Dal 24 al 26 novembre, l'Associazione Onomastica e Letteratura (O&L) organizza a Pisa (Palazzo Boilleau in via S. Maria) la XVI edizione del convegno di Onomastica letteraria, una branca della critica che si occupa di studiare i nomi propri nelle opere letterarie. Alle giornate di studio partecipano 44 studiosi provenienti da università ed istituti di ricerca sia italiani che estere. I temi che saranno dibattuti sono due: l'onomastica letteraria risorgimentale e l'onomastica letteraria e la psicanalisi.
Gli scrittori scelgono con grande cura i nomi dei personaggi o delle località in cui ambientano le loro storie in primo luogo allo scopo di caratterizzarli: per inquadrare i protagonisti da un punto di vista socio-onomastico, oppure per suggerirne tratti del carattere, o marcarne certe proprietà fisiche, per richiamare abitudini o attività che svolgono, o ancora per alludere al destino cui andranno incontro.
"La fiducia nel potere evocativo del nome – spiega Donatella Bremer, vicepresidente dell'Associazione O&L e professoressa all'Università di Pisa -, più o meno pronunciata a seconda degli autori, delle mode e delle epoche, fa sì che venga messa in atto tutta una serie di strategie. Fra queste vi è la creazione dei cosiddetti nomi parlanti, nomi cioè congegnati in modo da suscitare nel lettore, direttamente o per antifrasi, determinati sentimenti e riflessioni".
L'Associazione Onomastica e Letteratura (O&L), unica in Italia ad occuparsi di queste tematiche, è nata a Pisa nel maggio 1994 con l'obiettivo di promuovere e diffondere studi di onomastica letteraria attraverso seminari, convegni e pubblicazioni.
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