Borsa presso il Centro CIDIC “Esperienze di formazione e attività di promozione dell’immagine dell’Ateneo - Elaborazione di un format di orientamento e assistenza per produzione e postproduzione”
Borsa presso il Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura (CIDIC) “Esperienze di formazione e attività di promozione dell’immagine dell’Ateneo - Attività di affiancamento alle dirette degli eventi di Ateneo"”
Le tossine ambientali possono rappresentare un fattore di rischio per Parkinson e diabete
Un nuovo studio pubblicato su “Pharmaceuticals”, rivista open access di chimica farmaceutica e scienze del farmaco, ha evidenziato come alcune tossine ambientali che possono causare la malattia di Parkinson sono un fattore di rischio anche per il diabete, dimostrando così una vulnerabilità condivisa tra neuroni dopaminergici e beta-cellule pancreatiche.
La ricerca, che è durata tre anni, è stata realizzata dagli studiosi del Dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia dell’Università di Pisa, in collaborazione con quelli del Dipartimento di Scienze cliniche biotecnologiche e applicate dell’Università de L’Aquila. In particolare, gli autori della pubblicazione sono Marco Carli, Francesca Vaglini, Eleonora Risaliti, Gianluca Citi, Matilde Masini, Shivakumar Kolachalam, Giovanni Umberto Corsini, Michela Novelli, Vincenzo De Tata e Marco Scarselli per l’Ateneo pisano, Roberto Maggio per quello de L’Aquila.
“Il nostro studio – ha commentato il professor Marco Scarselli (foto in alto), associato di Farmacologia - ha evidenziato che alcune tossine ambientali, come il pesticida rotenone, possono essere un fattore di rischio non solo per la malattia di Parkinson ma anche per il diabete. D’altra parte, purtroppo, le malattie del sistema nervoso centrale spesso si presentano con comorbidità che coinvolgono anche organi e sistemi periferici”.
“Questa ricerca – ha continuato il dottor Marco Carli (foto in basso), specializzando in Farmacologia e tossicologia clinica - ha sottolineato come i neuroni dopaminergici e le beta-cellule pancreatiche condividano una significativa vulnerabilità verso alcune tossine, dovuto allo stress ossidativo a cui sono sottoposte durante la loro attività e/o a sostanze esogene. D’altronde, le beta-cellule pancreatiche esprimono recettori, enzimi e trasportatori del sistema dopaminergico che potrebbe spiegare una certa similitudine con i neuroni dopaminergici. I nostri esperimenti hanno anche dimostrato che Metformina e Vitamina E proteggono dalla tossicità indotta da Rotenone, indicando un uso potenziale di queste due sostanze”.
La pubblicazione dal titolo “β-Cells Different Vulnerability to the Parkinsonian Neurotoxins Rotenone, 1-Methyl-4-phenylpyridinium (MPP+) and 6-Hydroxydopamine (6-OHDA)” è consultabile all’indirizzo della rivista “Pharmaceuticals“: https://www.mdpi.com/1424-8247/14/8/767
borsa di ricerca Analisi dell’azione pubblica delle organizzazioni professionali del lavoro sociale e delle policy practice dei social workers in Europa prima, durante e dopo la pandemia da Covid-19
Incarico per lavoro autonomo sul tema: "Valutazione della tipologia di vetratura per un’analisi acustica atta a valutare l’attenuazione di queste serre nonché il loro contributo alla riduzione dei consumi energetici"
Incarico per lavoro autonomo sul tema: "Analisi comparativa fra dati ambientali e microclimatici misurati e una modellazione tramite il programma Energy Plus"
due incarichi, dettagliati nell'Allegato A, uno nell’ambito della ricerca "Dante: fonti per la biografia” e uno nell’ambito del progetto “
Incarico sul tema “Supporto alla attività di dissemination, divulgazione dei risultati”
Borsa di studio per nuovi farmacisti, c’è l’accordo tra Farm@rete e Università di Pisa
Una borsa di studio per il Dipartimento di Farmacia destinata ad una studentessa o uno studente del Comprensorio del Cuoio che si diploma in uno dei tre istituti superiori cittadini e che sceglie di proseguire il proprio percorso di studi all’Università di Pisa. Questo il contenuto della convenzione sottoscritta questa mattina da Farm@rete, il network tra le cinque società che gestiscono le farmacie comunali di San Miniato, Fucecchio, Castelfranco di Sotto, Montopoli in Val D’Arno e Santa Croce sull’Arno e l’Università di Pisa con il quale si prevede, a partire dall’anno accademico 2021/2022, la copertura delle tasse d’iscrizione per uno studente o una studentessa immatricolato/a al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia all’Università di Pisa e residente in uno dei Comuni del Comprensorio.
