Il database SciVal presentato a professori e ricercatori dell'Ateneo
Si terrà venerdì 20 ottobre, alle ore 9.30 nell'Aula F al piano terra del Polo Fibonacci, la presentazione del database SciVal a professori e ricercatori dell’Ateneo. Dopo l'intervento introduttivo della professoressa Claudia Martini, prorettrice per la Ricerca nazionale, Charles Martinez, di Elsevier, illustrerà le potenzialità di questa banca dati.
L'Università di Pisa ha messo a disposizione della comunità accademica il database SciVal, prodotto da Elsevier, come importante e utile strumento per promuovere e sostenere l'attività di professori e ricercatori. In particolare, SciVal può servire per i seguenti scopi:
- potenziamento delle collaborazioni di ricerca a livello nazionale e internazionale. Scival consente infatti di scoprire collaborazioni già attive o potenzialmente interessanti per ciascuna tematica di ricerca;
- sviluppo delle attività progettuali. SciVal è un utile mezzo per promuovere, attraverso il match di competenze scientifiche di interesse, la costruzione di partenariati internazionali;
- valutazione delle performance dell’Ateneo, di dipartimento, di gruppi di ricerca, attraverso l’utilizzo di metriche che analizzano l’impatto, i punti di forze e debolezza dell’istituzione;
- contatto e collaborazioni con aziende. SciVal infatti può essere il mezzo attraverso il quale, per il tramite dell’ufficio competente dell’Ateneo, aziende e privati possono richiedere e vedere soddisfatte le proprie richieste di collaborazione con i ricercatori dell'Università.
L’Università di Pisa, come gli altri atenei toscani, si è dotata di SciVal, anche nell’ottica di approfondire i rapporti a livello regionale, promuovendo ogni possibile azione comune e per una migliore e più coordinata interazione.
A questo link è possibile scaricare la locandina.
The Course of Empires ovvero il fascino dell’antica Roma e del Rinascimento per gli artisti americani
Il persistente fascino degli artisti americani e italiani per la cultura dell'antica Roma e del Rinascimento è il tema del convegno internazionale “The Course of Empires” che si svolge il 19-20 ottobre 2017 allo Smithsonian American Art Museum di Washington DC. Fra i curatori scientifici dell’evento, come unico storico dell’arte italiano nel comitato organizzatore, c’è Sergio Cortesini, ricercatore del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa.
“Il convegno cerca di aggiornare e ampliare la nostra comprensione delle relazioni culturali americane-italiane dall'era della rivoluzione americana fino alla guerra fredda, invitando a discuterne una pluralità di studiosi internazionali con differenti approcci”, spiega Cortesini.
Tra gli argomenti che saranno toccati, il ruolo dell'Italia e l'Accademia Americana a Roma nel mantenere vive le tradizioni classiche e rinascimentali all’inizio del ventesimo secolo; un esame dei modi in cui la committenza pubblica del New Deal mantenne vivo l’innamoramento per la tradizione rinascimentale dell’affresco; e un'analisi del crescente scambio culturale tra Italia e Stati Uniti nell'era della guerra fredda, con l'inaugurazione della Biennale di Venezia e la formazione della galleria Peggy Guggenheim.
“Nella creazione di identità nazionali, entrambi i paesi si sono rivolti alla storia per ragioni analoghe – conclude Sergio Cortesini - trovare l'ispirazione per le pratiche politiche illuminate, individuare modelli di primato artistico, politico e economico e modalità di difesa dalla decadenza imperiale”.
Il convegno sarà visibile in webcast dal sito dello Smithsonian American Art Museum http://s.si.edu/empires.
Concerto d'autunno dell’Orchestra dell’Università di Pisa
“Doppio Sogno: da Amadeus a Kubrick” è il titolo del concerto d'autunno dell’Orchestra dell’Università di Pisa che si svolgerà il 26 ottobre alle 21 al Teatro Verdi di Pisa (via Palestro 40). In programma, l'Ouverture da Il Flauto magico K 620 e la Sinfonia n. 25 in Sol minore K 183 di W. A. Mozart, cui seguiranno la Jazz Suite n. 1 e la Suite for Variety Orchestra di D. D. Shostakovich, con il celebre valzer ripreso nel film "Eyes wide shut". Dirigerà il Maestro Manfred Giampietro. L'ingresso è libero, con invito, fino ad esaurimento posti. Gli inviti potranno essere ritirati a partire dal 19 ottobre allo sportello informazioni del Teatro Verdi di Pisa dalle ore 9 alle ore 13.
