Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi
Comunicati stampa
Mercoledì, 24 Maggio 2017 08:30

Premio Galilei Carducci

L’Associazione Storie locali in collaborazione con il Comune di Santa Maria a Monte, istituisce la 4° edizione del premio di laurea "Premio Galilei Carducci", per onorare la memoria di Galileo Galilei, figlio di Vincenzo che a Santa Maria a Monte ebbe i natali, e di Giosuè Carducci, che a Santa Maria a Monte abitò presso il padre Michele, medico della comunità.

Il premio è da assegnarsi annualmente a studenti, tanto italiani quanto di altre nazionalità, che siano laureati presso gli Atenei Toscani di Pisa, Firenze e Siena.

Ogni anno potranno concorrere alternativamente quanti abbiano discusso una tesi o in Fisica o in Storia della Letteratura Italiana.

Il premio consiste in 1.000 euro più eventuali bonus.

Nel presente anno 2017, 110° anniversario della morte del poeta Giosuè Carducci, potranno partecipare al concorso coloro che hanno discusso nel corso dell’anno accademico 2015-2016, 2016-2017 e 2017-2018 una Tesi Magistrale con votazione massima (110, 110 e lode) in Filologia e Storia della Letteratura Italiana fra unità d'Italia e grande guerra.

Scadenza: 31 ottobre 2017

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Mercoledì, 24 Maggio 2017 08:17

Manuale di immagine coordinata

Giovedì 25 maggio alle 15,30 a Palazzo Matteucci (Piazza Torricelli, 2, Pisa) Michele Prestipino, procuratore aggiunto della Procura di Roma, terrà una lezione su “Mafie, corruzione e corruzione organizzata: una questione di metodo”. L’obiettivo dell’incontro è di spiegare, in una prospettiva comparata, gli elementi di similitudine e divergenza del metodo mafioso utilizzato dalle diverse organizzazioni in vari contesti italiani e studiare come esso trova collegamenti con i fenomeni di corruzione. L’incontro, che potrà essere seguito anche in diretta videostreaming, è organizzato dal master in “Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione” e sarà introdotto dai saluti del rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella.
Michele Prestipino ha un’esperienza trentennale in magistratura. Dal 1996 è stato sostituto procuratore a Palermo, componente della Direzione Distrettuale Antimafia. Nel novembre 2008 è diventato procuratore aggiunto presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, fino al 2013 quando, con voto unanime del CSM, si è trasferito a Roma. Durante la sua carriera ha svolto indagini importanti, tra cui quella sulle diverse articolazioni del sistema Provenzano, da quelle economico-finanziarie a quelle operative e militari, che hanno portato nel 2006 all’arresto del capo di Cosa Nostra, Bernardo Provenzano, dopo quarant’anni di latitanza.

Mercoledì, 24 Maggio 2017 06:38

Gianni Zei in concerto

Il 3 giugno alle 21.30, presso Argine e Margini, si tiene il concerto di Gianni Zei "Wedding band".

Gianni Zei, chitarre
Roberto Beneventi, fisarmonica
Ruben Chaviano, violino

L'ingresso è gratuito.

Info:
www.pisajazz.it
www.arginiemargini.com

L'evento è organizzato dall'associazione l'Isola del Jazz  con i contributi delle attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.

Lo scorso 10 maggio a Seattle, nell’ambito della conferenza internazionale “IEEE Radar Conference”, una delle più importanti del settore, il prestigioso Barry Carlton Award è stato assegnato a una ricerca frutto della collaborazione tra il dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DII) dell’Università di Pisa e il Georgia Tech Research Institute (GTRI) di Atlanta, che ha fatto compiere un deciso passo in avanti alla teoria e alle tecnologie delle rilevazioni radar.
L’articolo premiato, “Coherent radar target detection in heavy-tailed compound-Gaussian clutter”, a firma dei professori Fulvio Gini e Maria Sabrina Greco del DII e al Dr. Jim Sangston del GTRI, propone un metodo innovativo per rilevare e riuscire a distinguere, in un segnale radar, i segnali di disturbo, provenienti dall’ambiente, dai segnali utili allo scopo, per esempio quelli che rilevano la presenza di oggetti, navi o veicoli aerei, nello spazio dove viene inviato il segnale.
“Quando un sistema radar lancia un segnale nell’ambiente – spiega Fulvio Gini – è possibile stabilire dall’analisi del segnale di ritorno quali oggetti ha incontrato sul suo cammino, secondo modelli statistici che però fino ad ora non riuscivano ad avere sempre un grado di accuratezza utile per tutti i possibili scenari operativi. Il nostro gruppo ha iniziato ripensando il modello, in modo che fosse più complesso e aderente alla realtà. Abbiamo poi verificato che gli algoritmi di questo modello sono implementabili su sistemi radar senza aumentarne eccessivamente la complessità, permettendo così una mappatura delle zone coperte del segnale molto più accurata e realistica. Questa ricerca influenzerà sicuramente il progetto dei sistemi radar avionici e satellitari di nuova generazione, ad alta risoluzione”.
Il Barry Carlton award è un premio assegnato annualmente agli autori del miglior articolo di ricerca pubblicato su IEEE Transactions on Aerospace and Electronic Systems, la più rinomata rivista internazionale dedicata ai sistemi radar e aerospaziali.

