Chi è un Visiting Fellow? Il Visiting Fellow è uno studioso di adeguata qualificazione scientifica, che svolge attività di studio, ricerca, collaborazione e scambio scientifico presso un dipartimento dell’Università di Pisa.
Se lo studioso è vincitore di assegno o borsa di ricerca erogata dall’Università di Pisa non rientra nella categoria di Visiting Fellow.
Quanto può durare l'attività di un Visiting Fellow? Da 1 mese a 12 mesi.
Qual è la procedura per essere Visiting Fellow? I Visiting Fellow sono individuati tramite CANDIDATURA o INVITO. In entrambi i casi, il procedimento è soggetto ad approvazione da parte del Consiglio di Dipartimento.
Qual è la procedura per la candidatura? Il candidato può presentare domanda in qualsiasi momento dell’anno e deve:
compilare l’Allegato A
- allegare il curriculum vitae
- allegare copia di un documento di identità (il passaporto se cittadino di paese non appartenente all’Unione Europea)
- inviare la documentazione per e-mail al Cai (Coordinatore Internazionale) del Dipartimento dove si vuole svolgere l’attività di studio o ricerca.
Nell’Allegato A è inoltre necessario indicare:
- la durata e il periodo presunti della permanenza presso il dipartimento;
- titolo e breve descrizione del programma di studio o ricerca;
- nome del referente scientifico all’interno del dipartimento.
Possono svolgere la funzione di referente scientifico i Professori Ordinari e Associati del dipartimento, nonché i Ricercatori a tempo indeterminato. I Ricercatori a tempo determinato possono fungere da referente scientifico solo se impiegati presso l’Università di Pisa per l’intero periodo di permanenza del Visiting Fellow.
Qual è la procedura per l'invito? In questo caso è un docente che decide di invitare un Visiting Fellow e quindi deve compilare:
- l’Allegato B
- il curriculum vitae dell’ospite
- copia di un documento di identità dell’ospite (passaporto se cittadino di Paese non appartenente all’Unione Europea).
Nell’Allegato B è inoltre necessario indicare:
- la durata e il periodo presunti della permanenza presso il dipartimento;
- titolo e breve descrizione del programma di studio o ricerca;
- nome del referente scientifico all’interno del dipartimento.
Possono invitare un Visiting Fellow in qualsiasi momento dell’anno:
- professori Ordinari e Associati di un dipartimento
- ricercatori a tempo indeterminato
- i ricercatori a tempo determinato possono invitare un Visiting Fellow solo se impiegati presso l’Università di Pisa per l’intero periodo di permanenza dell’ospite
Qual è la procedura di ammissione di un visiting fellow? Sia le candidature che le richieste d’invito sono esaminate dal CAI del dipartimento ospitante, che le sottopone per l’approvazione al Consiglio di Dipartimento interessato.
Comunicazione
All’arrivo del Visiting Fellow, il Direttore del dipartimento deve comunicare all’Unità Cooperazione Internazionale Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. le informazioni seguenti:
- cognome e nome
- luogo e data di nascita
- cittadinanza
- tipologia di ospite (es. professore, PostDoc, studente di Dottorato)
- università/Istituzione estera di provenienza
- periodo di permanenza (indicando le date di inizio e fine del periodo)
- programma di studio e/o ricerca
- dipartimento ospitante (es. Dip. di Farmacia)
- referente scientifico nel dipartimento ospitante ed eventualmente, se la mobilità si svolge nell’ambito di un accordo di scambio, l’accordo di scambio.
Tali informazioni devono essere trasmesse all'Unità Cooperazione Internazionale tramite l'Allegato C.
Benefici
Il Visiting Fellow è membro del dipartimento di cui può utilizzare liberamente le strutture di studio e ricerca. Il dipartimento fornisce al Visiting Fellow una postazione di lavoro attrezzata e provvede agli obblighi assicurativi e a quelli legati alla sicurezza sul luogo di lavoro. Il Visiting Fellow ottiene accesso alla rete informatica di Ateneo tramite la concessione di credenziali temporanee, valide per l’intero periodo di permanenza nel dipartimento. Limitatamente al medesimo periodo, ottiene anche un indirizzo di posta elettronica dell’Ateneo. Al Visiting Fellow, ferma restando la compatibilità con il visto di ingresso, può essere riconosciuto un compenso che può comprendere, attraverso l’assunzione diretta di spese, il pagamento da parte della struttura ospitante delle spese di vitto e alloggio inerenti il soggiorno. Tale compenso non può superare l’importo di euro 3.000,00 lordo dipendente mensili rapportati al periodo di permanenza. Per i rimborsi spese legati alle necessità di spostamento durante il soggiorno, per esigenze inerenti l’espletamento delle attività programmate, trova applicazione il Regolamento che disciplina le missioni fuori sede. È prevista altresì la possibilità, qualora se ne ravveda la necessità, che la struttura ospitante possa, sempre attraverso l’assunzione diretta di spese, pagare il viaggio di andata e di ritorno del visiting. In tal caso la spesa sostenuta non è da considerarsi rientrante nel compenso di euro 3.000,00 relativo alla permanenza del visiting all’interno della struttura ospitante.
