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Comunicati stampa

Si è conclusa la XVII edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI) 2019, la più partecipata Business Plan Competition italiana, ospitata quest’anno dall’Università di Catania al Monastero dei Benedettini nei giorni 28 e 29 novembre. Circa 3.000 i neoimprenditori canditati e quasi 1.000 le idee d’impresa presentate. Tra queste ultime il progetto “Inta (INTelligent Acoustics) System” si è aggiudicato il Premio “Innovazione Health Care” AIIC, messo a disposizione dall’Associazione Italiana Ingegneri Clinici e rivolto allo sviluppo di soluzioni per l’innovazione tecnologica nell’erogazione dei servizi sanitari. Inta System è nato per sviluppare e commercializzare un dispositivo completamente elettronico, Braiker, che consente di individuare la presenza di traumi cerebrali da analisi del sangue, messo a punto all’interno del Laboratorio NEST di Pisa da Matteo Agostini (a sinistra nella foto), assegnista di ricerca della Normale, e Marco Cecchini, ricercatore dell’Istituto Nano del CNR.

Attraverso il dispositivo Braiker è possibile aiutare la diagnosi dei traumi cerebrali e ridurre al minimo il ricorso ad esami costosi, lenti e invasivi quali la risonanza magnetica e la TAC. Il progetto imprenditoriale Inta System aveva già vinto l’edizione 2019 del PhD+, il programma dell’Università di Pisa finalizzato a promuovere e incoraggiare lo spirito imprenditoriale e di innovazione, e di Start Cup Toscana, la sfida tra idee innovative scaturite dal mondo della ricerca universitaria regionale che si è svolta a fine ottobre presso il Polo Fibonacci a Pisa.

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I vincitori del premio “Innovazione Health Care” AIIC – insieme a Inta System ci sono Bio IMeD (StarCup Friuli-Venezia Giulia), ReVideo (Startcup Piemonte), Tripie (Startcup Sicilia) - beneficeranno di un coach per lo sviluppo del progetto d’impresa, di un supporto per l’individuazione di siti ospedalieri disponibili per la sperimentazione clinica, oltre che della partecipazione con stand al prossimo Convegno Nazionale AIIC.

Matteo Agostini, dopo la laurea all’Università di Roma La Sapienza, ha svolto il corso di Perfezionamento in Biofisica molecolare alla Scuola Normale. Marco Cecchini, laureato all’Università di Pisa, si è perfezionato alla Scuola Normale in Fisica della Materia Condensata.

(fonte: Ufficio Stampa Scuola Normale Superiore)

È stato pubblicato su "Nature Scientific Data" (www.nature.com/articles/s41597-019-0247-7) il più grande dataset liberamente accessibile per fini di ricerca che permette di valutare le performance dei calciatori attraverso un algoritmo basato su Intelligenza Artificiale.

La ricerca - frutto della collaborazione, all'interno del progetto "SoBigData", tra l'Università di Pisa, l'Istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione (ISTI) del CNR e l'azienda Wyscout/Hudl - ha consentito di rendere pubblici molti dati relativi al calcio. Nel dataset sono infatti riportati i dati della stagione 2017/18 dei cinque principali campionati nazionali dell'Europa (Francia, Germania, Inghilterra, Italia e Spagna), oltre alle ultime edizioni degli Europei 2016 e dei Mondiali 2018. Per tutte queste competizioni l’algoritmo PlayeRank, sviluppato dal già citato gruppo di ricercatori e recentemente pubblicato sulla rivista "ACM Transaction on Intelligent Systems and Technology", permette di analizzare e confrontare le performance di ogni calciatore, utilizzando tecniche di Intelligenza Artificiale per comprendere l’importanza di ogni singolo evento presente nei dati. In media sono stati registrati circa 1.700 eventi a partita, 60 per ogni singolo calciatore, che comprendono tocchi di palla, tiri, assist, passaggi di destro, sinistro e di testa, posizione di campo e così via. 