Lo scorso 10 maggio a Seattle, nell’ambito della conferenza internazionale “IEEE Radar Conference”, una delle più importanti del settore, il prestigioso Barry Carlton Award è stato assegnato a una ricerca frutto della collaborazione tra il dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DII) dell’Università di Pisa e il Georgia Tech Research Institute (GTRI) di Atlanta, che ha fatto compiere un deciso passo in avanti alla teoria e alle tecnologie delle rilevazioni radar.

Premio_gini_greco.jpg
Nella foto, da sinistra: Joe Fabrizio, del DSTG di Adelaide, Australia, e vice-Presidente Esecutivo della IEEE Aerospace and Electronic Systems Society (AESS), che ha consegnato il premio, Fulvio Gini e Maria Sabrina Greco, del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università Pisa, e Jim Sangston, del Georgia Tech Research Institute di Atlanta.

L’articolo premiato, “Coherent radar target detection in heavy-tailed compound-Gaussian clutter”, a firma dei professori Fulvio Gini e Maria Sabrina Greco del DII e al Dr. Jim Sangston del GTRI, propone un metodo innovativo per rilevare e riuscire a distinguere, in un segnale radar, i segnali di disturbo, provenienti dall’ambiente, dai segnali utili allo scopo, per esempio quelli che rilevano la presenza di oggetti, navi o veicoli aerei, nello spazio dove viene inviato il segnale.

“Quando un sistema radar lancia un segnale nell’ambiente – spiega Fulvio Gini – è possibile stabilire dall’analisi del segnale di ritorno quali oggetti ha incontrato sul suo cammino, secondo modelli statistici che però fino ad ora non riuscivano ad avere sempre un grado di accuratezza utile per tutti i possibili scenari operativi. Il nostro gruppo ha iniziato ripensando il modello, in modo che fosse più complesso e aderente alla realtà. Abbiamo poi verificato che gli algoritmi di questo modello sono implementabili su sistemi radar senza aumentarne eccessivamente la complessità, permettendo così una mappatura delle zone coperte del segnale molto più accurata e realistica. Questa ricerca influenzerà sicuramente il progetto dei sistemi radar avionici e satellitari di nuova generazione, ad alta risoluzione”.

Il Barry Carlton award è un premio assegnato annualmente agli autori del miglior articolo di ricerca pubblicato su IEEE Transactions on Aerospace and Electronic Systems, la più rinomata rivista internazionale dedicata ai sistemi radar e aerospaziali.

L'associazione LiberLabor, in collaborazione con il Teatro dell'Assedio, realizzerà un cortometraggio che abbia come soggetto gli studenti e la vita universitaria.
La partecipazione al progetto è libera e gratuita.

I partecipanti all'iniziativa potranno collaborare al progetto come attori, sceneggiatori o tecnici a seconda delle proprie propensioni e dei propri desideri.

Direzione artistica del progetto a cura del regista Michelangelo Ricci.

L'iniziativa è organizzata dall'associazione studentesca LiberLabor in collaborazione con Il Teatro dell'Assedio ed è svolta con i contributi alle attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.

