Pubblicazione del volume "Linguaggi dell'immaginazione"
È stato pubblicato il volume che raccoglie le relazioni tenute nel corso del Laboratorio di filosofie dell'immagine e dell'immaginazione, organizzato da Zetesis (http://zetesisproject.com). L'attività è stata svolta con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Il volume, dal titolo Linguaggi dell'immaginazione, a cura di Luigi Filieri, interroga opere e riflessioni di Spinoza, Kant, Hegel, Darwin, Cassirer, Benjamin e Husserl, con l'intento di far emergere l'importanza di alcune questioni cardine della filosofia quali il rapporto tra immagine e linguaggio, simbolo e figura, metafora e concetto, immaginazione e pensiero".
Le copie cartacee sono state fornite ai partecipanti del laboratorio. Chiunque non ha partecipato al laboratorio ma voglia ricevere le copie rimanenti può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Pubblicazione del volume "Linguaggi dell'immaginazione"
È stato pubblicato il volume che raccoglie le relazioni tenute nel corso del Laboratorio di filosofie dell'immagine e dell'immaginazione, organizzato da Zetesis (http://zetesisproject.com). L'attività è stata svolta con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Il volume, dal titolo Linguaggi dell'immaginazione, a cura di Luigi Filieri, interroga opere e riflessioni di Spinoza, Kant, Hegel, Darwin, Cassirer, Benjamin e Husserl, con l'intento di far emergere l'importanza di alcune questioni cardine della filosofia quali il rapporto tra immagine e linguaggio, simbolo e figura, metafora e concetto, immaginazione e pensiero".
Le copie cartacee sono state fornite ai partecipanti del laboratorio. Chiunque non ha partecipato al laboratorio ma voglia ricevere le copie rimanenti può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Pubblicazione del volume "La filosofia di fronte al tragico"
È stato pubblicato pubblicato il volume che raccoglie le relazioni tenute nel corso del Laboratorio di filosofia della letteratura dedicato al tema del tragico, organizzato da Zetesis (http://zetesisproject.com). L'attività è stata svolta con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Il volume, dal titolo La filosofia di fronte al tragico, raccoglie alcune considerazioni sul tragico come fenomeno di frontiera, tra filosofia e letteratura. In un percorso che si snoda fra analisi e riflessioni dedicate a Benjamin, Szondi, Hölderlin, Schelling, Kierkegaard, Machiavelli e Milton, ci si interroga su quale ruolo possa avere il tragico in un discorso che voglia dirsi filosofico.
Le copie cartacee sono state fornite ai partecipanti del laboratorio. Chiunque non ha partecipato al laboratorio ma voglia ricevere le copie rimanenti può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Pubblicazione del volume "La filosofia di fronte al tragico"
È stato pubblicato pubblicato il volume che raccoglie le relazioni tenute nel corso del Laboratorio di filosofia della letteratura dedicato al tema del tragico, organizzato da Zetesis (http://zetesisproject.com). L'attività è stata svolta con i contributi per le attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Il volume, dal titolo La filosofia di fronte al tragico, raccoglie alcune considerazioni sul tragico come fenomeno di frontiera, tra filosofia e letteratura. In un percorso che si snoda fra analisi e riflessioni dedicate a Benjamin, Szondi, Hölderlin, Schelling, Kierkegaard, Machiavelli e Milton, ci si interroga su quale ruolo possa avere il tragico in un discorso che voglia dirsi filosofico.
Le copie cartacee sono state fornite ai partecipanti del laboratorio. Chiunque non ha partecipato al laboratorio ma voglia ricevere le copie rimanenti può scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
In distribuzione "Pubblicazioni da www.criticamentepsi.it"
Dal 28 dicembre sarà disponibile il volume "Pubblicazioni da www.criticamentepsi.it", curato dal gruppo studentesco che ha come referente Elena Conforti.
La pubblicazione è stata realizzata con i fondi di Ateneo per le attività studentesche.
Il libro "Pubblicazioni da www.criticamentepsi.it" è una selezione di contributi fra quelli già pubblicati sul sito www.criticamentepsi.it e alcuni completamente inediti.
Il sito, attivo già da tre anni, raccoglie le riflessioni e gli approfondimenti di studenti e dottorandi dell'Università di Pisa, soprattutto afferenti ai Corsi di Laurea in Psicologia Clinica e della Salute, nonché di giovani professionisti psicologi all'inizio della loro carriera lavorativa.
