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Un abbraccio alla professoressa Lucia Tongiorgi Tomasi da parte di tutta la comunità accademica e della città. Mercoledì 26 giugno l’aula magna storica del palazzo della Sapienza dell’Università di Pisa ha accolto colleghi e amici della storica dell’arte per festeggiare il suo 80esimo compleanno con una giornata di studi in suo onore dal titolo "Nel giardino delle arti e delle scienze”.

Il convegno è stato aperto dai saluti del Rettore dell’Ateneo pisano Paolo Mancarella a cui sono seguiti gli interventi, fra gli altri, di Salvatore Settis, Alessandro Tosi, Guido Tonelli e Nicoletta De Francesco.

 

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Il convegno nell'aula magna storica della Sapienza

 

“Per la profondità e l'ampiezza delle sue ricerche per la loro carica innovativa – ha detto il Rettore Mancarella - la professoressa Tongiorgi Tomasi è punto di riferimento essenziale in Italia e nel panorama internazionale. Ne sono testimonianza le sue molteplici collaborazioni con atenei e istituzioni culturali di tutto il mondo”.

Prorettore Vicario dell'Ateneo pisano dal 2002 al 2009 e quindi delegata per la cultura, insignita dell'Ordine del Cherubino e Accademica Lincea, Lucia Tongiorgi Tomasi è infatti uno dei riferimenti della comunità scientifica internazionale nell'ambito degli studi sui rapporti tra arte e scienza.

 

La professoressa Lucia Tongiorgi Tomasi

Nel corso della sua carriera la professoressa è stata visiting professor al Getty Center for History of Art and Humanities della California e al Departement of History of Art dell’Università di Oxford, coordinando progetti di studio e tenendo lezioni e seminari in molte università europee, statunitensi e brasiliane. La professoressa Tongiorgi Tomasi ha inoltre ideato e curato l’allestimento di molte esposizioni, in Italia e all'estero, cooperando con le più rinomate istituzioni internazionali, dall'Istituto Italiano di Cultura di Washington alla National Gallery of Art sempre di Washington, dal Royal Botanic Gardens di Kew (Londra) al New York Botanical Garden. Invitata a collaborare alle iniziative espositive leonardiane dell’Accademia Nazionale dei Lincei ha quindi recentemente lavorato a una mostra sulle origini della natura morta europea che si terrà nel 2020 alla National Gallery of Art di Washington.

Il corso di laurea magistrale in Ingegneria nucleare (Nuclear Engineering) dell’Università di Pisa anche quest’anno bandisce 6 contributi da 1.500 euro per coloro in possesso di un’adeguata laurea triennale conseguita in Italia che vi si iscrivono, anche passando da un altro corso di laurea, entro il 31 dicembre 2019. L’obiettivo di questa misura è di incentivare le immatricolazioni dei giovani Italiani mantenendo l’attrattiva di questo curriculum di studi.

“Se tra le priorità della laurea in Nuclear Engineering, c’è infatti l’allargamento del bacino di attrazione ad altri Paesi – spiega il professore Nicola Forgione presidente del corso di laurea - questo però deve essere accompagnato dal mantenimento dell’attrattiva nei confronti degli studenti Italiani che, in passato e in anni recenti, hanno popolato il mercato del lavoro nei settori della fissione e della fusione nucleari, sia in Italia che all’estero”.

 

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Ingengeri nucleari laureati a Unipi

 

La laurea in Ingegneria Nucleare all’Università di Pisa dà infatti la possibilità di lavorare in Italia e all’estero nel settore nucleare e, più in generale, in quello dell’ingegneria industriale, anche grazie ad una formazione di base impiantistica e meccanica che fornisce agli studenti una visione completa degli impianti industriali e dei loro problemi di esercizio e di sicurezza. Non a caso il conseguimento della certificazione di European Master of Science in Nuclear Engineering (EMSNE) rilasciata dalla European Nuclear Education Network (ENEN) è ormai una costante per gli ingegneri pisani che ne facciano richiesta, a testimonianza della qualità dei loro studi e dell’internazionalizzazione del loro percorso.

