L’Università di Pisa celebra Ruth Bader Ginsburg
“Celebrando RBG, Ruth Bader Ginsburg, l’autorità e l’autorevolezza” è l’incontro che si terrà venerdì 30 ottobre alle 15 sulla piattaforma Microsoft Teams, organizzato dal Centro Interdisciplinare di Studi per la Pace (CISP), il Comitato Unico di Garanzia (CUG), i corsi di laurea in Scienze per la pace, i Dipartimenti di Giurisprudenza e di Scienze politiche, in collaborazione con il gruppo “Femminismi”, laboratorio indipendente formato da studenti, tecniche, amministrative, docenti dell’Università di Pisa e Labodif, Laboratorio permanente di cultura e ricerca sulla differenza. Introdotto da Gianna Mazzini, regista e co-fondatrice di Labodif, l’incontro sarà animato da una docente di storia americana, Raffaella Baritono, una docente di diritto privato comparato, Vittoria Barsotti, e due docenti di diritto pubblico comparato, Andrea Buratti e Benedetta Barbisan, che offriranno un quadro completo e accurato dal punto di vista storico-giuridico. Il seminario del pomeriggio sarà seguito la sera dalla proiezione online del film “Alla corte di Ruth” di Julie Cohen, curata dal Cinema Arsenale. È possibile prenotare la visione entro il 27 ottobre al link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-celebrando-rbg-126273000945.
“Quello di venerdì è il primo incontro pubblico dedicato alla giudice Ginsburg da un’università italiana all’indomani della sua morte – ricorda Enza Pellecchia, direttrice del CISP e promotrice dell’evento – Ma non è questa l’unica ragione di orgoglio per noi. Quello che faremo insieme il 30 ottobre è il frutto di una collaborazione appassionata tra realtà che vivono all’interno dell’Università di Pisa o con questa collaborano attivamente, animate da donne che dei valori ai quali la giudice si è sempre ispirata fanno la cifra del loro agire accademico, professionale, sociale”.
Anche Renata Pepicelli, professoressa di islamistica del Dipartimento di Civiltà e Forme del sapere, e componente di “Femminismi”, pone l’accento sull’importanza della costruzione di reti tra donne dentro e fuori dall’Accademia: “Celebrare una femminista, un monumento della giustizia e delle lotte per l’eguaglianza, ci consente di trovarci unite e prendere parola come donne nella promozione di principi e libertà che ogni giorno sono messi in discussione, più o meno apertamente”.
“L’incontro ha come principali destinatari e destinatarie proprio gli studenti e le studentesse di Giurisprudenza, di Scienze per la pace, ma anche di tutti gli altri corsi e dei dottorati di ricerca che verranno coinvolti in un percorso di scoperta di questa icona, attraverso la sua biografia, le sentenze alle quali ha contribuito, la ricostruzione delle fasi storiche che ha attraversato con la sua vita e la sua esperienza, del contesto istituzionale e politico e del ruolo della Corte Suprema nel sistema nord-americano” – spiega Eleonora Sirsi, presidente dei corsi di laurea di Scienze per la pace dell’Università di Pisa. “Dopo un pomeriggio intenso di interventi introdotti da Gianna Mazzini, regista e co-fondatrice con Giovanna Galletti di Labodif, il Laboratorio sulle differenze che il CUG conosce e apprezza da anni per il suo straordinario lavoro teorico e pratico sul riconoscimento e la valorizzazione della differenza, la sera, con la visione del film, ci immergeremo nella voce, nell’immagine, nella potenza simbolica di RGB”, conclude Elettra Stradella, presidente del CUG.
On Wednesday 30th September the first three indoor study rooms will reopen in accordance with health and safety regulations
Following the opening of classrooms and laboratories, the first study rooms inside the Poli Porta Nuova, Piagge and Pacinotti are now ready for use. Three of these will be accessible from Wednesday 30th September, with 148 places available exclusively by reservation up to 24 hours prior to use.
Reservations can be made at the following links:
- study room Polo Piagge: https://agende.unipi.it/bno-irb-rbh
- study room Porta Nuova: https://agende.unipi.it/pxk-vrp-qrs
- study room Pacinotti: https://agende.unipi.it/lfm-snn-wpj
Each student may occupy one place a day, choosing between two time slots: 8.30am-1.30pm and 2pm-7pm, which includes a half hour break to allow for sanitization and the change of occupancy between the morning and afternoon slots.
As with the classrooms, students will be able to use the QR codes from the Signs system to verify whether the workspace has already been occupied in the same half-day slot and is, therefore, unavailable until the next sanitization.
