazioni mentali siano 'supramodali', ossia simboliche, nella misura in cui superano e trascendono dalle nostre percezioni sensoriali; paradossalmente, potremmo dire che il nostro cervello non ha bisgno degli occhi per vedere e conoscere il mondo come le persone che ci circondano".

Il progetto di ricerca condotto in collaborazione con l'équipe del Professor Pietro Pietrini della Facoltà di Medicina dell'Università di Pisa, che da anni è impegnato nello studio delle strutture neuro-cognitive delle persone non vedenti, si è avvalso di metodologie fortemente interdisciplinari, comprendenti sia analisi linguistiche e psicolinguistiche che neurocognitive e computazionali. Una diversità di approcci che, a partire dallo studio della rappresentazione semantica nei non vedenti, può gettare luce su alcuni meccanismi di funzionamento generali del cervello umano. "Lo studio semantico del linguaggio nei non vedenti congeniti – conclude Giovanna Marotta - può fornire una chiave di lettura importante per comprendere il rapporto tra strutture concettuali e informazione senso-motoria; più in generale, per chiarire il rapporto tra linguaggio ed esperienza, così da valutare l'eventuale ruolo di principi innati, rispetto ai dati percettivi".

Alla conferenza pisana, oltre a Giovanna Marotta che svolge anche il ruolo di coordinatrice, parteciperanno come relatori Alessandro Lenci, Linda Meini, Margherita Donati, Pietro Petrini e Emiliano Ricciardi dell'Università di Pisa, Marco Baroni dell'Università di Trento e Claudio. Iacobini dell'Università di Salerno. Gli ospiti stranieri sono Ken McRae dell'University of Western Ontario, Aude Oliva del Massachusetts Institute of Technology (MIT), James Pustejovsky della Brandeis University e Matthijs L. Noordzij dell'University of Twente; si tratta di alcuni tra i massimi esperti in campo internazionale per i settori della semantica e della psicologia cognitiva, oltre che della neurofisiologia applicata ai non vedenti.

Il convegno si concluderà con una tavola rotonda dedicata alla vita sociale dei non vedenti allo scopo di mettere in luce le eventuali difficoltà che possono incontrare a livello di mobilità nelle moderne realtà urbane contemporanee.

 

Ne hanno parlato:

Ansa international english

(ANSA) - Pisa, October 3 - New research by Italian scientists suggests that our brains do not need eyes to be able to envision things. People who are blind from birth have a mental understanding of objects and space that is similar to that of people born with vision, according to a study by the University of Pisa's department of philology, literature, and linguistics. "Paradoxically, we could say that our brain does not need eyes to see and know the world," said researcher Giovanna Marotta, whose findings will be discussed at a conference later this week in Pisa. The findings may help clarify "the relationship between language and experience," said Marotta.

Liberoquotidiano.it /1 (AdnKronos)

Liberoquotidiano.it/2 (AdnKronos)

Il Tirreno Pisa 4 ottobre

Il Tirreno Pisa 30 settembre

IlTirreno.it

Controcampus

PisaToday

IlReporter

Pisanotizie

marco santochiUno scienziato italiano ai vertici del CIRP (International Academy for Production Engineering). Marco Santochi, professore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell'Università di Pisa, ho assunto la carica di Presidente del CIRP a settembre e concluderà il suo mandato il 31 agosto 2013. Il CIRP è un'accademia internazionale di altissimo livello che svolge molteplici attività nel settore dell'ingegneria della produzione e che riunisce circa 600 esperti, accademici e industriali, provenienti da 50 paesi industrializzati. Nei suoi 61 anni di vita, l'Accademia ha avuto solo cinque presidenti italiani e l'ultimo professore dell'Università di Pisa che ha ricoperto questo ruolo è stato Giuseppe Carro Cao nel 1972.

Contemporaneamente a questo incarico il professor Santochi è stato nominato Fellow della International Society for Nanomanufacturing. "Lei è fra gli scienziati più eminenti – recita la motivazione della nomina – che opera nei settori all'avanguardia della scienza e della tecnologia e che ha dato enorme contributo alla nano fabbricazione e ad altri rilevanti tecnologie. Considerando gli eccezionali risultati da lei raggiunti, la commissione del consiglio ISNM è stata favorevole all'unanimità nell'assegnarvi la fellowship dello ISNM".

