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Comunicati stampa

Comunicazione, Media, Tecnologie, in una parola CoMeTe, ecco il nome della nuova laurea magistrale in partenza all’Università di Pisa.

“L’obiettivo è di proporre un innovativo percorso di studi che offra conoscenze specialistiche sulla comunicazione nelle sue diverse forme e in rapporto alle nuove tecnologie, con particolare riguardo all’intelligenza artificiale e all’ambito dei media visuali”, spiega il professore Antonio Masala, presidente del Corso di Studi.

Studentesse e studenti acquisiranno competenze negli ambiti dei linguaggi audiovisivi, dell’etica delle tecnologie, dei media e della comunicazione. L’obiettivo è di formare laureati e laureate che siano in grado di gestire le trasformazioni legate al mondo digitale.

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Il corso di studi prevede un primo anno in comune e un secondo anno articolato in due percorsi, uno focalizzato sullo studio di cinema e media visuali, con particolare attenzione alla storia delle tecnologie, sia dal punto di vista delle teorie che delle pratiche di produzione multimediale; il secondo dedicato a comunicazione e nuove tecnologie secondo una prospettiva etica, filosofica e storica, con particolare attenzione all’impatto che l’Intelligenza Artificiale ha sull’informazione, la società e la politica. Entrambi i percorsi prevedono inoltre una parte consistente di laboratori professionalizzanti.

“Il nostro corso s’inserisce con una specifica proposta, chiaramente definita, nell’ambito dell’offerta universitaria sia toscana che nazionale - conclude la professoressa Chiara Tognolotti, Vicepresidente di CoMeTe - In questo modo, inoltre, intendiamo rispondere all’esigenza di una formazione qualificata, aprendo agli studenti ulteriori possibilità sia per una loro immediata collocazione professionale, all’altezza delle esigenze dell’odierno mondo del lavoro, sia per un loro impegno nel mondo della ricerca più innovativa”.

 

111111didattica-inclusiva-1024x1024 copia.jpgL’Università di Pisa annuncia il lancio, dopo circa due anni di lavoro, di un nuovo strumento dedicato alla didattica inclusiva per rispondere alle esigenze di ciascun membro della comunità. Sono state create, grazie al lavoro del Cidic e dell’UDIS, 9 video pillole con l’intento di fornire ai docenti e al personale universitario consigli e raccomandazioni al fine di impostare la propria didattica in modo accessibile che risponda alle esigenze di ciascuno e ciascuna.

La percentuale di studenti con disabilità e DSA tra i nuovi iscritti alle università di tutta Italia è in aumento. A tale dato l’ateneo pisano sta rispondendo con strumenti e materiali didattici fruibili dal maggior numero di persone possibili, anticipando le esigenze e i bisogni educativi degli studenti e delle studentesse. In tale direzione questi brevi video vogliono mostrarsi nella loro duplice natura di corso di formazione introduttivo, ma anche di dispensa, dove trovare consigli e possibilità da poter consultare nei momenti di dubbi e difficoltà organizzative. La scelta delle videopillole non è infatti casuale, ma fondata sulla volontà di accompagnare i docenti e le docenti in un percorso di formazione guidati dai volti e dalle voci delle persone che in Ateneo si occupano didattica inclusiva .

All’interno del corso, oltre ad un’introduzione legata al contesto normativo, sarà possibile trovare proposte ed indicazioni su come preparare materiali didattici che risultino accessibili e fruibili da persone persone con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento. Sarà inoltre possibile ascoltare consigli su quali accorgimenti rispettare a lezione per far si che queste risultino chiare e permettano la partecipazione di tutti gli studenti e le studentesse.

L’ultima videopillola è invece dedicata alla testimonianza di uno studente con disabilità del nostro ateneo che racconta la propria esperienza, resa possibile proprio grazie alle accortezze e alle attenzioni di un personale docente in grado di fornire strumenti coerenti con le specificità di ciascuno e ciascuna e di studenti tutor opportunamente formato e supportato dall’USID.

