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Comunicati stampa

Visitare l’Orto e Museo Botanico di Pisa significa incontrare piante di provenienti da tutto il mondo, uno spettacolo in continuo divenire che muta ad ogni stagione: le piante che si possono osservare al loro meglio non sono sempre le stesse durante tutto l’anno. Si tratta di un patrimonio da rispettare e tutelare, anche con particolari avvertenze e informazioni utili per la visita nei mesi più caldi, a cominciare dal nuovo orario estivo. Dal 13 luglio al 5 settembre l’Orto e Museo Botanico di Pisa sarà aperto tutti i giorni dalle 8,30 alle 20 con l’ultimo ingresso consentito alle 19, fermo restando possibili chiusure parziali o totali per fenomeni meteorologici intensi (forti precipitazioni, forti raffiche di vento).
Durante la visita è bene inoltre tenere presente che se molte piante appaiono secche o mancanti è per motivi naturali legati al loro ciclo vitale. Rispettarli fa parte della specifica missione dell’Orto botanico, così come un uso consapevole delle risorse idriche.

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“Per il clima mediterraneo, esasperato ogni anno dai cambiamenti climatici in corso, ci troviamo di fronte ogni estate a una grave carenza di acqua, sia in termini di qualità che di qualità – fanno sapere dall’Orto – La nostra missione è utilizzare questa fondamentale risorsa nel modo più parsimonioso, anche per ragioni di etica sociale. Pertanto, nonostante l’impegno del nostro staff orticolturale, durante i mesi estivi le nostre piante in coltivazione sono sottoposte a maggiore stress”.

Coscienti di queste avvertenze, se nelle giornate estive si vuole sfuggire alla folla di Piazza dei Miracoli, una visita all’Orto Botanico rappresenta un respiro nel verde. A pochi passi dalla Torre pendente, passando da via Santa Maria e via Luca Ghini, si trova così un luogo in mezzo alla città pieno di bellezza calma e sospesa dove passeggiare lontano dai rumori fra il fruscio delle foglie degli alberi secolari.

 

Sono 259 i Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN) finanziati all’Università di Pisa dal Ministero dell’Università e della Ricerca a seguito della conclusione della procedura PRIN 2022. Nello specifico, sono stati ammessi al finanziamento 98 progetti di ricerca in cui l’Ateneo è coordinatore (di cui 31 presentati da ricercatori under 40) e altri 161 che vedono Unipi come responsabile di unità locale (di cui 56 di ricercatori under 40). Dei 98 progetti coordinati da Unipi, 34 appartengono al settore Life Sciences, 21 al settore Social Sciences and Humanities, 43 a Physical Sciences and Engineering.

A livello nazionale, sono stati finanziati quasi 3.700 progetti su circa 7.800 proposte presentate, con un tasso di successo del 47,19%. L’Università di Pisa ha presentato 506 proposte, di cui 203 in qualità di coordinatore nazionale: alla luce dei risultati raggiunti, il tasso di successo di Unipi supera la media nazionale, attestandosi al 51,18%. Significativo anche il tasso di successo del 48,77% ottenuto per le proposte presentate in qualità di coordinatore nazionale.

“I risultati della procedura PRIN 2022 confermano l’alto livello di progettualità che caratterizza la ricerca del nostro Ateneo – commenta il rettore Riccardo Zucchi – Il dato sicuramente positivo è che sono stati finanziati molti ricercatori under 40, un elemento che rispecchia le politiche di grande attenzione ai giovani che stiamo perseguendo con tutta la governance: abbiamo appena lanciato l’iniziativa MSCA-SoE@UNIPI, con nuovi incentivi messi a disposizione dall’Università di Pisa per i ricercatori e le ricercatrici che abbiano presentato una proposta di progetto nell’ambito della call MSCA-PF e abbiano superato una certa soglia di valutazione; solo pochi mesi fa abbiamo promosso il bando Starting@UNIPI per dare supporto alle giovani ricercatrici e ai giovani ricercatori interessati a presentare proposte nel bando Starting Grant dell’European Research Council (ERC). Ma la nostra attenzione non si ferma ai giovani, nei prossimi giorni annunceremo infatti il bando Consolidator@UNIPI, riservato a chi ha già più anni di esperienza nel mondo della ricerca”.

