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Comunicati stampa
Venerdì, 16 Maggio 2014 08:39

La Notte dei Musei in Ateneo

Sabato 17 maggio è "Notte dei Musei" anche all'Università di Pisa. Ecco l'elenco di tutte le iniziative dei Musei dell'Ateneo, fra serate a tema, visite guidate, aperture straordinarie e concerti.

Il Museo degli Strumenti per il Calcolo in via Bonanno Pisano, 2/B, Pisa organizza "Prepare to be invaded - La Notte dei Vecchi Videogiochi" un torneo in cui i concorrenti dovranno battersi a "Space invaders". La sfida, aperta a tutti e gratuita, comincia alle 16 e fra una gara e l'altra, sino a mezzanotte, sono previste visite guidate alle sale del museo, ospiti e interventi a sorpresa oltre ad un focus speciale su "Galileo e il compasso" in cui si spiegheranno le vicende dello scienziato relative alla realizzazione del compasso geometrico e militare.sma

Nella Gipsoteca di Arte antica nella chiesa di San Paolo all'Orto serata di musica ad ingresso gratuito: dalle 21.15 è in programma un concerto di Settimino di fiati della Filarmonica Pisana. In programma musiche di Beethoven, Mascagni, Schubert e Verdi dirette dal maestro Paolo Carosi.

Al Museo della Grafica in Lungarno Galileo Galilei 9 sarà aperto dalle 14,30 alle 24 e sarà possibile visitare gratuitamente le quattro mostre in corso: "All Our Yesterdays (1839-1939)", "Questione di carattere", "Giorgio Michetti. La carica dei 101" e "Pisa all'acquaforte" di Franco Anichini. Dalle 21 cocktail party nel giardino interno di Palazzo Lanfranchi offerto a tutti i visitatori che potranno anche partecipare all'evento digitale Kaleidoscope, un'iniziativa lanciata dal Ministero Francese della Cultura. I visitatori sono invitati a farsi un MuseumSelfie (cioè un autoscatto da realizzare col proprio smartphone davanti all'opera d'arte preferita), e grazie ad una App gratuita gli autoritratti convergeranno in un grande "poster" digitale live, visibile sul web e proiettato nella sala conferenze del Museo. Per partecipare, basta scaricare l'applicazione MobilActif (disponibile gratuitamente su Apple Store e Android Market).

Apertura straordinaria dalle 21 alle 24 anche per le Collezioni egittologiche in via San Frediano 12 con visite guidate gratuite sino alle 23.

Il Museo di Storia Naturalein via Roma 79 a Calci resterà aperto dalle 21 sino a mezzanotte e alle 22 è in programma il concerto "Musiche dal 1600 al 1700" a cura dell'associazione "Orfeo in scena", in collaborazione con il Museo della Certosa Monumentale. Sarà inoltre possibile visitare gratuitamente la collezione permanente del Museo di Storia Naturale e la mostra "Gandhi e tessitori della pace" e con biglietto ridotto le due esposizioni temporanee “Kenamun, l'undicesima mummia” e “Abissi”. E' necessario prenotarsi chiamando il numero telefonico 050 2212970 entro le ore 13 di sabato 17 Maggio.

dronexpoL'Università di Pisa, in particolare con i docenti, i dipartimenti e i progetti di ricerca del settore ingegneristico, è tra gli enti coinvolti in "DronExpo Toscana 2014", la manifestazione che mira a far conoscere le potenzialità dei sistemi aeromobili a pilotaggio remoto, più comunemente noti come droni. L'iniziativa, che si svolgerà venerdì 16 e sabato 17 maggio all'aeroporto di Capannori, propone un ricco programma di workshop e dimostrazioni incentrati su questa nuova e affascinante strumentazione e sui suoi possibili utilizzi in ambito civile, che spaziano dall'industria all'agricoltura, dal soccorso alla sicurezza, dalla prevenzione ambientale alla protezione civile, fino al telerilevamento. Si tratta, insomma, di una vera e propria rivoluzione tecnologica, che in un futuro prossimo potrebbe cambiare il modo di lavorare in vari settori produttivi e aprire le porte a nuove figure professionali.