Le video pillole

Didattica Inclusiva – 0.

Didattica Inclusiva – 1.

Didattica Inclusiva – 2.

Didattica Inclusiva – 3.

Didattica Inclusiva – 4.

Didattica Inclusiva – 5.

Didattica Inclusiva – 6.

Didattica Inclusiva – 7.

Didattica Inclusiva – 8.

LPaoletti_Giovanni_2.JPGezioni universitarie aperte alla cittadinanza nelle piazze di Pisa una sera l’anno, una sorta di Bright della didattica, e poi anche il progetto “docenti dell’anno” promosso da alcuni i dipartimenti. Sono queste alcune delle idee che saranno lanciate nella Giornata della Didattica dell’Università di Pisa che si svolge il 16 ottobre dalle 15 alle 18 nell'aula magna del Centro Congressi Le Benedettine.

L’appuntamento, rivolto a tutta la comunità universitaria, sarà aperto dai saluti del rettore Riccardo Zucchi e sono previsti gli interventi delle professoresse Enza Pellecchia, prorettrice per la Coesione della Comunità Universitaria e il Diritto allo Studio, e Cecilia Iannella del Teaching Learning Centre UNIPI. Nell’occasione verrà inoltre presentato il progetto del portale web tematico didatticamente e verranno premiati i vincitori del concorso fotografico Matricolandosi. Convito promotore della Giornata è il professore Giovanni Paoletti (foto), prorettore alla Didattica, al quale abbiamo chiesto di raccontarci l’iniziativa.


Professor Paoletti, di cosa parliamo quando parliamo di didattica?
Innanzitutto non parliamo di una cosa, ma di una relazione tra persone, anzi di un insieme di relazioni, quelle su cui si fondano tutti i processi di apprendimento, dai più semplici ai più complessi. Questo probabilmente è anche il motivo per cui non è facilissimo parlare di didattica: le relazioni più che raccontarle si vivono, quando le racconti e basta rischi sempre di diventare un po’ noiosi… In secondo luogo, la didattica non si declina al singolare, ma al plurale: la Giornata del 16 vuol essere una finestra aperta sulle tante didattiche che si praticano e si vivono ogni anno, ogni giorno, nella nostra università.

Ogni anno all’università arrivano migliaia di nuovi iscritti, quale sfida rappresentano e cosa serve per formare le nuove generazioni?
Sono una sfida e una responsabilità. Serve farli proseguire nel loro percorso di crescita e di autonomia, con i tempi giusti per ognuno, con efficacia ma senza ansia, né fretta o competizione malsana. La realtà in cui viviamo è complessa e si sente un forte bisogno di formazione, a tutti i livelli. Questo vale in particolare per il passaggio delicato che porta i giovani e le giovani dalla scuola all’università. Per formare ci vogliono conoscenze e mezzi tecnici, e poi occorre saperli trasmettere e usare, restando pronti a innovare. Nell’università didattica e ricerca vanno a braccetto, ed entrambe funzionano innovando e rinnovandosi.

Una giornata per parlare di didattica: che progetti ci sono in campo e che novità nei prossimi mesi?
Proviamo per prima cosa a riflettere su quello che facciamo e a immaginare il futuro insieme ai nostri studenti e alle nostre studentesse. Per questo abbiamo intitolato la Giornata “la didattica che vorrei”. Si tratta anche di riconoscere pienamente all’insegnamento il suo valore di missione fondamentale dell’università. Diversi nostri progetti vanno in questa direzione. Alcuni esistono già e stanno crescendo: il Teaching and Learning Centre di Ateneo - quello del corso Insegnare a insegnare e dei Progetti speciali per la didattica, per intendersi -, la comunità dei mentori, i corsi trasversali, gli open badge o microcredenziali. Altri sono in partenza: il progetto “docenti dell’anno” promosso da alcuni dei nostri dipartimenti, ad esempio, o il nuovo sito per la didattica Unipi gestito da docenti e studenti che si chiamerà “didatticamente”. Entrambi mi incuriosiscono molto. A me piacerebbe anche una specie di “bright della didattica”, con lezioni universitarie aperte, per una sera all’anno, nelle piazze della città. Vedremo.

