COMUNICATO INVITO STAMPA: Inaugurazione delle nuova Galleria Storica del Museo di Storia Naturale
Venerdì 26 maggio alle 17 si inaugura la nuova Galleria Storica al Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa (Via Roma, 79, Calci), una riapertura che è stata possibile grazie al contributo della Fondazione Pisa. Ai saluti del direttore del Museo professor Roberto Barbuti seguirà la presentazione "La storia del Museo in una Galleria: tradizione, innovazione ed emozione", quindi alle 18 la visita guidata gratuita e alle 19 un aperitivo.
La nuova Galleria racconta la storia del Museo attraverso un percorso espositivo a ritroso nel tempo: dal trasferimento delle collezioni naturalistiche dell'Ateneo pisano nella Certosa di Pisa a Calci, fino ad arrivare all'origine del Museo, nato sul finire del 1500 come Galleria annessa al Giardino dei Semplici. L'esposizione comprende la ricostruzione della Wunderkammer seicentesca (o camera delle meraviglie), collocata in un nuovo locale e arricchita, oltre che dai reperti originali del Museo, anche dalle donazioni di privati cittadini che hanno accolto l'invito a partecipare alla raccolta di oggetti rari e reperti.
I bioingengeri dell’Università di Pisa fra i padri dell’Homo Creatus esposto al “Museon” de L’Aia
Ci sono anche i bioingegneri dell’Università di Pisa fra i padri dell’Homo Creatus che da maggio fa ufficialmente parte dell’esposizione permanente del “Museon”, il Museo della Cultura e della Scienza de L’Aia nei Paesi Bassi. Accanto ai modelli dell’Homo Neanderthalensis, dell’Homo erectus, dell’Homo habilis e di Lucy, l’Homo Creatus rappresenta l’ultimo step dell’evoluzione umana e mostra tutte le parti del corpo che possono essere ricostruite e rigenerate grazie alle più recenti tecniche di biofabbricazione e stampa tridimensionale bio-inspirata come ad esempio strutture ossee, cartilagini o condotti vascolari. A svilupparlo è stato un pool di venti istituti di ricerca europei selezionati dal Ministero della Cultura e della Scienza olandese che rappresentano l’eccellenza del settore. E fra questi anche il gruppo di Biofabrication diretto dal professore Giovanni Vozzi del Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa che ha realizzato e donato le costole in resina biocompatibile.
“Devo ammettere che inizialmente la richiesta da parte del Museon di partecipare alla realizzazione di Homo Creatus - racconta Giovanni Vozzi- mi lasciò un po’ interdetto. Infatti , riuscire a trasmettere al pubblico senso dell’evoluzione umana e della scienza applicata alla salute dell’uomo semplicemente tramite l’esposizione di parti anatomiche ricostruite tridimensionalmente con materiali similari biocompatibili mi sembrava di difficile lettura per un pubblico non sempre avvezzo alle nuove scoperte scientifiche”.
La scelta concordata con i partner europei è stata quindi quella di realizzare accanto all’Homo Creatus un vero e proprio percorso interattivo per mostrare il grande lavoro che c’è dietro la realizzazione di ogni singola protesi, ma anche tutti i limiti delle attuali tecnologie biomedicali. Grazie a dei touch-screen, i visitatori possono così toccare le varie parti del corpo che sono riproducibili, vedere come si realizzano le protesi e persino stamparne in diretta alcune in 3D.
“Per me ed il mio gruppo è stato emozionante partecipare a questo progetto perché abbiamo cercato per quanto di nostra competenza di rendere più facilmente comprensibile il nostro lavoro di ricerca e di sperimentazione - ha concluso Vozzi - il Centro Piaggio dell’Ateneo è uno dei pochi in Italia che porta avanti la ricerca nell’ambito della Biofabrication e posso anche affermare con certezza che è stato anche il primo ad aver aperto la strada a questa nuova branca della ricerca, dal momento che nel 2010 fui l’unico ricercatore italiano a partecipare attivamente in qualità di socio fondatore alla istituzione della International Society for Biofabrication”.
