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Comunicati stampa

Sono aperte le candidature per partecipare a Innovation Campus – Smart Things, programma di formazione sviluppato da Samsung Electronics Italia insieme all’Università di Pisa con l’obiettivo di offrire agli studenti le competenze digitali necessarie per essere competitivi in un mercato del lavoro in continua evoluzione come quello attuale, facendo leva sui nuovi trend tecnologici.

L’iniziativa si traduce in un vero e proprio corso di formazione destinato a 25 studenti iscritti per l’anno accademico 2020/2021 al terzo anno e al primo anno fuori corso dei corsi di laurea triennali presso i dipartimenti di Informatica e Ingegneria dell’Informazione. Il corso, che ha una durata di circa 230 ore, andrà a integrarsi ai percorsi universitari già avviati e, alla sua conclusione, potranno essere riconosciuti crediti formativi dai rispettivi corsi di studio: oltre alla partecipazione alle lezioni in modalità virtuale, a causa dell’emergenza sanitaria, i ragazzi saranno chiamati anche a sviluppare un vero progetto di gruppo, per mettere in pratica quanto appreso nella prima fase di didattica frontale, e immergersi sin da subito in un’esperienza concreta per avvicinarsi così al mondo del lavoro.

samsung 2021

Samsung, in collaborazione con l’Università di Pisa, metterà a disposizione l’esperienza e la competenza dei propri ingegneri e ricercatori per aiutare gli studenti ad acquisire competenze digitali avanzate su temi come l’Internet of Things applicato al mercato dei prodotti Consumer Electronics, potenziando al contempo le capacità di ideazione, gestione progettuale e problem solving, le cosiddette soft skills, ovvero quelle capacità altrettanto rilevanti per diventare professionisti preparati ad affrontare le sfide future.

Per partecipare alla selezione, occorre inviare la propria candidatura entro e non oltre le ore 12.00 del 25 febbraio 2021 attraverso il sito web dell’Università. Gli studenti saranno poi chiamati a sostenere un test di ammissione e un colloquio. Una commissione composta da docenti dell’Ateneo e da rappresentanti di Samsung, infine, sceglierà gli studenti più meritevoli valutandone la carriera accademica e la motivazione.

“In Italia stiamo assistendo a un divario sempre più ampio tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle realmente disponibili. I nuovi trend digitali stanno infatti generando nuove opportunità che al momento non riescono a essere colte dai nostri giovani perché mancano profili adeguati. Fenomeno questo che da un lato sfavorisce l’occupazione e dall’altro rallenta la crescita del Paese. Con Innovation Campus - Smart Things vogliamo fare la nostra parte nel ridurre questo gap, preparando i nostri giovani ad affrontare i lavori del prossimo futuro”, ha commentato Anastasia Buda, Corporate Social Responsibility Manager di Samsung Electronics Italia.

“Con questo progetto l’Università di Pisa intende dare l’opportunità agli studenti dei nostri corsi di laurea triennale di Informatica e Ingegneria dell’Informazione, già fortemente richiesti dal mercato del lavoro, di arricchire ulteriormente il proprio percorso formativo attraverso una formazione specifica sul tema dell’IoT e con la realizzazione di progetti che li aiuteranno a sviluppare anche la capacità di lavorare in gruppo e di risolvere problemi - ha aggiunto il professor Rossano Massai, prorettore per gli studenti e delegato al placement per l’Università di Pisa - L’importante iniziativa si pone anche l’obiettivo di stimolare gli studenti triennali alla prosecuzione degli studi con la laurea magistrale, che apre eccellenti orizzonti di carriera e professionali che i giovani triennalisti spesso sono portati a sottovalutare a causa della forte domanda che il mercato del lavoro offre per i loro profili in questo momento. Si consolida così la collaborazione con Samsung Electronics Italia, avviata già da alcuni anni, sul tema centrale dello sviluppo delle competenze digitali”.

Ulteriori informazioni a questo link.

È completamente open source, facile da usare e, soprattutto, sicuro. Stiamo parlando di Eligere, il sistema di voto online messo a punto dall’Università di Pisa e utilizzato il 4 febbraio scorso dall’assemblea della CRUI per eleggere i nuovi membri della giunta.