Ne hanno parlato:
Tirreno.it
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PisaToday
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La macchinetta di Antonio PaciniottiIl Museo degli Strumenti per il Calcolo dell'Università di Pisa celebra, a 100 anni dalla sua scomparsa, la figura dello scienziato pisano con un mostra dal titolo "Antonio Pacinotti con cento anni dalla morte (1912-2012). Seguendo le orme del grande scienziato" che si terrà da sabato 22 settembre al 26 ottobre 2012. La mostra ha ricevuto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è organizzata dalla Fondazione Galileo Galilei, dal dipartimento di Fisica «E. Fermi» dell'Università di Pisa, dal Comune di Pisa, dagli Amici dei Musei e Monumenti Pisani, e dall'Associazione La Limonaia Scienza Viva.

Nato a Pisa nel 1841 e già professore di Fisica dell'Ateneo Pisa, Pacinotti è uno degli scienziati italiani più conosciuti al mondo grazie all'invenzione della dinamo-motore a corrente continua e all'incredibile vicenda che ha poi portato un capofficina della fabbrica francese Fremont, Teofilo Zenobio Gramme, a "soffiargli" il brevetto nel 1869. Il riscatto, almeno a livello scientifico, arrivò, ma solo molti anni dopo. All'Esposizione Internazionale e Mondiale dell'Elettricità di Parigi del 1881, Pacinotti ebbe una grandiosa accoglienza e gli fu finalmente riconosciuta la primogenitura dell'invenzione.

"All'Università di Pisa è rimasta l'eredità di Pacinotti – spiega Nicoletta De Francesco prorettore vicario dell'Ateneo pisano - i suoi numerosi manoscritti, la sua biblioteca e tutti i prototipi delle macchine elettromagnetiche da lui ideate. All'interno dello spazio espositivo verrà presentato questo importante patrimonio storico-scientifico e ci saranno anche alcune ricostruzioni funzionanti di apparecchi pacinottiani."

"Questa mostra - racconta Claudio Luperini, direttore del Museo degli Strumenti per il Calcolo - è una buona occasione per conoscere il grande scienziato-inventore attraverso il racconto della sua vita e del suo operato, la lettura di alcuni suoi scritti, la presentazione dei suoi apparati e la discussione dell'importanza che essi hanno avuto nell'evoluzione della tecnologia, in particolare quella connessa all'impiego dell'elettricità, che dalla fine dell'Ottocento conquistò sempre più spazio come fonte di energia"

L'inaugurazione della mostra è in programma sabato 22 settembre alle 11.00 presso il Museo degli Strumenti per il Calcolo in via Bonanno Pisano 2/B. Sono previsti gli interventi di Nicoletta De Francesco, Presidente della Fondazione Galileo Galilei e prorettore vicario dell'Università di Pisa, del Sindaco di Pisa Marco Filippeschi, di Francesco Fidecaro, direttore del Dipartimento di Fisica «E. Fermi», di Mauro Del Corso, presidente de Gli amici dei Musei e Monumenti Pisani e di Vincenzo Cavasinni, coordinatore dell'associazione La Limonaia Scienza Viva. Nell'occasione, una delle sale del Museo sarà intitolata ad Antonio Pacinotti e sarà svelato un bassorilievo in bronzo donato dal Rotary Club Pisa Pacinotti e a lui dedicato. Per tutto il periodo della mostra, una volta alla settimana presso l'Associazione La Limonaia Scienza Viva, sarà poi proiettato il film «Antonio Pacinotti e il secolo dell'elettricità», dedicato alle scuole.

In the 2012-2013 academic year the University of Pisa will offer eight Second Cycle (MA/MSc) Degree Programmes taught in English. Five of these are new, whereas three were already available in 2011-2012. Six of them can accept all qualified students who wish to enrol, whereas two have a limit on the number of students they can accept. Three are taught in collaboration with the Scuola Superiore Sant'Anna.

corsiInglese1Four of the programmes are in the Engineering Area: Aerospace Engineering, whose President is Mariano Andrenucci; Computer Engineering e Embedded Computing Systems, President Gigliola Vaglini; and Nuclear Engineering, President Walter Ambrosini. Three of the Informatics programmes are linked to the Faculty of Mathematical, Physical and Natural Sciences: Computer Science, President Francesco Romani; Computer Science and Networking, President Marco Vanneschi; and Business Informatics, President Antonio Albano. Finally there is Economics, whose President is Pier Mario Pacini. In the Economics sector, there is also a consolidated special professionalising programme in Business Administration ("Master" in the Italian definition), directed by Marco Allegrini. In previous years this programme (which lasts 12 months) has had 90% international students coming from 38 countries.