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"Attraverso l'algoritmo PlayeRank - spiega il dottor Luca Pappalardo (nella foto a lato), autore della ricerca insieme a Paolo Cintia, Alessio Rossi, Emanuele Massucco, Paolo Ferragina, Dino Pedreschi e Fosca Giannotti - riusciamo a valutare la bravura del singolo calciatore, compilando una 'pagella' basata su indicatori puramente oggettivi e non emozionali. Questo aiuta a individuare i talenti, soprattutto giovani, destinati con il tempo a esplodere e a veder aumentare esponenzialmente il proprio valore". Restando alla stagione 2017-2018 l'algoritmo ha evidenziato, tra i migliori under 23, calciatori arrivati alla fama internazionale quali Gabriel Jesus, allora alla sua prima stagione intera nel Manchester City, Leroy Sané, altro grande talento esploso nei Citizens, e, in relazione al campionato italiano, Patrick Cutrone, appena inserito in pianta stabile nella rosa del Milan.

"I dati sono potenzialmente in grado di evidenziare il valore di un calciatore in termini comparativi e di evidenziarne il trend di crescita, così come di approfondire il sistema tattico di gioco di una squadra - conclude il dottor Pappalardo - ma è chiaro che il risultato principale della pubblicazione sta nell'aver messo a disposizione della comunità che si occupa di sports analytics, per la prima volta e in modo così ampio, uno strumento open science unico nel suo genere su cui i ricercatori potranno liberamente confrontare metodi, obiettivi e risultati di analisi".

Anche il codice sorgente di PlayeRank è open source, disponibile su github insieme a un tutorial interattivo che mostra come acquisire il dataset pubblico e applicare, passo dopo passo, l’algoritmo di valutazione della performance.

È stato assegnato al dottor Cosimo Bracci Torsi, presidente della Fondazione Palazzo Blu, il “Campano d’Oro” 2019, giunto quest’anno alla 49a edizione. La consegna del prestigioso riconoscimento avverrà sabato 30 novembre, alle 10,30 nell’Aula Magna Nuova della Sapienza.

Dopo i saluti del rettore Paolo Mancarella e del sindaco Michele Conti, il soprintendente Andrea Muzzi leggerà la "Laudatio" e il presidente dell'Associazione Laureati Ateneo Pisano (ALAP), Paolo Ghezzi, darà lettura della Motivazione del conferimento.
Seguirà la consegna del "Campano d’Oro" al dottor Bracci Torsi, cui sarà consegnata una medaglia d’oro che raffigura la Torre medievale del Campano, che si trova in prossimità della Sapienza, la cui campana scandiva l'inizio e la fine delle lezioni universitarie. È quindi previsto un intervento del premiato. Un omaggio musicale del Coro dell’Università di Pisa con i cori dal melodramma “Orfeo ed Euridice” di Ch.W. Gluck concluderà, come da tradizione, la cerimonia.

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Dal 1971 l'’ALAP assegna, in stretta collaborazione con l’Ateneo, il "Campano d’Oro" a illustri personalità che si siano laureate a Pisa. Nell’ormai lunga serie di premiati figurano figure della cultura, della scienza, dello spettacolo, dell’economia, fra i quali Carlo Azeglio Ciampi, Carlo Rubbia, Giuliano Amato, Andrea Bocelli, Paolo Dario, Franco Mosca e Franco Gabrielli. Lo scorso anno il Campano d’Oro è stato assegnato al fisico Guido Tonelli, che ha partecipato ed è stato portavoce dell'esperimento CMS al CERN, che ha portato alla scoperta del bosone di Higgs.

Cosimo Bracci Torsi, personalità di grande spicco nel mondo della cultura, si è laureato all’Università di Pisa in Chimica nel luglio 1959. Da allora e fino al 1995 è stato prima dirigente, poi amministratore e infine presidente del laboratorio farmaceutico Guidotti. È stato anche vice presidente di Assofarma. Attualmente è alla guida della Fondazione Palazzo Blu, che gestisce l’omonima struttura che organizza mostre, e della società Alfea, che gestisce l’ippodromo di San Rossore.