Una tornata elettorale che ha coinvolto 82 rettori italiani e che si è svolta in modo ordinato e senza problemi tecnici significativi, nonostante la grande novità. Era, infatti, la prima volta che queste elezioni si tenevano in modalità completamente digitale, semplicemente utilizzando un pc, un tablet o il cellulare personale invece di recarsi alle urne “in presenza”.

Un successo, quello di Eligere – messo dall’Università di Pisa a disposizione del sistema universitario nazionale – che conferma la solidità di questo nuovo sistema elettorale, già testato in precedenza dallo stesso Ateneo toscano in vari appuntamenti. È il caso dell’Election Day di questo gennaio per il rinnovo di numerose cariche accademiche, tra dottorato, scuole di specializzazione e giunte. In quell’occasione il voto aveva coinvolto 1591 membri della comunità universitaria pisana. Già a novembre 2020, però, Eligere aveva dato prova della sua affidabilità in occasione delle elezioni per il rinnovo dei componenti del Senato accademico, delle Commissioni scientifiche di area e del Collegio di disciplina. Una tornata elettorale che ha visto votare ben 2.455 elettori. Complessivamente, fino ad oggi, il sistema è stato utilizzato da 4515 votanti in 6 appuntamenti elettorali.

«Il sistema Eligere – ha commentato il rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella - è figlio dei tempi che cambiano, certo, ma anche di una Pandemia che ci sta insegnando a guardare ai problemi da prospettive inedite, così da trovare soluzioni sempre più innovative». «Fin dall’inizio – ha aggiunto - la nostra Università ha lavorato per non subire l'emergenza sanitaria in corso e gestirla in modo efficace, così da cogliere le opportunità che anche un evento tragico può offrire». «Quello che stiamo vivendo – ha concluso il rettore - ci impone di cambiare il modo con cui abbiamo sempre fatto le cose. Sta a noi accettare la sfida e trovare soluzioni che non siano temporanee, ma che possano rappresentare un primo ‘seme’ da cui far crescere un domani più solido».

«Vista l’importanza e la delicatezza del voto nella vita democratica di una comunità – ha spiegato Antonio Cisternino, presidente del Sistema informatico di Ateneo - Eligere è stato disegnato avendo in mente tutti i livelli di sicurezza e seguendo un principio di distribuzione dei ruoli che ha fatto sì che nessuno avesse in mano tutte le chiavi del sistema. Si tratta di un software completamente open source, dove non sono presenti elementi di terze parti e che quindi può essere gestito tutto in house, garantendo altissimi livelli di sicurezza».

Alla base di Eligere, l’uso di tecniche crittografiche all’avanguardia, che assicurano che il contenuto dell’urna non sia accessibile se non al termine delle votazioni, affiancate da procedure e cerimoniali volti ad assicurare trasparenza e separazione delle funzioni. All’avvio delle procedure di voto, ad esempio, il sistema genera le chiavi crittografiche necessarie per decifrare il contenuto dell’urna; una per ciascun garante dell’elezione che ha poi il compito di custodirla e metterla a disposizione solo a conclusione delle operazioni di voto, per consentire lo spoglio delle schede.

Rigidissimo anche il protocollo che garantisce l’anonimato dei votanti, con il sistema Eligere che emette dei “biglietti” di voto che solo l’urna digitale riconosce ed usa per generare la scheda elettorale, assicurando che il voto non sia associabile all’elettore. Infine, il riconoscimento a distanza degli elettori è reso possibile attraverso le videochiamate che Eligere coordina per assicurare l’identità dei partecipanti al voto.

I codici sorgente di Eligere sono a disposizione della comunità open source su GitHub all’indirizzo https://github.com/Unipisa/Eligere

Il Board dei Direttori della Novo Nordisk Foundation ha nominato la professoressa Anna Solini membro del Committee on Steno Research Collaboration per il quadriennio 2021-2024.

La Novo Nordisk Foundation è una fondazione danese di rilevanza mondiale che ha l’obiettivo di supportare cause scientifiche, umanitarie e sociali, promuovendo la ricerca e le forme di sviluppo intellettuale che migliorino la vita degli individui e la sostenibilità della società.