The Course of Empires
Il persistente fascino degli artisti americani e italiani per la cultura dell'antica Roma e del Rinascimento è il tema del convegno internazionale “The Course of Empires: American-Italian Cultural Relations, 1770-1980” che si svolge il 19-20 ottobre 2017 allo Smithsonian American Art Museum di Washington DC. Fra i curatori scientifici dell’evento, come unico storico dell’arte italiano nel comitato organizzatore, c’è Sergio Cortesini, ricercatore del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa.
William Thon, Twilight in Rome
“Il convegno cerca di aggiornare e ampliare la nostra comprensione delle relazioni culturali americane-italiane dall'era della rivoluzione americana fino alla guerra fredda, invitando a discuterne una pluralità di studiosi internazionali con differenti approcci”, spiega Cortesini.
Tra gli argomenti che saranno toccati, il ruolo dell'Italia e l'Accademia Americana a Roma nel mantenere vive le tradizioni classiche e rinascimentali all’inizio del ventesimo secolo; un esame dei modi in cui la committenza pubblica del New Deal mantenne vivo l’innamoramento per la tradizione rinascimentale dell’affresco; e un'analisi del crescente scambio culturale tra Italia e Stati Uniti nell'era della guerra fredda, con l'inaugurazione della Biennale di Venezia e la formazione della galleria Peggy Guggenheim.
“Nella creazione di identità nazionali, entrambi i paesi si sono rivolti alla storia per ragioni analoghe – conclude Sergio Cortesini - trovare l'ispirazione per le pratiche politiche illuminate, individuare modelli di primato artistico, politico e economico e modalità di difesa dalla decadenza imperiale”.
Il convegno sarà visibile in webcast dal sito dello Smithsonian American Art Museum http://s.si.edu/empires.
"Lettere dal sud. Ricordare per esserci"
Il professore Mario Aldo Toscano, per decenni ordinario di storia e teoria sociale nel nostro Ateneo e direttore del Dipartimento di Scienze Sociali, ha vinto il Premio Carlo Levi per la saggistica nazionale XX edizione 2017 con il libro "Lettere dal sud. Ricordare per esserci" (Asterios Editore). La cerimonia di consegna del Premio sarà il 9 dicembre 2017 ad Aliano, in provincia di Matera.
Pubblichiamo di seguito una presentazione del volume a firma del professore Prof. Santino Bonsera, Presidente del Circolo "Spaventa Filippi".
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Il volume del prof. Mario Aldo Toscano – che è stato per decenni ordinario di storia e teoria sociale nel nostro Ateneo e Direttore del Dipartimento di Scienze Sociali – utilizza la forma letterarai e simbolica delle lettere inviate ai lettori e comprende storie e memorie, le prime più rapide e drammatiche, le seconde più discorsive, problematiche, ironiche e paradossali. Lo stile è sempre molto suggestivo e la lettura densa di sorprese, e perciò varia e creativa. Dall'insieme delle vicende narrate emerge un quadro né meridionale né settentrionale, semplicemente umano sebbene con echi e suggestioni che sono collocabili in un sud non territoriale né fisico, ma in una specie di sud dell'anima, non privo di calore e di colore, di grandi limiti e di grandi possibilità sospese tra passato e futuro.