Nell'ambito della manifestazione, venerdì 16 sarà sottoscritto e presentato il Protocollo d'intesa per sviluppare in modo congiunto progetti di studio, ricerca, innovazione e sperimentazione dei droni per impieghi di soccorso pubblico e di difesa civile. Tra i soggetti firmatari ci sono i dipartimenti pisani di Ingegneria civile e industriale, di Energia dei sistemi del territorio e delle costruzioni e di Ingegneria dell'informazione. Aderiscono all'accordo anche Zefiro Ricerca&Innovazione, l'Aeroporto di Capannori, il Dipartimento Nazionale dei Vigili Del Fuoco Soccorso Pubblico e Difesa Civile e due dipartimenti degli Atenei di Firenze e Siena.

idintosSabato 17 seguirà la dimostrazione di "Idintos", il primo innovativo aereo idrovolanteideato, progettato e realizzato in Toscana da Skybox Engineering, spin-off dell'Università di Pisa, e coordinato dal professor Aldo Frediani nell'ambito di un progetto di ricerca co-finanziato dalla Regione Toscana. La configurazione aerodinamica alla base del prototipo, detta PrandtlPlane, consente la minore resistenza "indotta" fra tutti i sistemi portanti e quindi minori consumi, rumore e inquinamento, insieme con la possibilità di utilizzare diversi tipi di propulsione. Inoltre, specialmente nel campo dei velivoli di aviazione generale e degli ultraleggeri, "Idintos" consente un aumento significativo della sicurezza del volo.

"Il progetto 'Idintos' - ha detto il professor Frediani - ha consentito di studiare, ottimizzare con metodi di calcolo avanzato, progettare e realizzare in 30 mesi un nuovo aeroplano che rivoluziona i concetti della aviazione utilizzati fino a oggi. Il progetto è stato coordinato dalla sezione Aerospaziale del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, con la collaborazione di enti pubblici e privati, quali Edi Progetti, Daxo, Humanware, Dielectrik, CGS, MBVision. Il prototipo è stato mostrato alla fiera di Friedrichshafen in Germania, la più importante in Europa nel campo dei velivoli leggeri, raccogliendo l'interesse dei visitatori di tutta Europa. 'Idintos' ha dimostrato che la nostra Università è capace di produrre idee, ma anche di renderle concrete, attraverso la progettazione del velivolo e il coordinamento per la realizzazione di un prototipo pronto al volo".

Giovanni_ZanchettaA innescare l'allarme fu la tragedia di Sarno in Campania: nel maggio del 1998, in poche ore, decine di frane provocate da ingenti precipitazione uccisero oltre 130 persone. Quel drammatico episodio mise in evidenza la pericolosità del Vesuvio non solo per gli effetti immediati legati ad una possibile eruzione. Per la prima volta, l'attenzione sul rischio vulcanico si focalizzò sulle zone appenniniche vicine dove potevano verificarsi frane e colate di materiale vulcanico, anche molto tempo dopo la fine di un eventuale emergenza eruttiva.

Da allora, il dipartimento della Protezione civile ha finanziato vari progetti che hanno coinvolto i geologi delle Università di Pisa e di Bari e della sezione pisana dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Le loro ricerche, recentemente pubblicate sulla rivista internazionale "Journal of Maps", hanno portato alla realizzazione di una prima mappa di base che permette di effettuare una preliminare grande "zonazione" delle aree potenzialmente a rischio. I ricercatori hanno studiato un territorio di circa 650 km2 che si estende dalle colline Cancello a nord sino alla penisola sorrentina a sud, in pratica tutta la zona preappenninica che circonda la piana vesuviana. Le indagini sono state condotte attraverso una ricostruzione storica degli eventi franosi accaduti negli ultimi 500 anni, attraverso analisi morfometriche, cioè uno studio quantitativo delle caratteristiche dei versanti, e direttamente sul campo.

"Questa mappatura è un primo passo in vista della stesura di piani dettagliati locali – ha spiegato Giovanni Zanchetta (foto) ricercatore del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa - potenzialmente, circa il 57% territorio studiato è da considerarsi ad alto rischio per quanto riguarda la formazione e lo scorrimento di colate rapide di fango (debris flow), circa 38% a rischio medio e solo il 5% basso".