I quattro membri del comitato sono scelti tra riconosciuti esperti di livello internazionale con precedente esperienza in comitati scientifici, comitati accademici e altre rilevanti organizzazioni. Il loro compito è di valutare la qualità scientifica e le potenziali ricadute pratiche di progetti di ricerca clinica provenienti da tutto il mondo, e che spaziano dall’epidemiologia alla medicina traslazionale, dall’utilizzo adeguato dei big data, alla promozione della medicina digitale, dalla continuità della cura allo sviluppo della educazione e della formazione medica.

Anna Solini è professore associato di Medicina Interna al Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e di Area Critica, diretto dal professore Angelo Gemignani, ed esercita la sua attività clinica presso la Unità Operativa di Medicina 1 dell’AUOP, diretta dal prof Stefano Taddei.

Anna_Solini.JPGIl Board dei Direttori della Novo Nordisk Foundation ha nominato la professoressa Anna Solini (foto) membro del Committee on Steno Research Collaboration per il quadriennio 2021-2024.

La Novo Nordisk Foundation è una fondazione danese di rilevanza mondiale che ha l’obiettivo di supportare cause scientifiche, umanitarie e sociali, promuovendo la ricerca e le forme di sviluppo intellettuale che migliorino la vita degli individui e la sostenibilità della società.

I quattro membri del comitato sono scelti tra riconosciuti esperti di livello internazionale con precedente esperienza in comitati scientifici, comitati accademici e altre rilevanti organizzazioni. Il loro compito è di valutare la qualità scientifica e le potenziali ricadute pratiche di progetti di ricerca clinica provenienti da tutto il mondo, e che spaziano dall’epidemiologia alla medicina traslazionale, dall’utilizzo adeguato dei big data, alla promozione della medicina digitale, dalla continuità della cura allo sviluppo della educazione e della formazione medica.

Anna Solini è professore associato di Medicina Interna al Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e di Area Critica, diretto dal professore Angelo Gemignani, ed esercita la sua attività clinica presso la Unità Operativa di Medicina 1 dell’AUOP, diretta dal professore Stefano Taddei.

È completamente open source, facile da usare e, soprattutto, sicuro. Stiamo parlando di Eligere, il sistema di voto online messo a punto dall’Università di Pisa e utilizzato il 4 febbraio scorso dall’assemblea della CRUI per eleggere i nuovi membri della Giunta. Una tornata elettorale che ha coinvolto 82 rettori italiani e che si è svolta in modo ordinato e senza problemi tecnici significativi, nonostante la grande novità. Era, infatti, la prima volta che queste elezioni si tenevano in modalità completamente digitale, semplicemente utilizzando un pc, un tablet o il cellulare personale invece di recarsi alle urne “in presenza”.

sala crui

Un successo, quello di Eligere – messo dall’Università di Pisa a disposizione del sistema universitario nazionale – che conferma la solidità di questo nuovo sistema elettorale, già testato in precedenza dallo stesso Ateneo toscano in vari appuntamenti. È il caso dell’Election Day di questo gennaio per il rinnovo di numerose cariche accademiche, tra dottorato, scuole di specializzazione e giunte. In quell’occasione il voto aveva coinvolto 1591 membri della comunità universitaria pisana. Già a novembre 2020, però, Eligere aveva dato prova della sua affidabilità in occasione delle elezioni per il rinnovo dei componenti del Senato accademico, delle Commissioni scientifiche di area e del Collegio di disciplina. Una tornata elettorale che ha visto votare ben 2.455 elettori. Complessivamente, fino ad oggi, il sistema è stato utilizzato da 4515 votanti in 6 appuntamenti elettorali.

«Il sistema Eligere – ha commentato il Rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella - è figlio dei tempi che cambiano, certo, ma anche di una Pandemia che ci sta insegnando a guardare ai problemi da prospettive inedite, così da trovare soluzioni sempre più innovative». «Fin dall’inizio – ha aggiunto - la nostra Università ha lavorato per non subire l'emergenza sanitaria in corso e gestirla in modo efficace, così da cogliere le opportunità che anche un evento tragico può offrire». «Quello che stiamo vivendo – ha concluso il Rettore - ci impone di cambiare il modo con cui abbiamo sempre fatto le cose. Sta a noi accettare la sfida e trovare soluzioni che non siano temporanee, ma che possano rappresentare un primo ‘seme’ da cui far crescere un domani più solido».