Temi cruciali sono riversati in storie brevi e personalizzati in figure che rimangono nella mente per la loro incisività e capacità espressiva. Il tema della famiglia, così presente nella cultura meridionale, si proietta nelle immagini dolenti di don Frediano e di Natuzzo (Nutuzzu), del prete Donn'Arcangelo (Diverse solitudini), di Elio (Evento sportivo). Il tema della religione viene trattato nella vicenda del giovane Gianadelio (Conversione), nei rapidissimi bozzetti di Don Graziano e dei giovani sposi (Contraddizioni). Il tema della politica ritorna nelle personalità drammatiche di Laviero (Evoluzione) e di Pancrazio (Biografia); quello dell'ambiente nelle descrizioni di casi assai particolari (Scenografie); quello della guerra nella mesta vicenda di donna Marietta (Un caso letterario); quello delle adozioni nella generosa figura di Anacleto Moradei (Aspettando la rivoluzione). C'è poi una discussione, sulla quale l'autore insiste da tempo, sulla fertilità intellettuale della provincia che è in grado di esprimere momenti poetici non privi di intensità e di significato (Amedeo Perilli), o della ricerca storiografica densa di passione locale ma non proprio localistica (Elogio di Egidio). Come si vede, il panorama è vasto e vario e sempre vicino alle cose della vita quotidiana, cosicché fatti e personaggi li sentite davvero prossimi alla vostra esperienza. E ciò si deve ad una qualità descrittiva e interpretativa veramente speciale e che mette insieme metodo scientifico e spirito letterario.
Nella seconda parte del testo, trovate una guida per un viaggio in Basilicata che non è privo di analisi di grande acume sulla complicata situazione urbanistico-economico-sociale del capoluogo, su Matera, su Valsinni e la sua sventurata poetessa, Isabella Morra, su Metaponto, Venosa, la Valle dell'Agri e così via. Niente di celebrativo o di retorico: si tratta di un viaggio del pensiero attraverso le immagini e le rievocazioni e nel quale potreste riconoscere sequenze da voi vissute nella semplicità delle vostre osservazioni talvolta casuali. Un modello sintetico avanza per tappe e vi porta, in una modalità esèressiva tra reale e virtuale, verso problematiche assai attuali. Nello scritto su Viggiano (VigGiano bifronte!), siete indotti a meditare su ciò che si potrebbe fare per il bene pubblico se solo si assumesse una visione meno campanilistica, egoistica, improduttiva, e su quali traguardi di civiltà si possano raggiungere con risorse che solo casualmente, essendo provenienti dal sottosuolo, possono essere assegnate ad amministrazioni locali. Ovviamente salvaguardando in primo luogo, con le metodiche più avanzate e raffinate, la salute fisica e morale dei residenti. L'espediente che viene utilizzato, alquanto parodistico, è quello di una storiografia avvenire che suona una specie di dichiarazione di insufficienza radicale sull'oggi, e su ciò che non si fa per quanto ci siano abbondanti mezzi materiali - provenienti dalla risorse petrolifere - per farlo. La delusione transita nell'amarezza delle occasioni perdute a causa delle mediocrità della politica locale e della sordità degli stessi maggiori organismi produttivi nazionali, incapaci di programmare oltre gli orizzonti più ristretti di un provincialismo inaspettato, vista la loro proiezione internazionale. Esiste un privato nel pubblico, e questo deriva dalla scarsa qualità delle classi di governo sia della realtà sociale che di quella economica.
Un reportage sulla vita intellettuale e accademica in Sardegna, descritta con la consueta verve umoristica e con annotazioni ulteriori molto meditative; e un ultimo dialogo in stile platonico sul consumismo chiudono il testo. Il consumismo ha un'implicazione molto forte per paesi e regioni, come quelle meridionali, coinvolte nei noti processi di assistenzialismo. L'accenno alla cultura piccolo-borghese che impedisce grandi progetti e soprattutto visioni che permettano di avanzare verso il futuro è ben chiaro.
Il volume, per quanto apparentemente descriva il presente e il passato, è contro l'inclinazione retrospettiva e per un'accoglienza delle sfide che ci attendono con la dignità che compete a chi sa ancora costruire la storia. In questo senso le storie e le memorie riportate sollecitano la Storia, e documentano i meriti di un autore originale, che il Premio Carlo Levi - che segue al premio Scanno, al premio Basilicata e al premio Torre di Castruccio - consacra con un ultimo riconoscimento di grande rilevanza nazionale.
Prof. Santino Bonsera
Presidente del Circolo "Spaventa Filippi"
Colloquio di Orientamento Professionale "La figura dell'imprenditore"
Il 23 ottobre alle 16, presso l’aula O1 del Polo Piagge, l'associazione ELSA Pisa (European Law Student Association) organizza il colloquio di orientamento professionale "La figura dell'imprenditore".