I PRIN finanziati in tutta Italia accedono allo stanziamento di 741milioni di euro previsti dal MUR. Almeno un terzo degli stanziamenti totali, circa 223 milioni di euro, andrà a progetti di professori o ricercatori con meno di 40 anni. Un risultato che porterà l’Italia a raggiungere in anticipo il target di almeno 3.150 progetti al 31 dicembre 2023 fissato a livello comunitario per l’accesso alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’importo massimo previsto dal bando per ciascun progetto di ricerca è di 250 mila euro. La valutazione è stata affidata ai Comitati di Valutazione – uno ciascuno per gli specifici settori di ricerca – nominati dal Ministero e composti da un minimo di cinque a un massimo di quindici esperti scientifici scelti dal Comitato nazionale per la valutazione della ricerca (CNVR). Nelle prossime settimane si conosceranno gli importi assegnati ai singoli progetti dell’Università di Pisa.

Il programma PRIN finanzia progetti biennali che, per complessità e natura, richiedono la collaborazione di più unità di ricerca. Il PRIN vuole promuovere e sostenere il sistema nazionale della ricerca, rafforzare le interazioni tra università ed enti di ricerca e favorire la partecipazione italiana alle iniziative nell’ambito del Programma Quadro di ricerca e innovazione dell'Unione Europea.

Aperta la selezione pubblica per l’ammissione al XXXIX ciclo (a.a. 2023-2024) del nuovo Dottorato di Interesse Nazionale in Life Course Research, che fonda un'alleanza tra 29 università italiane, tra le quali l’Università di Pisa. Il termine per la presentazione delle domande è il 7 agosto alle ore 12.00

Il programma di dottorato in Life Course Research promuove lo studio dei percorsi di vita e degli eventi significativi che li modellano da una prospettiva olistica e transdisciplinare.

Il dottorato formerà una nuova generazione di studiosi altamente qualificati mediante un approccio “evidence-based” integrato con una forte enfasi sui metodi quantitativi e sull'analisi dei dati.

Il programma prevede la costituzione di un Consorzio Scientifico tra studiosi dei settori biomedico, psicologico e socio-demografico.

Collegate a queste tematiche di ricerca, il programma offre 55 borse di dottorato tra le quali, nel curriculum socio-demografico, una specifica dell’Università di Pisa: Epidemiologia comportamentale: impatto delle risposte individuali sulle politiche pubbliche di contrasto alle pandemie.

“La pandemia da Covid-19 ha evidenziato, da parte degli individui, un’ampia gamma di risposte comportamentali tanto ai rischi legati alla malattia pandemica che alle misure di mitigazione, oltre che all’immunizzazione anti-Covid. Risposte, in alcuni casi, disallineate da quelle pubbliche, mentre in altri le hanno rinforzate – spiegano i professori Piero Manfredi e Nicola Salvati dell’Ateneo pisano che seguiranno il progetto collegato alla borsa – Quello che speriamo di ottenere è riuscire, attraverso idonee tecniche statistiche, ad evidenze le varie tipologie di risposte comportamentali registrate durante la pandemia e separarle dagli effetti delle misure decretate dai governi”.

“Da chi si aggiudicherà la borsa di dottorato dell’Università di Pisa ci attendiamo un duplice contributo – aggiungono i due docenti – Nello specifico, lavorando su dati pubblicamente disponibili e relativi a casi studio sia europei che extra-europei, dovranno essere verificate differenti strategie di inclusione di tipologie comportamentali in modelli epidemiologici, con attenzione a preservare l'accuratezza statistica. Oltre a questo, il candidato dovrà fornire le migliori evidenze sul mutuo ruolo giocato dalle risposte individuali rispetto alle risposte centralizzate alla minaccia pandemica”.

Il Dottorato di Interesse Nazionale in Life Course Research offre una struttura didattica multilivello, con corsi online e in presenza presso l’Università di Firenze – dove il dottorato ha la sua sede amministrativa - e presso le Università ospitanti; 30 crediti di didattica disciplinare e transdisciplinare; Winter e Summer School dedicate e fino a 12 mesi di periodo di ricerca all'estero

Le caratteristiche del Dottorato di Interesse Nazionale in Life Course Research includono: 1) Identità tematica anziché disciplinare; 2) Natura sovra-dipartimentale e sovra-regionale del Consorzio per superare la frammentazione degli approcci locali; 3) Visione integrale e formazione multilivello (nazionale/locale).

