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Comunicati stampa

Parte il 15 maggio “L’UniPi racconta”, la nuova trasmissione realizzata da 50Canale con la collaborazione dell’Ateneo che andrà in onda sull’emittente pisana il venerdì alle ore 17 e in replica il sabato alle ore 10. La prima puntata vedrà come protagonista la professoressa Maria Letizia Gualandi e sarà dedicata a quanto emerso dal punto di vista archeologico dagli scavi effettuati durante la ristrutturazione del Palazzo della Sapienza.

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L’idea del programma è quella di aprire una finestra culturale con taglio divulgativo, portando nelle case dei telespettatori tematiche affrontate direttamente da docenti universitari che, a partire dai propri specifici ambiti di competenza, spaziano dalle implicazioni del coronavirus sul nostro modo di vivere attuale e futuro ad argomenti più propriamente cittadini. Nei primi sei appuntamenti, della durata di circa mezz’ora ognuno, si parlerà anche del significato dell’educazione scientifica a fronte della mole di informazioni diffuse durante l’emergenza coronavirus (Sergio Giudici), della storia dell’Orto e Museo Botanico (Lorenzo Peruzzi), degli aspetti educativi e psicologici legati al periodo di emergenza sanitaria (Maria Antonella Galanti), della situazione dei musei in questa difficile fase (Antonella Gioli) e di tecnologie quantistiche, tempo e spazio (Marilù Chiofalo).

Gli allievi della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell'Università di Pisa, diretta dal professor Gaetano Privitera, hanno realizzato, con la collaborazione del settore Media Events dell'Ateneo, il video #RestiamoADistanza per spiegare l'importanza del distanziamento sociale nella cosiddetta Fase 2 dell'emergenza Coronavirus.

"Il virus continua a circolare tra di noi e siamo ancora in piena pandemia - spiegano i ragazzi - Il distanziamento sociale al lavoro, negli spazi comuni e sui mezzi pubblici resta anche in questa fase una delle misure precauzionali fondamentali per limitare la diffusione del contagio da Covid-19".

Logo CUS HDCon un'inedita seduta in videoconferenza, il nuovo consiglio direttivo del Cus Pisa ha assegnato le deleghe ai componenti dell'organo esecutivo eletto lo scorso febbraio in occasione delle consultazioni di fine mandato che hanno ridisegnato gli equilibri interni del Centro universitario sportivo pisano. Giuliano Pizzanelli assume il ruolo di vicepresidente vicario e tesoriere. A Giulio Messerini è stata assegnata la delega alle manutenzioni degli impianti e alla gestione dell'edilizia sportiva. A Cecilia Baldera quella per la gestione degli impianti e la fruizione dei servizi. Marco Gesi è stato eletto delegato al personale e alle risorse umane, coadiuvato nel ruolo da Rosario La Spina, direttore generale del Cus Pisa. Rossano Massai assume la delega all'attività sportiva universitaria e ai rapporti con gli studenti, coadiuvato nel ruolo da Stefano Rossi, mentre Valentina Cottini è stata eletta delegata agli eventi, comunicazione e marketing.

Con l'assegnazione delle deleghe si completa la composizione della nuova struttura direttiva del Cus Pisa, insediatasi lo scorso febbraio in occasione dell'elezione di Stefano Pagliara alla guida del centro sportivo dell'Università di Pisa e dei nuovi membri del consiglio direttivo e del collegio sindacale (quest'ultimo composto dal presidente Gian Gastone Gualtierotti Morelli, Aurelia De Simone e Francesco Galassi).

Pagliara presidenteCUS«La coesione del consiglio direttivo e la coerenza d'intenti con l'Università di Pisa rappresentano una solida base per raggiungere gli obiettivi prefissati - commenta il presidente del Cus Pisa Stefano Pagliara (a sinistra nella foto) -. La nostra missione è incentrata sulla crescita del Cus Pisa e sullo sviluppo delle attività e dell'impiantistica sportiva». Con la fine del lockdown si lavora intanto al percorso che, in attesa delle linee guida del governo, porterà alla riapertura del Centro sportivo e alla graduale ripresa delle attività. Sulla base dei decreti e dei protocolli del governo e degli enti locali, il consiglio direttivo, con il supporto dell'Università, nei prossimi giorni inizierà a studiare le possibili misure da mettere in campo per sperimentare una progressiva ripartenza di almeno una parte delle attività. «Abbiamo la voglia e la volontà di riaprire e far ripartire il Centro, ma con il primario obiettivo di salvaguardare la sicurezza e la tutela della salute dei dipendenti, dei collaboratori e di tutti i fruitori - prosegue Pagliara -. La speranza è che il governo chiarisca al più presto le linee guida e semplifichi le regole. Alle condizioni attualmente imposte sarà complicato assicurare la piena operatività del Centro sportivo».

luciacalvosaLa notizia era già trapelata tempo fa, ma adesso è ufficiale. Lucia Calvosa è la nuova presidente di ENI. Lo ha deliberato oggi l'assemblea ordinaria e straordinaria del Gruppo petrolifero assieme all'approvazione del bilancio 2019. Il nuovo Consiglio d'Amministrazione, presieduto dalla professoressa dell’Università di Pisa, rimarrà in carica fino al 2022.