«Vista l’importanza e la delicatezza del voto nella vita democratica di una comunità – ha spiegato Antonio Cisternino, Presidente del Sistema informatico di Ateneo - Eligere è stato disegnato avendo in mente tutti i livelli di sicurezza e seguendo un principio di distribuzione dei ruoli che ha fatto sì che nessuno avesse in mano tutte le chiavi del sistema. Si tratta di un software completamente open source, dove non sono presenti elementi di terze parti e che quindi può essere gestito tutto in house, garantendo altissimi livelli di sicurezza».

Alla base di Eligere, l’uso di tecniche crittografiche all’avanguardia, che assicurano che il contenuto dell’urna non sia accessibile se non al termine delle votazioni, affiancate da procedure e cerimoniali volti ad assicurare trasparenza e separazione delle funzioni. All’avvio delle procedure di voto, ad esempio, il sistema genera le chiavi crittografiche necessarie per decifrare il contenuto dell’urna; una per ciascun garante dell’elezione che ha poi il compito di custodirla e metterla a disposizione solo a conclusione delle operazioni di voto, per consentire lo spoglio delle schede.

Rigidissimo anche il protocollo che garantisce l’anonimato dei votanti, con il sistema Eligere che emette dei “biglietti” di voto che solo l’urna digitale riconosce ed usa per generare la scheda elettorale, assicurando che il voto non sia associabile all’elettore. Infine, il riconoscimento a distanza degli elettori è reso possibile attraverso le videochiamate che Eligere coordina per assicurare l’identità dei partecipanti al voto.

I codici sorgente di Eligere sono a disposizione della comunità Open Source su GitHub all’indirizzo https://github.com/Unipisa/Eligere

Hanno raggiunto 1 anno di follow-up tutti i pazienti sottoposti a impianto di una valvola biologica mitralica tramite una innovativa tecnica mini-invasiva basata sull’utilizzo di speciali cateteri che vengono introdotti nel cuore senza fermare il battito cardiaco. Si tratta di pazienti affetti da grave insufficienza mitralica ad altissimo rischio chirurgico a cui è stata impiantata una protesi biologica “Tendyne” (Ditta produttrice ABBOTT) dalla collaborazione delle Equipe di Emodinamica, Cardiochirurgia ed Anestesia e Rianimazione dirette rispettivamente dalla professoressa Sonia Petronio, professor Andrea Colli e dottor Fabio Guarracino. Dal 2007 l’AOUP è tra i massimi protagonisti a livello italiano ed europeo dell’interventistica strutturale cardiaca transcatetere, ovvero degli interventi di correzione dei vizi valvolari cardiaci utilizzando protesi e altri strumenti impiantati tramite speciali cateteri senza dover fermare il cuore.

Petronio et al
Da sinistra: la professoressa Sonia Petronio, il professor Andrea Colli e il dottor Fabio Guarracino.

Da novembre 2018 a novembre 2019 Pisa è stata l’unico ospedale italiano insieme al San Raffaele di Milano ad essere coinvolto nello studio clinico sulla valvola “Tendyne” prima della sua immissione in commercio. A luglio 2020 la professoressa Petronio e il professor Colli sono stati i primi in Italia ad impiantare questa protesi dopo l’ottenimento del marchio CE.

Questa innovativa procedura di correzione dell’insufficienza mitralica ha dato ottimi risultati procedurali, senza mortalità perioperatoria e con correzione completa del vizio valvolare. I risultati a un anno di distanza sono anch’essi molto favorevoli, sia dal punto di vista clinico che dei parametri funzionali delle protesi, e verranno presentati al congresso Europeo di Cardiologia Interventistica “EuroPCR 2021” nel prossimo maggio.

L’attività di correzione percutanea dei vizi valvolari mitralici prosegue con il trattamento di altri pazienti e anche con lo sviluppo di altre nuove tecniche innovative.

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