PARSIFAL Project, first steps towards the aircraft of the future
On 11th and 12th May the EU-funded Project PARSIFAL (“Prandtlplane ARchitecture for the Sustainable Improvement of Future AirpLanes”) has moved his first official step towards its final goal: “to lay down the basis for the introduction of such innovation in the present air transport system”.
The kick-off meeting has been hosted by the Galilei International Airport in Pisa (Italy), where the PARSIFAL Consortium has discussed its vision “to have people flying on PrandtlPlane aircraft in the coming years” together with the Project Officer Dr. Daniele Violato of the European Commission Innovation and Networks Executive Agency, and the Advisory Board members of the project. Dr. Gina Giani, CEO of Tuscany Airports and member of the External Experts Advisory Board, welcoming the participants, has underlined the importance of Parsifal project to support the increment of the future air transport and sustain a greener aviation.
“For the time horizon beyond 2030 Airbus sees the need to seriously consider disruptive configurations which may trigger a step change towards future product ambitions beyond the evolutionary potential of classical configurations” commented Mr. Daniel Reckzeh (Airbus Germany). Moreover, the Advisor from Leonardo Aircraft Division (Italy), Dr. Aurelio Calcedonio Boscarino, underlined how “the project is a great opportunity to investigate the feasibility of technological building blocks for different aircraft categories, ranging from the regional turboprop aircraft to large turbofan airplanes”.
The PrandtlPlane is characterized by a box-wing configuration, which is able to give the innovative aircraft more aerodynamic efficiency and lower fuel consumption, paving the way for a new “family of airplanes” which, for the same size, will be able to carry more passengers and cargo. More information are available on the project website www.parsifalproject.eu. (PARSIFAL Project Press Release).
Network sulle malattie rare: l'AOUP conquista un ruolo di primo piano in Europa
Un ruolo di primo piano a livello europeo nella gestione e trattamento delle malattie rare, con una leadership nel settore delle malattie muscolo scheletriche e del tessuto connettivo. È quanto ha conquistato l’Aoup nell’ambito degli ERN-European Reference Networks, ossia reti fra centri di eccellenza europei che erogano cure, con laboratori di ricerca e un’organizzazione che supera i confini del singolo Stato. Queste reti sono state create dalla Commissione Europea, in accordo con la Direttiva sul diritto dei malati alle cure transfrontaliere, nell’ambito delle malattie rare e complesse, e hanno ricevuto l’approvazione formale a dicembre 2016 e la certificazione ufficiale a marzo scorso a Vilnius, in una due-giorni di dibattito con 400 membri fra clinici e pazienti.
Nella foto: la prof.ssa Marta Mosca con Vytenis Andriukaitis, European Commissioner Health Food and Safety durante la cerimonia di premiazione degli ERNs a Vilnius, Lituania.
Un atto che ha sancito l’avvio delle loro attività, orientate il più possibile a condividere le conoscenze e l’esperienza clinico-assistenziale maturata in ogni singolo settore, garantendo a ciascun paziente gli stessi protocolli terapeutici in tutto il territorio dell’Unione Europea ed evitando quindi faticosi e dispendiosi spostamenti da un centro all’altro. Un modus operandi che rappresenta una svolta epocale nel mondo delle malattie rare. In tutta Europa le reti individuate, divise per gruppi di patologie rare, sono 24, di cui solo 2 in Italia, e uno di questi network vede appunto l’Aoup in prima fila. Si chiama ReCONNET e riguarda le malattie muscoloscheletriche e del tessuto connettivo. Coordinatrice è la professoressa Marta Mosca (nella foto), direttore dell’Unità operativa di Reumatologia dell’Aoup e Coordinatrice è la professoressa Marta Mosca, docente del dipartimento di Medicina clinica e sperimentale.