A sottoscrivere questo accordo sono stati Luigi Giglioli, coordinatore di Farm@rete, e il prorettore vicario dell’Università di Pisa, Carlo Petronio, alla presenza di Marco Macchia docente del Dipartimento di Farmacia, dell’assessora regionale all’istruzione Alessandra Nardini, del sindaco di San Miniato Simone Giglioli, del sindaco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti, dell’assessore del Comune di Santa Croce sull’Arno Daniele Bocciardi, del sindaco di Montopoli in Val d’Arno Giovanni Capecchi e del sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, oltre ai rappresentanti delle farmacie comunali (Massimo Parentini amministratore Unico Santa Croce Pubblici Servizi Srl, Carla Pucciarelli di Farmavaldera e Coordinatrice tecnica farmacie Cispel Toscana, Eleonora Bitozzirappresentante della Fucecchio Servizi e Niccolò Bagnoli di Cispel) e dei tre istituti superiori del Comprensorio (I.T. "Cattaneo", Liceo "Marconi" e Istituto "Checchi").
La convenzione, della durata di cinque anni, stabilisce che la borsa di studio resti attiva per tutti i cinque anni cel ciclo unico di laurea, se lo studente o la studentessa consegue, entro il 30 settembre di ogni anno, 30 CFU per il primo, 60 CFU per il secondo, 90 CFU per il terzo, 120 CFU per il quarto e 150 CFU per il quinto anno. Il sostegno agli studenti sarà comunque valido anche dopo la scadenza dell’accordo e sarà garantito fino alla fine del loro percorso di studi.
“Con la sottoscrizione di questa importante convenzione con l’Università di Pisa, oggi si realizza un altro importante tassello del percorso di crescita del progetto Farm@rete – dichiara il coordinatore di Farm@rete, Luigi Giglioli -. Le farmacie pubbliche da sempre reinvestono risorse sui propri territori, da quest’oggi lo faranno anche alla luce di un percorso circolare che ha voluto unire istituzioni scolastiche del territorio (scuole superiori presenti sui vari territori comunali in cui insiste Farm@rete e loro studenti) istruzione universitaria, (grazie al prezioso contributo dell’Università di Pisa e nello specifico del dipartimento di Farmacia che ha abbracciato con entusiasmo il progetto proposto grazie alla sensibilità ed alla competenza del prof. Macchia) e mondo del lavoro (farmacie) creando un percorso che permetterà ai giovani dei propri territori di crescere e formarsi, diventando i farmacisti del futuro i quali potranno essere, se lo vorranno, nuovi importanti attori di un percorso di crescita professionale nella realtà farmaceutiche di Farm@rete – e conclude -. Insomma un percorso di crescita che vede i Comuni del comprensorio del cuoio, tramite Farm@rete, attori di uno sviluppo culturale e professionale in grado di sviluppare istruzione, formazione, crescita professionale e opportunità lavorative; un motivo in più per capire l’importanza delle farmacie pubbliche e la valenza socio economica che le stesse rivestono per i singoli Comuni”.
"Con l’istituzione di questa borsa di studio, dedicata agli studenti immatricolati al nostro corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia - ha dichiarato il prorettore vicario dell'Università di Pisa, Carlo Petronio - Farm@Rete ci offre un sostegno importante al nostro impegno in difesa del diritto all’accesso agli studi universitari. Diritto fondamentale per il futuro delle nuove generazioni e del nostro Paese e da sempre al centro delle politiche dell’Università di Pisa che anche in questi lunghi mesi di pandemia non ha mancato di varare misure a sostegno degli studenti in difficoltà".
“Quando il dottor Giglioli mi ha parlato di questa bellissima iniziativa ho subito accettato con entusiasmo la sua proposta di esserne il coordinatore nonché il referente per l'Università di Pisa dal momento che rappresenta uno di quei casi concreti in cui le istituzioni ed il mondo del lavoro si incontrano e fanno squadra per valorizzare i nostri giovani e le loro professionalità future – dichiara il professor Marco Macchia -. Il valore di questa importante iniziativa risiede proprio nelle sue finalità dal momento che Farm@rete andrà a finanziare l'intero percorso di studi di studenti meritevoli del corso di laurea Magistrale a ciclo unico in Farmacia, e quindi darà particolare valore proprio al percorso formativo che è fondante per la futura attività nella professione di farmacista. Tutto questo anche alla luce del fatto che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede la riforma delle lauree abilitanti al fine di semplificare e velocizzare l'inserimento dei laureati nel mondo del lavoro - e conclude -. Gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Farmacia che fruiranno negli anni di questa opportunità, potranno poi interagire e confrontarsi in concreto con la realtà delle Farmacie Comunali della Farm@rete ed iniziare fin da subito ad avere un collegamento diretto con il mondo della professione di farmacista”.