Intervengono:
Eleonora Anselmi (Chimera Gold), Presidente Giovani Imprenditori Confindustria, Toscana
Prof. Alberto Di Minin (esperto di start up), Economia e Gestione delle Imprese, Scuola Superiore Sant'Anna
L'evento è organizzato con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Con il progetto COOLSUN via alla realizzazione di prodotti innovativi per l'isolamento termico
È ai nastri di partenza il progetto COOLSUN (“coating organici riflettenti”), che mira a creare prodotti innovativi per la realizzazione di un coating per l’isolamento termico, permettendo un significativo risparmio energetico e insieme la diminuzione dell’utilizzo di cromo e di diverse sostanze pericolose per l’ambiente. Al progetto lavora un gruppo di ricerca del dipartimento di Chimica e chimica industriale dell'Università di Pisa coordinato dal professor Fabio Bellina e formato dai professori Andrea Pucci, Marco Geppi, Giacomo Ruggeri e dal dottor Marco Lessi che collabora con tre aziende toscane: la lucchese Cromology, la pistoiese IEXI Srl e la pisana Tecnochimica SpA.
La ricerca si basa sull'analisi degli effetti delle radiazioni nella regione del vicino infrarosso, Near InfraRed (NIR), non rilevabili dall’occhio umano e il cui assorbimento da parte di un oggetto ne causa un aumento di temperatura. I pigmenti capaci di interagire nel NIR, detti NIR-riflettenti, riducono il riscaldamento degli oggetti trattati: per questo la proprietà NIR-riflettente è utile nelle applicazioni in cui è necessario attenuare il riscaldamento solare, quali per esempio coperture per edifici, pelletteria, coperture e trasporto di materiali termosensibili.
Fino a oggi, la riflettività NIR è ottenuta con l’uso di pigmenti di natura inorganica, che sono tuttavia costosi e tossici. La chiave per ottenere rivestimenti innovativi è invece quella di produrre pigmenti NIR-riflettenti organici per ovviare agli inconvenienti relativi a costi, impatti ambientali, efficienza e colore degli attuali pigmenti inorganici in commercio.
Il progetto COOLSUN focalizza, quindi, l’attenzione su pigmenti NIR-riflettenti di derivazione organica, in particolare quelli a struttura perilenica, che possono consentire con semplicità la modulazione delle loro proprietà ottiche e chimico-fisiche e della loro tossicità, oltre a permettere una diminuzione dei costi, mediante semplici modifiche chimiche. Inoltre, essi esibiscono tutte le caratteristiche dei pigmenti ad alta efficienza come un’elevata stabilità termica, alta forza colorante, stabilità agli agenti atmosferici e foto-stabilità. Anche se recenti studi hanno suggerito come sia possibile sviluppare questi nuovi pigmenti per ottenere prodotti coloranti altamente efficienti, il loro comportamento nella regione NIR non è ancora stato studiato in dettaglio.
"Con questo progetto - conferma il professor Fabio Bellina, ordinario di Chimica organica all'Ateneo pisano - contiamo di sviluppare nuovi pigmenti organici termo e fotostabili, capaci di riflettere la radiazione nel vicino infrarosso (NIR), e di perfezionare il loro possibile impiego per l'ottenimento e la commercializzazione di vernici NIR riflettenti utili in edilizia, nella pelletteria, nell’industria del legno ed in quella alimentare, con potenziali ricadute anche nel settore automobilistico".
Didascalia: il kick off meeting del progetto da destra a sinistra in senso antiorario: Ing. Simona Bargiacchi (Cromology), Prof: Fabio Bellina, Prof. Bruno Maraviglia (Iexi), Dr. Andrea Fastelli (Tecnochimica), Dr. Blerta Xhafa (Tecnochimica), Dott. Erik Pedrielli (Golden Group), Dr. Matteo Iubatti (Golden Group), Dr. Luca Contiero (Cromology), Dr. Alessandro Fanucchi)(Cromology).