È stato presentato martedì 26 novembre, alle ore 11 nella sala polifunzionale della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli a Milano, alla presenza della Senatrice a vita, Liliana Segre, “Diario di un’infamia”, il libro voluto da Acque Spa in occasione dell’80° della firma delle leggi razziali italiane.

Alla presentazione sono intervenuti Bruno Manfellotto - curatore dell’opera assieme a Fabio Demi - il rettore dell’Università di Pisa, Paolo Maria Mancarella e il presidente di Acque, Giuseppe Sardu. È intervenuta anche la scrittrice Helena Janeczek, premio Strega 2018. Il dibattito è stato moderato da Davide Guadagni

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Edito dalla Pisa University Press, “Diario di un’infamia” è un libro che rappresenta un buon esempio sia per il contenuto - in quanto riesce a dimostrare come le storie di una città possano diventare emblematiche e di valenza universale - sia perché contribuisce a divulgare e trasmettere la memoria della barbarie, raggiungendo, grazie alla distribuzione di Acque, persone e luoghi che vanno ben oltre quelli propri dell’accademia, allargandosi e aprendosi ad altri ambiti della società.

Nel libro si racconta come la firma, apposta a San Rossore nel 1938, abbia determinato storie come quella del piccolo Guido Cava che all’epoca aveva solo 8 anni e al quale fu impedito di andare a scuola; quella dei coniugi Maria e Francesco Castro il cui amore nasce dopo la tragedia dei campi di sterminio in Germania; quella dell’uccisione di Giuseppe Pardo Roques, capo della Comunità ebraica pisana per arrivare al racconto dell’espulsione di insegnanti e alunni ebrei da tutte le scuole. Per finire con la “Cerimonia del ricordo e delle scuse”, voluta dal rettore dell’Università di Pisa e a cui, nel Palazzo della Sapienza, hanno preso parte tutti i rettori delle università e i rappresentanti delle comunità ebraiche italiane.

L'Università di Pisa ha festeggiato i propri dottori di ricerca con una giornata speciale, il "PhD Talent", che si è tenuta sabato 23 novembre al Palazzo dei Congressi. Al centro dell'iniziativa c'è stato il conferimento di 14 premi di studio per le migliori tesi di dottorato discusse nell'ultimo anno in tutti i settori scientifici: Scienze matematiche, informatiche, fisiche e della terra; Scienze chimiche, biologiche, agrarie e del farmaco; Scienze mediche e veterinarie; Ingegnerie industriale e dell’informazione, civile e architettura; Scienze dell’antichità, filologico-letterarie, storico-artistiche, storico, filosofiche, pedagogiche e psicologiche; Scienze giuridiche, economiche e statistiche, politiche e sociali. I vincitori hanno presentato, con un breve pitch elevator, i contenuti più innovativi delle loro ricerche così da favorirne la disseminazione e la condivisione con potenziali investitori interessati ad applicare contenuti e metodi emergenti e d’avanguardia nell’ambito delle proprie imprese.

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Proprio il rapporto tra dottorato di ricerca e mondo del lavoro ha rappresentato il filo conduttore del "PhD Talent", che è stato aperto in mattinata dal saluto del rettore Paolo Mancarella. Sono quindi seguiti gli interventi della delegata ai Dottorati di ricerca, Marcella Aglietti, su "I dottori di ricerca dell’Università di Pisa. Risultati e prospettive"; del presidente ANVUR, Paolo Miccoli, su "Dottorati: nuove competenze formative per il mondo del lavoro"; del prorettore per gli Studenti e il diritto allo studio, Rossano Massai, che ha anche la delega all’orientamento e al job placement, su "Valorizza il tuo dottorato: il placement per i dottori di ricerca"; del prorettore per la Ricerca applicata e il trasferimento tecnologico, Marco Raugi, su "Trasferimento tecnologico, ricerca applicata e opportunità di placement"; infine del direttore di Unione Industriale Pisana, Carlo Frighetto, su "L’importanza del dottorato di ricerca nelle aziende".