Tale progetto è nato con lo scopo di approfondire specifiche tematiche nell'ambito della Psicologia e delle discipline ad essa connesse, nonché fornire uno spaccato delle esperienze dei soggetti in formazione. "Pubblicazioni da www.criticamentepsi.it" si propone come una visione attraverso un caleidoscopio, fatta di alcune delle riflessioni personali più originali e degli approfondimenti più significativi, molti dei quali ibridi nello stile, tra lo scientifico e il divulgativo.
Info:
Elena Conforti
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Pubblicazioni da www.criticamentepsi.it
Dal 28 dicembre è disponibile il volume "Pubblicazioni da www.criticamentepsi.it", curato dal gruppo studentesco che ha come referente Elena Conforti.
La pubblicazione è stata realizzata con i fondi di Ateneo per le attività studentesche.
Il libro "Pubblicazioni da www.criticamentepsi.it" è una selezione di contributi fra quelli già pubblicati sul sito www.criticamentepsi.it e alcuni completamente inediti.
Il sito, attivo già da tre anni, raccoglie le riflessioni e gli approfondimenti di studenti e dottorandi dell'Università di Pisa, soprattutto afferenti ai Corsi di Laurea in Psicologia Clinica e della Salute, nonché di giovani professionisti psicologi all'inizio della loro carriera lavorativa.
Tale progetto è nato con lo scopo di approfondire specifiche tematiche nell'ambito della Psicologia e delle discipline ad essa connesse, nonché fornire uno spaccato delle esperienze dei soggetti in formazione. "Pubblicazioni da www.criticamentepsi.it" si propone come una visione attraverso un caleidoscopio, fatta di alcune delle riflessioni personali più originali e degli approfondimenti più significativi, molti dei quali ibridi nello stile, tra lo scientifico e il divulgativo.
Info:
Elena Conforti
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Alla scoperta della composizione delle polveri cosmiche
"Polvere cosmica: una visione cosmochimica dell'origine e dell'evoluzione del sistema solare" è titolo del progetto coordinato dal dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa che ha l'obiettivo di contribuire alla definizione della composizione del complesso di polveri interplanetarie presenti nella spazio vicino alla Terra. Analisi cosmochimiche di micrometeoriti, raccolte sulle Montagne Transantartiche, e di polveri cosmiche, campionate nella stratosfera sopra l'Antartide mediante sonde stratosferiche, permetteranno infatti di stabilire la natura di tutti i corpi celesti del sistema solare in grado di produrre polveri come asteroidi e comete - forse pianeti e loro satelliti - nonché di studiare il contributo della materia extraterrestre al budget geochimico della Terra.
La Terra "ingrassa" di oltre 40.000 tonnellate ogni anno grazie a un continuo flusso di materia extraterrestre, costituito principalmente da polveri cosmiche. Decelerando dalle velocità cosmiche negli strati alti della atmosfera, cadono sulla superficie del nostro pianeta dove possono essere identificate per le loro proprietà composizionali uniche. Le polveri cosmiche sono minuscoli frammenti di roccia (1-2000 micrometri) prodotti principalmente da collisioni tra asteroidi o dalla evaporazione e disintegrazione di comete. Si tratta quindi di campioni dei materiali più primitivi del sistema solare da cui si sono formati i pianeti rocciosi, ivi inclusa la Terra.
Il progetto, finanziato dal MIUR nell'ambito dei Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN) 2015, è coordinato dal professor Luigi Folco, associato di Petrologia e Petrografia dell'Ateneo pisano, e sarà svolto in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica di Roma.
Nella foto in alto: una sezione sottile di una sferula cosmica fotografata al microscopio ottico polarizzatore. Nella foto in basso: Luigi Folco.
Una delegazione dell’Università di Pisa invitata dal Dalai Lama all’Emory-Tibet Symposium
Nell’ambito della convenzione di collaborazione scientifica tra l’Università di Pisa e l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, una delegazione di docenti dell’Ateneo è stata invitata dal Dalai Lama a seguire i lavori dello “Emory-Tibet Symposium” che si è tenuto a Mundgod, in India, dal 18 al 20 dicembre. Al simposio sono intervenuti esperti di livello internazionale nelle discipline che riguardano la scienza della mente, come la filosofia, la psicologia, la biologia e le neuroscienze.