Tradizionalmente l’Ingegneria Nucleare attrae studenti molto motivati, che vedono nelle discipline che caratterizzano il corso un’occasione per la loro crescita culturale e professionale e per poter essere introdotti nel mondo della ricerca e delle applicazioni energetiche più avanzate. Il contesto in cui gli studenti pisani vengono ben presto ad operare, anche grazie alle numerose possibilità di stage in Italia e all’estero, è altamente professionale ed internazionalizzato, motivo per cui gli insegnamenti sono impartiti in lingua inglese.

“L’energia nucleare, peraltro, è e sarà sempre più in futuro un ingrediente importante del processo di decarbonizzazione della produzione di energia – conclude Forgione - anche se le politiche energetiche nazionali tentennano periodicamente nel confrontarsi con questa nuova forma di energia non vi è dubbio che il suo ruolo verrà messo in sempre maggiore evidenza proprio dalle preoccupazioni ambientali che le sono talora avverse. Non producendo gas serra, infatti, gli impianti nucleari contribuiscono alla stabilità e alla sicurezza dell’approvigionamento energetico con minimo impatto ambientale”

Ulteriori notizie sono reperibili sul corso di laurea in Ingegneria nucleare sono sulla pagina Facebook @NuclearEngineeringPisa e sul gruppo LinkedIn “Studiare Ingegneria Nucleare a Pisa”.

Hanno vinto una settimana di formazione nella Silicon Valley i ragazzi del team BlockLock, che con il loro progetto di impresa si sono classificati primi alla finale del Contamination Lab dell’Università di Pisa, lo spazio fisico e virtuale con sede alle Benedettine che offre a studenti, dottorandi e ricercatori un ambiente stimolante per sviluppare progetti di innovazione a vocazione imprenditoriale. Il progetto, premiato nel corso dell’evento “Il laboratorio della creatività” ospitato alle Benedettine, propone una serratura smart che sfrutta la tecnologia blockchain per garantire la sicurezza. Alessandro Berti ed Eugenio Paluello parteciperanno al programma TVLPx Blue a Menlo Park, in California, dal 22 al 27 luglio: l’Università di Pisa finanzierà due quote di partecipazione al corso, spese di viaggio, spese di alloggio e spese di assicurazione.

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Il gruppo dei finalisti con il professor Leonardo Bertini e lo staff dell’Ufficio Trasferimento Tecnologico.

Il Contamination Lab, ormai alla seconda edizione, è nato da un progetto finanziato dal Miur e sviluppato dall’Unità Servizi per il trasferimento tecnologico dell’Università di Pisa, con la collaborazione di Scuola IMT Alti Studi Lucca, Scuola Normale Superiore e Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.

«Il CLab 2019 si è concluso con l’apprezzamento generale degli allievi per l’alta qualità dei corsi erogati e per l’ambiente molto coinvolgente che si è riusciti a creare, alternando per la prima volta alle lezioni anche momenti di socializzazione – afferma Leonardo Bertini, delegato per la promozione delle iniziative di spin off, start up e brevetti dell’Università di Pisa – Tutto questo è stato possibile grazie al grande lavoro di tutto lo staff e, in particolare, dell’Ufficio Trasferimento Tecnologico, della professoressa Giovanna Mariani, project manager del Clab e di tutti i docenti. Nella giornata finale sono stati presentati ben sei progetti di impresa innovativi, tra i quali la giuria ha avuto difficoltà a individuare i vincitori dei premi. Infatti, tutti i progetti appaiono molto promettenti per il futuro, con elevate possibilità di dare luogo a imprese vincenti. L’incitamento per i nostri ragazzi è quindi quello di credere fermamente nelle loro idee, non lasciarsi scoraggiare dai primi, quasi inevitabili ostacoli e perseguire una strada, certamente difficile, ma potenzialmente foriera di grandi soddisfazioni».

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Il team BlockLock ritira il "biglietto" per la Silicon Valley dal professor Bertini e dalla professoressa Giovanna Mariani.