Outdoor study rooms can also be reserved up to 24 hours prior to use. In this case the links are:
- study room 'Verde' Pacinotti: https://agende.unipi.it/gqp-qim-hmn
- study room 'Verde' ex Salesiani-Carità: https://agende.unipi.it/oqy-cwl-wqu
- study room 'Verde' Veterinaria: https://agende.unipi.it/wbq-dlv-vwr
- study room 'Verde' Chimica: https://agende.unipi.it/ntw-llc-hay
- study room 'Verde' Polo Piagge: https://agende.unipi.it/rhk-okx-rff
“The University of Pisa has taken a further cautious step towards normality with the reopening of these first study rooms,” commented the Rector Paolo Mancarella. “While monitoring the start of in-person teaching, we were preparing the reopening of the indoor study rooms making sure that there was adequate ventilation and air change. I understand the students’ impatience, and this is perhaps the most important feature of their youthful age, but the emergency is not yet over, and we must continue to be prudent. I trust in the sense of responsibility of our students who I urge to use Signs.”
Along with the three indoor study rooms, the University of Pisa will also open a new ‘green study room’ in the Polo Piagge-Economia-Agraria area (opposite and next to room 7 at the Department of Agriculture) with 100 places which, added to those already in existence, brings the total number of outdoor workspaces currently available to 365.
L’Università di Pisa celebra Ruth Bader Ginsburg
“Celebrando RBG, Ruth Bader Ginsburg, l’autorità e l’autorevolezza” è l’incontro che si terrà venerdì 30 ottobre alle ore 15 su piattaforma Microsoft Teams, organizzato dal Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (CISP), il Comitato Unico di Garanzia (CUG), i corsi di laurea in Scienze per la pace, i Dipartimenti di Giurisprudenza e di Scienze politiche, in collaborazione con il gruppo “Femminismi”, laboratorio indipendente formato da studenti, tecniche, amministrative, docenti dell’Università di Pisa e Labodif, Laboratorio permanente di cultura e ricerca sulla differenza.
Il seminario del pomeriggio sarà seguito la sera dalla proiezione del film “Alla corte di Ruth” di Julie Cohen, curata dal Cinema Arsenale, e disponibile gratuitamente online per tutti/e gli/le interessati/e. È possibile prenotare la visione entro il 27 ottobre al link: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-celebrando-rbg-126273000945.
“Quello di venerdì è il primo incontro pubblico dedicato alla giudice Ginsburg da un’università italiana all’indomani della sua morte – ricorda Enza Pellecchia, direttrice del CISP e promotrice dell’evento – Ma non è questa l’unica ragione di orgoglio per noi. Quello che faremo insieme il 30 ottobre è il frutto di una collaborazione appassionata tra realtà che vivono all’interno dell’Università di Pisa o con questa collaborano attivamente, animate da donne che dei valori ai quali la giudice si è sempre ispirata fanno la cifra del loro agire accademico, professionale, sociale”.
Anche Renata Pepicelli, professoressa di islamistica del Dipartimento di Civiltà e Forme del sapere, e componente di “Femminismi”, pone l’accento sull’importanza della costruzione di reti tra donne dentro e fuori dall’Accademia: “Celebrare una femminista, un monumento della giustizia e delle lotte per l’eguaglianza, ci consente di trovarci unite e prendere parola come donne nella promozione di principi e libertà che ogni giorno sono messi in discussione, più o meno apertamente”.
“L’incontro ha come principali destinatari e destinatarie proprio gli studenti e le studentesse di Giurisprudenza, di Scienze per la pace, ma anche di tutti gli altri corsi e dei dottorati di ricerca che verranno coinvolti in un percorso di scoperta di questa icona, attraverso la sua biografia, le sentenze alle quali ha contribuito, la ricostruzione delle fasi storiche che ha attraversato con la sua vita e la sua esperienza, del contesto istituzionale e politico e del ruolo della Corte Suprema nel sistema nord-americano” – spiega Eleonora Sirsi, presidente dei corsi di laurea di Scienze per la pace dell’Università di Pisa.
“Dopo un pomeriggio intenso di interventi – spiega Elettra Stradella, presidente del CUG – introdotto da Gianna Mazzini, regista e co-fondatrice di Labodif con Giovanna Galletti, Laboratorio sulle differenze che il CUG conosce e apprezza da anni per il suo straordinario lavoro teorico e pratico sul riconoscimento e la valorizzazione della differenza, e animato da una docente di storia americana, Raffaella Baritono, una docente di diritto privato comparato, Vittoria Barsotti, e due docenti di diritto pubblico comparato, Andrea Buratti e Benedetta Barbisan, che offriranno un quadro completo e accurato dal punto di vista storico-giuridico, la sera, con la visione del film, ci immergeremo nella voce, nell’immagine, nella potenza simbolica di RGB”.
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Borsa di ricerca per lo svolgimento di una ricerca dal titolo: “Dispositivi micro e nanostrutturati: tecnologia e caratterizzazione”.