The University of Pisa's teaching offer in English was presented Thursday 12 July 2012 at Palazzo alla Giornata -- the Rectorate -- by Rector Massimo Augello, by Vice Pro-Rector Nicoletta De Francesco, by the Pro-Rectors for Internationalisation, Alessandra Guidi, and for Teaching, Paolo Mancarella, by the Delegate for Internationalisation, Marco Guidi, and by the Presidents of the Degree Programmes involved.

"In Pisa – the Rector said – we do not intend to follow the path of the Polytechnical University of Milan, which will propose Second Cycle Degree Programmes entirely in English starting in 2014, even though we want to expand our teaching offer in English, both in order to attract more students and professors from abroad and in order to allow our own students to perfect their use of other languages. This is an important aspect of that concrete path towards internationalisation which from the beginning of our mandate has been one of our priorities and an area which is giving us great satisfaction. We may recall that just a few days ago the international ranking agency QS awarded four stars to the University of Pisa, and five stars in the areas of research, technological innovation and access of students, after an in-depth audit of the University's main activities; and that the "QS World University Rankings by Subject" has classified 11 of our subject areas among the first 200 in the world, from Physics (49th place worldwide) to the Modern Languages, from Chemistry to Pharmacology, from Geophysics to Computer science, from Chemical and Electrical Engineering to Mathematics, from Medicine to Statistics.

Pro-Rector Alessandra Guidi and Delegate Marco Guidi pointed out that the courses taught in English are not limited to the eight Second Cycle Degree Programmes and the 12-month MBA; they also include segments of various Degree Programmes in different subject areas consisting of semesters taught in English in the Faculties of Agricultural Sciences, Letters and Philosophy, Mathematical, Physical and Natural Sciences and in Veterinary Sciences, as well as summer schools in the Faculties of Letters, Medicine, Sciences and Veterinary Sciences.

Pro-Rector for Teaching Paolo Mancarella pointed out that for the Programmes taught in English, just like all the others, the enrolment period is from 30 July to 31 December, but in order to check the deadlines and any special requirements for enrolment, it is advisable to consult the websites of the specific Programme. 

Here is a more detailed list of the Second Cycle (MA/MSc) Programmes taught in English corsiinglese2

Aerospace Engineering (www.spaceatdia.org), President Mariano Andrenucci.

The Programme, which has already run for several years, does not limit the number who can enrol: for students from EU countries the deadlines are the same as for any other Programme, whereas 12 non-EU students have already been selected. Lectures start mid September

- Computer Engineering (http://ce.iet.unipi.it/mce/index.php/en/), President Gigliola Vaglini.

This new Programme does not limit the number who can enrol: for students from EU countries the deadlines are the same as for any other Programme, whereas 3 non-EU students have already been selected. Lectures start mid September

- Embedded Computing Systems (http://ce.iet.unipi.it/mecs/index.php/en/), President Gigliola Vaglini.

For this new Programme, in collaboration with the Scuola Superiore Sant'Anna, there are limited places: EU-students must apply for the entry competition by 3 August, whereas 5 non-EU students have already been selected.

Lectures start mid September

- Nuclear Engineering (http://younuclear.ing.unipi.it/), President Walter Ambrosini.

This new Programme does not limit the number who can enrol: the students must follow the normal deadlines for the University of Pisa.
Lectures start mid September

- Computer Science (http://compass2.di.unipi.it/didattica/wif18/), President Francesco Romani, Coordinator Gian Luigi Ferrari.

This new Programme has no limit on the number of students who can be admitted: the students must follow the normal deadlines for the University of Pisa.
Lectures start mid September

- Computer Science and Networking (http://compass2.di.unipi.it/didattica/win18/, http://mcsn.sssup.it), President Marco Vanneschi.

