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Con una cerimonia che si è tenuta a Palazzo dei Congressi lunedì 27 maggio, gli allievi del primo anno dei corsi di dottorato dell’Università di Pisa hanno ritirato i diplomi del corso di "Academic English for PhD Candidates" organizzato dal Centro Linguistico di Ateneo e che hanno frequentato negli scorsi mesi. Con lezioni tenute da Joanne Spataro, l’iniziativa ha coinvolto nell’edizione 2019 ben 233 partecipanti, per un totale di 8 corsi di 30 ore di lezione ciascuno. Alla cerimonia hanno portato i loro saluti il rettore Paolo Mancarella, e la prorettrice vicaria Nicoletta De Francesco. A seguire sono intervenuti Marcella Aglietti, delegata del rettore per il dottorato di ricerca, Marcella Bertuccelli, ex direttrice del CLI, Silvia Bruti, attuale direttrice del CLI, Joanne Spataro, docente del corso di Academic English, e due testimonial, ex allievi del corso, Daniele Pezzati e Giuseppe Portaluri.

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Un momento della cerimonia.

Il corso è partito come progetto pilota nel 2015, quando il CLI era diretto da Marcella Bertuccelli, con l’appoggio della prorettrice vicaria Nicoletta De Francesco. Allora era riservato solo ad alcuni dottorati ma, su impulso dell’Ateneo, è stato esteso ai corsi di tutte le aree disciplinari. In particolare la professoressa Marcella Aglietti, delegata per il Dottorato di ricerca, e la professoressa Silvia Bruti, attuale direttrice del CLI, hanno dato il loro deciso supporto, in modo che da un corso opzionale diventasse un’attività formativa per tutti gli studenti del primo anno di PhD, necessaria agli allievi PhD per acquisire strumenti e competenze che, uniti alla loro ottima preparazione scientifica, li aiutino ad affermarsi nel mondo della ricerca.

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Joanne Spataro (a destra) con una allieva del dottorato.

Oltre alle abilità linguistiche, vengono coltivate competenze trasversali indispensabili in contesti come convegni, seminari e workshop internazionali: i ragazzi imparano infatti a lavorare in team, a sviluppare pensiero critico, capacità sociali, creatività, postura e gestualità, confrontandosi costantemente con dottorandi del proprio settore scientifico e con quelli appartenenti ad altri ambiti disciplinari.

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«Sono fiero di affermare che questa è stata un’idea di successo - ha affermato il rettore Paolo Mancarella durante il suo saluto - oltre a ringraziare tutte le persone che hanno contribuito a creare e far crescere questo progetto, vorrei rivolgere un grazie particolare a Joanne Spataro che, con il suo insegnamento professionale e la sua meticolosa attenzione, ha contribuito a farlo crescere e apprezzare da tutti i ragazzi che lo hanno frequentato».

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Il rettore ha anche rivolto un messaggio di augurio ai futuri ricercatori: «Sappiamo bene di trovarci in un periodo storico in cui, in particolare in Italia, il mondo della ricerca non è valorizzato quanto dovrebbe, soprattutto a causa di una cecità politica che fa sì che non si investa in questo settore. In questo quadro poco rassicurante, vi chiedo però di avere sempre ben presente questo dato: l’Italia gode della presenza di non pochi straordinari ricercatori, riconosciuti e invidiati dal mondo intero, e voi siete la misura principale della straordinaria potenza della ricerca italiana. Questa ricchezza di talento e di tradizione, insieme al nostro prestigioso sistema di formazione, può e deve essere il motore e la forza trainante della competitività del Paese. Il sistema della ricerca può porsi con fiducia nelle mani della vostra generazione. Enjoy research and good luck!».

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bocciaIl Cus Pisa fa il pieno di medaglie ai Campionati nazionali universitari primaverili. Negli impianti sportivi de L’Aquila, gli atleti del Centro universitario sportivo pisano si sono messi in mostra conquistando ben sei medaglie, di cui tre d’oro.

