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Comunicati stampa

Tra il 28 settembre e il 14 ottobre si svolgerà l'edizione 2021 del Festival dello sviluppo sostenibile, organizzato da ASVIS per sensibilizzare e mobilitare la società sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, diffondere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). 

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Entro il 24 settembre tutto il personale UniPi può registrare a questo link (anche in modo provvisorio riservandosi di perfezionare successivamente la descrizione dell'evento) gli eventi nel rispetto delle linee guida previste e ottenere cosi visibilità nel calendario del Festival gestito da ASVIS. 

I promotori degli eventi sono inoltre pregati di far pervenire gli estremi degli eventi (titolo, data, sede dell'evento e dipartimento o centro di afferenza), all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. in modo che possa essere predisposto il calendario degli eventi organizzati nell'ambito del Festival dello sviluppo sostenibile dal nostro Ateneo e sia data visibilità agli eventi nel nostro sito web istituzionale. 

Tra il 28 settembre e il 14 ottobre si svolgerà l'edizione 2021 del Festival dello sviluppo sostenibile organizzato da ASVIS per sensibilizzare e mobilitare la società sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale e diffondere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs). 

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Entro il 24 settembre tutto il personale UniPi può registrare a questo link (anche in modo provvisorio riservandosi di perfezionare successivamente la descrizione dell'evento) gli eventi nel rispetto delle linee guida previste e ottenere cosi visibilità nel calendario del Festival gestito da ASVIS. 

I promotori degli eventi sono inoltre pregati di far pervenire gli estremi degli eventi (titolo, data, sede dell'evento e dipartimento o centro di afferenza), all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. in modo che possa essere predisposto il calendario degli eventi organizzati nell'ambito del Festival dello sviluppo sostenibile dal nostro Ateneo e sia data visibilità agli eventi nel nostro sito web istituzionale. 

Si è conclusa la seconda edizione della summer school dell’Università di Pisa su “Consciousness and Cognition” (https://www.unipi.it/index.php/humanities/item/16643-consciousness-cognition) diretta dal professor Bruno Neri del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, organizzata in collaborazione con l’Istituto Lama Tzong Khapa (ILTK) e con l’Associazione Frontiers of Mind. La scuola ha usufruito di un significativo contributo da parte dell’Unione Buddista Italiana sotto forma di borse di studio destinate agli studenti provenienti da paesi a basso reddito pro capite. 

Nonostante il riacutizzarsi dei problemi sanitari dovuti al Covid, 30 studenti (19 in presenza e 11 a distanza), provenienti da 18 nazioni e quattro continenti, hanno partecipato alla scuola che si è svolta dal 28 agosto al 5 settembre. L’evento ha goduto della impareggiabile cornice dell’ILTK, che ha messo a disposizione una tensostruttura appositamente attrezzata all’interno del parco di sua proprietà. In tal modo gli studenti hanno potuto usufruire anche di un programma integrativo con sessioni di meditazione e yoga guidate, offerto dall’Istituto. 

Parola chiave la multidisciplinarità che ha richiesto il coinvolgimento di ben 16 docenti, interni ed esterni all’Ateneo, con esperienze specifiche che spaziano dalla filosofia alla meccanica quantistica, dalla psicologia/psicanalisi alle neuroscienze, all’intelligenza artificiale, alla biosemiotica, alle tecniche diagnostiche, agli stati non ordinari di coscienza indotti con l’uso di sostanze psicoattive, l’ipnosi, le pratiche contemplative.

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Uno degli obiettivi a cui il progetto è improntato è quello di proporre anche visioni alternative a quella riduzionista imperante nel campo delle neuroscienze, in modo da fornire agli studenti, su un problema che è, di fatto, ancora completamente aperto, gli strumenti per porsi le giuste domande, piuttosto che una serie di risposte preconfezionate.

martinengoIl 1° settembre è mancato a Savona, dove era nato nel 1930, il Prof. Alessandro Martinengo. Allievo della Facoltà di Lettere di Pisa e della Scuola Normale Superiore, nel 1963 si era, rispettivamente, laureato in Lettere Moderne e diplomato in Filologia Romanza.

Dopo la laurea aveva trascorso un anno di perfezionamento come lettore di Italiano nelle Università di Heidelberg e Zurigo e successivamente usufruito di una borsa di studio annuale dell’Instituto Caro y Cuervo di Bogotá, al termine della quale aveva ottenuto il diploma di "Literatura Hispanoamericana". È stato docente incaricato di Letteratura Ispanoamericana nella Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Pisa e di Lingua e Letteratura Spagnola dell’ateneo di Trieste.

Chiamato dalla Facoltà di Lettere di Pisa come Professore Ordinario di Lingua e Letteratura Spagnola nel 1968, ha svolto tale insegnamento (poi Letteratura Spagnola) fino al 2003 e ricoperto numerose cariche (Direttore di Istituto, Presidente del Corso di laurea in Lingue e Letterature Straniere della Facoltà di Lettere, Coordinatore del Dottorato in Iberistica con sede a Pisa). È stato tra i fondatori dell’AISPI, l’Associazione degli Ispanisti Italiani, che lo ha visto anche Presidente dal 1985 al 1988.

Ha ricevuto numerosi riconoscimenti in campo nazionale e internazionale (fra cui, nel 2007, la laurea honoris causa dell’Università Ricardo Palma di Lima) e contribuito attivamente alla vita culturale della città come membro della giuria del Premio Pisa.

Studioso del Siglo de Oro (in particolare di Gracián e Quevedo, cui ha dedicato importanti volumi), raffinato traduttore e interprete di alcuni fra i suoi più importanti testi, ha esplorato anche aspetti non marginali della letteratura della Conquista e della poesia spagnola moderna e contemporanea (José de Espronceda, Antonio Machado).

Lascia un vuoto incolmabile tra i suoi numerosi allievi, molti dei quali hanno seguito i suoi percorsi di ricerca e che ora ricordano, accanto al suo generoso magistero, la sua infaticabile disponibilità al dialogo e al confronto.

Giulia Poggi e Federica Cappelli

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