The Programme, already active since 2009-2010, is run in collaboration with the Scuola Superiore Sant'Anna. There are limited places: EU-students must apply for the entry competition by 22 August, whereas 15 non-EU students have already been selected.
Lectures start: mid September

- Business Informatics (http://compass2.di.unipi.it/didattica/wea18), President Antonio Albano.

The Programme has no limit on the number of students who can be admitted: the students have to present their application and, if selected, must follow the normal deadlines for the University of Pisa.
Lectures start mid-September

- Economics (www.mse.ec.unipi.it), President Pier Mario Pacini.

The Programme, already run in the past year in collaboration with the Scuola Superiore Sant'Anna, has no limit on the number of students who can be admitted: the students have to present their application and, if selected, must follow the normal deadlines for the University of Pisa.
Lectures start mid-September

- Master in Business Administration (http://mba.master.unipi.it), directed by Marco Allegrini.

The course, which has already run for three years, foresees a maximum of 35 students: students has until 30 October 2012 to present their applications for enrolment.
Lectures run from January 2013 to January 2014.

perfra6Più leggera, ergonomica e dunque maneggevole. Si presenta così la "ET5", la nuova monoposto dell'Università di Pisa che rappresenterà l'Ateneo nelle prossime gare della Formula Student, a cominciare da quella internazionale che si svolgerà sullo storico circuito di Hockenheim nella prima settimana di agosto. La vettura, la quinta ideata e costruita dal team universitario di Pisa, è stata "svelata" al pubblico venerdì 20 luglio 2012, nell'atrio di Palazzo Vitelli, alla presenza del rettore Massimo Augello, del prorettore vicario, Nicoletta De Francesco, del direttore del nuovo dipartimento di Ingegneria dell'energia dei processi e dei sistemi, Marco Raugi, e del capo progetto, Andrea Mascellani. I piloti sono Mario Bertolotti, Tommaso Castellani e Duccio Bartolini, studenti di Ingegneria, e Lorenzo Marino, studente di Agraria.

Per la prima volta, la monoposto dell'Università di Pisa arriva al battesimo ufficiale con alle spalle un'intensa attività di test svolti nell'area dei nuovi Navicelli per verificarne l'affidabilità e trovare il giusto assetto da corsa. A livello tecnico, la vettura riprende il modello dello scorso anno, con importanti miglioramenti. La "ET5" è stata alleggerita di 10 chilogrammi, in modo da far scendere il peso complessivo ben sotto i 200 chili. Sono state studiate nuove soluzioni ergonomiche, che agevolano i piloti nella facilità di guida, e notevolmente migliorate le parti relative all'elettronica, alla mappatura del motore e all'assetto.

E-team

La monoposto ha un motore Aprilia SXV della Piaggio, con potenza di 65 cavalli e capacità di accelerazione da 0 a 100 chilometri in 4 secondi. Ha un telaio in tubi di acciaio adattato per la stagione dalla C.M. Citi e componenti superleggeri - cerchi in magnesio, carene, sospensioni e semiassi in carbonio - progettati dagli studenti e realizzati da Brusa Meccaniche, Mach3 srl e Costruzioni Novicrom. È inoltre dotata di cambio pneumatico e telemetria bidirezionale. I test sono effettuati grazie agli automezzi messi a disposizione da Liberty Rentals.
Il progetto dell'E-Team (www.eteamsquadracorse.it) è nato nel 2008. Nel corso degli anni, ai 34 elementi provenienti da Ingegneria si sono aggiunti studenti delle facoltà di Economia, Giurisprudenza, Lettere, Lingue e Scienze politiche, le cui competenze sono fondamentali perché, ai fini delle gare, la squadra non è chiamata solo a progettare e costruire la vettura, ma anche ad affrontare i problemi legati alla ricerca e gestione delle risorse economiche, al marketing, alle pubbliche relazioni e alla comunicazione. Quest'anno la squadra è composta da 15 studenti di diverse facoltà scientifiche e umanistiche.