Per partecipare: contattare l'associazione LiberLabor via mail all' indirizzo   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al numero 3205785174.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">

 

 

 

 

Un Ateneo fortemente attrattivo, con quasi la metà dei laureati magistrali proveniente da fuori regione, che assicura percentuali occupazionali più alte e maggiori guadagni rispetto sia alla media toscana che a quella nazionale. È questa, in estrema sintesi, la fotografia dell'Università di Pisa che emerge dal XIX Rapporto sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati, presentato a Parma negli scorsi giorni da AlmaLaurea, il consorzio interuniversitario al quale aderiscono 74 atenei.
I laureati 2016 dell'Università di Pisa coinvolti nel Rapporto sono stati 6.844: si tratta di 3.643 di primo livello, 2.248 magistrali biennali e 924 a ciclo unico; i restanti sono laureati pre-riforma. Più di un terzo di loro (34%) arriva da fuori della Toscana, quota che sale al 44% per quanto riguarda i magistrali biennali, anche se Pisa rispetto al dato regionale e a quello nazionale registra una quota più bassa di laureati con cittadinanza estera. I laureati pisani sono inoltre più bravi dei loro colleghi, avendo un miglior voto medio di laurea, ma più lenti, con una minore percentuale di studenti che riescono ad acquisire il titolo di laurea entro gli anni di corso. Altri aspetti con qualche criticità, soprattutto ai fini della prospettiva occupazionale, riguardano la percentuale di studenti che svolge tirocini curriculari, che si reca all'estero per studiare e che associa allo studio altre esperienze di lavoro.
Sostanzialmente in linea con i dati toscani e italiani, i laureati dell'Ateneo pisano si dichiarano soddisfatti dell’esperienza universitaria e del rapporto costruito con i docenti, con una percentuale che tocca rispettivamente l’86% e l'83%. Sette su dieci si iscriverebbero di nuovo all’università, confermando sia il corso di studio che l’ateneo (in Toscana tale percentuale è del 69% e in Italia del 68,1%).
L’indagine sulla condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 12.362 laureati dell'Università di Pisa. I dati si sono concentrati sull’analisi delle performance dei laureati triennali e magistrali biennali usciti nel 2015 e contattati a un anno dal titolo e su quelle dei laureati magistrali biennali usciti nel 2011 e coinvolti dopo cinque anni.
Il tasso di occupazione dei laureati triennali a un anno dalla laurea - che comprende anche la quota di coloro che sono in formazione retribuita, secondo le indicazioni dell’Istat - è del 70%, migliore di due punti sulla rilevazione dello scorso anno. Il 30% degli occupati può contare su un lavoro alle dipendenze a tempo indeterminato (compreso quello a tutele crescenti), mentre il 16% svolge un’attività autonoma effettiva (liberi professionisti, lavoratori in proprio, imprenditori e così via). Il dato positivo è che la retribuzione media dei laureati pisani, di 1.123 euro mensili netti, è superiore a quanto guadagnano in media i colleghi della Toscana (1.081 euro) e dell'Italia (1.104 euro). Poco più della metà di questi laureati, considera il titolo molto efficace o efficace per il lavoro che viene effettivamente svolto.
Il tasso di occupazione sale al 74% per i laureati magistrali biennali dell'Ateneo pisano, un dato migliore rispetto a quello toscano (73%) e italiano (71%). Più alta è anche la retribuzione media, che per i pisani è di 1.233 euro mensili netti, contro i 1.142 euro della Toscana e i 1.153 euro su base nazionale.
A cinque anni dal conseguimento del titolo, infine, l’86% dei laureati magistrali biennali è occupato: il 58% di questi ultimi è assunto con contratto a tempo indeterminato (compreso quello a tutele crescenti) e il 18% svolge un lavoro autonomo. Sul piano delle retribuzioni, l'Università di Pisa si conferma come un ottimo investimento, registrando una media di guadagno netto mensile di 1.514 euro, contro i 1.413 euro della Toscana e i 1.405 euro dell'Italia. I settori di maggior impiego sono quelli dei servizi (67%) e dell’industria (30%).
“Anche quest’ultima indagine - ha dichiarato il professor Rossano Massai, delegato del rettore al Job Placement - mette in evidenza come il conseguimento di un titolo universitario rappresenti un valore aggiunto che può dare un vantaggio lavorativo e retributivo consistente. L’Università di Pisa sta contribuendo ad accrescere il numero di laureati con una buona preparazione. Tuttavia un numero sempre crescente si dichiara propenso ad andare a lavorare all’estero: sta quindi al sistema produttivo italiano fare in modo che l’elevata preparazione dei nostri laureati rimanga nel nostro paese evitando che tante energie e tante competenze vengano assorbite da altre nazioni”.
La scheda completa con il Rapporto 2017 sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati dell'Università di Pisa è disponibile sul sito del Job Placement, all'indirizzo: http://goo.gl/UCRuPe.