Ne hanno parlato:
Ansa.it english - General news

Il Tirreno Pisa
Tirreno.it
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Repubblica.it Napoli1
Repubblica.it Napoli2
IlGiornaledellaprotezione civile.it
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SalernoNotizie.it
VillaggioGlobale.it
NovedaFirenze.it
PisaInformaFlash
Controcampus.it
PianetaUniversitario.it
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Gruppo con PrandelliL'Università di Pisa e il Settore Tecnico della Federazione Italiana Giuoco Calcio si alleano per far crescere il master pisano in Teoria e tecniche della preparazione atletica nel calcio, riconoscendo ai suoi allievi, unico caso in Italia, la licenza di preparatore atletico del settore giovanile. L'accordo, che è annuale con possibilità di rinnovo automatico, è stato sottoscritto dal rettore Massimo Augello e dal direttore del master, il professor Marco Gesi, che con il professor Gino Santoro sarà il referente per l'Ateneo pisano; dal presidente del Settore tecnico, Gianni Rivera, e dal direttore della Scuola allenatori, Renzo Ulivieri, per la FIGC.

Gruppo con SpallettiOltre a certificare la qualità del master, la convenzione avvia una più ampia collaborazione tra Ateneo e FIGC per sviluppare progetti congiunti di ricerca, di formazione e di aggiornamento rivolti alle diverse figure professionali del calcio, anche attraverso corsi a cui potranno partecipare gli studenti pisani. A questo proposito, i due enti s'impegnano a mettere a disposizione le rispettive strutture, i mezzi e il personale.

Il master in Teoria e tecniche della preparazione atletica nel calcio, titolo congiunto con l'Università di Verona, fa parte, insieme ad altri percorsi formativi universitari, del progetto "Sport and Anatomy", nato nel 2007 e che ha come principale obiettivo quello di formare in modo specifico giovani laureati da proporre al mondo del lavoro nell'ambito della preparazione atletica nel calcio e della riabilitazione sportiva, mettendo a confronto e individuando le sinergie delle rispettive figure professionali. Il progetto comprende, tra gli altri, il master in Fisioterapia sportiva e quello in Idrokinesiterapia, oltre al corso di perfezionamento in Anatomia e manipolazione della fascia.

Gruppo con UlivieriIl brand "Sport and Anatomy", che lo scorso inverno è diventato anche una trasmissione televisiva, annovera oltre 400 allievi, provenienti anche da fuori dei confini nazionali, oltre 250 professionisti diplomati e 150 tra società sportive, enti/aziende convenzionate in Italia e all'estero. I suoi allievi hanno affiancato atleti alle Olimpiadi di Londra del 2012 (vantando medaglie d'oro e d'argento), ai tornei di tennis Master 1000, in Formula 1, al Tour de France, agli europei di hockey su ghiaccio, ai campionati italiani di beach tennis. Molti di loro, grazie a questi percorsi formativi, svolgono la propria professione in società sportive che partecipano ai massimi campionati nazionali.

Nelle foto gruppi dello staff e di allievi del master con Cesare Prandelli, Luciano Spalletti e Renzo Ulivieri.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it
PisaNews.net
GoNews.it

ipertensioneIl Gruppo Giovani della SIIA – Società Italiana Ipertensione Arteriosa - lancia in concomitanza con la X Giornata Mondiale contro l'ipertensione (17 maggio 2014) lo studio iGAME che ha come obiettivo valutare la prevalenza dell'ipertensione essenziale fra i soggetti di età compresa tra 18 e 35 anni.

Si tende a immaginare i giovani come soggetti sani e spesso stupisce scoprire che anche in giovane età si può essere affetti da una patologia come l'ipertensione arteriosa. Secondo uno studio americano quasi un giovane adulto su cinque è affetto da ipertensione arteriosa, ma solo la metà di questi sa di soffrirne. Ciò accade perché elevati valori pressori, spesso, non si associano ad alcun sintomo ma sono in grado di causare danni permanenti a livello dei vasi del cervello, del cuore e del rene. Così, quando compaiono i primi danni dell'ipertensione, spesso è troppo tardi per correggerli.

