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Comunicati stampa
Venerdì, 16 Aprile 2021 11:24

Elezioni del Rettore della IUAV

Sono indette le elezioni del rettore della IUAV: http://www.iuav.it/Ateneo1/chi-siamo/elezioni/2021/rettore/index.htm

Tutti coloro che nell’anno 2020 hanno percepito redditi di lavoro dipendente o assimilato, redditi da lavoro autonomo, borse di studio o di ricerca assoggettate e esenti, hanno la possibilità di scaricare la Certificazione Unica dei redditi 2020 - CU 2021 accedendo al portale di ateneo https://cedolino.unipi.it  ed autenticandosi con le credenziali in loro possesso.

Per ottenere la CU2021, nel caso non si riesca ad accedere al portale, è possibile scrivere all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Il nucleo di Pisa di 500 Women Scientists, Penne Amiche della Scienza e Valore D,  cerca volontari e volontarie per coinvolgere e appassionare alla scienza ragazze e ragazzi.

L'idea è che i volontari e le volontarie diventino role model e comincino una corrispondenza con ragazze e ragazzi delle scuole locali.

Il progetto sarà presentato in un webinar online giovedì 29 aprile 2021 alle 21:00.

Per ricevere più informazioni e il link per partecipare compila il modulo.

Il Pisa Pod di 500 Women Scientists è un gruppo di ricercatrici (dottorande, post-docs, professoresse) dell’Università di Firenze, l’Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant’Anna. La missione dell’associazione a livello internazionale e del Pod locale è rendere la scienza accessibile, inclusiva e trasformare la società combattendo razzismo, patriarcato e norme sociali oppressive.
Per maggiori informazioni: visita le pagine Facebook, Twitter, Instagram e il canale youtube dell'associazione, in cui è presente anche un’intervista alla coordinatrice di Penne Amiche della Scienza, Valentina Borghesani.

Locandina

 

 

picture AvertaGiuseppe Averta, 28 anni di Serra San Bruno (Vibo Valentia), vince il prestigioso Georges Giralt PhD Award, il premio per la migliore tesi di dottorato in robotica in Europa, conferito ogni anno all’European Robotics Forum da EuRobotics AISBL (l’associazione di industrie e centri di ricerca Europei del settore).

Giuseppe Averta si è dottorato in Robotica e Automazione presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, e ha condotto la sua ricerca nei laboratori del Centro “E.Piaggio” e presso l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Per l’Ateneo pisano si tratta del terzo riconoscimento a uno dei suoi dottori di ricerca, dopo quello a Cosimo della Santina lo scorso anno e a Manuel Catalano nel 2014. La tesi premiata, dal titolo “Human-Aware Robotics: Modeling Human Motor Skills for the Design. Planning and Control of a New Generation of Robotic Devices”, parte dall’analisi rigorosa di come gli esseri umani muovono mani e arti superiori durante le attività quotidiane, con lo scopo di progettare robot antropomorfi e protesi di ultima generazione in grado di eseguire movimenti il più possibile “naturali”.

“Le prestazioni dei moderni robot umanoidi sono ancora estremamente lontane da quelle degli esseri umani – spiega Giuseppe Averta – Noi infatti siamo in grado di compiere movimenti molto variabili e complessi, nonostante i nostri muscoli siano poco performanti e il nostro sistema nervoso abbastanza lento. Nel mio studio cerco di sviluppare metodologie per riportare queste capacità proprie del corpo umano sui robot. Questo ha richiesto un sostanziale cambio di paradigma rispetto agli approcci standard, e di affrontare problemi che attraversano i confini di diverse discipline, dalle neuroscienze e la psicofisica fino alla meccatronica, la teoria del controllo e la robotica”.

braccio robotico

Le applicazioni individuate nel lavoro di Averta si concentrano essenzialmente su tre filoni: lo sviluppo di protesi robotiche mano-polso semplici e efficaci, con un numero cioè limitato di attuatori (i “muscoli” dei robot), ma allo stesso tempo in grado di compiere movimenti complessi con naturalezza e robustezza; lo sviluppo di algoritmi per il movimento di robot umanoidi, specialmente manipolatori robotica a uno o due bracci; la valutazione del danno motorio in pazienti colpiti da infarto. Tre campi parzialmente differenti, ma in cui è fondamentale un robusto lavoro teorico che descriva in linguaggio matematico le caratteristiche fondamentali del movimento umano.

“Il mio lavoro – conclude Giuseppe – si inserisce in un filone della robotica che da anni viene portato avanti a Pisa dal gruppo di ricerca del professor Antonio Bicchi, docente di robotica al DII e ricercatore all’IIT e al Centro Piaggio, in cui lo studio attento della natura e la sua modellizzazione matematica funge da guida alla progettazione dell’artificiale. I risultati che abbiamo ottenuto e stiamo ottenendo dimostrano in effetti come l’osservazione della natura possa rappresentare una delle chiavi per gli sviluppi della robotica del futuro”.

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