Nell’occasione il Dalai Lama ha voluto incontrare personalmente i professori Angelo Gemignani e Bruno Neri, membri insieme ad Alfonso Maurizio Iacono del comitato scientifico che presiede la convenzione, per discutere dello sviluppo e della prosecuzione delle iniziative già avviate nell’ambito degli accordi. Prima fra tutte il master dell’Università di Pisa in “Neuroscienze, mindfulness e pratiche contemplative” al quale già collaborano alcuni insigni studiosi dell’ILTK. Altro argomento del colloquio è stato l’organizzazione a Pisa nel 2017 di una conferenza internazionale, multidisciplinare, sulle principali tematiche legate allo studio della mente, che vedrà come ospite d’onore lo stesso Dalai Lama.
L’Istituto Lama Tzong Khapa è uno dei principali centri in Occidente della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahaiana (FPMT), sviluppatasi in Tibet a partire dal IX secolo. Al suo interno si svolgono attività di studio, formazione e approfondimento indirizzati a una migliore comprensione della natura interiore e dei processi mentali, attraverso lo studio della filosofia e della psicologia buddiste.
La convenzione tra Università di Pisa e l’ILTK ha lo scopo di promuovere un approccio multidisciplinare allo studio della coscienza e dell’interazione mente-corpo. Tale approccio si avvarrà, da una parte, dei metodi, degli strumenti e delle acquisizioni delle scienze occidentali (biofisica, neuroscienze, psicologia, psicofisiologia, filosofia della mente) dall’altra dell’enorme bagaglio di conoscenze accumulate, in oltre 2500 anni di storia, dalla tradizione buddista nel campo dell’analisi in prima persona dei processi mentali, introspezione, concentrazione, meditazione, mindfulness.
Una delegazione dell’Università di Pisa invitata dal Dalai Lama all’Emory-Tibet Symposium
Nell’ambito della convenzione di collaborazione scientifica tra l’Università di Pisa e l’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, una delegazione di docenti dell’Ateneo è stata invitata dal Dalai Lama a seguire i lavori dello Emory-Tibet Symposium che si è tenuto a Mundgod, in India, dal 18 al 20 dicembre. Al simposio sono intervenuti esperti di livello internazionale nelle discipline che riguardano la scienza della mente, come la filosofia, la psicologia, la biologia e le neuroscienze.
Nell’occasione il Dalai Lama ha voluto incontrare personalmente i professori Angelo Gemignani e Bruno Neri, membri insieme ad Alfonso Maurizio Iacono del comitato scientifico che presiede la convenzione, per discutere dello sviluppo e della prosecuzione delle iniziative già avviate nell’ambito degli accordi. Prima fra tutte il master dell’Università di Pisa in “Neuroscienze, mindfulness e pratiche contemplative” al quale già collaborano alcuni insigni studiosi dell’ILTK. Altro argomento del colloquio è stato l’organizzazione a Pisa nel 2017 di una conferenza internazionale, multidisciplinare, sulle principali tematiche legate allo studio della mente, che vedrà come ospite d’onore lo stesso Dalai Lama.
I rappresentanti della Convenzione UniPi-ILTK insieme al Dalai Lama. Da sinistra: il direttore dell'ILTK Filppo Scianna, il Ven. Massimo Stordi, Fabrizio Pallotti, interprete personale del Dalai Lama; alla sinistra del Dalai Lama i professori Angelo Gemignani e Bruno Neri.
L’Istituto Lama Tzong Khapa è uno dei principali centri in Occidente della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahaiana (FPMT), sviluppatasi in Tibet a partire dal IX secolo. Al suo interno si svolgono attività di studio, formazione e approfondimento indirizzati a una migliore comprensione della natura interiore e dei processi mentali, attraverso lo studio della filosofia e della psicologia buddiste.
La convenzione tra Università di Pisa e l’ILTK ha lo scopo di promuovere un approccio multidisciplinare allo studio della coscienza e dell’interazione mente-corpo. Tale approccio si avvarrà, da una parte, dei metodi, degli strumenti e delle acquisizioni delle scienze occidentali (biofisica, neuroscienze, psicologia, psicofisiologia, filosofia della mente) dall’altra dell’enorme bagaglio di conoscenze accumulate, in oltre 2500 anni di storia, dalla tradizione buddista nel campo dell’analisi in prima persona dei processi mentali, introspezione, concentrazione, meditazione, mindfulness.
Il professor Bruno Neri (a destra) consegna al Dalai Lama una medaglia col simbolo del Cherubino. Con loro Fabrizio Pallotti, interprete personale del Dalai Lama.