È per questo motivo che studiare i pazienti giovani è fondamentale per individuare e approfondire fattori di rischio emergenti come ad esempio: abitudini dietetiche sbagliate, uso di alcool e droghe, stress universitario e lavorativo, disturbi del sonno, uso prolungato del computer e dello smartphone; per arrivare a una diagnosi precoce e prevenire le complicanze più drammatiche come infarto e ictus.

Questo studio, interamente progettato e sviluppato da giovani ricercatori under 35, verrà presentato in concomitanza della Giornata Mondiale contro l'ipertensione arteriosa dove, nei gazebi presenti nelle maggiori piazze d'Italia, si potranno compilare dei questionari anonimi per acquisire informazioni sulle abitudini di vita dei giovani. In particolare a Pisa questo evento si svolgerà il 17 maggio 2014 in Piazza Vittorio Emanuele (vicino alla stazione Centrale) dalle 9 alle 18. In quell'occasione i medici del Centro Regionale per la Cura e Diagnosi dell'Ipertensione Arteriosa dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, diretto dal Prof. Stefano Taddei, saranno a disposizione della cittadinanza per la misurazione gratuita della pressione arteriosa, in una postazione allestita grazie al supporto della Croce Rossa italiana.

Per sensibilizzare i giovani sul problema verrà fatto circolare un video creato per l'occasione, utilizzando i media e i social network. L'Università di Pisa ha aderito con entusiasmo al progetto: diffonderà il video attraverso i monitor presenti nei propri poli didattici nei giorni precedenti alla Giornata Mondiale contro l'Ipertensione arteriosa e diffonderà le informazioni relative a questa campagna mediante il proprio sito e la propria pagina facebook.
 

Prenderanno parte alla ricerca i 16 Centri italiani per l'Ipertensione Arteriosa, nelle città di Ancona, Bologna, Brescia, Chieti, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pisa, Roma, Terni, Torino, Udine, coordinati da quello di Palermo.

Stefano BerrettiniUn progetto made in Pisa potrebbe arrivare ad eliminare quasi completamente il problema della sordità. L'idea è nata nei laboratori della u.o. Otorinolaringoiatria audiologia e foniatria, diretta dal prof. Stefano Berrettini (a destra), da anni all'avanguardia nell'impianto di impianti cocleari che sostituiscono le funzioni dell'orecchio. Gli impianti cocleari attualmente in uso svolgono in tutto e per tutto le funzioni dell'orecchio umano e devono essere alimentati attraverso batterie esterne. Il progetto mira a lasciare sostanzialmente intatto l'orecchio e a sostituire solo le cellule – malate o semplicemente invecchiate – che non funzionano più. Al posto delle cellule verrebbe impiantato chirurgicamente un minuscolo strumento capace di autoalimentarsi all'infinito sfruttando le onde sonore che entrano nel padiglione auricolare.

Questo è teoricamente possibile grazie all'utilizzo di materiali piezoelettrici, che per loro natura sono capaci di trasformare spontaneamente energia meccanica in energia elettrica, comportandosi quindi di per sé da trasduttori. Sarà quindi sviluppata una tecnica di posizionamento chirurgico che assicuri il miglior contatto del materiale con la membrana basilare. In pratica il dispositivo sarà costituito soltanto da una strisciolina di materiale da posizionare chirurgicamente nella chiocciola ed andrà a rimpiazzare la funzione svolta dalle cellule ciliate dell'orecchio.

Luca BruschiniAl momento solo un equipe giapponese sta percorrendo questa strada, ma i ricercatori pisani contano di riuscire ad essere i primi a brevettare il nuovo modello di impianto. Il Ministero della salute ha premiato la ricerca con un contributo di 450mila euro (uno degli 11 nel progetti Aoup finanziati con il Bando di ricerca finalizzata e giovani ricercatori 2011-2012). Naturalmente al progetto lavorano non solo medici, ma anche ingegneri, fisici e chimici, in un mix di ingegneria tessutale, chirurgia e nanotecnologie. Con il prof. Stefano Berrettini e il dott. Luca Bruschini (foto a sinistra) lavorano infatti l'ing. Serena Danti (Aoup), il dott. Gianni Ciofani e il dott. Virgilio Mattoli (Fondazione istituto italiano tecnologia, IIT, di Pontedera), il prof. Alessandro Martini (Azienda ospedaliera di Padova). 