“Come Regione Toscana da anni nel panorama nazionale siamo un’eccellenza sul fronte del diritto allo studio e questo ci riempie di orgoglio - ha affermato nel suo intervento l’assessora regionale all’Istruzione e Università Alessandra Nardini -. Abbiamo sempre cercato di sostenere chi veniva da famiglie con minori possibilità economiche per consentirgli proseguire il proprio percorso di studi. Il diritto allo studio non solo è un diritto sancito dalla nostra Costituzione, ma è per noi una priorità, perchè come Toscana vogliamo continuare a scommettere sulle giovani generazioni. Allo stesso tempo crediamo sia urgente e necessario stabilire una più stretta connessione con il mondo del lavoro, con le esigenze delle realtà territorio. Per questo sono ancora più convinta che questo progetto che lega merito e territorio sia virtuoso e voglio per questo ringraziare le amministrazioni comunali, la rete di farmacie coinvolte, l'Università di Pisa con la Facoltà di Farmacia – e conclude -. La firma di oggi è un investimento, questo territorio sceglie in maniera sinergica e condivisa di scommettere sulle proprie ragazze e sui propri ragazzi. È una scelta per cui esprimo il mio apprezzamento e il mio ringraziamento”.
“Tra gli obiettivi del progetto Farm@rete c’era quello di stabilire un rapporto sinergico tra le farmacie comunali dei territori per consentire non solo una maggiore efficienza sul piano economico delle singole strutture ma, sopratutto, la definizione condivisa di servizi e progetti che vanno a vantaggio di tutti i cittadini, in questo caso della fascia più giovane – dichiarano i sindaci -. Con questa borsa di studio vogliamo investire nella formazione e dare un’opportunità ai farmacisci del domani, e lo vogliamo fare in un momento, come quello pandemico che ancora non si è concluso, in cui ci siamo resi sempre più conto dell’importanza di questo servizio nel supporto al comparto sanitario. Fare rete è un’opportunità che abbiamo colto già da qualche anno e che adesso sta dando i propri frutti – e concludono -. Ringraziamo l’Università di Pisa per aver accolto con entusiamo questa proposta, il coordinatore di Farm@rete per l’impegno profuso in questo progetto e tutto il personale impiegato nelle nostre farmacie comunali per il grande lavoro che stanno svolgendo nella lotta al Covid”.
(Fonte: Ufficio stampa Farm@rete).
La professoressa Benedetta Mennucci tra le “Inspiring Fifty” italiane
C’è anche una professoressa dell’Università di Pisa tra le “Inspiring Fifty” italiane 2021, le 50 donne più influenti nel campo STEM in Italia: si tratta di Benedetta Mennucci, professoressa ordinaria di Chimica Fisica al Dipartimento di Chimica e Chimica industriale, a capo del gruppo di ricerca MoLECoLab.
La professoressa Mennucci negli ultimi dieci anni è stata presidente della Scuola di dottorato in Chimica e Scienza dei Materiali dell’Università di Pisa e presidente della Divisione di Chimica Teorica e Computazionale della Società Chimica Italiana. Il suo principale interesse di ricerca è lo sviluppo di nuovi modelli teorici, la loro implementazione in codici di calcolo altamente performanti e la loro applicazione a processi chimici e biologici. Per due volte è stata insignita dell'European Research Council (ERC) Grant per progetti di ricerca che sviluppano nuove tecniche computazionali per studiare i processi di raccolta della luce in sistemi naturali e artificiali (ERC-2011-StG EnLight) e la funzione biologica delle proteine fotorecettrici (ERC-2017-AdG LIFETimeS).
La selezione delle “Inspiring Fifty” avviene nell’ambito di una iniziativa europea lanciata in Olanda nel 2015 dalle imprenditrici digitali Janneke Niessen e Joelle Frjters per contribuire alla diversità di genere nel mondo della tecnologia. Il loro motto è “If she can see it, she can be it”, rivolto principalmente alle bambine e le ragazze che non hanno ancora chiara la percezione che le carriere STEM sono alla loro portata.
Nella lista italiana ci sono anche altre donne laureate all’Università di Pisa: Anna Grassellino, laureata in Ingegneria elettronica, oggi direttrice del “National Quantum Information Science Superconducting Quantum Materials and Systems Center” al FermiLab di Chicago, Barbara Mazzolai, laureata in Biologia, oggi Associate Director per la robotica dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, Lisa Barsotti, laureata in Fisica e oggi ricercatrice al MIT di Boston, e Luigia Carlucci Aiello, laureata in Matematica all’Università di Pisa e allieva della Scuola Normale Superiore, a lungo professoressa ordinaria di Informatica alla Sapienza di Roma.