Nel caso di ricercatore che benefici del sostegno finanziario dell’Unione Europea, di un’organizzazione internazionale, di altro istituto di ricerca o di un soggetto estero ad esso assimilabile, per soggiorni superiori ai 90 giorni, occorre che il Dipartimento segua la procedura illustrata per ricercatori non Ue con borsa (o contratto) elargita da Università italiana https://www.unipi.it/index.php/ingresso-e-soggiorno-in-italia/item/1572-istruzioni-e-procedure
Nel caso specifico però, poiché si tratta di ricercatore con "fondi propri", lo schema della Convenzione d’accoglienza è leggermente diverso (vedasi allegato in fondo).
Inoltre la sussistenza delle risorse finanziarie del ricercatore va accertata e dichiarata dall’ente ospitante (dal Dipartimento ospitante qui a Pisa).
Pertanto occorrerà che il ricercatore non UE inoltri al Dipartimento anche la documentazione da cui risulti l'ammontare mensile della borsa (almeno 975 euro), la durata, l'Ente erogante (proprio governo o Ateneo o altro ente di ricerca) e le modalità di erogazione.
La documentazione dell’Ateneo o Istituto di ricerca dello Stato estero, relativa allo stipendio, borsa o comunque indicativa delle disponibilità finanziarie del ricercatore o docente non Ue cui si attiva la procedura di richiesta nulla osta per ricerca (con fondi propri), va legalizzata dalle rappresentanze diplomatiche o consolari italiane all'estero (nello Stato estero di pertinenza). Ai documenti redatti in lingua straniera deve essere allegata una traduzione in lingua italiana certificata conforme al testo straniero dalla competente rappresentanza diplomatica o consolare, ovvero da un traduttore ufficiale (art 33, commi 2 e 3, DPR n. 445/2000).
La suddetta documentazione andrà successivamente prodotta in cartaceo all’atto della convocazione in Prefettura.
Infine, nella domanda on line sul sito del Ministero dell'Interno e nella Convenzione d'accoglienza, occorrerà scegliere l'opzione "borsa di ricerca".
Nel caso si tratti di docente non UE in periodo sabbatico si suggerisce un preliminare contatto, da parte dell'ospite, con la nostra Ambasciata/Consolato di riferimento nel suo Paese di residenza, per una conferma della corretta procedura da seguire (nulla osta e visto per ricerca scientifica o meno).
Informazioni a cura di:
Unità Promozione Internazionale
Piazza Torricelli, 4 56124 Pisa