Gradino più alto del podio per Francesca Boccia, che nel salto con l’asta conquista la medaglia d’oro con 3,95 metri. Nell’atletica, ottimi piazzamenti per Elisa Naldi (quinta nel salto in lungo) ed Erica Marchetti (quarta nel salto in alto), Alessio Ristori, quinto nella 3.000 siepi, e Nicolò Bellini, settimo posto nella 400 metri ad ostacoli. Quinto posto per gli atleti del Cus Pisa nella staffetta 4x100 maschile. Nella lotta, medaglia d’oro per Francesco Gaddini (categoria 70 chili), due ottimi piazzamenti nella categoria 80 chili con Luca Lischi (quinto) e Riccardo De Sio (ottavo) e un quinto posto nella categoria 90 chili con Alessandro Basile.

Altre quattro medaglie arrivano nel taekwondo con Marco Bonanni che conquista il gradino più alto del podio nel combattimento (categoria -58 chili verdi/blu). Medaglia di bronzo per Egidio Morelli nel combattimento (categoria +80 chili verdi/blu), un argento (categoria terza forma) e un bronzo nel combattimento (categoria -57 chili verdi/blu) conquistati da Eugenia Chauvie. Il Cus Pisa conquista inoltre altri quattro piazzamenti al quinto posto in varie categorie. Negli sport a squadre, da segnalare il quinto posto ottenuto dalla rappresentativa pisana di basket e il nono piazzamento della squadra di pallavolo maschile.

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In occasione dell’International Military Academic Forum (IMAF) 2019, che si è tenuto dal 20 al 23 maggio a Reichenau an der Rax (Austria), è stato firmato un Interistitutional agreement tra l’Accademia Navale di Livorno, la Escola Naval (Portogallo), la Polish Naval Academy (Polonia) e la Theresianum Military Academy (Austria). L’accordo, valido fino al 2021 con possibilità di rinnovo, riguarda la laurea magistrale LM 52 di Scienze Politiche, e prevede la formazione di un semestre internazionale nelle accademie navali europee.

Per l'Università di Pisa alla firma era presente Elena Carpi, docente di Lingua spagnola e CAI presso il dipartimento di Scienze Politiche.

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Quasi tutti i Consigli provinciali dei consulenti del lavoro della regione Toscana e quello di La Spezia hanno sottoscritto una convenzione con l'Università di Pisa volta a regolare le modalità di svolgimento del tirocinio anticipato per l’accesso alla professione in concomitanza con l’ultimo anno di studi universitari. Grazie a questo accordo gli studenti del dipartimento di Giurisprudenza - in particolare quelli dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza e del corso triennale in Diritto dell’impresa, del lavoro e delle pubbliche amministrazioni - potranno anticipare, durante il percorso di studi, sei mesi di praticantato, svolgendo il tirocinio presso uno studio professionale individuato dal relativo Consiglio provinciale.

La convenzione è stata firmata nella Sala dei Mappamondi del Palazzo alla Giornata, lunedì 27 maggio, dal rettore Paolo Mancarella, dal direttore del dipartimento di Giurisprudenza, Emanuela Navarretta, dal presidente della Consulta dei Consigli provinciali dei consulenti del lavoro della regione Toscana, Gloria Cappagli, e dai presidenti dei Consigli provinciali dell'Ordine dei consulenti del lavoro di Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena e La Spezia. Alla firma sono intervenuti anche la professoressa Michela Passalacqua, prorettrice agli Affari giuridici, e i professori Pasqualino AlbiOronzo Mazzotta, ordinari di Diritto del lavoro nel dipartimento di Giurisprudenza.

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L'accordo prevede (art. 5) che l’iscrizione al registro dei praticanti per lo svolgimento del tirocinio sia gratuita e che le quote di iscrizione e di permanenza nel registro siano dovute solo se al conseguimento del titolo accademico il laureato conferma la volontà di completare il tirocinio per gli ulteriori 12 mesi. Un altro aspetto di particolare interesse della convenzione riguarda la figura del tutor accademico (art. 6) che, in accordo con gli altri soggetti interessati, può individuare specifiche materie o questioni sulle quali il tirocinante potrà effettuare approfondimenti e ricerche, sia in considerazione della specializzazione del professionista che ospita lo studente, sia al fine dell’elaborazione della dissertazione finale del corso di laurea. La convenzione prevede infine che la Consulta regionale dei consulenti finanzi due borse di studio di 500 euro ciascuna per i laureati che abbiano fruito del tirocinio anticipato sostenendo la miglior prova finale.