Anche per il 2° e 3° classificato – ThinkLive e AURORIS (AUtomatic RObot for RFID Inventory & Positioning Service) – ci sono stati riconoscimenti importanti: i ragazzi potranno partecipare a Campus Party di Milano dal 24 al 27 luglio 2019 o al Maker Faire di Roma dal 18 al 20 ottobre 2019.

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Fabio Bernardini di AURORIS ritira il premio.

Confindustria Livorno Massa Carrara, inoltre, ha premiato il progetto DreamsVR con un voucher per 40 ore di formazione da usufruire nell’arco di 18 mesi sui corsi erogati da Assoservizi Formazione, agenzia formativa di Confindustria LI MS, su tematiche a scelta del vincitore. «Si parla sempre più di competenze trasversali, le cosiddette “soft skills” indispensabili in un mondo interculturale e che cambia ad una velocità sorprendente - afferma Stefano Santalena, vice presidente di Confindustria LI MS - È fondamentale che i giovani abbiano un giusto mix di competenze, per evitare una sottoutilizzazione dei talenti e delle potenzialità. Per questo è, oggi è più che mai, strategica l’alleanza tra università e imprese nell’ottica di offrire una formazione orientata alla persona, in grado di essere non solo tecnica e tesa all’innovazione, ma anche tesa a sviluppare e valorizzare le competenze trasversali».

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Stefano Santalena consegna il premio al team DreamsVR, formato da Jacopo Baldini e Niccolò Albertini.

All’evento finale del Contamination Lab sono intervenuti Leonardo Bertini, delegato per la promozione delle iniziative di spin off, start up e brevetti dell’Università di Pisa, che ha parlato di obiettivi e risultati raggiunti nell’edizione 2019 del CLab; Sara Lovato Investiment Manager United Ventures, con l’intervento “People first: il valore dell’investimento di Venture Capital”; e Stefano Santalena, vice presidente di Confindustria Livorno Massa Carrara, con “Il valore della formazione per la creazione di impresa”.

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Il professor Leonardo Bertini con Sara Lovato, Investiment Manager United Ventures.

 

Descrizione progetti finalisti:

AURORIS, AUtomatic RObot for RFID Inventory & Positioning Service, di Andrea Motroni e Fabio Bernardini, è un robot per la gestione automatizzata di negozi/magazzini.
BlockLock, di Alessandro Berti ed Eugenio Paluello, è una serratura smart basata su tecnologia blockchain.
DreamsVR, di Jacopo Baldini e Niccolò Albertini, è un servizio per sviluppare applicazioni digitali multimediali.
FPEX, di Taavoni Jalalledin ed Elahe Babaei, è una piattaforma per la gestione di servizi di spedizione/consegna.
ThinkLive, di Nicola Mei, è una piattaforma per la pubblicizzazione e ricerca di eventi ludici e culturali .
Worm-Up, di Simona Sestito, prof, Simona Rapposelli, dott. Massimiliano Runfola è un servizio di screening automatizzato di molecole per valutarne l'attività biologica e/o tossica.

Vedi le altre foto nella gallery:

Il 24 giugno si è spento il professor Attilio Salvettisalvetti copy

Nato a La Spezia il 22 maggio 1939, nella sua città natale ha frequentato il liceo classico, ove ha ricevuto un'educazione approfondita negli studi umanistici. Successivamente, ha frequentato la facoltà di Ingegneria di Pisa, corso di laurea in Ingegneria aeronautica, dove si è laureato con lode nel 1963. Dopo la laurea ha intrapreso la carriera universitaria presso la stessa Università, dove dal 1975 è stato professore ordinario di Costruzioni aeronautiche. Insignito dell’Ordine del Cherubino nel 1984, ha mantenuto un costante impegno nell’insegnamento nella sua disciplina di cattedra e come professore incaricato di diverse discipline aeronautiche. Dal 1 novembre 2010 ha lasciato la posizione di professore di ruolo per limiti di età continuando però l’attività di insegnamento, come docente di Dinamica del volo degli elicotteri, nel corso di laurea specialistica/magistrale in Ingegneria aerospaziale dell’Ateneo pisano.