A Pisa un convegno internazionale dedicato al sociologo francese Émile Durkheim
Il 19 e il 20 ottobre l’Università di Pisa ospiterà il convegno "La sociologia come scienza aperta. Émile Durkheim (1917-2017)", una due giorni di seminari e incontri dedicati al sociologo francese Émile Durkheim in occasione del centenario della sua morte. Il convegno è organizzato da Vincenzo Mele, docente del dipartimento di Scienze politiche, Giovanni Paoletti, docente del dipartimento di Civiltà e forme del sapere, e Massimo Pendenza, coordinatore della Sezione Teorie Sociologiche AIS, e riunisce vari specialisti italiani e stranieri in un’ottica interdisciplinare. Giovedì 19 ottobre le relazioni del convegno si terranno nell’Aula Magna di Scienze politiche, in via Serafini 3, mentre il giorno successivo, venerdì 20 ottobre, nell’Aula Magna di Palazzo Matteucci, in Piazza Torricelli 2.
Nell’idea durkheimiana di scienza sociale convivono due istanze distinte e potenzialmente divergenti. Da una parte, la fortissima e ben nota esigenza di istituire la sociologia come disciplina specifica, con il suo metodo e il suo oggetto propri, nella demarcazione e spesso nell’opposizione con altri saperi dell’uomo. Dall’altra, il senso di una ricerca aperta, in cui la sociologia dialoga con le altre discipline (la filosofia, da cui era nata, ma anche la psicologia, l’economia, la storia, l’etnografia), arricchendosi delle loro acquisizioni e contaminandosi con grammatiche concettuali eterogenee. Come tenere insieme queste due vocazioni? Un conflitto epistemologico implicito attraversa l’impresa durkheimiana, ne motiva le strategie, aiuta a comprendere le letture (spesso parziali) che ne sono state date. A un secolo di distanza, c’è spazio per un bilancio.
A Scienze politiche il seminario “I luoghi di cura nel processo terapeutico e le politiche dell’AOUP"
Mercoledì 18 ottobre, dalle 10.30 alle 13, al Polo Piagge, si terrà il seminario “I luoghi di cura nel processo terapeutico e le politiche dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana”, organizzato nell’ambito della settimana della sociologia. L’incontro, intende avviare un confronto tra le linee di ricerca promosse dal progetto Europeo dell’Università di Pisa TRIGGER (Transforming Institutions by Gendering contents and Gaining Equality in Reserach) e le politiche attuate dall’Azienda Opedaliera Universitaria Pisana.
Il percorso terapeutico è una dinamica complessa su cui insistono diversi fattori. Infatti, oltre alla qualità delle cure, l’accoglienza degli spazi occupa un posto significativo. Tale elemento viene spesso trascurato e ritenuto insignificante mentre studi hanno richiamato l’attenzione non solo sulla funzionalità e sulla facilità nell’accesso, ma anche sul bene-essere del paziente e degli operatori che lavorano nelle strutture. Con questa indagine rivolta ai fruitori degli ambulatori si vuole accentuare l’interesse sul tema cercando di sottolineare come il recupero e la valorizzazione degli ambienti non incida sui costi ma, al contrario, aumenti la fiducia e la compliance da parte degli assistiti.
Al seminario interverranno Rita Biancheri, coordinatrice scientifica del progetto TRIGGER e docente del dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa, Andrea Salvini, presidente del Consiglio aggregato del corso di laurea di Scienze del Servizio Sociale e del Consiglio aggregato del corso di laurea magistrale in Sociologia e Management dei Servizi Sociali al dipartimento di Scienze politiche, Silvia Briani, direttrice sanitaria dell’Azienda Ospedaliera Pisana, e Stefania Landi, del dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni.