Nella sua introduzione, il rettore Mancarella ha sottolineato che "è necessario che il mondo accademico della ricerca dottorale inizi a rivolgersi maggiormente al mondo del lavoro. Non tanto per piegare la ricerca ai soli bisogni del mercato, ma per far capire al mercato che il dottorato è una offerta formativa di 3° livello su cui scommettere, perché può portare vantaggi anche alle imprese".
Ai rappresentanti di aziende e enti pubblici è stata quindi consegnata una guida di nuova progettazione che mira a evidenziare i vantaggi della collaborazioni tra queste realtà e i dottorato di ricerca. 

Nel pomeriggio il rettore Mancarella, con la professoressa Aglietti e i coordinatori dei dottorati con sede presso l’Ateneo, ha proceduto alla consegna dei diplomi ai nuovi dottori di ricerca di quest’anno, cui è seguito l'incontro tra gli stessi dottori di ricerca e le aziende presenti.

"Questa giornata - ha concluso la professoressa Aglietti - vuole essere non solo un momento di festa per chi ha raggiunto uno tra i più importanti risultati della carriera accademica, ma anche costituire un’opportunità di confronto e d’incontro con il mondo delle istituzioni e delle imprese, delle attività produttive e industriali, dei servizi e della ricerca pubblica e privata, instaurando un percorso virtuoso che metta in luce le potenzialità dei più brillanti giovani ricercatori dell’Università di Pisa e volto a favorirne il reclutamento e il successo professionale".

Di seguito l'elenco dei premiati:

1) Scienze Matematiche, Informatiche, Fisiche e Scienze della Terra
Dottor Marco Moraschini
Corso di Dottorato: Matematica
Coordinatore di Dottorato: Prof. Giovanni Alberti
Tesi: "On Gromov’s theory of multicomplexes: the original approach to bounded cohomology and simplicial volume".

2) Scienze Matematiche, Informatiche, Fisiche e Scienze della Terra
Dottor Niccolò Di Lalla
Corso di Dottorato: Fisica
Coordinatore di Dottorato: Prof. Dario Pisignano
Tesi: "Study and optimization of the IXPE polarization-sensitive detectors".

3) Scienze Chimiche, Scienze Biologiche, Scienze Agrarie e Scienze del Farmaco
Dottor Gianluigi Albano
Corso di Dottorato: Scienze Chimiche e dei Materiali
Coordinatore di Dottorato: Prof. Gennaro Pescitelli
Tesi: "Outstanding chiroptical features in thin films of chiral π-conjugated oligomers: from synthesis to applications".

4) Scienze Chimiche, Scienze Biologiche, Scienze Agrarie e Scienze del Farmaco
Dottoressa Noemi Barsotti
Corso di Dottorato: Biologia
Coordinatore di Dottorato: Prof. Massimo Pasqualetti
Tesi: "Retrogade approach to dissect the mouse connectome and generation of new Rabies Virus tools for functionale analysis of synaptically connected neurons".

5) Scienze Mediche e Scienze Veterinarie
Dottoressa Lucia Grassi
Corso di Dottorato: Scienze cliniche e traslazionali 
Coordinatore di Dottorato: Prof. Stefano Del Prato
Tesi: "P. aeruginosa biofilm infections: pre-clinical investigation of new treatment strategies based on the use of antimicrobial peptides".

6) Scienze Mediche e Scienze Veterinarie
Dottoressa Anyela Andrea Medina Valentin
Corso di Dottorato: Scienze veterinarie
Coordinatore di Dottorato: Prof. Alessandro Poli
Tesi: "Medicina trasfusionale nel cane: studio sulla prevalenza dei principali gruppi sanguigni, sulla valutazione di una profilassi attiva contro la Leishmaniosi nei donatori di sangue e sui parametri abitualmente impiegati nel monitoraggio della trasfusione".

7) Ingegneria Civile e Architettura, Ingegneria Industriale e dell’Informazione
Dottor Matteo Loffredo
Corso di Dottorato: Ingegneria Industriale
Coordinatore di Dottorato: Prof. Giovanni Mengali
Tesi: "Analisi numerica e sperimentale dell’influenza dell’effetto Bauschinger sugli stati tensionali residui introdotti dall’autoforzamento di recipienti inpressione".