Durante la sua carriera il professor Salvetti ha condotto un’intensa attività di insegnamento, di ricerca, e di consulenza industriale. La sua attività di ricerca si è incentrata in particolar modo sulle strutture aeronautiche, sui metodi di progetto degli aeroplani e dei veicoli spaziali, e sulla dinamica e il controllo dei velivoli. Una parte significativa della sua attività di ricerca è stata di tipo sperimentale e ha riguardato, soprattutto, le problematiche della fatica e della meccanica della frattura nelle strutture aeronautiche. Le attività di consulenza industriale del professor Salvetti hanno riguardato un'ampia gamma di argomenti nel campo dell'ingegneria aerospaziale, off-shore e della produzione di energia.

È stato membro fondatore della scuola europea di formazione avanzata post-lauream in aeronautica ECATA. Ha ricoperto la carica di Presidente del consiglio di corso di laurea in Ingegneria aerospaziale fino al 31 ottobre 2006, e successivamente di Direttore del dipartimento di Ingegneria aerospaziale dell’Università di Pisa fino al 31 ottobre 2010.
È stato Consigliere d'amministrazione dell'Agenzia Spaziale Italiana e coordinatore del gruppo di lavoro in Ingegneria Spaziale di ASI. È stato membro del Comitato per lo Sviluppo dell'Industria Aeronautica presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Dal marzo del 2006 è stato Consigliere d’amministrazione indipendente di Ansaldo STS. È stato Presidente dell’Associazione Laureati dell’Ateneo Pisano.

L’attività del professor Salvetti e i numerosi contratti di ricerca da lui coordinati, insieme all’impegno del personale docente e non docente che progressivamente veniva potenziando l’organico, hanno reso possibile la realizzazione dei laboratori strutturali sperimentali del dipartimento (Istituto di aeronautica fino al 1982) inesistenti nel 1964 e portati alla metà degli anni 80 a una posizione di primaria importanza in campo nazionale e internazionale.

Il professor Salvetti è stato un didatta eccellente e un ricercatore entusiasta, con una visione lungimirante e coraggiosa delle sfide in campo aeronautico e spaziale e una sorprendente capacità di capire problemi complessi e proporne soluzioni. Nel corso degli anni ha formato un’intera scuola di ricercatori e di ingegneri che hanno lavorato e lavorano in ambito accademico e nelle maggiori industrie italiane e straniere. La sua eredità sarà duratura; i suoi collaboratori e allievi hanno fatto e faranno tesoro dei suoi insegnamenti, che hanno influenzato e influenzeranno ancora a lungo lo sviluppo dell’Ingegneria aerospaziale a Pisa, ma non solo.

Le esequie si terranno il 25 giugno alle 15.30 nella chiesa di San Francesco di Lerici.

I colleghi di Ingegneria Aerospaziale

italian tech week homeCi sarà anche un brevetto dell’Università di Pisa al Techshare Day 2019, l’evento di trasferimento tecnologico organizzato da Politecnico di Torino e Università di Torino, nato per condividere le conoscenze tecnologiche sviluppate dalle università e centri di ricerca italiane e per creare legami con aziende e investitori. Martedì 25 giugno, il professor Silvio Chericoni, il professor Mario Giusiani e il dottor Fabio Stefanelli saranno presenti a illustrare le potenzialità della loro invenzione, un kit per droghe d’abuso su materiale cheratinico. All’evento sarà presente anche lo staff dell’Unità Servizi per il Trasferimento Tecnologico dell’Ateneo.

Il Techshare Day 2019 porterà a Torino oltre 300 inventori da 30 università e centri di ricerca di tutta Italia, che esporranno 140 tecnologie selezionate dall’eccellenza tecnologica made in Italy. Gli inventori avranno l’opportunità di esporre le proprie tecnologie e di confrontarsi direttamente con imprese e investitori. Per i visitatori sarà un’occasione per scoprire i vantaggi delle nuove tecnologie, ottenere una licenza dei brevetti di loro interesse, entrare in contatto con i team di ricerca e interagire con gli inventori per promuovere lo sviluppo delle tecnologie ed eventuali applicazioni commerciali.