Lucia Calvosa, professore ordinario di diritto commerciale dell'Università di Pisa sostituisce, dopo due mandati, Emma Marcegaglia. Al suo fianco: Claudio Descalzi, consigliere; Ada Lucia De Cesaris consigliere; Filippo Giansante consigliere; Pietro Angelo Mario Antonio Guindani, consigliere; Karina Audrey Litvack, consigliere; Emanuele Piccinno consigliere; Nathalie Tocci consigliere; Raphael Louis L. Vermeir consigliere.

“Conosco personalmente Lucia Calvosa da molti anni - ha commentato il rettore Paolo Mancarella - e ne apprezzo da sempre la levatura e la dedizione alla nostra Università. Sono fiero che una donna dell’Università di Pisa rivesta un ruolo così strategico per il Paese. Faccio a Lucia i miei migliori auguri per questa nuova e importante avventura professionale”.

Nata a Roma il 26 giugno 1961, Lucia Calvosa è titolare dei corsi di Diritto commerciale e di Diritto fallimentare al Dipartimento di Economia e Management dell'Ateneo pisano, dove ha ricoperto per alcuni anni anche gli insegnamenti di Diritto Privato e di Diritto Bancario.
Sempre a Pisa è stata Presidente del corso di laurea in Economia e Commercio per due mandati ed è ancora oggi componente del Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in “Impresa, Diritto Internazionale e Processo”. Oltre ad essere Presidente del Comitato Didattico Scientifico dell’Associazione Ordine Dottori Commercialisti dell’Alto Tirreno e membro della Commissione per l'Abilitazione Scientifica Nazionale a professore universitario di prima e seconda fascia di Diritto Commerciale.

Negli anni Lucia Calvosa ha svolto studi e ricerche presso l’Institut für au¬sländisches undinternationales Privat-und Wirtschaftsrecht dell’Università di Heidelberg, oltre ad aver partecipato, con relazioni ed interventi, a numerosi Convegni di studio nazionali ed internazionali.

Nella sua lunga carriera manageriale, la professoressa Calvosa è stata membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Teatro di Pisa, del CdA della Fondazione Arpa e di quelli della Camera di Commercio di Pisa e della Fondazione Pisa.
Dal 2008 al 2011 è stata Presidente della Cassa di Risparmio di San Miniato SpA. Mentre dall'agosto 2011 al maggio 2019 è stata Consigliere di Amministrazione Indipendente di TIM SPA nonché (dall'Aprile 2014) Presidente del Comitato Controllo e Rischi. Oltre ad essere stata, dal 2015 al 2017, Consigliere di Amministrazione Indipendente della Banca Monte dei Paschi. Attualmente è Consigliere di Amministrazione anche di Crescita Spa e della società Editoriale Il Fatto Spa.

Nell’anno 2005 è stata insignita, dall’Università di Pisa, dell’Ordine del Cherubino, il più alto riconoscimento accademico dell’Ateneo pisano. Mentre nel 2010 è stata insignita della medaglia Unesco. Dal 2012, inoltre, è Cavaliere dell'Ordine "al merito della Repubblica Italiana". Tra i riconoscimenti più recenti anche il premio "Ambrogio Lorenzetti”, per la buona governance nelle imprese.

Il professor Andrea Nannini ha iniziato il suo rapporto con l’Università di Pisa nel 1983 come allievo del primo ciclo di dottorato di ricerca, conseguendo il titolo nel 1987. Ha preso servizio nel 1988 come ricercatore in Elettronica della Scuola Superiore di Studi Universitari Sant'Anna, diventando professore associato nel 1992 e ordinario nel 2000 al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione del nostro Ateneo.

Il funerale si volgerà venerdì 15 maggio, alle ore 15.15, con partenza dal distretto sanitario di via Garibaldi, dove è allestita anche la camera ardente.