Per maggiori informazioni: https://www.phd-lcr.com

Per fare domanda: https://www.unifi.it/p12401.html

 

Una lettura originale di quelli che sono tre “contenitori” importanti della nostra contemporaneità: moda, sport e turismo. E’ questa la cifra di “Fashion, Sport, Tourism”, la nuova mostra al Museo della Grafica curata dai professori Alessandro Tosi dell’Università di Pisa e Lorenzo Cantoni dell’Università della Svizzera italiana (Lugano, Svizzera).



Il percorso di visita si snoda attraverso immagini ed emozioni che uniscono sport, inteso come attività sociale all’area aperta e divertimento, moda, tema decisivo della società attuale, e turismo inteso come viaggio alla scoperta degli altri e di noi stessi. Opere grafiche, manifesti, abiti e video dal primo ‘900 a oggi, dove spiccano campioni sportivi, luoghi iconici di villeggiatura e nomi di stilisti come Elsa Schiaparelli, Emilio Pucci, Bally, Caruso, Purest e Miu Miu. Il risultato è una commistione di linguaggi che preconizza un nuovo modo di fare comunicazione come nel video in cui il tennista svizzero Roger Federer pubblicizza il suo Paese come meta di un nuovo Grand Tour.
La mostra, inaugurata il 5 luglio resterà aperta sino al 29 ottobre 2023. Per orari e biglietti https://museodellagrafica.sma.unipi.it/.

prin murSono 259 i Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN) finanziati all’Università di Pisa dal Ministero dell’Università e della Ricerca a seguito della conclusione della procedura PRIN 2022. Nello specifico, sono stati ammessi al finanziamento 98 progetti di ricerca in cui l’Ateneo è coordinatore (di cui 31 presentati da ricercatori under 40) e altri 161 che vedono Unipi come responsabile di unità locale (di cui 56 di ricercatori under 40). Dei 98 progetti coordinati da Unipi, 34 appartengono al settore Life Sciences, 21 al settore Social Sciences and Humanities, 43 a Physical Sciences and Engineering.

A livello nazionale, sono stati finanziati quasi 3.700 progetti su circa 7.800 proposte presentate, con un tasso di successo del 47,19%. L’Università di Pisa ha presentato 506 proposte, di cui 203 in qualità di coordinatore nazionale: alla luce dei risultati raggiunti, il tasso di successo di Unipi supera la media nazionale, attestandosi al 51,18%. Significativo anche il tasso di successo del 48,77% ottenuto per le proposte presentate in qualità di coordinatore nazionale.

“I risultati della procedura PRIN 2022 confermano l’alto livello di progettualità che caratterizza la ricerca del nostro Ateneo – commenta il rettore Riccardo Zucchi – Il dato sicuramente positivo è che sono stati finanziati molti ricercatori under 40, un elemento che rispecchia le politiche di grande attenzione ai giovani che stiamo perseguendo con tutta la governance: abbiamo appena lanciato l’iniziativa MSCA-SoE@UNIPI, con nuovi incentivi messi a disposizione dall’Università di Pisa per i ricercatori e le ricercatrici che abbiano presentato una proposta di progetto nell’ambito della call MSCA-PF e abbiano superato una certa soglia di valutazione; solo pochi mesi fa abbiamo promosso il bando Starting@UNIPI per dare supporto alle giovani ricercatrici e ai giovani ricercatori interessati a presentare proposte nel bando Starting Grant dell’European Research Council (ERC). Ma la nostra attenzione non si ferma ai giovani, nei prossimi giorni annunceremo infatti il bando Consolidator@UNIPI, riservato a chi ha già più anni di esperienza nel mondo della ricerca”.

I PRIN finanziati in tutta Italia accedono allo stanziamento di 741milioni di euro previsti dal MUR. Almeno un terzo degli stanziamenti totali, circa 223 milioni di euro, andrà a progetti di professori o ricercatori con meno di 40 anni. Un risultato che porterà l’Italia a raggiungere in anticipo il target di almeno 3.150 progetti al 31 dicembre 2023 fissato a livello comunitario per l’accesso alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’importo massimo previsto dal bando per ciascun progetto di ricerca è di 250 mila euro. La valutazione è stata affidata ai Comitati di Valutazione – uno ciascuno per gli specifici settori di ricerca – nominati dal Ministero e composti da un minimo di cinque a un massimo di quindici esperti scientifici scelti dal Comitato nazionale per la valutazione della ricerca (CNVR). Nelle prossime settimane si conosceranno gli importi assegnati ai singoli progetti dell’Università di Pisa.