8) Ingegneria Civile e Architettura, Ingegneria Industriale e dell’Informazione
Dottor Francesco Laccone
Corso di Dottorato: Ingegneria dell’energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni
Coordinatore di Dottorato: Prof. Renato Iannelli
Tesi: "Reinforced and post-tensioned structural glass shells - concept, morphogenesis and analysis".

9) Ingegneria Civile e Architettura, Ingegneria Industriale e dell’Informazione
Dottoressa Cristina Piazza
Corso di Dottorato: Ingegneria dell’informazione Coordinatore di Dottorato:
Prof. Fulvio Gini
Tesi: "On the design and control of soft robotics-enabled prosthetic hands".

10) Scienze dell’Antichità, Filologico-Letterarie, Storico-Artistiche, Storiche, Filosofiche, Pedagogiche, Psicologiche
Dottor Jacopo Paganelli
Corso di Dottorato: Storia
Coordinatore di Dottorato: Prof. Alberto Maria Banti
Tesi: "Il forziere del vescovo. Vicende e basi materiali della signoria dei presuli volterrani nella seconda metà del Duecento".

11) Scienze dell’Antichità, Filologico-Letterarie, Storico-Artistiche, Storiche, Filosofiche, Pedagogiche, Psicologiche
Dottoressa Cassandra Basile
Corso di Dottorato: Filosofia
Coordinatore di Dottorato: Prof. Fabrizio Desideri, Università degli Studi di Firenze
Tesi: "Il filo nascosto della ragione. Società-teatro, finzione e parvenza morale in Kant".

12) Scienze dell’Antichità, Filologico-Letterarie, Storico-Artistiche, Storiche, Filosofiche, Pedagogiche, Psicologiche
Dottoressa Valeria Dei
Corso di Dottorato: Filologia, Letteratura e Linguistica
Coordinatore di Dottorato: Prof. ssa Marina Foschi
Tesi: "L’identité juive inassimilable: récits singuliers d’ascension sociale au XXe siècle. Irène Némirovsky, Albert Cohen et Joseph Roth".

13) Scienze Giuridiche, Economiche e Statistiche, Scienze Politiche e Sociali
Dottoressa Francesca Episcopo
Corso di Dottorato: Scienze Giuridiche
Coordinatore di Dottorato: Prof. Giovannangelo De Francesco
Tesi: "L’effettività del diritto (privato) europeo nella giurisprudenza della Corte di Lussemburgo. Analisi di un concetto indeterminato".

14) Scienze Giuridiche, Economiche e Statistiche, Scienze Politiche e Sociali
Dottoressa Serena Vantin
Corso di Dottorato: Scienze politiche
Coordinatore di Dottorato: Prof. ssa Elena Dundovich
Tesi: "Educazione, cittadinanza e ordine politico in Mary Wollstonecraft. La polemica con Edmund Burke".

Si è svolto a Mendoza, in Argentina, presso la Universidad national de Cuyo, l'incontro "Conferencias de la Paz", al quale hanno partecipato come relatrici - in rappresentanza dell'Università di Pisa, nell'ambito del progetto DHIP (Development of Higher Education Institutions’ Internationalization Policies) - la professoressa Enza Pellecchia, direttrice del Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (Cisp), e la professoressa Eleonora Sirsi, presidente dei corsi di laurea in Scienze per la Pace.

Le "Conferencias" - inaugurate dal Premio Nobel per la pace, Adolfo Perez Equivel (nella foto con le professoresse Pellecchia e Sirsi) - sono state l'occasione per illustrare a un pubblico internazionale la peculiarità dell'esperienza pisana degli Studi per la Pace e per avviare nuove collaborazioni, sia nel quadro dell'attuale progetto Developing HEIs' Internationalization Policies sia nella prospettiva di future iniziative.

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Un progetto di ricerca con apporti multidisciplinari, che in poco tempo ha saputo trasformarsi in un percorso concreto e innovativo per facilitare l'approccio alla cura e alla prevenzione odontoiatrica nei pazienti con autismo attraverso l'uso della tecnologia, in particolare per quanto riguarda i bambini. Tutto questo è "MyDentist", frutto della collaborazione fra il dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, l’Istituto di Informatica e Telematica del CNR, la Unità operativa di Odontostomatologia e Chirurgia del Cavo Orale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e l'associazione "Autismo Pisa APS" (Pisa – Valdera - Valdicecina).

