Discorsi di pace, metafore di guerra. Voci europee contro la guerra in storie di denuncia, fuga e accoglienza
Incontro in occasione della Giornata Europea delle Lingue
Il 27 settembre alle 14:30, in occasione della Giornata Europee delle Lingue, nell'Aula Magna di Palazzo Boilleau si tiene l'incontro "Discorsi di pace, metafore di guerra. Voci europee contro la guerra in storie di denuncia, fuga e accoglienza".
Il convegno, organizzato dal Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, propone una riflessione legata al tema della guerra, più in particolare sulle parole e i discorsi di pace, quelli esistenti e quelli possibili, dal punto di vista della comunicazione in generale: nell’ambito letterario e in quello della mediazione e interpretazione linguistica.
Programma
Saluti e introduzione
Massimo Maurizio, Mario Caramitti
“Voci russe contro la guerra” (russo)
Davide Zaffi
“I soprannumerari. Profughi moldavi in Romania nei romanzi di Paul Goma”
Massimiliano Demata
“Pensiero, parola ed azione. Il discorso di guerra nell’immaginario e nelle pratiche sociali in Gran Bretagna e negli Stati Uniti”
Roberto Vecchi
"Guerra, pace e rivoluzione: la lingua portoghese come campo di battaglia"
Ol’ga Belicenko
"I rifugiati nella vita e nell’opera di San Giovanni, vescovo di Shangai e San Francisco, come esempio di tolleranza interculturale"
Testimonianza di Debora Magnani, responsabile del progetto “Il cilindro magico di Gombitelli” finalizzato all’accoglienza di bambini ucraini e al loro inserimento nella scuola/società italiana
Lettura nelle varie lingue dei primi due paragrafi del preambolo della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, a cura degli studenti del Dipartimento