Parallelamente alla parte espositiva ci sarà un focus dedicato al mondo Corporate, con 6 tavole rotonde in cui 26 grandi aziende che racconteranno le rispettive esperienze in ambito di Open Innovation, presentando come questo modello sia stato adottato e integrato nelle loro strategie industriali e illustrando i casi di successo che ne sono derivati.

La quarta edizione del Techshare Day si svolge nell’ambito dell’Italian Tech Week, 7 giorni per vivere il futuro; ci saranno incontri tra imprenditori innovativi, business angel e VC internazionali, esposizione di tecnologie per il business e per la scuola, esperienze di imprese sociali, workshop sulle professioni digitali ed eventi con i protagonisti della scena mondiale tech.Fanno parte del comitato organizzatore di ITW: CCIAA di Torino, Club degli Investitori, OGR, School of Entrepreneurship and Innovation (SEI), Compagnia di Sanpaolo, Torino Social Impact, Università di Torino e Politecnico di Torino.
L’evento vede la collaborazione del MISE-Uibm

Nel corso dell’ITW sarà presentata la piattaforma Knowledge share per la promozione dei brevetti a disposizione degli associati Netval, tra cui Università di Pisa; dove è possibile visionare le schede marketing in merito a numerosi brevetti di cui è titolare l’Ateneo.

della_posta_cover.jpgPompeo Della Posta è professore associato di Economia politica al dipartimento di Economia e Management dell'Università di Pisa. Visiting professor in università e centri di ricerca in tutto il mondo, tra cui Canada, Cina, India, Giappone, Russia, Regno Unito e Stati Uniti, il profesore è attualmente presidente dell'Associazione internazionale del commercio e delle finanze e direttore della rivista scientifica «Scienza e Pace / Scienza e pace». "The Economics of Globalization. An Introduction" (Edizioni Ets, 2019) è il suo ultimo libro.

Pubblichiamo di seguito una presentazione del volume tratta da una intervista al professore.

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Quando inizia la globalizzazione economica?
Il primo periodo storico nel quale l’integrazione commerciale ha cominciato a produrre convergenza dei prezzi (è questo l’indicatore chiave che viene di solito considerato al fine di datare l’inizio della globalizzazione economica) è la seconda metà del 1800, e in particolare si prende come data simbolica il 1869, quando fu aperto il canale di Suez, grazie al quale il collegamento navale fra Europa e Asia divenne più diretto, accorciando significativamente i tempi di percorrenza.

La globalizzazione economica però non riguarda solo l’integrazione commerciale, ma anche quella dei fattori della produzione, vale a dire il lavoro e il capitale.
Quel periodo fu caratterizzato da enormi migrazioni volontarie e non episodiche (il 10% della popolazione mondiale viveva in un paese diverso da quello di nascita, a fronte del 3,4% che caratterizza i nostri giorni), e da ingenti movimenti di capitale (che dall’Europa, per esempio, si muovevano verso l’America per finanziarne lo sviluppo).

Si può tornare indietro?
La storia ci dice che è senz’altro possibile cambiare direzione. Basti pensare a quello che accadde nel periodo fra le due guerre mondiali. La prima fase della globalizzazione economica, quella che ebbe luogo fra la fine del 1800 e i primi del 1900 - il periodo del Liberty e della Belle Époque le cui testimonianze e la cui architettura ritroviamo ancora in tante città italiane ed europee - fu seguita da una chiusura economica catastrofica, caratterizzata dal grido di “America First” di allora. Quelle spinte protezionistiche si concretizzarono nelle barriere tariffarie alzate dagli americani contro le esportazioni europee e nelle svalutazioni competitive fra i paesi. Come è andata a finire lo sappiamo: è arrivata la II Guerra Mondiale.