Martedì, 23 Maggio 2017 08:13

Agenda UNIPI: gli eventi del 24 maggio

Incontro su Liana Millu, giornalista pisana testimone della Shoah
La riscoperta di una scrittrice e giornalista pisana testimone della Shoah: la figura di Liana Millu sarà al centro di un incontro che si svolge mercoledì 24 maggio alle 17 alla Libreria Ghibellina a Pisa (Borgo Stretto 37) per presentare il volume "Da Primo Levi alla generazione dei «salvati». Incursioni critiche nella letteratura italiana della Shoah dal dopoguerra ai giorni nostri" (Giuntina, Firenze,2017). L'evento è organizzato dal Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici “Michele Luzzati” dell’Università di Pisa e dalla Libreria Ghibellina, col patrocinio del Comune di Pisa. Intervengono Fabrizio Franceschini, dell’Ateneo pisano, Martina Mengoni della Scuola Normale Superiore Sibilla Destefani, curatrice del volume, Nunzio La Fauci dell’Università di Zurigo e Marta Baiardi, Università di Basilea.
Per info:
https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/3152-da-primo-levi-alla-generazione-dei-salvati-incursioni-critiche-nella-letteratura-italiana-della-shoah-dal-dopoguerra-ai-giorni-nostri

Incontro su Magnificat e Stabat Mater di Schubert
Mercoledì 24 maggio alle 17 nel foyer del Teatro Verdi di Pisa (Via Palestro, 40) si terrà un incontro pubblico per presentare i due brani di musica sacra di Franz Schubert, il Magnificat D 486 e lo Stabat Mater D383, che verranno eseguiti dal Coro dell’Università a Pisa il 7 giugno e a Lucca l’11 giugno.
L’evento è organizzato dal Centro di Ateneo per la diffusione della cultura e della pratica musicale, coordinato da Maria Antonella Galanti, e dall’Associazione culturale italo-tedesca (ACIT) di Pisa, fondata nel 1983 su iniziativa di Enrico De Angelis che attualmente ne è il presidente. Proprio a Enrico De Angelis è affidata la prima relazione dedicata Friedrich Gottlieb Klopstock tuttora considerato come il fondatore della poesia moderna tedesca e autore del testo dello Stabat Mater. Alessandro Cecchi tratterà, invece, l’aspetto musicale anche in relazione alla vasta e in larga parte poco nota produzione di musica sacra di Franz Schubert.
Per info:
https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/3155-tu-sei-la-madre-di-questo-figlio

Felini al museo di storia naturale
La collezione dei felidi del museo è il tema della conferenza di Simone Farina che si svolgerà mercoledì 24 maggio alle 16 al Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa (Via Roma, 79, Calci). L'incontro fa parte del ciclo "Un mercoledì da felini", organizzato dal museo in occasione della mostra "Felini, eleganza letale". A seguire ci sarà visita guidata alla mostra.
Per info:
https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/2950-felidi-al-museo-tra-passato-presente-e-futuro

Fisica e medicina
Mercoledì 24 maggio alle 14.30 nell'aula magna del Polo Fibonacci (Largo Bruno Pontecorvo) Giuseppina Bisogni, professore associato del dipartimento di Fisica, terrà la conferenza su "Fisica e medicina: utilizzo della PET in adroterapia". L'evento fa parte di un ciclo di incontri a carattere divulgativo, organizzato dal dipartimento di Fisica dell’università di Pisa e dalla sezione pisana dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Per info:
https://www.unipi.it/index.php/unipieventi/event/2977-fisica-e-medicina-utilizzo-della-pet-in-adroterapia

Un Ateneo fortemente attrattivo, con quasi la metà dei laureati magistrali proveniente da fuori regione, che assicura percentuali occupazionali più alte e maggiori guadagni rispetto sia alla media toscana che a quella nazionale. È questa, in estrema sintesi, la fotografia dell'Università di Pisa che emerge dal XIX Rapporto sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati, presentato a Parma negli scorsi giorni da AlmaLaurea, il consorzio interuniversitario al quale aderiscono 74 atenei.