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"La convenzione con le rappresentanze provinciali dei consulenti del lavoro - ha detto il rettore Mancarella - segue quelle simili firmate con gli avvocati, che sta dando risultati particolarmente positivi con più di trenta adesioni, e con i notai. I nostri studenti dimostrano di gradire queste opportunità, che mirano ad agevolare l'ingresso nel mondo del lavoro integrando la formazione universitaria con l'esperienza professionale".

"I diversi Consigli provinciali della Toscana danno molta importanza a questo accordo - ha detto la presidente Cappagli - perché sono convinti del valore che una formazione scientifica e culturale di alto livello possa portare nel nostro mondo, aiutandoci a gestire con sempre maggior competenza e professionalità le attività di consulenza in ambito giuslavorativo".

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"La vasta rappresentanza geografica dei Consigli coinvolti nella convenzione - ha aggiunto la professoressa Navarretta - indica che il dipartimento di Giurisprudenza dell'Ateneo pisano rappresenta un punto di riferimento importante per l'intera regione e non solo. Questo avviene perché l’attenta pianificazione dell'offerta formativa, la cura dei servizi universitari e l’elevata qualità della docenza attraggono l’interesse del mondo professionale anche oltre i confini della Toscana, a partire dal più vicino Levante ligure".

Per i professori Albi e Mazzotta “l’intreccio fra conoscenza teorica e applicazione pratica è determinante per la formazione dei consulenti del lavoro, destinati a svolgere una funzione essenziale in un mercato del lavoro ormai profondamente trasformato”.

“Ai ragazzi che frequentano meravigliosamente questa Università che è un pezzo di storia del nostro Paese, l’augurio che posso fare è che siano capaci di riempire la loro vita di vita, di senso, di significato”. È questo il messaggio lanciato da don Luigi Ciotti agli studenti dell’Università di Pisa subito prima di ricevere la laurea magistrale honoris causa in Sociologia e management dei servizi sociali nel corso di una cerimonia che si è svolta venerdì 24 maggio nell'Aula Magna Nuova del Palazzo della Sapienza.

“Pensando a loro – ha aggiunto don Ciotti - penso anche alla politica centrale, perché in questo momento in Italia ci sono oltre due milioni di giovani che hanno terminato la scuola e che non trovano lavoro. Questa è una società che si preoccupa dei giovani, ma non se ne occupa. Quindi chiediamo di prendere coscienza che l’Italia non può essere fanalino di coda degli investimenti per l’istruzione, la cultura e la formazione”.

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La cerimonia di conferimento è quindi ufficialmente iniziata con il saluto del rettore Paolo Mancarella, cui sono seguite la lettura della motivazione da parte del vice direttore del dipartimento di Scienze politiche, Carmelo Calabrò, e la laudatio tenuta dalla professoressa Enza Pellecchia, direttrice del Centro interdisciplinare di Scienze per la pace.

“La dimensione del servizio sociale è oggi in forte crisi - ha detto don Ciotti nella sua Lectio - ed è una crisi in cui la politica ha molte responsabilità. Il servizio sociale è stato mortificato, lo dicono i dati, crescono emarginazione, fragilità e solitudine. L'istruzione e la conoscenza devono essere maestre del cambiamento”. Don Luigi Ciotti ha incentrato il suo intervento sull'analisi delle fragilità del Paese, lanciando poi un appello accorato per custodire e alimentare il bene comune e per costruire un nuovo umanesimo che riconosca anche i diritti della natura.

Il rettore Paolo Mancarella, ricordando l’amicizia e la vicinanza che don Luigi Ciotti ha sempre dimostrato per la città e l'Università di Pisa, ha sottolineato nel suo saluto introduttivo che "il corso di laurea, il Dipartimento di Scienze politiche e l’intera comunità academica pisana si riconoscono nell'appello di don Ciotti al dovere della responsabilità e della mobilitazione civile, e ne condividono l'impegno concreto ed efficace a favore dei diritti sociali, specie per le fasce più deboli e marginali della popolazione”.