Incarico di lavoro autonomo per “supporto alla ricerca attraverso il reperimento delle relative bibliografie e di alcune fonti specifiche, in particolare fonti a stampa, visuali e archivistiche. Al termine dovrà essere consegnata una relazione scrit
Incarico per la seguente attività: Collaborazione alla redazione di testi e materiale didattico specialistico a supporto dei contenuti del Master Universitario di II Livello in Building Information Modelling – BIM Manager"
Fisica: con l’emergenza il laboratorio si sposta a casa degli studenti
Basta collegarlo al proprio pc per poter ricreare ovunque gli strumenti fisici presenti in un’aula di laboratorio. È il Digilent Analog Discovery 2, piccolo congegno multifunzione e cuore della strumentazione che il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa ha inviato in questi giorni ai suoi iscritti del terzo anno. Il tutto per un totale di 129 kit che permetteranno alle studentesse e studenti del corso di laurea triennale in Fisica di seguire, in questi mesi di didattica a distanza, le lezioni del Laboratorio di Fisica 3 e del Laboratorio di Tecnologie Digitali.
«Ancora una volta non ci siamo fatti cogliere impreparati – ha commentato il Rettore, Paolo Mancarella – Fin dal primo giorno abbiamo lavorato per non subire l’emergenza, optando per una scelta sostenibile e oculata che tutela lavoratori, studenti e famiglie. Ecco perché oggi, nonostante l’evoluzione preoccupante del quadro epidemiologico, siamo in grado di gestire al meglio la situazione. La virtualizzazione dei laboratori, assieme all’uso di video-360°, di simulazioni e della realtà aumentata, è uno degli elementi chiave del modello innovativo che l’Università di Pisa ha messo a punto durante i mesi estivi per mantenere inalterata la qualità dell’offerta didattica».
Un investimento, quello fatto dall’Ateneo pisano, che avrà ricadute significative anche nel post pandemia. Questo aggiornamento tecnologico, infatti, permetterà agli studenti di cimentarsi con l’attività sperimentale in remoto, oggi adottata da molte realtà attive nel campo della ricerca.
«La fisica è di per sé una scienza sperimentale: di fronte alla necessità di svolgere una attività laboratoriale formativa valida, ma in modo sicuro per la salute di studenti e docenti, i colleghi hanno trovato questo approccio, decisamente interessante – spiega il professor Riccardo Mannella, Presidente del corso di studi - Pensare di trasferire a casa di ciascun studente gli apparati che troverebbe nei laboratori è, anche didatticamente, particolarmente stimolante e apre interessanti scenari. Insomma, grazie al fondamentale contributo finanziario di UniPi, siamo riusciti a trasformare quella che è una necessità in un’opportunità per riprogettare una parte del nostro percorso formativo».
I kit, già utilizzati per una prima esercitazione il 13 ottobre scorso, sono stati assemblati, calibrati e testati durante l’estate e poi consegnati in comodato d’uso agli studenti che li potranno tenere fino a settembre 2021, in modo da poter svolgere anche l’esame (che richiederebbe, didatticamente, una attività di verifica da eseguire in pratica) in modalità remota.
Si è conclusa la terza campagna di scavo dell'Università di Pisa a Pompei
Risale al periodo ellenistico (III-II sec. a.C.) l'urbanizzazione nell'area dei Praedia di Iulia Felix, l'enigmatico complesso situato a breve distanza dall'anfiteatro di Pompei che da alcuni anni è oggetto delle ricerche degli archeologi dell'Università di Pisa e della Scuola IMT Alti Studi di Lucca. Tracce di una più antica lottizzazione dell'area sono emerse durante la terza campagna di scavo che si è conclusa pochi giorni fa e che ha permesso di chiarire quanto emerso nel corso delle ricerche degli anni precedenti, ma ha anche aperto inattesi scenari e nuove prospettive per lo studio di questo settore di Pompei.
I Praedia di Iulia Felix sono composti da un'abitazione privata (domus), un giardino con fontane e giochi d'acqua, un impianto termale, ampi locali per la ristorazione e un vasto parco. "Se gli scavi condotti nell'estate 2019 avevano portato alla luce la fisionomia della piantumazione che occupava l'area nella prima età imperiale, le indagini più recenti suggeriscono agli studiosi ipotesi finora inesplorate per la lettura del complesso – spiegano i coordinatori dello scavo Anna Anguissola, docente del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell'Università di Pisa, e Riccardo Olivito, ricercatore della Scuola IMT – Nella zona settentrionale del parco si è rinvenuta traccia di una più antica lottizzazione dell'area, certamente databile al periodo ellenistico, che conferma l'ipotesi di un più articolato assetto urbano precedente ai Praedia. Il recupero, in questa medesima zona, di un cospicuo nucleo di materiali di età arcaica e classica dalla chiara connotazione votiva e rituale impone anche una rinnovata riflessione relativa ai luoghi del culto nelle fasi più antiche di Pompei".