E-team 5Il debutto in pista della monoposto risale al 2008, sul circuito di Fiorano, in una gara internazionale di Formula SAE Italy: la ET1 si classifica prima tra le debuttanti e terza tra le squadre italiane alla gara di durata. L'anno successivo il battesimo internazionale, con la ET2ev che prende parte alla Formula Student Germany, sullo storico circuito di Hockenheim, insieme ad altre 78 squadre provenienti dalle università di ogni parte del mondo, piazzandosi al decimo posto nella prova statica del cost report. Nella successiva gara della Formula SAE Italy, che si svolge all'autodromo di Varano de' Melegari, la monoposto dell'Ateneo pisano ottiene il secondo posto tra le italiane e il dodicesimo su 39 team internazionali partecipanti. Nel 2010 la squadra pisana raggiunge il primo posto tra le italiane e nel 2011 si conferma al vertice tra i team italiani e in ottima posizione nella classifica mondiale. Il programma del 2012 prevede la partecipazione alla Formula Student Germany nella prima settimana di agosto e alla Formula SAE Italy in settembre.

Gli obiettivi raggiunti in questi anni vanno oltre i pur eccellenti risultati in ambito sportivo. Il progetto E-Team rappresenta infatti una palestra formativa in cui si deve progettare e realizzare, in tempi brevi, un prodotto tecnologicamente avanzato e che abbia una concreta verifica sul campo con la partecipazione alle gare. Un laboratorio per imparare attraverso la competizione, dunque, e un'opportunità preziosa per i giovani studenti che desiderano lavorare nelle più prestigiose case automobilistiche e motoristiche italiane ed estere.

Ne hanno parlato:
QN
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
RepubblicaFirenze.it
PisaNotizie.it
PisaInformaFlash.it
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it 

TG:
RTV38 

unità aerea Un robot terrestre per combattere le piante infestanti. E' questa l'ultima frontiera su cui sta lavorando il dipartimento di Agronomia e Gestione dell'Agroecosistema dell'Università di Pisa nell'ambito del progetto europeo RHEA (Robot fleets for Higly Effective Agriculture and forestry management). "Il progetto quadriennale RHEA – spiega Andrea Peruzzi professore di Meccanica agraria dell'Ateneo pisano – è partito nel 2010 e punta alla realizzazione di una flotta di robot per la gestione sostenibile e mirata delle colture agrarie con l'obiettivo di ridurre del 75% l'uso dei fitofarmaci chimici di sintesi rispetto alla situazione attuale".

Dunque una sorta di "esercito verde", unico nel suo genere, che sarà composto da unità aeree e terrestri che dovranno operare in stretto contatto scambiandosi dati e informazioni. Ci sono i robot aerei, dei "droni" volanti a quattro eliche, indispensabili per le prime ricognizioni. Di forma circolare, possono portare un carico di 2 kg, e sono dotati di GPS e di fotocamera. Il loro compito è di acquisire alcune informazioni di base, come ad esempio localizzare le aree in cui le malerbe sono più concentrate, per pianificare poi le azioni delle unità che operano sul suolo. A quel punto entreranno in azione tre tipologie di robot terrestri destinati ad operare in altrettanti scenari: il diserbo chimico del frumento, il diserbo non chimico del mais e la distribuzione di insetticidi su olivo. Anche queste macchine saranno equipaggiate con GPS e fotocamere per valutare il grado di copertura delle infestanti e distinguere le malerbe dalle colture così da effettuare interventi "mirati" ed efficienti.

"Qui al Centro Interdipardimentale di Ricerche Agro-Ambientali "E. Avanzi" e al Dipartimento di Agronomia e Gestione dell'Agroecosistema – continua il professor Peruzzi – stiamo lavorando alla realizzazione di un'operatrice autonoma per il controllo delle infestanti del mais in grado di operare trattamenti meccanici, termici (pirodiserbo)". La "mission" della macchina sarà pianificata mediante un apposito software capace di elaborare sia i dati registrati dalle unità aeree sia le informazioni acquisite in base a "conoscenze pregresse" (esperienza dell'agricoltore, Database GIS, rilievi fotografici effettuati da un unità autonoma aerea mobile.). Il robot sarà inoltre dotato di un proprio sistema di visione artificiale, costituito da una fotocamera e da un software dedicato per il rilevamento della fila della coltura per evitare di danneggiare le piante di mais.