(Ufficio stampa AOUP) 

Martedì, 13 Maggio 2014 14:59

L'elezione del Presidente della Repubblica

stradella_homeGiovedì 15 maggio, alla Camera dei Deputati, sarà presentato il volume di Elettra Stradella su L'elezione del Presidente della Repubblica: spunti dall'Europa, prospettive per l'Italia, edito dalla Pisa University Press. A discutere con l'autrice - che è ricercatore di Diritto pubblico comparato all'Università di Pisa e affiliate researcher della Scuola Superiore Sant'Anna - ci saranno il ministro per le Riforme costituzionali, Maria Elena Boschi, e i professori Paolo Carrozza, della Scuola Sant'Anna, Andrea Giorgis, della Commissione Affari Costituzionali, e Niccolò Zanon, membro del Consiglio Superiore della Magistratura.

Il volume si propone di riflettere sul rapporto tra modalità di elezione del Presidente della Repubblica e funzioni presidenziali. Osservando in chiave comparativa le diverse esperienze repubblicane europee, l'autrice individua alcuni possibili schemi interpretativi delle relazioni tra elezione e poteri presidenziali. Il libro ripercorre quindi la questione dell'elezione del Presidente della Repubblica in Italia, analizzandola sulla base dei quattro indicatori delle candidature, del procedimento, dell'insediamento e del mandato. L'obiettivo finale è quello di comprendere la ratio dei vari interventi riformatori, delineando così le possibili prospettive evolutive del sistema italiano. Di seguito proponiamo un brano tratto dall'Introduzione sciritta da Elettra Stradella.

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Elettra StradellaAccostarsi in questi mesi allo studio dell'istituzione presidenziale, possibilmente con l'obiettivo di provare a fornire qualche (ulteriore) risposta sulle possibili connessioni tra scelte relative alla forma di governo e dinamiche di stabilizzazione e consolidamento del sistema politico-istituzionale, pare un'impresa per lo meno ardita, se non temeraria.

Richiede, innanzitutto, di confrontarsi con una produzione dottrinale incessante, che giorno dopo giorno aggiunge tasselli al composito mosaico raffigurante la natura e il ruolo dell'istituzione presidenziale all'interno del nostro ordinamento.

Richiede poi di muoversi a cavallo tra piani diversi, ma spesso tangenti, quando non intersecati, e variamente presi in considerazione dalla suddetta dottrina, veri e propri approcci metodologici, talvolta, opzioni deontologiche in altri casi: essere e dover essere; regole costituzionali e regolarità; norme scritte e consuetudini o convenzioni; ordinarietà e straordinarietà; deduzione e induzione; dimensione diacronica e sincronica.

Tutto questo a partire da un interrogativo la cui risposta sembra intuitivamente scontata, ma che richiede a mio avviso un surplus di indagine, aperta come si dirà all'individuazione di possibili riferimenti negli ordinamenti giuridici di altri Paesi europei: quali sono le possibili motivazioni che stanno alla base della scelta di un'elezione diretta (o indiretta) del Capo dello Stato (in regimi, si intende, in cui comunque questi gode di una legittimazione democratica, pur con le diverse sfumature e derivazioni ipotizzabili)? Conseguentemente: esiste un nesso (univoco) tra (modalità di) elezione e poteri presidenziali?

È evidente, e pressoché tutti concordano su questo punto, che tale nesso (univoco) non sussiste, e plurime sono le motivazioni che fondano l'opzione costituzionale in favore di un'elezione diretta del Capo dello Stato: dall'obiettivo di riallineamento tra poteri assegnati ed effettivamente esercitati da un lato e modus operandi della legittimazione democratica dall'altro (è il caso della V Repubblica francese dopo la riforma del 1962), fino a necessità procedurali di semplificazione e garanzia di "migliori prestazioni" dei meccanismi preposti all'elezione stessa, difficilmente realizzabile all'interno del contesto parlamentare (è il caso della Slovacchia e della Repubblica ceca).