Il progetto "MyDentist" è nato nel 2016 con una tesi congiunta tra odontoiatri ed esperti informatici, riuniti nella definizione e poi nello sviluppo di una app in grado di supportare gli odontoiatri nel rapporto con i piccoli pazienti, mettendo a loro disposizione giochi, immagini e video delle sedute per familiarizzare con le procedure da seguire. Dopo la laurea, le dottoresse Mariasole Bondioli (Informatica umanistica) e Francesca Pardossi (Odontoiatria) hanno continuato a lavorare sotto la direzione della professoressa Maria Rita Giuca (Unità operativa di Odontostomatologia e chirurgia del cavo orale, diretta dal professor Mario Gabriele), che si occupa da anni di odontoiatria pediatrica negli ambulatori dell’Ospedale Santa Chiara, della professoressa Susanna Pelagatti, del dipartimento di Informatica, e con la partecipazione delle dottoresse Maria Claudia e Marina Buzzi, oltre che dell'ingegnere Caterina Senette, dell'IIT-CNR. Sono poi stati coinvolti nel programma il dottor Antonio Narzisi, dell'IRCCS Stella Maris, le logopediste Benedetta Vagelli e Valentina Semucci, della ASL-Nord Ovest, la psicologa Martina Pinzino, l’ingegnere Lucia Billeci, di IFC-CNR, e l'informatico Fabio Uscidda.

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Grazie al contributo dell'associazione "Autismo Pisa APS" e al sostegno della rete di associazioni sul tema presenti sul territorio, "MyDentist" è cresciuto in brevissimo tempo diventando un vero e proprio servizio a disposizione della collettività, tanto che oggi sono più di 130 i pazienti con autismo, compresi tra i 3 e i 22 anni, che usufruiscono della relativa app.

"Far accettare la figura del dentista ai bambini con spettro dell’autismo - hanno sottolineato le professoresse Giuca e Pelagatti, responsabili del progetto - non è per niente scontato, così come non è sempre agevole poter intraprendere percorsi di prevenzione per mantenere la salute del cavo orale. Basandosi sull’utilizzo di una grande quantità di materiale multimediale, la web application 'MyDentist' supporta gli odontoiatri nella gestione di un percorso personalizzato per ogni piccolo paziente, in modo da metterlo a suo agio in un contesto per quanto possibile piacevole e amichevole e da facilitare un approccio collaborativo". "Il percorso per arrivare alla definizione e allo sviluppo della app - hanno aggiunto le due professoresse - è stato molto faticoso, ma i risultati ottenuti sono davvero straordinari, a dimostrazione di un progetto di ricerca e poi di un servizio che ha saputo operare per migliorare la vita concreta delle persone e soprattutto dei più deboli".

Nella foto un momento della presentazione di "MyDentist". Da sinistra: Il rettore Paolo Mancarella, Mariasole Bondioli, Marina Buzzi, Susanna Pelagatti, Benedetta Vagelli, Valentina Semucci, Francesca Pardossi, Lucia Billeci, Silvia Briani (direttore AOUP), Maria Rita Giuca e Antonio Narzisi. Completano il gruppo di lavoro Caterina Senette, Maria Claudia Buzzi e Fabio Uscidda, nella foto assenti.