Oltre all'Università di Pisa, collaborano al progetto RHEA altri 14 partner europei, tra atenei, centri di ricerca, società spin-off e ditte private. La chiave dell'agricoltura futura è infatti la multidisciplinarietà con un mix di competenze diverse come l'ingegneria elettronica, la robotica, l'informatica, l'agronomia, la meccanica agraria e le telecomunicazioni. "E' un filone di ricerca – conclude Andrea Peruzzi - su cui, negli ultimi anni, sta puntando molto anche l'Unione Europea: macchine tecnologicamente avanzate per una gestione sostenibile dell'agroecosistema. Da questo punto di vista il progetto RHEA rappresenta una proposta concreta di applicazione dell'agricoltura di precisione alla difesa dei vegetali con l'obiettivo di ridurre sensibilmente l'impiego di agrofarmaci".

Ne hanno parlato:

Affari&Finanaza - la Repubblica
Corriere Fiorentino
Corriere Toscana
Tirreno Pisa (10 luglio 2012)
Tirreno Pisa (11 luglio 2012)
PisaNotizie.it
PisaToday.it
Nazione.it 
OgniSette.it 
PisaInformaFlash.it
ADN Kronos
LaStampa.it
IlTempo.it

orto botanico scooter elettrico Un passo avanti per aumentare l'accessibilità e rendere il patrimonio dell'Università di Pisa più fruibile a tutte le categorie di utenti. Da pochi giorni l'Orto botanico si è dotato di uno scooter elettrico per disabili grazie alla collaborazione dell'USID, il Servizio disabilità dell'Università di Pisa. Il veicolo, silenzioso e sicuro, permette di percorrere comodamente i viali pavimentati a ghiaia, dove le classiche carrozzelle a mano procedono con difficoltà.

L'uso dello scooter è del tutto gratuito e chi ne avesse bisogno, anche per problemi di temporanei di mobilità, può prenotarlo alla portineria dell'Orto botanico (050 2211310), preferibilmente con qualche giorno di anticipo. Le richieste estemporanee saranno comunque soddisfatte in ordine di presentazione. L'ingresso dell'Orto botanico si trova in via Luca Ghini 5 e i visitatori in carrozzella possono suonare il campanello a loro riservato per accedere attraverso il cancello monumentale.

"Questo è il primo di una serie di interventi volti a migliorare l'accessibilità del grande patrimonio del nostro Atene. Abbiamo in programma anche altri progetti che riguardano gli altri musei universitari, come ad esempio dei percorsi specificamente studiati per non vedenti e ipovedenti", spiega Paolo Mancarella, delegato del Rettore per la disabilità e presidente della CNUDD, la Conferenza Nazionale Universitaria Delegati Disabilità.

Per quanto riguarda gli orari si ricorda che l'Orto botanico è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30 e sabato dalle 8.30 alle 13.30 mentre è chiuso la domenica e i festivi; l'ingresso è consentito fino a mezz'ora prima dell'orario di chiusura. www.biologia.unipi.it/ortobotanico

Ne hanno parlato:
PisaInformaFlash.it
OgniSette.it

 

 

esameDopo una sperimentazione durata alcuni anni debutta all'Università di Pisa lo statino elettronico, frutto di un lavoro svolto interamente dai ricercatori e dai docenti dell'Ateneo. "Il sistema è molto flessibile – ha detto il prorettore alla didattica Paolo Mancarella – ed è utilizzabile da qualunque dispositivo (personal computer, tablet o telefono cellulare) che consenta la navigazione in Internet attraverso uno qualunque dei comuni browser".

Ma come funziona lo statino elettronico? Intanto un chiarimento: dal punto di vista degli studenti non cambia nulla, spetta infatti ai docenti gestire la nuova procedura di verbalizzazione elettronica degli esami. Dopo la registrazione all'indirizzo http://statini.unipi.it/, il docente può, attraverso un'interfaccia molto intuitiva, verbalizzare gli esami digitando semplicemente il numero di matricola dello studente ed il voto riportato. Una volta aperta una sessione, in modo guidato, è possibile inoltre creare elenchi multipli di esami, specificando per ciascuno sia il codice sia la composizione della commissione. Al momento della chiusura di una sessione di esami, la trasmissione vera e propria dei verbali avviene dopo aver inserito una "one-time password" che il docente riceve immediatamente sul proprio telefono cellulare, indicato al momento della prima registrazione al servizio. A fine giornata, il sistema quindi trasmette automaticamente per posta elettronica al docente e a tutti i componenti della commissione un documento riassuntivo relativo agli esami verbalizzati. E se ci sono errori di verbalizzazione? Nessun problema, entro le successive 48 ore si può nuovamente accedere al sistema e fare le modifiche del caso. "Fra le funzionalità offerte dall'applicativo – ha aggiunto il prorettore alla didattica - ci sono la ricerca dei verbali per codice o numero di matricola, ma stiamo anche sviluppando altri servizi che offriremo a breve".