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Dopo aver ripercorso la biografia di don Luigi Ciotti, il professor Carmelo Calabrò ha sintetizzato le ragioni del conferimento della laurea honoris causa "nel profilo di una personalità eclettica, intraprendente, profondamente attenta alle problematiche sociali e promotrice di forti azioni volte al loro miglioramento nonché ispiratrice di approcci metodologici e teorici alla loro soluzione".

A chiusura della laudatio, la professoressa Enza Pellecchia si è rivolta direttamente al festeggiato: "non siamo qui per darci reciprocamente lustro - ha detto - e rompo il cerimoniale, dandoTi del Tu: Tu a noi con la Tua statura morale, noi a Te con il prestigio di una secolare tradizione e un presente di impegno quotidiano per essere all’altezza di quella tradizione e possibilmente oltrepassarla. Se vogliamo andare all’essenza della cerimonia di oggi e avere lo sguardo lungo rivolto al futuro, il nome giusto potrebbe essere alleanza: tra Università e società civile, per rispondere alle molte difficili domande che le società complesse pongono e che non possono essere affrontate solo con l’innovazione tecnologica".

Nel video a questo link il messaggio di don Luigi Ciotti agli studenti dell'Università di Pisa. 

A questo link è possibile rivedere la cerimonia.

 

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sviluppo_piante.jpgBiodegradabili, ma non innocue per l’ambiente, tanto da causare anomalie e ritardi nella crescita delle piante. E’ questo quanto emerge da uno studio sulle buste compostabili condotto da un team di biologi e chimici dell’Università di Pisa. La ricerca pubblicata su “Ecological Indicators”, rivista tra le più rilevanti nel settore delle scienze ambientali, ha esaminato l’impatto sulla germinazione delle piante delle più comuni buste di plastica per la spesa. In particolare l’analisi ha riguardato le tradizionali shopper non-biodegradabili realizzate con polietilene ad alta densità (HDPE) e quelle di nuova generazione, biodegradabili e compostabili, realizzate con una miscela di polimeri a base di amido.

I ricercatori hanno esaminato gli effetti fitotossici del lisciviato, ossia della soluzione acquosa che si forma in seguito all’esposizione delle buste agli agenti atmosferici e alle precipitazioni. Da quanto è emerso, entrambe le tipologie di shopper rilasciano in acqua sostanze chimiche fitotossiche che interferiscono nella germinazione dei semi, con la differenza che i lisciviati da buste non-biodegradabili agiscono prevalentemente sulla parte aerea delle piante mentre quelli delle buste compostabili sulla radice.

“Nella maggior parte degli studi condotti finora sull’impatto della plastica sull’ambiente, gli effetti delle macro-plastiche sulle piante superiori sono stati ignorati – spiega il professore Claudio Lardicci dell’Ateneo pisano – la nostra ricerca ha invece dimostrato che la dispersione delle buste, sia non-biodegradabili che compostabili, nell’ambiente può rappresentare una seria minaccia, dato che anche una semplice pioggia può causare la dispersione di sostanze fitotossiche nel terreno. Da qui l’importanza di informare adeguatamente sulla necessità di smaltire correttamente questi materiali, considerato anche che la produzione di buste compostabili è destinata a crescere in futuro e di conseguenza anche il rischio abbandonarle nell’ambiente”.

Il gruppo di lavoro che ha realizzato lo studio pubblicato su “Ecological Indicators” è composto da sei fra docenti, ricercatori e studenti dell’Università di Pisa. Il professore Claudio Lardicci e la dottoressa Elena Balestri del dipartimento di Biologia si occupano di conservazione, gestione e recupero degli ecosistemi costieri. Nel corso delle loro ricerche hanno rilevato la presenza di buste negli ambienti naturali, specialmente spiagge e fondali marini. Da qui lo spunto per approfondire la questione, vista la mancanza di studi scientifici sugli effetti delle macroplastiche sulle piante. Fanno parte del team anche la professoressa Anna Raspolli Galletti e la dottoressa Sara Fulignati del dipartimento di Chimica e Industriale, scienziate impegnate in progetti di ricerca sulla “green chemistry” e sui temi della ecosostenibilà. Lo studio è stato inoltre parte del progetto di ricerca di dottorato in Biologia della dottoressa Virginia Menicagli e della tesi di laurea in Biologia Marina della dottoressa Viviana Ligorini.