Alla sua collaborazione con Alessandro Diligenti si deve la nascita del gruppo di ricerca in tecnologie microelettroniche, uno dei pochi nel panorama nazionale, tuttora molto attivo e riconosciuto a livello internazionale. In questo campo ha sempre svolto la sua attività scientifica che, più recentemente, si era concentrata sul settore emergente dei microsistemi e dei sensori. Nella sua lunga carriera ha sempre riservato gande attenzione ai fenomeni fisico-chimici che sono alla base del funzionamento dei dispositivi elettronici, trasmettendo questo interesse a tutta una generazione di ricercatori.

Intenso e continuo è stato l'impegno del professor Andrea Nannini in campo didattico e la sua attenzione alle esigenze degli studenti che si sono concretizzati nella pubblicazione di dispense e libri di testo sempre aggiornati e molto curati e nei numerosi incarichi istituzionali da lui ricoperti. È stato presidente del consiglio del corso di laurea specialistica in Ingegneria elettronica, del consiglio del programma di dottorato di ricerca in Ingegneria dell’Informazione, e ancora, dal 2017, presidente del consiglio di corso di studi aggregato in Ingegneria elettronica.

Pochi mesi fa il professor Nannini ha dovuto lasciare il suo ultimo incarico per l’aggravarsi della malattia contro la quale a lungo ha combattuto senza mai trascurare i suoi impegni e che alla fine ha avuto il sopravvento. Al di fuori del suo impegno di docente e ricercatore coltivava la passione per la fotografia che è anche l’arte di fissare in un’immagine i ricordi: così vogliamo ricordarlo con il suo sorriso un po' amaro e disincantato e l’ironia mai banale con la quale era solito affrontare ogni cosa.

Con il motto sintetizzato dall'hashtag #UniPiNonSiFerma, il laboratorio del corso di Petrografia si tiene anche a distanza. ZEISS-Italia ha infatti inviato gratuitamente a casa del docente Sergio Rocchi un microscopio corredato di telecamera, PC e software di acquisizione.

Gli studenti possono così visualizzare da casa via Teams le rocce in luce trasmessa polarizzata, descritte in diretta dal docente. Un’esperienza formativa -quasi - equivalente al classico laboratorio.

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Il professor Andrea Nannini ha iniziato il suo rapporto con l’Università di Pisa nel 1983 come allievo del primo ciclo di dottorato di ricerca, conseguendo il titolo nel 1987. Ha preso servizio nel 1988 come ricercatore in Elettronica della Scuola Superiore di Studi Universitari Sant'Anna, diventando professore associato nel 1992 e ordinario nel 2000 al dipartimento di Ingegneria dell’Informazione del nostro Ateneo.

Il funerale si volgerà venerdì 15 maggio, alle ore 15.15, con partenza dal distretto sanitario di via Garibaldi, dove è allestita anche la camera ardente.

Alla sua collaborazione con Alessandro Diligenti si deve la nascita del gruppo di ricerca in tecnologie microelettroniche, uno dei pochi nel panorama nazionale, tuttora molto attivo e riconosciuto a livello internazionale. In questo campo ha sempre svolto la sua attività scientifica che, più recentemente, si era concentrata sul settore emergente dei microsistemi e dei sensori. Nella sua lunga carriera ha sempre riservato gande attenzione ai fenomeni fisico-chimici che sono alla base del funzionamento dei dispositivi elettronici, trasmettendo questo interesse a tutta una generazione di ricercatori.

Intenso e continuo è stato l'impegno del professor Andrea Nannini in campo didattico e la sua attenzione alle esigenze degli studenti che si sono concretizzati nella pubblicazione di dispense e libri di testo sempre aggiornati e molto curati e nei numerosi incarichi istituzionali da lui ricoperti. È stato presidente del consiglio del corso di laurea specialistica in Ingegneria elettronica, del consiglio del programma di dottorato di ricerca in Ingegneria dell’Informazione, e ancora, dal 2017, presidente del consiglio di corso di studi aggregato in Ingegneria elettronica.

Pochi mesi fa il professor Nannini ha dovuto lasciare il suo ultimo incarico per l’aggravarsi della malattia contro la quale a lungo ha combattuto senza mai trascurare i suoi impegni e che alla fine ha avuto il sopravvento. Al di fuori del suo impegno di docente e ricercatore coltivava la passione per la fotografia che è anche l’arte di fissare in un’immagine i ricordi: così vogliamo ricordarlo con il suo sorriso un po' amaro e disincantato e l’ironia mai banale con la quale era solito affrontare ogni cosa.