Oltre a rispettare le direttive ministeriali in tema di semplificazione e digitalizzazione amministrativa negli atenei, il sistema consente dei risparmi significativi da un punto di vista economico. "Nei primi 6 mesi dell'anno – ha precisato il prorettore - il costo medio per esame verbalizzato è stato di soli 2 centesimi di euro e tale costo è destinato a diminuire ulteriormente all'aumentare degli utilizzatori".

"L'attuale versione del sistema – ha detto Paolo Mancarella – è stata sviluppata da un team del Dipartimento di Informatica che ho coordinato insieme al dottor Antonio Cisternino, ed è l'evoluzione del sistema originariamente ideato e sviluppato dal professor Giuseppe Attardi. Colgo l'occasione per ringraziare i dottori Daniele Picciaia, Davide Spano e Antonio Zoglio, che hanno partecipato allo sviluppo e alla manutenzione della prima versione, ed il dottor Stefano Paganucci, che ha contribuito in maniera significativa allo sviluppo e al testing di quella attuale".

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PisaNotizie.it 

motore a idrogenoLa facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa con la Regione Toscana e Pont-Tech hanno partecipato alla "Settimana Europea delle Energie Sostenibili" che si è svolta a Bruxelles dal 18 al 22 giugno con tre progetti: "H2 filiera idrogeno, "SAVIA" (Sistema di Alimentazione di Veicoli a Idrogeno e Ammoniaca), e "NanocatGeo". In mostra i prototipi del primo veicolo ibrido italiano alimentato ad ammoniaca e l'auto a idrogeno della facoltà di Ingegneria.

Due gli appuntamenti all'interno dei quali sono stati presentati i progetti. Il primo, il 21 giugno durante la giornata la giornata "Let hydrogen move you", organizzata da HyER, l'associazione che raggruppa tutte le Regioni europee che sostengono iniziative sull'idrogeno. Il secondo, il 22 giugno durante il seminario della Regione Toscana sul tema "Distretti Europei per le energie sostenibili: scambio di esperienze nella prospettiva di opportunità future di finanziamenti Ue".

"A Bruxelles – ha detto il preside della facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa, professore Pierangelo Terreni – tutti i maggiori gruppi europei hanno esposto i loro prototipi. I veicoli realizzati grazie alle ricerche portate avanti nei vari dipartimenti della facoltà testimoniano il grado di assoluta eccellenza dei nostri ricercatori e la solidità e la forza del nostro Ateneo che si misurano anche dalla capacità di trasferire sul territorio tecnologie, creatività e spirito innovativo. La creazione di un distretto dell'idrogeno apre nuove prospettive di sviluppo per il territorio coniugando ricerca accademica, imprese e istituzioni".

"Con i tre i progetti che portiamo a Bruxelles abbiamo affrontano a 360° le problematiche e le potenzialità dell'uso dell'idrogeno – ha dichiarato il professor Massimo Ceraolo, che ha rappresentato a Bruxelles la facoltà – portando avanti una serie di attività trasversali, che riguardano: l'elaborazione di proposte per la produzione sul territorio di idrogeno "pulito", i sistemi di accumulo dell'idrogeno a bordo dei veicoli, la sensoristica necessaria per controllare gli apparati e renderli sicuri, la sperimentazione di prototipi, lo studio dell'impatto economico ed ambientale per il territorio, il contributo alla messa a punto di normative per l'omologazione di componenti e sistemi. Insomma, tutto ciò che serve per portare i risultati delle ricerche dai laboratori all'utilizzazione stradale".

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