Il programma PRIN finanzia progetti biennali che, per complessità e natura, richiedono la collaborazione di più unità di ricerca. Il PRIN vuole promuovere e sostenere il sistema nazionale della ricerca, rafforzare le interazioni tra università ed enti di ricerca e favorire la partecipazione italiana alle iniziative nell’ambito del Programma Quadro di ricerca e innovazione dell'Unione Europea.

Filippo LippariniIl professor Filippo Lipparini, associato di Chimica Fisica al Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa, ha ricevuto il prestigioso premio "Carla Roetti" della divisione di Chimica Teorica e Computazionale della Società Chimica Italiana.

Il premio Roetti viene conferito a ricercatori al di sotto dei quarantadue anni che abbiano svolto attività di ricerca di rilevante interesse e riconosciuta importanza nell'area della chimica teorica e computazionale, mostrando al tempo stesso creatività, capacità di innovazione, autonomia e indipendenza.

Il premio 2023 è stato assegnato al professor Lipparini con la seguente motivazione: "Per la qualità ed originalità del suo contributo allo sviluppo di modelli e strategie numeriche per la chimica computazionale nonché per la continuità e rilevanza della sua produzione scientifica”.

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Aperta la selezione pubblica per l’ammissione al XXXIX ciclo (a.a. 2023-2024) del nuovo Dottorato di Interesse Nazionale in Life Course Research, che fonda un'alleanza tra 29 università italiane, tra le quali l’Università di Pisa. Il termine per la presentazione delle domande è il 7 agosto alle ore 12.00

Il programma di dottorato in Life Course Research promuove lo studio dei percorsi di vita e degli eventi significativi che li modellano da una prospettiva olistica e transdisciplinare.

Il dottorato formerà una nuova generazione di studiosi altamente qualificati mediante un approccio “evidence-based” integrato con una forte enfasi sui metodi quantitativi e sull'analisi dei dati.

Il programma prevede la costituzione di un Consorzio Scientifico tra studiosi dei settori biomedico, psicologico e socio-demografico.

Collegate a queste tematiche di ricerca, il programma offre 55 borse di dottorato tra le quali, nel curriculum socio-demografico, una specifica dell’Università di Pisa: Epidemiologia comportamentale: impatto delle risposte individuali sulle politiche pubbliche di contrasto alle pandemie.

“La pandemia da Covid-19 ha evidenziato, da parte degli individui, un’ampia gamma di risposte comportamentali tanto ai rischi legati alla malattia pandemica che alle misure di mitigazione, oltre che all’immunizzazione anti-Covid. Risposte, in alcuni casi, disallineate da quelle pubbliche, mentre in altri le hanno rinforzate – spiegano i professori Piero Manfredi e Nicola Salvati dell’Ateneo pisano che seguiranno il progetto collegato alla borsa – Quello che speriamo di ottenere è riuscire, attraverso idonee tecniche statistiche, ad evidenze le varie tipologie di risposte comportamentali registrate durante la pandemia e separarle dagli effetti delle misure decretate dai governi”.

“Da chi si aggiudicherà la borsa di dottorato dell’Università di Pisa ci attendiamo un duplice contributo – aggiungono i due docenti – Nello specifico, lavorando su dati pubblicamente disponibili e relativi a casi studio sia europei che extra-europei, dovranno essere verificate differenti strategie di inclusione di tipologie comportamentali in modelli epidemiologici, con attenzione a preservare l'accuratezza statistica. Oltre a questo, il candidato dovrà fornire le migliori evidenze sul mutuo ruolo giocato dalle risposte individuali rispetto alle risposte centralizzate alla minaccia pandemica”.

Il Dottorato di Interesse Nazionale in Life Course Research offre una struttura didattica multilivello, con corsi online e in presenza presso l’Università di Firenze – dove il dottorato ha la sua sede amministrativa - e presso le Università ospitanti; 30 crediti di didattica disciplinare e transdisciplinare; Winter e Summer School dedicate e fino a 12 mesi di periodo di ricerca all'estero

Le caratteristiche del Dottorato di Interesse Nazionale in Life Course Research includono: 1) Identità tematica anziché disciplinare; 2) Natura sovra-dipartimentale e sovra-regionale del Consorzio per superare la frammentazione degli approcci locali; 3) Visione integrale e formazione multilivello (nazionale/locale).