Corsi di lingua italiana presso il centro linguistico di Ateneo
Sulla base della disponibilità e della programmazione didattica dei corsi di lingua erogati dal Centro Linguistico (CLI) di Ateneo, il Visiting Fellow può usufruire di un corso di lingua italiana ad una tariffa agevolata.
Che tipo di attività può svolgere un Visiting Fellow? Il Visiting Fellow, per l’intera durata del periodo di permanenza presso l’Università di Pisa, può svolgere attività di studio individuale, ricerca, collaborazione e scambio scientifico come concordato con il referente scientifico e approvato dal dipartimento. È auspicabile che al termine del periodo il Visiting Fellow presenti la propria attività in forma di conferenza pubblica o workshop presso il dipartimento ospitante.
Può svolgere anche didattica? Durante la permanenza presso il dipartimento, il Visiting Fellow può tenere attività formative certificate nell’ambito dei corsi di studio, dei corsi di dottorato di ricerca e dei corsi di specializzazione. La possibilità di svolgere attività didattica, a qualsiasi titolo, è subordinata al possesso delle necessarie qualifiche scientifiche e deve in ogni caso essere concordata con il referente scientifico presso il dipartimento e con il presidente del corso di studio o il coordinatore del corso di dottorato o il direttore della scuola di specializzazione.
Visto d'ingresso e soggiorno in Italia
Il Visiting Fellow non è uno studente, pertanto la tipologia di visto che dovrà richiedere e la procedura che deve seguire il Dipartimento sono condizionate da vari fattori, in primis se il Fellow riceverà o meno un emolumento o rimborso spese da parte del Dipartimento o se quest’ultimo procederà col prepagato (per esempio di vitto e alloggio).
I cittadini non UE residenti all’estero devono richiedere un visto per l’ingresso in Italia. I cittadini di alcuni Paesi sono esenti dall’obbligo di visto per soggiorni non superiori a 90 giorni (ogni 180 giorni) nel territorio dei Paesi Schengen, Italia inclusa (elenco al sito web della Farnesina). L’esenzione non vale per ingressi in Italia motivati dall'esercizio di un’attività remunerata. In tal caso è necessario premunirsi di visto per lavoro autonomo (per evitare il ricorso al visto per lavoro autonomo, necessario per poter ricevere un emolumento o un rimborso spese, si suggerisce se possibile che il Dipartimento proceda col pre-pagato nei confronti del Visiting).
Se il Dipartimento invita o accoglie un Visiting fellow col prepagato, per periodi inferiori ai 90 giorni si può procedere con una lettera d’invito tipo quella allegata in fondo a questa pagina, specificando la motivazione dell’invito o accoglienza per finalità di studio/apprendimento continuo (lifelong learning) del Fellow (evitando le parole “attività di ricerca”).
Per soggiorni superiori ai 90 giorni, se si tratta di ricercatori non UE, è responsabilità di ciascun Dipartimento/Struttura d’Ateneo attivare la procedura prevista per la richiesta di nulla osta per ricerca e solo successivamente il Visiting Fellow provvederà a contattare la rappresentanza diplomatica italiana di riferimento per espletare le procedure di richiesta del Visto d’ingresso.
Per soggiorni di ricercatori non UE inferiori ai 90 giorni occorre comunque la Convenzione d’accoglienza prevista per la richiesta di nulla osta per ricerca e la documentazione che attesti che il richiedente sia un ricercatore dipendente da Università o Ente di ricerca straniero.
Gli ospiti cittadini dei Paesi dell’Unione Europea che intendano rimanere in Italia per oltre 3 mesi dovranno provvedere all’iscrizione all’anagrafe del comune di residenza. Gli ospiti cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione Europea, in possesso di visto e intenzionati a rimanere in Italia per più di 90 giorni (o comunque in possesso di visto di tipo D), dovranno richiedere il permesso di soggiorno entro 8 giorni lavorativi dall’arrivo in Italia. Per maggiori dettagli consultare le relative pagine.
Contatti e modulistica
Per informazioni sul programma di Visiting Fellow, è possibile rivolgersi al CAI (Coordinatori di Area per l'Internazionalizzazione) del dipartimento ospitante.
Supporto nell’espletamento delle procedure di ingresso in Italia (visto, permesso di soggiorno, assicurazione sanitaria e servizi) è fornito dall’Unità Promozione Internazionale Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.