UNA NUOVA ERA PER L’OSSERVAZIONE DELL’UNIVERSO
Per la prima volta nella storia dell’osservazione dell’universo, è stata rivelata un’onda gravitazionale prodotta dalla fusione di due stelle di neutroni e captata, dalle onde radio fino ai raggi gamma, la radiazione elettromagnetica associata alla poderosa esplosione avvenuta durante il fenomeno. È la prima volta che un evento cosmico viene osservato sia attraverso onde gravitazionali che elettromagnetiche. Si avvia così l’era dell’astronomia multimessaggero, che estende in modo decisivo il nostro modo di “vedere” e “ascoltare” il cosmo. La scoperta è stata realizzata grazie alla sinergia tra i due Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory (l'Osservatorio LIGO) negli Stati Uniti insieme al rivelatore Virgo, situato vicino Pisa, abbinata alle osservazioni e alle indagini nella banda elettromagnetica ottenute da 70 telescopi a terra, tra cui l’osservatorio spaziale Fermi. A questi strumenti lavora un cospicuo gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa e della locale Sezione dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che hanno dato un contributo determinante a questa scoperta.
Mercoledì 18 ottobre a partire dalle 15.30, nell'Aula Fratelli Pontecorvo del Polo Fibonacci, in Largo Bruno Pontecorvo, saranno presentati i principali risultati delle misure.
L’evento è avvenuto a 130 milioni di anni luce da noi, alla periferia della galassia NGC4993, in direzione della costellazione dell’Idra. Le due stelle di neutroni, a conclusione del loro inesorabile e sempre più frenetico processo di avvicinamento, hanno spiraleggiato una intorno all’altra, emettendo onde gravitazionali che sono state osservate per circa 100 secondi. Quando si sono scontrate, hanno emesso un lampo di luce sotto forma di raggi gamma, osservato nello spazio circa due secondi dopo l’emissione delle onde gravitazionali dal satellite Fermi della Nasa e quindi confermato dal satellite Integral dell’ESA. Nei giorni e nelle settimane successive allo scontro cosmico è stata individuata l’emissione di onde elettromagnetiche in altre lunghezze d’onda, tra cui raggi X, ultravioletti, luce visibile, infrarossi e onde radio.
Gli astronomi hanno avuto un'opportunità senza precedenti per sondare con tutti i migliori strumenti per l’osservazione dell’universo oggi in funzione la collisione di due stelle di neutroni. Le osservazioni fatte dal telescopio Very Large Telescope (VLT) e guidate da ricercatori italiani rivelano evidenze della sintesi di elementi pesanti scaturiti in seguito all’immane esplosione, come l'oro e il platino e risolvendo così il mistero, che durava da decine di anni, dell’origine di quasi la metà degli elementi chimici più pesanti del ferro. Alle stesse conclusioni portano i dati raccolti dal telescopio spaziale Hubble della NASA. Gli scienziati hanno inoltre avuto la prima conferma diretta che le collisioni tra stelle di neutroni danno origine ai famosi ‘lampi di raggi gamma’ (o Gamma-Ray Burst, GRB) di breve durata.
I risultati di LIGO-Virgo sono pubblicati oggi nella rivista Physical Review Letters, mentre molti altri articoli sia delle collaborazioni LIGO e Virgo che della comunità astronomica legata ai telescopi spaziali, come Integral e Fermi, sono stati presentati o accettati per la pubblicazione in varie riviste, tra cui Nature.
La collaborazione Virgo consiste di oltre 280 fisici e ingegneri appartenenti a 20 diversi gruppi di ricerca europei: sei appartenenti al Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) in Francia; otto all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) in Italia; due al Nikhef in Olanda; il MTA Wigner RCP in Ungheria; il gruppo POLGRAW in Polonia; uno all'Università di Valencia in Spagna; l'European Gravitational Observatory, EGO, il laboratorio che ospita il rivelatore Virgo vicino Pisa in Italia, finanziato da CNRS, INFN e Nikhef.
LIGO è finanziato da NSF e operato da Caltech e MIT, che hanno concepito LIGO e guidato i progetti Initial e Advanced LIGO. Il supporto finanziario per il progetto Advanced LIGO è stato fornito principalmente da NSF, con significative partecipazioni e contributi al progetto da parte di Germania (Max Planck Society), Gran Bretagna (Science and Technology Facilities Council) e Australia (Australian Research Council). Più di 1200 scienziati e circa 100 istituzioni da diverse parti del mondo partecipano nell'impresa attraverso la LIGO Scientific Collaboration, che include la Collaborazione GEO e la collaborazione australiana OzGrav. Ulteriori partecipanti sono elencati su http://ligo.org/partners.php.