 

Tutti i dipendenti universitari d’Italia, soci dei rispettivi circoli ricreativi aderenti all’Associazione Nazionale Circoli Universitari (ANCIU), potranno accedere ai servizi del Centro di medicina riabilitativa dell’Ateneo pisano "Sport and Anatomy" a tariffe vantaggiose. È questo il risultato della convenzione sottoscritta venerdì 28 giugno, in Rettorato, dal dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia e dall'ANCIU, rappresentato dal presidente Giuseppe La Sala, alla presenza del prorettore per i Rapporti con gli enti del territorio, Marco Gesi, che è anche direttore del Centro "Sport and Anatomy", del vice presidente del CRDU e componente del direttivo ANCIU, Federico Soldani, e del presidente del CRDU pisano, Bruno Sereni

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La convenzione, che avrà durata di tre anni, permetterà ai soci ANCIU di poter usufruire delle prestazioni offerte dal Centro, struttura di avanguardia nel campo fisioterapico e della riabilitazione, con programmi innovativi per garantire il miglior recupero funzionale del paziente nel minor tempo possibile attraverso percorsi personalizzati. In particolare, l'accordo prevede che il Centro universitario di medicina riabilitativa fornisca ai soci ANCIU una prima visita fisioterapica gratuita e uno sconto pari al 10% sul costo delle singole terapie.

"La collaborazione con 'Sport and Anatomy' - ha detto il presidente dell'ANCIU, La Sala - va avanti da sette anni ed è per noi fondamentale, soprattutto per le attività di prevenzione degli infortuni durante le manifestazioni sportive dell'Associazione, che in totale sono 28 ogni anno e che dal 2020 comprenderanno anche lo sci. Ringrazio quindi il Centro per questa nuova opportunità, che sarà a disposizione dei circa 20 mila iscritti ANCIU di 50 università di tutta Italia, da Catania a Trento".

Nella foto, da sinistra: Sereni, Gesi, La Sala, Soldani.

Continua a crescere il Centro 3R fondato nel 2018 dall’Università di Pisa e dall’Università di Genova e che in poco più di un anno ha avuto l’adesione di molti ricercatori di altri atenei italiani. Il centro, che opera in ambito di ricerca e didattica per promuovere una sperimentazione scientifica responsabile rispettosa dei principi di Reduction, Refinement e Replacement, conta ad oggi 300 membri provenienti dalle università di Pisa, Genova, Pavia, Milano-Bicocca e i due politecnici di Torino e Milano.

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Nella foto i referenti delle sei università. Da sinistra a destra: Livia Visai (Pavia), Anna Maria Bassi (Genova), Arti Ahluwalia (Pisa), Guido Cavaletti (Milano Bicocca), Valeria Chiono (Politecnico Torino), Paola Petrini (Politecnico Milano).


Il 20 e 21 giugno si è svolto a Genova il meeting annuale del centro, aperto dai saluti istituzionali del rettore Paolo Comanducci e del vicesindaco Stefano Balleari. «Il Centro 3R sta diventando un punto di riferimento per la ricerca sperimentale biomedica e un veicolo per formare un pensiero scientifico razionale e consapevole nei giovani ricercatori e studenti – ha commentato la professoressa Arti Ahluwalia, direttrice del Centro 3R e responsabile per l’Università di Pisa – L’inclusione al suo interno di membri di altre università italiane dimostra che il nostro progetto trova il consenso di chi nella ricerca e nella didattica vuole stimolare e sensibilizzare alla sperimentazione responsabile e ai metodi alternativi all’uso degli animali, come stabilito dalla direttiva europea in materia, recepita in Italia con il D.L. 26/2014. Al meeting di Genova ha partecipato anche Susanna Louhimies del DG Environment, policy coordinator per la direttiva europea. Nel suo intervento ha ribadito l’importanza dei Centri 3R in Europa come mezzi fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi prefissi dalla direttiva.

“3R” è l’acronimo di Replacement (sostituzione delle sperimentazioni sugli animali con metodi alternativi ogni qual volta questo sia possibile), Reduction (riduzione al minimo indispensabile del numero di animali utilizzati) e Refinement (continuo perfezionamento dei metodi impiegati allo scopo di ridurre la sofferenza degli animali).