I saggi effettuati nel settore occidentale del parco, a ridosso della casa (domus) di Iulia Felix, hanno restituito un quadro altrettanto affascinante. La scoperta di un esteso pavimento in cocciopesto e di intricate opere di canalizzazione, realizzate in epoca diversa, mostra come i Praedia si siano impostati in un punto già dotato di eccellenti infrastrutture per la gestione delle acque.
Il progetto PRAEDIA è frutto di una collaborazione tra il Parco Archeologico di Pompei, il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e vede impegnati anche ricercatori della Scuola IMT Alti Studi Lucca. Il team dell'Università di Pisa si avvale inoltre della collaborazione di Emanuele Taccola e Chiara Tarantino (Dipartimento di Civiltà e forme del sapere).
Nelle prossime campagne di scavo PRAEDIA porterà nuovi dati sull'edilizia residenziale di Pompei attraverso un programma di indagini multidisciplinari nella Regio II, una zona di cruciale importanza nel tessuto della città antica, delimitata da una porta urbica, dall'anfiteatro, dalla necropoli di Porta Nocera e dalla principale arteria cittadina, via dell'Abbondanza.
Selezione 1 posto di categoria D presso la Direzione Servizi per la Ricerca e il Trasferimento Tecnologico. Scad. 27/11
Si è conclusa la terza campagna di scavo dell’Università di Pisa a Pompei
Risale al periodo ellenistico (III-II sec. a.C.) l’urbanizzazione nell’area dei Praedia di Iulia Felix, l’enigmatico complesso situato a breve distanza dall'anfiteatro di Pompei che da alcuni anni è oggetto delle ricerche degli archeologi dell’Università di Pisa e della Scuola IMT Alti Studi di Lucca. Tracce di una più antica lottizzazione dell'area sono emerse durante la terza campagna di scavo che si è conclusa pochi giorni fa e che ha permesso di chiarire quanto emerso nel corso delle ricerche degli anni precedenti, ma ha anche aperto inattesi scenari e nuove prospettive per lo studio di questo settore di Pompei.
I Praedia di Iulia Felix sono composti da un'abitazione privata (domus), un giardino con fontane e giochi d'acqua, un impianto termale, ampi locali per la ristorazione e un vasto parco. “Se gli scavi condotti nell'estate 2019 avevano portato alla luce la fisionomia della piantumazione che occupava l'area nella prima età imperiale, le indagini più recenti suggeriscono agli studiosi ipotesi finora inesplorate per la lettura del complesso – spiegano i coordinatori dello scavo Anna Anguissola, docente del Dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa, e Riccardo Olivito, ricercatore della Scuola IMT – Nella zona settentrionale del parco si è rinvenuta traccia di una più antica lottizzazione dell'area, certamente databile al periodo ellenistico, che conferma l'ipotesi di un più articolato assetto urbano precedente ai Praedia. Il recupero, in questa medesima zona, di un cospicuo nucleo di materiali di età arcaica e classica dalla chiara connotazione votiva e rituale impone anche una rinnovata riflessione relativa ai luoghi del culto nelle fasi più antiche di Pompei”.
I saggi effettuati nel settore occidentale del parco, a ridosso della casa (domus) di Iulia Felix, hanno restituito un quadro altrettanto affascinante. La scoperta di un esteso pavimento in cocciopesto e di intricate opere di canalizzazione, realizzate in epoca diversa, mostra come i Praedia si siano impostati in un punto già dotato di eccellenti infrastrutture per la gestione delle acque.
Il progetto PRAEDIA è frutto di una collaborazione tra il Parco Archeologico di Pompei, il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e vede impegnati anche ricercatori della Scuola IMT Alti Studi Lucca. Il team dell’Università di Pisa si avvale inoltre della collaborazione di Emanuele Taccola e Chiara Tarantino (Dipartimento di Civiltà e forme del sapere).
Nelle prossime campagne di scavo PRAEDIA porterà nuovi dati sull'edilizia residenziale di Pompei attraverso un programma di indagini multidisciplinari nella Regio II, una zona di cruciale importanza nel tessuto della città antica, delimitata da una porta urbica, dall'anfiteatro, dalla necropoli di Porta Nocera e dalla principale arteria cittadina, via dell'Abbondanza.
Ulteriori informazioni sono disponibili su:
www.praediaproject.com, www.instagram.com/praediaproject, twitter.com/praediaproject.
Sfoglia la foto gallery (tutte le foto sono di Chiara Tarantino):