Torna in funzione l'ingresso di via Ghini dell’Orto e Museo Botanico, dopo i lavori di ristrutturazione dei locali che hanno portato alla realizzazione della nuova biglietteria e bookshop, di un punto vendita del rinnovato Store Unipi ripensato sula base dell'alta qualità, della territorialità e della sostenibilità, e di un punto ristoro che accoglie il primo erogatore di acqua potabile messo a disposizione dall'Ateneo. Il taglio del nastro si è tenuto mercoledì 20 novembre alla presenza del prorettore vicario, Carlo Petronio, del direttore generale, Riccardo Grasso, della presidente del Sistema Museale di Ateneo, Chiara Bodei, del direttore dell'Orto e Museo Botanico, Lorenzo Peruzzi, e della coordinatrice organizzativa dello SMA, Sabrina Balestri

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La realizzazione della nuova biglietteria si aggiunge ai diversi e recenti interventi di miglioramento di collezioni, accessibilità e offerta complessiva dell'Orto e Museo Botanico. Il progetto di ristrutturazione dei locali di ingresso nasce nel 2017 grazie a un progetto di alternanza scuola-lavoro in collaborazione fra il Sistema Museale di Ateneo e il liceo scientifico "Filippo Buonarroti". Le proposte elaborate dagli studenti sono state accolte e attuate dall'Ateneo, che ha avviato le opere di rinnovamento della pavimentazione, degli infissi e degli spazi interni con cromie che riprendono quelle del Museo Botanico; il bianco dei mobili e dell'originale impianto di illuminazione mira a catturare lo sguardo del visitatore, suscitando un senso di meraviglia che riporta la mente ai sorprendenti soffitti della Camera delle Meraviglie cinquecentesca dell’Orto.

Nella sede della biglietteria, accanto al bookshop e al merchandising dell'Orto, è stato rinnovato completamente anche il punto vendita dello Store dell'Università di Pisa (www.unipi.it/index.php/store), con oggetti griffati unipi che sono stati ripensati basandosi sull'alta qualità e sulla sostenibilità dei prodotti, oltre che sulla vicinanza territoriale dei fornitori, con grande attenzione alla fattura artigianale e al "Made in Italy". In totale, il merchandising dell'Ateneo si compone attualmente di una settantina di prodotti, con due distinte linee di abbigliamento e delle serie di oggetti dedicate ai convegni e a un target ricercato di pubblico. La riapertura dello Store è stata accompagnata dal lancio della campagna promozionale "La cultura messa a frutto", in cui gli oggetti nascono e germogliano all'interno dell'Orto Botanico per far risaltare l'eccellenza e la cura delle materie prime. 

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Nella stanza di ingresso alla biglietteria, infine, è stato aperto un punto ristoro che accoglie il primo erogatore di acqua potabile messo a disposizione dall'Ateneo per studenti, personale e visitatori dell'Orto. Nei prossimi mesi saranno istallati altri erogatori al Polo Piagge e al Polo Fibonacci e il programma dell'Ateneo prevede successivi step negli altri poli didattici, nelle aree di Ingegneria e Medicina e poi in alcuni dipartimenti.

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Subito dopo l'inaugurazione, nell'Aula Savi si sono tenute le presentazioni del Calendario 2020 dell'Orto e Museo Botanico, del volume “L’Orto Botanico di Pisa. Piante, storie, personaggi, ruoli” di Gianni Bedini e del libro per ragazzi “Alla scoperta dell’Orto Botanico di Pisa” di Chiara Rossi, tre nuovissime iniziative editoriali già in vendita nel bookshop della struttura.

derossi3Venerdì 15 novembre Luigi Landini e Danilo De Rossi, i due padri degli studi di bioingegneria a Pisa, hanno tenuto una lezione magistrale prima del loro pensionamento. In un’aula gremita di colleghi e molte generazioni di studenti, hanno ripercorso la propria formazione scientifica e didattica, il loro primo incontro, nel 1974, e il sodalizio scientifico che ha consentito la progettazione e l’avvio dei corsi di studio in Ingegneria biomedica a Pisa nei primi anni novanta, fino ad arrivare alla recente laurea magistrale in Bionics Engineering, inaugurata nel 2015 e portata avanti congiuntamente da Università di Pisa, Scuola Sant'Anna e IMT Lucca. Hanno poi gettato uno sguardo al futuro della disciplina, tracciandone gli orizzonti e le linee di sviluppo.

“Per 20 anni - ha ricordato Landini - Danilo De Rossi e io ci siamo alternati alla guida del corso di laurea in Ingegneria biomedica. Abbiamo formato diversi studenti, ora ricercatori e professori a Pisa, che hanno aperto altrettante linee di ricerca, come la risonanza magnetica funzionale, i sistemi di monitoraggio indossabili, l’imaging metabolico”. 