laurerati home

I laureati 2016 dell'Università di Pisa coinvolti nel Rapporto sono stati 6.844: si tratta di 3.643 di primo livello, 2.248 magistrali biennali e 924 a ciclo unico; i restanti sono laureati pre-riforma. Più di un terzo di loro (34%) arriva da fuori della Toscana, quota che sale al 44% per quanto riguarda i magistrali biennali, anche se Pisa rispetto al dato regionale e a quello nazionale registra una quota più bassa di laureati con cittadinanza estera. I laureati pisani sono inoltre più bravi dei loro colleghi, avendo un miglior voto medio di laurea, ma più lenti, con una minore percentuale di studenti che riescono ad acquisire il titolo di laurea entro gli anni di corso. Altri aspetti con qualche criticità, soprattutto ai fini della prospettiva occupazionale, riguardano la percentuale di studenti che svolge tirocini curriculari, che si reca all'estero per studiare e che associa allo studio altre esperienze di lavoro.
Sostanzialmente in linea con i dati toscani e italiani, i laureati dell'Ateneo pisano si dichiarano soddisfatti dell’esperienza universitaria e del rapporto costruito con i docenti, con una percentuale che tocca rispettivamente l’86% e l'83%. Sette su dieci si iscriverebbero di nuovo all’università, confermando sia il corso di studio che l’ateneo (in Toscana tale percentuale è del 69% e in Italia del 68,1%).

 laureati2

L’indagine sulla condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 12.362 laureati dell'Università di Pisa. I dati si sono concentrati sull’analisi delle performance dei laureati triennali e magistrali biennali usciti nel 2015 e contattati a un anno dal titolo e su quelle dei laureati magistrali biennali usciti nel 2011 e coinvolti dopo cinque anni.
Il tasso di occupazione dei laureati triennali a un anno dalla laurea - che comprende anche la quota di coloro che sono in formazione retribuita, secondo le indicazioni dell’Istat - è del 70%, migliore di due punti sulla rilevazione dello scorso anno. Il 30% degli occupati può contare su un lavoro alle dipendenze a tempo indeterminato (compreso quello a tutele crescenti), mentre il 16% svolge un’attività autonoma effettiva (liberi professionisti, lavoratori in proprio, imprenditori e così via). Il dato positivo è che la retribuzione media dei laureati pisani, di 1.123 euro mensili netti, è superiore a quanto guadagnano in media i colleghi della Toscana (1.081 euro) e dell'Italia (1.104 euro). Poco più della metà di questi laureati, considera il titolo molto efficace o efficace per il lavoro che viene effettivamente svolto.
Il tasso di occupazione sale al 74% per i laureati magistrali biennali dell'Ateneo pisano, un dato migliore rispetto a quello toscano (73%) e italiano (71%). Più alta è anche la retribuzione media, che per i pisani è di 1.233 euro mensili netti, contro i 1.142 euro della Toscana e i 1.153 euro su base nazionale.
A cinque anni dal conseguimento del titolo, infine, l’86% dei laureati magistrali biennali è occupato: il 58% di questi ultimi è assunto con contratto a tempo indeterminato (compreso quello a tutele crescenti) e il 18% svolge un lavoro autonomo. Sul piano delle retribuzioni, l'Università di Pisa si conferma come un ottimo investimento, registrando una media di guadagno netto mensile di 1.514 euro, contro i 1.413 euro della Toscana e i 1.405 euro dell'Italia. I settori di maggior impiego sono quelli dei servizi (67%) e dell’industria (30%).

 laureati3

“Anche quest’ultima indagine - ha dichiarato il professor Rossano Massai, delegato del rettore al Job Placement - mette in evidenza come il conseguimento di un titolo universitario rappresenti un valore aggiunto che può dare un vantaggio lavorativo e retributivo consistente. L’Università di Pisa sta contribuendo ad accrescere il numero di laureati con una buona preparazione. Tuttavia un numero sempre crescente si dichiara propenso ad andare a lavorare all’estero: sta quindi al sistema produttivo italiano fare in modo che l’elevata preparazione dei nostri laureati rimanga nel nostro paese evitando che tante energie e tante competenze vengano assorbite da altre nazioni”.

La scheda completa con il Rapporto 2017 sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati dell'Università di Pisa è disponibile sul sito del Job Placement, all'indirizzo: http://goo.gl/UCRuPe.

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa