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Comunicati stampa

Ottobre (41)

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Giovedì, 19 Ottobre 2017 09:05

Firmata una convenzione tra Università di Pisa e Confindustria Livorno Massa Carrara

Creare un sistema per far dialogare imprese e ricercatori, con particolare attenzione alle profonde modifiche del sistema produttivo legate a Industria 4.0. È questo l’obiettivo principale della convenzione firmata mercoledì 18 ottobre tra Università di Pisa e Confindustria Livorno Massa Carrara, che avrà una durata di tre anni e si concretizzerà nella promozione di iniziative congiunte, collaborazioni di ricerca e formazione e attività di trasferimento tecnologico.
L’accordo è stato sottoscritto dal rettore Paolo Mancarella e da Alberto Ricci, presidente di CLMC. Nell’occasione erano presenti anche Nicoletta De Francesco, prorettore vicario dell’Università di Pisa, Stefano Santalena, vicepresidente di CLMC e delegato al coordinamento multinazionale, Umberto Paoletti, direttore generale di CLMC, Marco Raugi, prorettore per la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico dell’Ateneo pisano, Silvia Civalleri, dell’Area finanza e credito di CLMC e Alessia Prosperi, referente dell’area internazionalizzazione di CLMC. Per coordinare le varie attività congiunte sarà costituito un comitato di gestione che avrà il compito di raccogliere le istanze e le proposte delle due parti, rendendole coerenti con le esigenze dei rispettivi programmi.
“La convenzione che firmiamo oggi con Confindustria Livorno Massa Carrara va nella direzione di apertura dell’Ateneo verso il territorio, in particolare verso le diverse realtà del tessuto culturale ed economico, che oggi devono necessariamente tener conto della “rivoluzione” introdotta da Industria 4.0 – ha dichiarato il rettore Paolo Mancarella – Oltre a favorire percorsi di inserimento lavorativo per i nostri laureati, questo accordo prevede, sul piano formativo, la possibilità di attivare collaborazioni con i singoli dipartimenti e nell’ambito del trasferimento tecnologico, la promozione per la creazione di spin-off e start-up che valorizzino la ricerca dell'Ateneo, con particolare riferimento ai poli e ai distretti tecnologici del territorio di Livorno e Massa Carrara».
“Diffondere la cultura del dialogo tra università e impresa, soprattutto nei settori della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo è uno degli obiettivi strategici, individuato fin da subito nel mio programma di mandato – ha spiegato il presidente Alberto Ricci – Imprimere una svolta alla relazione università-impresa è la sfida, per trasferire conoscenza al sistema produttivo, avvicinare la formazione al mercato e facilitare l’accesso delle Aziende al patrimonio di competenze dell’Ateneo pisano”.

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Mercoledì, 18 Ottobre 2017 10:01

The Course of Empires ovvero il fascino dell’antica Roma e del Rinascimento per gli artisti americani

Il persistente fascino degli artisti americani e italiani per la cultura dell'antica Roma e del Rinascimento è il tema del convegno internazionale “The Course of Empires” che si svolge il 19-20 ottobre 2017 allo Smithsonian American Art Museum di Washington DC. Fra i curatori scientifici dell’evento, come unico storico dell’arte italiano nel comitato organizzatore, c’è Sergio Cortesini, ricercatore del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa.
“Il convegno cerca di aggiornare e ampliare la nostra comprensione delle relazioni culturali americane-italiane dall'era della rivoluzione americana fino alla guerra fredda, invitando a discuterne una pluralità di studiosi internazionali con differenti approcci”, spiega Cortesini.
Tra gli argomenti che saranno toccati, il ruolo dell'Italia e l'Accademia Americana a Roma nel mantenere vive le tradizioni classiche e rinascimentali all’inizio del ventesimo secolo; un esame dei modi in cui la committenza pubblica del New Deal mantenne vivo l’innamoramento per la tradizione rinascimentale dell’affresco; e un'analisi del crescente scambio culturale tra Italia e Stati Uniti nell'era della guerra fredda, con l'inaugurazione della Biennale di Venezia e la formazione della galleria Peggy Guggenheim.
“Nella creazione di identità nazionali, entrambi i paesi si sono rivolti alla storia per ragioni analoghe – conclude Sergio Cortesini - trovare l'ispirazione per le pratiche politiche illuminate, individuare modelli di primato artistico, politico e economico e modalità di difesa dalla decadenza imperiale”.
Il convegno sarà visibile in webcast dal sito dello Smithsonian American Art Museum http://s.si.edu/empires.

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