I colleghi del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione

nannini

È stata acquisita dalla compagnia inglese “Huma” la spin-off dell’Università di Pisa BioBeats, azienda da tempo affermata a livello internazionale nel campo delle tecnologie per il monitoraggio di salute e stress. Nata nel 2012, ha tra i cofondatori Davide Morelli, che ha conseguito la laurea e il dottorato in Informatica all’Università di Pisa.

BioBeats è nata come società inglese, poi trasferitasi in California e rientrata a Londra nel 2016. Ha anche una sede a Pisa, come spin-off dell’Ateneo. La start up è stata fondata da Davide Morelli con David Plans, ricercatore inglese impegnato in progetti che legavano intelligenza artificiale e musica. Il primo prodotto sviluppato da BioBeats è stato infatti “Pulse”, una app che, tramite il battito ottenuto dalla fotocamera dello smartphone, era in grado di generare musica in tempo reale, sincronizzata col cuore dell’utente.

Successivamente è stata la volta di “Hear and Now”, la app che permette di gestire stress e ansia, guidando l’utente in esercizi di respirazione e controllo del battito cardiaco, e ora BioBase, un prodotto che aiuta gli utenti a misurare e gestire il wellbeing fisiologico e psicologico. BioBeats continua a lavorare oggi su tecnologie in grado di offrire informazioni in tempo reale su più campi: dal sonno, dall’attività del cuore, allo stress. Ha sviluppato programmi personalizzati per aiutare gli utenti a vivere una vita più salutare. Inoltre collabora con le aziende, offrendo sistemi per monitorare le condizioni di salute dei dipendenti e programmi di coaching per aiutarli a gestire meglio il lavoro e la vita.

Huma sviluppa sistemi di monitoraggio remoto dei pazienti, sviluppa nuovi biomarker per favorire l’individuazione precoce di problemi di salute, e sistemi di terapia digitale, con sedi a Londra, New York, e Shanghai. Ha al suo attivo collaborazioni con NHS, l’ospedale John Hopkins, Bayer, Johnson and Johnson, Tencent e molti altri. Con l’acquisizione BioBeats porterà le sue competenze in biomarker fisiologici e psicologici e digital therapeutics in Huma. La mission di BioBeats si sposa perfettamente con quella di Huma, e insieme lavoreranno per creare sistemi di medicina preventiva, sviluppando biomarker digitali sfruttando tecnologie wearable.

davide morelliÈ stata acquisita dalla compagnia inglese “Huma” la spin off dell’Università di Pisa BioBeats, azienda da tempo affermata a livello internazionale nel campo delle tecnologie per il monitoraggio di salute e stress. Nata nel 2012, ha tra i cofondatori Davide Morelli (nella foto a destra), che ha conseguito la laurea e il dottorato in Informatica all’Università di Pisa. 

BioBeats è nata come società inglese, poi trasferitasi in California e rientrata a Londra nel 2016. Ha anche una sede a Pisa, come spin-off dell’Ateneo. La start up è stata fondata da Davide Morelli con David Plans, ricercatore inglese impegnato in progetti che legavano intelligenza artificiale e musica. Il primo prodotto sviluppato da BioBeats è stato infatti Pulse, una app che, tramite il battito ottenuto dalla fotocamera dello smartphone, era in grado di generare musica in tempo reale, sincronizzata col cuore dell’utente.

biobeats logo 2020 webSuccessivamente è stata la volta di Hear and Now, la app che permette di gestire stress e ansia, guidando l’utente in esercizi di respirazione e controllo del battito cardiaco, e ora BioBase, un prodotto che aiuta gli utenti a misurare e gestire il wellbeing fisiologico e psicologico. BioBeats continua a lavorare oggi su tecnologie in grado di offrire informazioni in tempo reale su più campi: dal sonno, dall’attività del cuore, allo stress. Ha sviluppato programmi personalizzati per aiutare gli utenti a vivere una vita più salutare. Inoltre collabora con le aziende, offrendo sistemi per monitorare le condizioni di salute dei dipendenti e programmi di coaching per aiutarli a gestire meglio il lavoro e la vita.

Huma sviluppa sistemi di monitoraggio remoto dei pazienti, sviluppa nuovi biomarker per favorire l’individuazione precoce di problemi di salute, e sistemi di terapia digitale, con sedi a Londra, New York, e Shanghai. Ha al suo attivo collaborazioni con NHS, l’ospedale John Hopkins, Bayer, Johnson and Johnson, Tencent e molti altri. Con l’acquisizione BioBeats porterà le sue competenze in biomarker fisiologici e psicologici e digital therapeutics in Huma. La mission di BioBeats si sposa perfettamente con quella di Huma, e insieme lavoreranno per creare sistemi di medicina preventiva, sviluppando biomarker digitali sfruttando tecnologie wearable.

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