Per maggiori informazioni: https://www.phd-lcr.com

Per fare domanda: https://www.unifi.it/p12401.html

 

Martedì, 18 Luglio 2023 17:20

S-passo al Museo: campi settembrini

In collaborazione con Feronia APS, il Museo di Storia Naturale organizza in settembre "S-passo al Museo: campi settembrini 2023" una serie di giornate dedicate ai bambini. Nella prima settimana l’obiettivo sarà percorrere un viaggio alla scoperta di nuove forme d’arte, ispirandosi alle collezioni naturali. Nella seconda settimana, i bambini si interfacceranno coj attività volte alla scoperta dei vulcani, degli artropodi, dell’archeologia e dell’Acquario.

Tutte le informazioni e il link per la prenotazione al link: https://www.msn.unipi.it/it/eventi/s-passo-al-museo-2023/

 

 

Pisa - Il Circolo culturale Filippo Mazzei ha premiato i vincitori del Contamination lab 2023. La cerimonia si è svolta il 4 luglio in occasione dell’Indipendence Day a Villa di Corliano. Nel corso della serata, i due team vincitori Fill the Gap, composto da Giuseppa Lonoce, Eliana Maraglino ed Alessandro Tripodi, e Hear Again, di cui fanno parte Annachiara Aiello, Dario Balboni, Giacomo Carfì e Sebastian Serra hanno esposto la loro idea di impresa e hanno ricevuto una targa da Massimo Balzi, Presidente del Circolo culturale Filippo Mazzei.

 “Un grazie al Presidente Balzi per la bellissima iniziativa e per avere coinvolto il nostro Ateneo anche quest’anno in questo importante evento organizzato dal Circolo Culturale Filippo Mazzei – ha detto il professor Marco Macchia, Delegato del Rettore per i Rapporti con il Territorio - la scelta di premiare gli Startupper vincitori del Contamination Lab evidenzia il valore dei nostri giovani e delle loro idee innovative.”

Il circolo culturale Filippo Mazzei, così chiamato in onore al medico e diplomatico italoamericano, opera per valorizzare le discipline a cui il Mazzei si dedicò in vita, dunque politica, quella estera in particolare, giornalismo, agricoltura, economia e medicina. In un quadro di amicizia e scambio tra i popoli, in particolare con gli Usa, il circolo organizza eventi, raccolte di fondi e iniziative di volontariato a tutela del nostro patrimonio culturale e dell’italian food.


Unica in Italia, parte all’Università di Pisa la laurea magistrale in Biotecnologie e Intelligenza Artificiale Applicata alla Salute che consentirà di ottenere un doppio titolo con l’Università di Aix-Marsiglia o con l’Università di Stoccolma. L’obiettivo è di formare figure professionali nell’ambito delle biotecnologie applicate alla salute con competenze trasversali e digitali avanzate.

“I progressi compiuti negli ultimi anni nelle applicazioni dell'Intelligenza Artificiale (AI) per la salute dimostrano una crescente domanda di formazione da parte degli operatori sanitari e di tutti coloro che sono coinvolti nella ricerca biotecnologica e biomedica - spiega il professore Roberto Giovannoni dell’Ateneo pisano – da cui l’esigenza di creare un corso di laurea interdisciplinare e internazionale con lezioni ed attività didattiche interamente in lingua inglese, e chi si iscrive potrà avere borse di mobilità per studiare negli atenei partner in Francia e Svezia e per svolgere tirocini o internati di tesi in prestigiose università, istituti di ricerca e aziende”.

 La laurea magistrale è stata disegnata ed attivata nell’ambito del progetto europeo “AI and Health”, finanziato dalla Commissione Europea nel bando DIGITAL EUROPE, cui partecipano l’Università di Pisa, l’Università di Aix-Marsiglia, l’Università di Stoccolma, l’Università di Barcellona, l’Inria (Institut National De Recherche en Informatique et Automatique) e, come partner industriali, due aziende pisane, Kode Srl e Ingeniars, quest’ultima già spin-off dell’Ateneo pisano, e Genomeup di Roma. Per l’Università di Pisa sono coinvolti i dipartimenti di Biologia, Ingegneria dell’Informazione, Informatica, Farmacia, Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia, Giurisprudenza.



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