Proprio la pluralità delle possibili intersezioni tra elezione e poteri, tra effetti del procedimento elettorale prescelto e ruolo assegnato al Capo dello Stato all'interno dell'ordinamento, rende l'analisi particolarmente significativa nell'ambito del dibattito sulle riforme costituzionali della forma di governo in Italia, e impone, al contempo, l'utilizzo della comparazione quale strumento di verifica degli effetti delle molteplici soluzioni esistenti all'interno dei diversi tessuti politici e istituzionali coesistenti in Europa.

La riflessione non intende assumere la forma o ispirarsi al modello dell'ingegneria costituzionale intesa come pretesa meccanicistica di far derivare risultati univoci da scelte di organizzazione e funzionamento istituzionale dimostratesi efficaci in alcuni ordinamenti. L'ingegneria costituzionale, infatti, rischia sovente di dimenticare il noto insegnamento di Leopoldo Elia, che non mi pare messo in discussione dalle più recenti acquisizioni dottrinali: l'incidenza del sistema elettorale, politico e dei partiti sulla forma di governo fa di questa nozione per sua natura mutevole e poliedrica, tanto quanto la varietà delle combinazioni che possono realizzarsi tra l'affermazione formale di poteri e funzioni all'interno del sistema costituzionale di riferimento, e il materiale evolversi delle relazioni (quantitative e qualitative) tra gli attori politici.

A questo proposito, una critica alle scelte operate nel presente lavoro potrebbe certamente venire riguardo alle modalità con le quali la comparazione è realizzata, che potrebbero apparire proprie più di una rassegna di esperienze di diritto straniero che non di un vero e proprio sforzo di ricostruzione comparatistica. Alla luce delle connessioni sopra ricordate tra forma di governo e tessuto socio-politico di riferimento, infatti, accostare ordinamenti profondamente diversi tra loro, tanto da essere addirittura appartenuti a differenti famiglie giuridiche, potrebbe sembrare scientificamente poco rigoroso, o per lo meno inutile.

In verità, fermo restando che nella trattazione dei diversi ordinamenti saranno via via precisate (pur sommariamente) le condizioni di partenza e le radici storiche a partire dalle quali le relative forme di governo si sono sviluppate ed evolute, la scelta deriva dall'obiettivo generale consistente nell'individuazione delle connessioni esistenti tra metodi di elezione del Capo dello Stato (comunque sorretto da legittimazione democratica, rinviando per ora a riflessioni successive la questione della legittimazione in quanto tale), attribuzione costituzionale di poteri e loro concreta esplicitazione. Tale individuazione permetterà la definizione di alcune tipologie di rapporti che, se da un lato sembrano consentire di rispondere negativamente all'interrogativo circa l'esistenza del rapporto biunivoco menzionato nel titolo dell'Introduzione, dall'altro configurano delle regolarità classificabili e utilizzabili anche nell'attuale riflessione sulle riforme costituzionali in Italia...

Elettra Stradella
Ricercatore di Diritto pubblico comparato

Domenica 11 maggio, in occasione dell'iniziativa Azalea della Ricerca, i volontari dell'associazione "I Cavalieri", insieme ai ricercatori Elisa Giovannetti e Niccola Funel, sono scesi in piazza per vendere le azalee a sostegno della ricerca contro i tumori femminili (foto). L'iniziativa ha riscosso un grande successo e tutte le azalee sono state vendute entro la fine della mattinata.IMG_0779

La Start-Up della dottoressa Elisa Giovannetti, ricercatrice dell'Università di Pisa, è stata inoltre scelta come testimonial della SISAL per sostenere l'AIRC per tutto il mese di maggio. Attraverso la sua rete di circa 42.000 punti vendita sul territorio nazionale, SISAL darà infatti al pubblico la possibilità di donare ad AIRC attraverso schedine superenalotto dedicate, quick pick ed erogazioni libere

L'AIRC Start-Up è il grant italiano più prestigioso (a livello nazionale nel 2014 ne sono stati assegnati solo 3, sulla base della qualità del progetto di ricerca) e cospicuo (750.000 euro) per giovani ricercatori che lavorano in ambito oncologico.

La Start-Up condotta dalla Dr.ssa Elisa Giovannetti è focalizzata sul meccanismo con cui agiscono i farmaci antitumorali, e sulle cause di resistenza nei confronti di tali farmaci, principalmente nell'ambito dei tumori pancreatici. Il laboratorio è ospitato presso dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia e collabora attivamente con l'equipe chirurgica guidata dal Prof. Ugo Boggi. Altre importanti collaborazioni includono il Prof. Romano Danesi (Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Pisa) e il Prof. Godefridus Peters (VU University Medical Center, Amsterdam).