Al Museo della Grafica la mostra 'Viviani'
Dal 23 dicembre il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi ospita un'esposizione dedicata all'artista pisano Giuseppe Viviani, a cinquant’anni dalla grande mostra, postuma, che gli fu dedicata nel 1966 al Giardino Scotto. In mostra una trentina di incisioni, provenienti dal “Gabinetto disegni e stampe” dell’Università.
A gennaio, invece, un’altra porzione dell’allestimento sarà aperta presso la Chiesa della Spina, lungo un immaginario percorso alla scoperta di Viviani e della città. All’interno della piccola chiesa gotica sarà possibile ammirare alcune tele del Viviani pittore.
«Offriamo ai viaggiatori contemporanei un tracciato lungo il quale riscoprire le opere del pittore, e assaporare le bellezze della nostra città, permettendo loro di ammirare i nostri Lungarni – dichiara l’assessore alla Cultura Andrea Ferrante -. Siamo convinti che il potenziale di Pisa non si esaurisca nei suoi monumenti più famosi, ma si propaghi anche nel suo bellissimo paesaggio urbano».
Viviani, nasce a San Giuliano nel 1898, e vive la sua vita a Pisa. Nei suoi quadri sono rappresentati: «La topografia e il paesaggio campestre e urbano di Marina di Pisa, e in estensione lungocosta le più rade ambientazioni da Boccadarno a San Rossore a Tombolo e Viareggio, ambienti poi battuti certo con maggiore frequenza da Viviani cacciatore» spiega Nicola Micieli. Proprio la caccia fu all’origine della sua passione per i cani, raffigurati ripetutamente dall’artista. Viviani ha anche rappresentato la città, seppur in maniera particolare, come ci racconta Stefano Renzoni: «La Pisa ritratta da Viviani – non Marina, non la campagna indecifrata, ma la città – è sempre stata quella contratta nello spazio fisico e simbolico dei monumenti di piazza del Duomo. ( ... ) Qualche muro, con la bicicletta con i freni a bacchetta appoggiata e in agguato, e uomini che verrebbe voglia di chiamare come spaesati». La critica, in maniera unanime, ha rimarcato il profondo pessimismo esistenziale che s’inferisce dalle opere dell’autore, una visione della vita influenzata dalla biografia dell’autore che perse il padre all’età di due anni. Al pessimismo si aggiungeva una certa timidezza, tantoché lui stesso si definiva “timido come i bovi”. Quando arrivò il successo nel dopoguerra, non si scompose; anzi, la conquistata stabilità economica, gli permise di dedicarsi solamente alla sua arte e alla caccia. Nel 1948 ottenne la cattedra di Incisione presso l’Accademia di belle Arti di Firenze e quando morì, nel 1965, le sue opere avevano ormai acquisito fama nazionale.
L’organizzazione di “Viviani” è sostenuta anche da Palazzo Blu che vanta un’ampia collezione di litografie dell’artista pisano, e quindi incoraggia manifestazioni che approfondiscano la conoscenza di quest’artista. Inoltre, Palazzo Blu e Palazzo Lanfranchi costituiscono i due grandi poli culturali di Mezzogiorno e perciò lavorano in stratta collaborazione. L’organizzazione dell’allestimento “Viviani” è supportata anche da Fondazione Arpa.
L’allestimento è fortemente voluto da Comune di Pisa e Università di Pisa. Gli ultimi due enti gestiscono assieme Palazzo Lanfranchi, che è divenuto negli anni il punto d’incontro della cultura cittadina con quella universitaria. Proprio il Museo della Grafica, ospitato a Palazzo Lanfranchi, ospita le esposizioni personali di altri due artisti, nativi di Pisa e legati indissolubilmente alla città. La prima è “Quotidiane Rarefazioni” che raccoglie trenta acqueforti di Fabrizio Pizzanelli; la seconda, “Senza clamore e dissonanze”, è dedicata all’architetto Roberto Mariani. A queste si aggiungerà “Viviani”, andando a creare un trittico sull’arte pisana che abbraccia molteplici espressioni figurative: l’architettura, l’incisione e la pittura.
Sul legame tra l’allestimento odierno e la mostra del 1966, Alessandro Tosi, direttore scientifico del Museo della Grafica, afferma: «L’evocazione di quel ritrovato e corale abbraccio, commosso e consapevole, tra Pisa e il mondo vivianesco ha il valore di una memoria condivisa su cui provare a immaginare e proporre, negli spazi di maggiore valenza simbolica, ulteriori percorsi».