 

 

È Pietro Di Martino, ordinario di Matematiche Complementari e Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria dell'Università di Pisa, il vincitore del prestigioso premio «Maria Montessori e Alfredo Margreth» per l’innovazione didattica nelle scuole dell’infanzia e primarie dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

Un riconoscimento, quello che sarà ufficialmente conferito al professor Di Martino a giugno, in occasione dell’Adunanza Solenne dell’Accademia per la chiusura dell’anno accademico, che premia la rara attenzione da lui data proprio alla didattica della matematica nel primo ciclo scolastico. Attenzione che da anni caratterizza un’attività di ricerca focalizzata principalmente sullo studio delle difficoltà in matematica a tutti i livelli scolari e, in particolare, su come si costruiscono ed evolvono convinzioni e atteggiamenti negativi nei confronti di questa disciplina. Tanto che oggi gli studi teorici condotti da Di Martino e dal suo Gruppo di Ricerca e Sperimentazione in Didattica della Matematica, attivo presso il Dipartimento di Matematica dell’Ateneo pisano, sono un punto di riferimento a livello internazionale.

"Siamo davvero felici del prestigioso riconoscimento attribuito al Professor Di Martino – ha commentato il professor Giovanni Paoletti, Prorettore per la didattica dell’Università di Pisa - Premia innanzitutto l’eccellenza delle sue ricerche nel campo della didattica della matematica, ma anche il suo impegno istituzionale all’interno della nostra Università, da cui è nato il Corso di studi in Scienze della formazione primaria. Come Ateneo ne traiamo un ulteriore impulso a impegnarci sui temi della didattica e dell’innovazione. Aspettiamo dunque l’occasione per festeggiarlo come merita"

“Sono ovviamente molto felice di ricevere un riconoscimento così prestigioso relativamente ad un ambito che mi sta particolarmente a cuore – ha dichiarato il professor Pietro Di Martino - Un premio del genere non è mai realmente individuale. Nel mio caso c’è dietro un gruppo di ricerca, quello di didattica della matematica, di cui sono particolarmente orgoglioso, così come il sostegno del mio Dipartimento, anche della componente tecnico-amministrativa, e dell'Ateneo che 5 anni fa ha sostenuto con forza un mio sogno: il progetto di costituzione del Corso di studi in Scienze della Formazione Primaria a Pisa. Senza tutti questi fattori il mio percorso di ricerca non sarebbe stato lo stesso. Una bella coincidenza il fatto che, proprio a giugno, pochi giorni dopo che mi sarà consegnato il premio, in Sapienza festeggeremo le prime laureate in Scienze della Formazione Primaria del nostro Ateneo”.

Pietro Di Martino

Delegato per la formazione degli insegnanti dal 2016 al 2022, dal 2018 al 2021 Pietro Di Martino è stato Presidente della Commissione Italiana per l’Insegnamento della Matematica e rappresentante italiano presso l’International Commission on Mathematical Instruction (ICMI) dell’International Mathematical Union (IMU). Negli anni ha fatto parte di numerosi comitati tecnici scientifici di progetti nazionali e regionali per la formazione dei docenti, oltre ad aver partecipato come organizzatore e docente ai diversi percorsi di formazione degli insegnanti succedutisi nel tempo.

Oggi, oltre a guidare il Gruppo di Ricerca e Sperimentazione in Didattica della Matematica dell’Università di Pisa, coordina, insieme alla professoressa Anna Baccaglini-Frank, il centro di ricerca CARME - Center for Advanced Research in Mathematics Education, istituito nel 2021 dall'Università di Pisa in accordo con Uniser Pistoia e da cui è nato un importante accordo tra l’Ateneo e Ufficio Scolastico Regionale della Toscana per la promozione della ricerca, della sperimentazione e l’innovazione didattica nella progettazione e gestione dei processi di insegnamento e apprendimento della matematica.

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