La Dr.ssa Giovannetti dichiara: "AIRC ha fornito un supporto fondamentale per sviluppare la mia linea di ricerca, dandomi la possibilità di aprire un nuovo laboratorio, dove scegliere i migliori collaboratori in base al mio progetto. In questo modo posso investire le mie energie per realizzare gli obiettivi dei miei studi, e consolidare una rete di collaborazioni con altri ricercatori e oncologi/chirurghi. Tale rete è fondamentale per ricerche di tipo traslazionale, fra il laboratorio e la clinica."

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(Ufficio Stampa Aoup)

Siti con notizie collegate:

http://www.airc.it/

http://www.sisal.com/comunicato-stampa/superenalotto-15-anni-al-fianco-di-airc

Daniele_MetilliÈ stato definito dalla stampa il "decifratore di enigmi" e domenica 11 maggio Fabio Fazio lo ha invitato in trasmissione a "Che tempo che fa" per raccontare la sua storia: Daniele Metilli, studente del corso di laurea di Informatica umanistica dell'Università di Pisa, già laureato in Ingegneria informatica al Politecnico di Milano e allievo del primo anno della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell'Archivio di Stato di Milano, è riuscito a decifrare una scrittura misteriosa utilizzata per commentare un'edizione dell'Odissea di Omero stampata nel 1504 a Venezia, vincendo un concorso indetto dalla Biblioteca dell'Università di Chicago.

Guarda il video di Daniele Metilli ospite a "Che tempo che fa". 

Daniele Metilli, 31 anni, originario di Borgomanero (Novara), insieme alla graphic designer Giulia Accetta, ha intuito che quelle parole a margine dei versi di Omero erano espressione di un sistema stenografico diffuso in Francia nell'Ottocento. Facendo una ricerca su internet, Daniele si è imbattuto in una tabella con un codice che sembrava identico, scoprendo che era quello inventato da Jean Félicité Coulon de Thévenot (1754-1813) nel tardo Settecento, e a lungo in uso nell'Ottocento.

Le annotazioni sarebbero per lo più traduzioni in francese di parole e frasi dal testo originale dell'Odissea. I ricercatori italiani hanno risolto il mistero anche grazie a una data leggibile ("25 aprile 1854") e a un'edizione del 1819, riveduta da un professore di stenografia, N. Patey, disponibile on-line. Aiutati da due traduzioni francesi dell'Odissea di Omero, una del 1842, l'altra del 1854-1866, hanno portato a termine il lavoro di traduzione delle annotazioni prima di tutti gli altri, impiegando poche ore per intuire l'origine dei simboli che contornavano il testo in greco.

Leggi la ricerca di Daniele Metilli.

Pagina 9, Capitolo 11 Odissea

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



 

 
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Delegazione unipi VietnamDall'8 al 13 maggio l'Università di Pisa partecipa agli Italian Days on Higher Education che si stanno svolgendo in Vietnam nelle città di Hanoi e Ho Chi Minh. Alla fiera sono presenti altri 23 atenei dell'associazione Uni-Italia che ha organizzato e coordinato gli incontri con studenti vietnamiti interessati a studiare in Italia e con le maggiori università del paese. In occasione di questo evento, l'Ateneo pisano ha creato un pacchetto servizi dedicato a tutti gli studenti vietnamiti interessati a immatricolarsi a una laurea triennale, magistrale o a ciclo unico.

Ad Hanoi la delegazione pisana ha già incontrato tre delle più importanti università vietnamite. Con la Hanoi University of Science and Technology e la National University of Civil Engineering sono iniziate le prime trattative per scambi istituzionali di studenti, docenti e staff e per valutare la possibilità di rilasciare titoli doppi e congiunti. In questa occasione è stato inoltre firmato un accordo quadro con il rettore della Phong Dong University Hanoi, una delle più antiche e prestigiose del Vietnam.


Italian Days on Higher Education in Vietnam 


















Ne hanno parlato: 
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