Al meeting di Genova è arrivato anche il plauso scritto del viceministro Lorenzo Fioramonti (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca). Nella lettera che ha inviato agli organizzatori ha sottolineato come «una sperimentazione adeguata e rispettosa delle 3R favorirà l'ottenimento di risultati maggiormente significativi con una conseguente ricaduta positiva sulla salute dei pazienti che si aspettano moltissimo dalla ricerca biomedica. Il principio delle 3R, tema dibattuto in questa conferenza, non solo è valido dal punto di vista etico, in quanto tutela del benessere degli animali, ma è estremamente utile allo scienziato perché contribuisce a un corretto svolgimento della sperimentazione, garantendo così l'ottenimento di risultati più soddisfacenti e maggiormente riproducibili».

Dal 4 al 20 luglio Pisa celebra cinquanta anni dall’allunaggio con il festival “Luna50”, che comprende spettacoli, concerti, conferenze, tavole rotonde e osservazioni astronomiche che si terranno nei luoghi all’aperto della città e del suo litorale. Il programma di “Luna50”, ideata da Sergio Giudici e Paolo Pesciatini, e organizzato da Comune di Pisa e Università di Pisa, è stato presentato questa mattina in Palazzo Gambacorti. Nel comitato tecnico scientifico Chiara Bodei, Maria Antonella Galanti, Sergio Giudici e Sandra Lischi, e la collaborazione di di docenti di discipline scientifiche e umanistiche. 

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Primo appuntamento giovedì 4 luglio (Auditorium Cittadella Galileiana, ore 21:15) con la tavola rotonda, cui seguiranno appuntamenti ogni giorno fino alla ricorrenza dei 50 anni dallo sbarco, sabato 20 luglio, quando è in programma la sfilata per le vie del centro città dei figuranti di “Guerre Stellari”, mentre alla Cittadella Galileiana si svolgerà il laboratorio Lego (“costruisci il tuo razzo”) e il “Virtual luna park” con installazioni video, giochi, realtà aumentata, allunaggi veri e simulati.

"La collaborazione tra Amministrazione Comunale e Università di Pisa – ha detto l’assessore al turismo del Comune di Pisa, Paolo Pesciatini - continua in modo proficuo a dare risultati importanti ai fini della rigorosa divulgazione della conoscenza e della promozione della nostra offerta turistica. Infatti, dopo il successo della giornata dedicata alla nascita di Galileo, del febbraio scorso, adesso con “Luna50” abbiamo organizzato una rassegna che abbraccerà quasi tutto il mese di luglio per celebrare, in Città e sul Litorale, i cinquant'anni dell’allunaggio, con spettacoli, concerti, conferenze, osservazioni astronomiche. La Luna, ci parlerà attraverso l’arte, la scienza, la letteratura, il mito, la musica, essendo da sempre musa e fonte d’ispirazione. Da Pisa, città dei saperi umanistici e scientifici, l’astro narrante “dirà di più”, parafrasando Italo Calvino, a coloro, cittadini e turisti che vorranno partecipare a questi straordinari eventi. Pisa, dunque, ricorderà quella notte del 20 luglio 1969 che, “diversa da ogni altra notte del mondo”, secondo le parole di Giuseppe Ungaretti, permise all’uomo di raggiungere l’irraggiungibile, senza per questo fermare la fantasia".

"Esprimo grande soddisfazione a nome dell’Ateneo – ha detto la protettrice vicaria dell'Università di Pisa, Nicoletta De Francesco - per le iniziative di divulgazione scientifica che stiamo realizzando in collaborazione con il Comune, come è già avvenuto per la giornata di Galileo. La manifestazione "Luna50" nasce dall'apporto multidisciplinare di diversi docenti dell’Ateneo, che ringrazio, con tematiche che spaziano dalla fisica e dai settori scientifici a quelli umanistici, dalla musica al cinema, dall'arte alla letteratura".

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Il festival si divide in sezioni dedicate a “Luna e scienza”, “Arte e cinema”, “Parole e musica”, “Osservazioni astronomiche”, “Eventi per famiglie e ragazzi”. “Luna50” prosegue anche nel mese di ottobre con una serie giornate di aggiornamento per docenti delle scuole secondarie di I e II grado.