“Le malattie rare del connettivo – spiega la reumatologa - includono un’ampia gamma di patologie, caratterizzate da coinvolgimento multi organo e andamento cronico che richiedono la collaborazione multidisciplinare di una vasta gamma di professionisti. Si tratta di condizioni che possono avere un importante impatto sulla qualità di vita dei pazienti e associarsi ad alti tassi di morbilità e mortalità se non precocemente trattati”. Di qui l’importanza di un approccio tempestivo e multiprofessionale. Per dare il via alle attività del network “ReCONNET” venerdì 26 maggio, alle 16.30, si terrà un incontro nell’Aula magna della Scuola Medica dell’Università di Pisa. Sarà il Kick-off Meeting inaugurale, cui seguiranno due giorni di lavori, il 27 e 28 maggio, al Grand Hotel Duomo di Pisa. (Fonte Ufficio stampa AOUP).
COMUNICATO E INVITO STAMPA: Follow your Passion: al Polo Fibonacci l’U-PHOS team racconta la sua esperienza spaziale
Cosa hanno in comune un gruppo di giovani studenti dell’Università di Pisa, recentemente protagonisti di un esperimento scientifico nella base spaziale di Kiruna in Svezia, e Kristian Ghedina, il discesista italiano più premiato nella storia della Coppa del Mondo di sci alpino? La risposta è la “passione”, quella che sarà raccontata giovedì 25 maggio, a partire dalle ore 9.30, nell’Aula Fratelli Pontecorvo del Polo Fibonacci, nel corso dell’evento intitolato “Follow your Passion” in cui i protagonisti saranno proprio i ragazzi dell’U-PHOS team e lo sciatore Ghedina. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’azienda Dainese, leader nella protezione e sicurezza nel mondo degli sport dinamici e main sponsor di U-PHOS.
L’incontro nasce per divulgare i risultati dell’esperimento svedese: il filo conduttore sarà la “passione” con cui vengono affrontate le sfide più imponenti e raggiunti traguardi ritenuti impossibili. Nell’occasione interverranno il rettore Paolo Mancarella, Marcello Bencini di Dainese e Kristian Ghedina, che racconterà la sua esperienza di campione sportivo.
Per altre informazioni:
https://www.facebook.com/events/1881796002037440/?fref=ts
https://www.facebook.com/uphosproject/
http://www.uphos.ing.unipi.it/it/
Educare all’imprenditorialità del futuro: l’Università di Pisa partner del progetto europeo beFORE
Migliorare il profilo professionale degli studenti e dare a docenti e imprenditori le competenze che consentano loro di adattarsi tempestivamente ai nuovi trend di sviluppo. È questo l’obiettivo del progetto beFORE, a cui partecipa anche il dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa e che è stato finanziato nell’ambito di Erasmus+ con circa 750 mila euro, di cui 112 mila destinati all’Ateneo pisano. Il progetto beFORE “Becoming Future-Oriented Entrepreneurs” ambisce a trasformare i sistemi di educazione all’imprenditorialità adottati dalle università, quelli di formazione del personale adottati dalle aziende e di creazione di impresa, grazie all’adozione di un’ottica orientata al futuro.
“Grazie a questo progetto – dichiara il professor Gualtiero Fantoni, docente dell’Ateneo pisano – saranno sviluppati percorsi formativi in modalità e-learning composti da una matrice comune e da approfondimenti specifici focalizzati sulle esigenze tipiche dei target group di riferimento ossia gli studenti, i docenti e gli imprenditori, i quali acquisiranno le metodologie e le abilità (skill) necessarie ad analizzare e comprendere gli scenari futuri che si aprono con lo sviluppo delle nuove tecnologie e connessi agli andamenti di mercato”.
Tra i partner di progetto c’è anche Erre Quadro, spin-off dell’Università di Pisa, la quale contribuisce portando la sua pluriennale esperienza nell’analisi dei brevetti e nel foresight tecnologico. Il progetto, finanziato nell’ambito dell’Erasmus+ Knowledge Alliances, coinvolge università, istituti di ricerca e imprese di quattro paesi: Italia, Germania, Spagna e Polonia. Il capofila è The Institute for Sustainable Technologies - National Research Institute di Radom in Polonia, mentre gli altri partner sono università e aziende che si occupano di entrepreneurship o foresight, nello specifico Università di Mondragon, Libera Università di Berlino, Università di Białystok e le aziende Erre Quadro, Valuedo, Aveniture, Prospektiker e 4CF.