L’Università di Pisa aderisce all’appello dei giovani di "Fridays for Future" della Toscana e sostiene la seconda giornata di mobilitazione globale per il clima e per la crisi ambientale, indetta per venerdì 24 maggio a Pisa con partenza alle 9 da Piazza Vittorio Emanuele.

 

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La manifestazione a Pisa dello scorso 15 marzo


A darne l’annuncio nei gironi scorsi è stata una comunicazione del rettore Paolo Mancarella all’intera comunità universitaria, studenti docenti e personale tecnico amministrativo.

“Il nostro Ateneo – scrive il Rettore - vuole essere soggetto attivo e responsabile nelle complesse dinamiche di sviluppo della società, assumendo un ruolo sempre più centrale e propositivo nell’ambito dello sviluppo sostenibile”.

“Con questa logica - aggiunge Mancarella - l’Università di Pisa sta anche partecipando in maniera attiva al Festival dello Sviluppo Sostenibile 2019, in atto in questi giorni, attraverso l’organizzazione di vari eventi, alcuni dei quali in collaborazione coi giovani studenti della nostra città che si riconoscono nello slogan “Fridays For Future”.

La mobilitazione di venerdì 24 maggio segue la quella del 15 marzo che ha visto scendere in piazza 350.000 persone in tutta Italia, di cui 50.000 solo in Toscana per chiedere azioni concrete per contrastare il cambiamento climatico. Una partecipazione estremamente ampia di tutta la società civile, dagli studenti fino a insegnanti, lavoratori, pensionati e bambini.

logo eteam 21Al via la nuova campagna di recruitment dell’E-team, la squadra corse dell’Università di Pisa, che è in cerca di nuovi membri in vista della prossima stagione. Per l’occasione, giovedì 23 e venerdì 24 maggio, davanti al polo C di Ingegneria, in via Giunta Pisano 9, dalle 9 alle 18.30, sarà allestito uno stand per poter accogliere gli interessati e fornire loro tutte le informazioni utili.

La prossima stagione sarà all’insegna di nuovi e importanti progetti che richiederanno grande impegno, competenze e passione da parte dei ragazzi, in quanto è prevista la realizzazione di una macchina a guida autonoma, il monoscocca e la progettazione di una nuova monoposto.

Per tutte le informazioni è comunque possibile scrivere a:
 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Ricordiamo che l'E-Team è la squadra corse che rappresenta l'Università di Pisa nelle competizioni di Formula SAE e Formula Student in Italia e in Europa. Nata nel 2007, conta oggi più di 80 membri provenienti da ben oltre 15 diverse facoltà. È organizzata come una vera e propria azienda con una dirigenza, un'area gestionale e un'area tecnica. Il riassortimento riguarda tutti i settori: Autotelaio, Aerodinamica, Powertrain, Compositi, Elettronica, Logistica e Risorse Umane, Media & PR, Business Plan, Layout & Cost report, Amministrazione. Far parte dell'E-Team significa unire allo studio teorico tanta pratica, lavoro di gruppo, spirito di squadra, sviluppo di hard e soft skills.

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Un team di studenti dell’Università di Pisa ha conquistano il podio di Manuthon, una maratona non-stop di 30 ore dove ragazzi e ragazze da tutta Italia si sono sfidati a colpi di idee d’impresa innovative. La gara, promossa da AITeM (Associazione Italiana Tecnologie Manifatturiere), si è svolta il 17 e 18 maggio a Napoli, presso il campus San Giovanni dell’Università Federico II.

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Gli studenti UNIPI a Manuthon

Francesco Bertini, Matteo Chesini, Giulio Fioretti e Chiara Pretini sono arrivati secondi in assoluto, vincendo anche la sfida lanciata da Cosberg, una delle aziende del settore manifatturiero che hanno partecipato alla manifestazione. I quattro studenti del corso di laurea magistrale in ingegneria gestionale dell’Ateneo pisano, seguiti dal professore Gino Dini e della dottoressa Michela Dalle Mura, sono riusciti a raggiungere il risultato grazie ad una idea per analizzare i guasti in ambiente industriale tramite l’impiego dell’intelligenza artificiale, il tutto completato dallo sviluppo di un ‘business model’ e di un’interfaccia per un’app.