Nato a Santo Stefano di Magra (SP) il 31 ottobre 1949, Luigi Landini si è laureato in Fisica nel 1974 a Pisa. Dal 1999 è stato ordinario di Bioingegneria al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Ateneo pisano. A partire dagli anni ’70, l'evoluzione che segna il passaggio dalle immagini analogiche convenzionali alle moderne immagini digitali, ha aperto la strada a una serie di nuove applicazioni basate sull’elaborazione dei segnali e delle immagini. A partire da queste, Landini ha raggiunto risultati scientifici importanti, che hanno avuto diverse ricadute sull’industria biomedica nazionale e internazionale. 

“Nel futuro – ha concluso Landini - vedo una ancora maggiore integrazione delle tecniche di elaborazione di immagini con l’intelligenza artificiale, che consentirà di avere diagnosi più accurate, favorendo la strada verso la medicina personalizzata e la riduzione della sperimentazione animale. Accanto a questa, l’avanzamento delle neuroscienze e di una ricerca volta alla progettazione di dispositivi medici sostenibili e open source.”

Tra i precursori di un nuovo approccio alle “macchine pensanti” fondato sullo studio delle funzioni del corpo, e non solo del cervello, Danilo De Rossi ha descritto le linee di ricerca da lui aperte durante gli anni di lavoro al Centro Piaggio e che partono dallo studio dei nostri sensi e di come riprodurli in un dispositivo artificiale, fino alla nuova robotica “soft”. “Una delle mie prime folgorazioni è stata la mano robotica di Luke Skywalker ne 'L’impero colpisce ancora' – ha affermato De Rossi, convinto sostenitore del fatto che anche nell’università deve restare spazio per una dimensione 'fantastica', legata ai sogni e all’immaginazione - Lì ho capito che la bioingegneria per me era bionica, era replica dell’umano nell’artificiale. Ho iniziato quindi a studiare i sensori tattili, per poi passare ai muscoli artificiali, fino all’idea di costruire un robot umanoide che possa replicare alcuni comportamenti che noi chiamiamo 'intelligenti'. Ma non c'è intelligenza senza interazione con il mondo. e non c'è interazione con il mondo senza un apparato sensoriale e motorio. Per avere intelligenza, quindi, è necessario avere un corpo“.

Nato l’11 giugno 1949 a Genova, ha conseguito il titolo di dottore in Ingegneria chimica all'Università di Genova nel 1976. Dal 1976 al 1981 è stato ricercatore all'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR. Dal 1982 ha lavorato alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa, dove è attualmente ordinario di Bioingegneria. Le sue attività scientifiche sono legate alla progettazione di sensori e attuatori per la bioingegneria e la robotica e allo studio e sviluppo di sistemi indossabili per telemonitoraggio e teleriabilitazione. Ha ricevuto il premio "Young Investigator Forum" dalla Biomedical Engineering Society (Regno Unito) nel 1980 e dall'American Society for Artificial Internal Organans nel 1985. Nel 2012 gli è stato assegnato l'Ordine del Cherubino dall'Università di Pisa per i valori istituzionali e scientifici. Direttore del Centro di Ricerca “Enrico Piaggio” dell’Università di Pisa dal 1998 al 2003 e dal 2012 al 2015, ha affiancato al campo di ricerca in robotica e automazione, già presente al Centro dalla sua fondazione, anche quello in boingegneria, rendendolo uno dei poli di eccellenza italiani del settore.

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A causa dell’allerta meteo rossa per rischio idraulico relativo all'Arno, domani Lunedì 18 novembre rimarranno chiuse per l’intera giornata tutte le strutture dell’Ateneo (Uffici Amministrativi, Poli didattici, Dipartimenti, Biblioteche, Musei, ecc.) con conseguente sospensione di tutte le attività amministrative, didattiche, scientifiche e di servizio.

Per info e aggiornamenti: www.comune.pisa.it

Il Rettore

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