Logo
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Educare all’imprenditorialità del futuro: l’Ateneo partner del progetto europeo beFORE
Migliorare il profilo professionale degli studenti e dare a docenti e imprenditori le competenze che consentano loro di adattarsi tempestivamente ai nuovi trend di sviluppo. È questo l’obiettivo del progetto beFORE, a cui partecipa anche il dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa e che è stato finanziato nell’ambito di Erasmus+ con circa 750 mila euro, di cui 112 mila destinati all’Ateneo pisano. Il progetto beFORE “Becoming Future-Oriented Entrepreneurs” ambisce a trasformare i sistemi di educazione all’imprenditorialità adottati dalle università, quelli di formazione del personale adottati dalle aziende e di creazione di impresa, grazie all’adozione di un’ottica orientata al futuro.
“Grazie a questo progetto – dichiara il professor Gualtiero Fantoni, docente dell’Ateneo pisano – saranno sviluppati percorsi formativi in modalità e-learning composti da una matrice comune e da approfondimenti specifici focalizzati sulle esigenze tipiche dei target group di riferimento ossia gli studenti, i docenti e gli imprenditori, i quali acquisiranno le metodologie e le abilità (skill) necessarie ad analizzare e comprendere gli scenari futuri che si aprono con lo sviluppo delle nuove tecnologie e connessi agli andamenti di mercato”.
Tra i partner di progetto c’è anche Erre Quadro, spin-off dell’Università di Pisa, la quale contribuisce portando la sua pluriennale esperienza nell’analisi dei brevetti e nel foresight tecnologico. Il progetto, finanziato nell’ambito dell’Erasmus+ Knowledge Alliances, coinvolge università, istituti di ricerca e imprese di quattro paesi: Italia, Germania, Spagna e Polonia. Il capofila è The Institute for Sustainable Technologies - National Research Institute di Radom in Polonia, mentre gli altri partner sono università e aziende che si occupano di entrepreneurship o foresight, nello specifico Università di Mondragon, Libera Università di Berlino, Università di Białystok e le aziende Erre Quadro, Valuedo, Aveniture, Prospektiker e 4CF.
Gianni Zei in concerto
Il 3 giugno alle 21.30, presso Argine e Margini, si tiene il concerto di Gianni Zei "Wedding band".
Gianni Zei, chitarre
Roberto Beneventi, fisarmonica
Ruben Chaviano, violino
L'ingresso è gratuito.
Info:
www.pisajazz.it
www.arginiemargini.com
L'evento è organizzato dall'associazione l'Isola del Jazz con i contributi delle attività studentesche autogestite dell'Università di Pisa.
Premio Francesco Martelli
Il Lions Club Teramo, in occasione del 100° anniversario della fondazione del Lions International, bandisce, in collaborazione con il periodico scientifico “Rivista di Polizia” il 20° Premio Francesco Martelli, in memoria del P.D.G. Francesco Martelli, giurista e Lion di altissime doti morali e umane.
Il premio si articola in due sezioni:
- La prima sezione prevede un premio di € 1.000,00 (mille/00) per uno studio, meritevole di pubblicazione su “Rivista di Polizia” sul tema "Ludopatia, problemi di prevenzione e di imputabilità di reati".
- Per la seconda sezione viene messo in palio un ulteriore premio di € 500,00 (cinquecento/00) destinato all’autore della migliore tesi di laurea discussa da studenti della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Teramo entro il 10 maggio 2017.
Il Lions Club Teramo ha inteso prevedere uno speciale riconoscimento ad un neo laureato in Giurisprudenza o Scienze Politiche presso l’Università di Teramo che abbia discusso una tesi di laurea di particolare pregio.
Possono partecipare alla selezione i laureati nell’ultimo anno in Giurisprudenza o Scienze Politiche segnalati dal Relatore al Rettore dell’Università di Teramo, il quale, a suo insindacabile giudizio, indicherà quello la cui tesi sia risultata meritevole dell’assegnazione del Premio.
Scadenza: 31 maggio 2017.