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SCIENZE PER LA PACE: TRASFORMAZIONE DEI CONFLITTI E COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

Corso di laurea magistrale

Sbocchi professionali


I principali ruoli professionali previsti per i laureati e le laureate sono così individuati:
1) Mediatore/mediatrice, conciliatore/conciliatrice di pace. Si fa riferimento, più specificamente:
a) ai ruoli di composizione amichevole di controversie o di situazioni conflittuali nel lavoro e nei rapporti commerciali, da perseguire attraverso procedimenti informali e non giudiziali.
b) ai compiti di mediazione culturale, con particolare riferimento alle situazioni di convivenza interculturale, sia in situazioni ordinarie sia in situazioni di emergenza
c) ai compiti di mediazione sociale tra interessi di gruppi particolari rispetto a interessi più generali, come accade in campo economico,
industriale, tecnologico e ambientale;
d) alle funzioni di collaboratore del difensore civico, sia nell'organico del suo ufficio, sia con incarichi di collaborazione esterna, con
particolare riferimento ai compiti di prevenzione, controllo e valutazione delle attività degli enti pubblici, concernenti la tutela dei diritti di cittadinanza, soprattutto dei soggetti più deboli.
2) Funzionario/a nella cooperazione universitaria. Una figura capace di svolgere un'azione di monitoraggio, di progetto e di direzione nel settore della cooperazione nell'area dell'educazione, favorendo iniziative di 'capacity building' e di formazione di quadri nelle cosiddette 'società deboli'.
3) Funzionario/a nella cooperazione internazionale. Una figura che potrebbe svolgere diversi ruoli di progettazione, direzione, coordinamento e controllo in organismi nazionali, internazionali o sovranazionali, come nelle organizzazioni non governative, impegnati in progetti di cooperazione.
4) Funzionario/a per la soluzione pacifica dei conflitti. Una figura specificamente formata per gli organismi nazionali, internazionali, sovranazionali e per le organizzazioni non governative, con il compito di progettare, coordinare e dirigere interventi nel settore della soluzione preventiva dei conflitti, nella loro trasformazione da conflitti armati in conflitti nonviolenti, nella gestione delle fasi postconflittuali (processi di 'peace keeping', di osservazione elettorale, di monitoraggio dei diritti umani, di facilitazione dei processi di democratizzazione).
5) Promotore/promotrice nell'ambito del Terzo settore. Una figura specializzata per operare presso organismi del Terzo settore fornendo consulenze relative al loro funzionamento ed alla loro amministrazione (coordinatore di sistema o di rete, di progettista del sociale, di formatore delle risorse umane).
6) Formatore/formatrice alle metodologie pacifiche di gestione dei conflitti. Una figura capace di costruire programmi e conoscenze nell'ambito dei progetti di formazione e di educazione alla pace, alla nonviolenza ed allo sviluppo umano, sociale ed economico, potenzialmente collocabili in molteplici ambiti: istituzioni pubbliche e private, enti locali, scuole, università, associazioni. Si pensi ai corsi di aggiornamento per insegnanti, operatori della Pubblica amministrazione, giovani che prestano servizio civile.


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