(fonte: Ufficio Stampa Comune di Pisa)

Dal 10 al 14 giugno, l’Università di Pisa ha ospitato una staff training week a cui hanno partecipato i partner del programma di mobilità internazionale Erasmus+ KA107. Si tratta di un programma, ormai ben noto a livello mondiale, che apre le porte ai paesi “oltre l’Europa”, fornisce supporto alla mobilità internazionale per crediti di studenti e personale docente e amministrativo, allo scopo di sostenere lo sviluppo professionale e l’integrazione culturale dei beneficiari, e incrementare l’attrattività e la dimensione internazionale delle istituzioni di Istruzione Superiore partecipanti.

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Il progetto relativo al biennio 2017-2019, nell’ambito del quale si è svolta la staff training week, è il terzo coordinato dall’Università di Pisa. Oltre alle mobilità degli studenti, preponderante a livello numerico e di investimento finanziario da parte dell’Agenzia Nazionale Erasmus, in ogni progetto vengono poi organizzati percorsi di formazione, incentrati sull’internazionalizzazione e dedicati al personale universitario. Queste staff week permettono agli ospiti stranieri di acquisire conoscenze relative alla gestione del progetto nella propria università, così come a “disseminare” i risultati ottenuti, sia a livello locale che nazionale.

In questa occasione si sono incontrati a Pisa docenti e personale amministrativo di nuomerose università extraeuropee, tra cui: Mongolian University of Science and Technology, Mongolian University of Life Sciences, National University of Mongolia, Savannakhet University (Laos), Tunis El Manar University (Tunisia), University of Kairouan (Tunisia), Cadi Ayyad University (Marocco) e Vietnam National University of Agriculture (Vietnam).

Oltre a personale amministrativo e docente, altre università hanno presentato anche cariche istituzionali: l’Alexandria University (Egitto) ha inviato il professor Mohamed Ibrahim, prorettore della sede distaccata di Matruh; la Al-Farabi University (Kazakhistan), il Direttore Zhaniya Abdiman. La International University of Kyrgyzstan è stata rappresentata dal rettore Ainura Adieva; la Naryn State University (Kyrgyzstan) dal prorettore Aigul Sarbagyshova. Per la Tajik State University of Commerce, infine, hanno partecipato il rettore Hamidullokhon Fakerov e il prorettore agli Affari Internazionali Zarrina Kadyrova.

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Una staff week di ampio respiro internazionale, quindi, il cui programma ha visto presentazioni e discussioni seminariali, job shadowing e attività di networking, volte a stimolare la mobilità fra i paesi e ad individuare modi per renderla più facile e fruttuosa.

Le diverse unità dell’Ateneo che si occupano di promozione, cooperazione, programmi e ricerca internazionali e career service hanno presentato le strategie di internazionalizzazione, l’organizzazione dell’Ateneo pisano e i servizi offerti.
Una giornata, aperta all’intera comunità accademica, è poi stata dedicata alla presentazione delle istituzioni di provenienza, con l’intento di approfondire la conoscenza dei reciproci interessi di formazione e ricerca.

La riflessione sulle attività condotte e sulle iniziative ancora da intraprendere per il pieno raggiungimento dei risultati del programma ha trovato spazio nell’ultima parte della settimana, e ha integrato quella che è stata una parte molto importante dell’incontro di quest’anno: la visita ai Dipartimenti. Facilitata e sostenuta dai rispettivi Coordinatori di Area per l’Internazionalizzazione (CAI), la visita è stata richiesta e caldeggiata da tutti i colleghi stranieri: è infatti alla base di contatti più stretti tra l’Università di Pisa e le istituzioni partner all’interno del KA107, aprendo le porte a collaborazioni e progettualità fattive anche a livello di dipartimenti e di singoli professori.

Ulteriori informazioni sulla staff training week e sulle attività dell’Università di Pisa legate al programma Erasmus+ KA107 sono disponibili presso la pagina Facebook dell’Unità Programmi Internazionali di Cooperazione, Formazione e Mobilità.

 

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