Il contest in corso

 

Immagine1.jpgMa fra i giovani brillanti che hanno partecipato alla gara di Napoli c’erano anche altri due team di studenti di ingegneria gestionale dell’Ateneo pisano. Lara Bicchielli, Fabio Carbone, Giulia Lambardi, Claudia Lorenzini si sono confrontati con il problema di utilizzare in modo ottimale un sistema di taglio laser a 5 assi. La loro idea è stata quella di progettare due piattaforme rotanti sincronizzate in modo da ridurre drasticamente i tempi di lavorazione e aumentare la produttività, il tutto mantenendo la compattezza della macchina, la semplicità e la sicurezza per l’operatore.

Fabrizio Formica, Marco Moretti, Jacopo Rinaldi e Iacopo Scrima si sono infine focalizzati sullo sviluppo del concetto di “integrazione” tra processo di assistenza post vendita e industria 4.0 cercando di risolvere il problema tempistico della gestione dei guasti. Nello specifico hanno proposto la realizzazione di una piattaforma in grado di scambiare i dati automaticamente in modo da implementare una manutenzione predittiva.
“La competizione – conclude il professor Dini – è stata un ottimo banco di prova per i nostri studenti che hanno così potuto applicare a casi specifici la loro preparazione con risultati che premiano la qualità degli studi nella nostra Università”.

 

È stata rinnovata la convenzione tra l'Università di Pisa e l'Associazione RadioEco, che ha dato vita e gestisce l’omonima web radio, voce degli studenti dell'Ateneo. L'accordo è stato sottoscritto, nella Sala dei Mappamondi di Palazzo alla Giornata, dal rettore Paolo Mancarella e dal presidente dell'Associazione, Giammario Spada, alla presenza della prorettrice per gli Studenti, Antonella Del Corso, e di alcuni studenti in rappresentanza della radio. 

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Nata da oltre dieci anni, RadioEco è frequentata da più di 80 studenti di tutti gli ambiti disciplinari che collaborano stabilmente con il ruolo di redattori, speaker e tecnici. Il palinsesto della web radio è composto da circa 20 format che si alternano nel corso della settimana, dalle ore 17 in poi, con un mix di informazione, musica e intrattenimento. RadioEco collabora anche con RadUni, il circuito nazionale delle radio universitarie italiane.

La nuova convenzione, di durata triennale, regola i rapporti tra l'Ateneo e la web radio, con l'obiettivo di sviluppare ulteriormente la collaborazione già in atto da diversi anni. In particolare, RadioEco supporterà le campagne di comunicazione, le attività e le iniziative istituzionali dell'Università di Pisa, nonché eventi di interesse cittadino, regionale e nazionale. "RadioEco - ha detto il rettore Mancarella - ha funzionato come laboratorio per tanti studenti dei diversi corsi di laurea, permettendo di accumulare esperienze e di formare professionalità che sono state apprezzate anche a fini lavorativi. Nel prossimo triennio vogliamo dare nuovo impulso alle iniziative della radio, garantendo la massima autonomia organizzativa e gestionale degli studenti e nello stesso tempo assicurando il pieno e concreto sostegno dell'Ateneo alle loro attività".

Dopo la firma della convenzione, il rettore ha nominato i tre rappresentanti dell'Ateneo nel Comitato dei Garanti di RadioEco - la professoressa Antonella Del Corso e i dottori Elena Marcheschi e Davide Bacciu - che si aggiungono ai due rappresentanti già designati dal Consiglio degli Studenti; Giovanni Passalacqua e Paolo Persechino. Il Comitato dei Garanti ha "il compito di vigilare sull'osservanza dei principi e degli obiettivi esplicitati nello Statuto e nelle norme di comportamento di RadioEco, nel rispetto dell'autonomia decisionale e del principio di responsabilità che RadioEco manterrà sulle proprie attività”.

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