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Comunicati stampa

Il 10 gennaio riprendono le attività del Modulo Jean Monnet «Protecting the EU’s financial interest: role of European Court of Auditors and the cooperation with italian Corte dei conti» (PEUFI) nell’ambito della progettualità per il triennio 2017-2020 promosso dalla professoressa Giovanna Colombini e oggi coordinato dalla professoressa Vanessa Manzetti. Il modulo sarà articolato nell’insegnamento di "Diritto degli interessi finanziari nazionali ed europei” (6 CFU), un convegno finale internazionale e un ciclo di seminari tematici sulle modalità di audit, che culminerà con l’organizzazione della terza edizione della Summer School in Public auditing and accountability.

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La frequenza all’insegnamento di “Diritto degli interessi finanziari nazionali ed europei” è aperta a tutti gli studenti dell’Ateneo, con particolare riferimento ai corsi di laurea dei dipartimenti di Scienze Politiche, Giurisprudenza ed Economia e Management, il cui personale docente è direttamente coinvolto nelle attività formative.

Il percorso vedrà inoltre la partecipazione di importanti esponenti della Corte dei conti europea come Pietro Russo e Eduardo Ruiz Garcia, ma anche della Corte dei conti italiana, tra cui Maria Teresa Polito e Alessandra Olessina.

Non mancano, inoltre, le occasioni di confronto “sul campo”, grazie ai viaggi di istruzione che saranno organizzati per conoscere le Istituzioni nazionali ed europee, non solo grazie ai contributi della Commissione Europea, ma anche del supporto offerto dal Dipartimento di Scienze Politiche e dall’Ateneo nell’ambito dei progetti speciali per la didattica.

Nell’a.a. 2018/2019, infatti, gli studenti hanno potuto partecipare a un viaggio d’istruzione di 5 giorni a Lussemburgo, durante i quali hanno potuto visitare e conoscere il funzionamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, la Corte dei Conti Europea, la Commissione, la Banca Europea degli Investimenti.

La prima lezione dell’insegnamento si terrà venerdì 10 gennaio, ore 10.30 nell’Aula A0 del Polo Piagge (via Matteucci, 11), con la presentazione del corso e le testimonianze degli ex alunni. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito http://peufi.sp.unipi.it o possono essere richieste per email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Tre ricercatori dell’Università di Pisa hanno pubblicato un libro divulgativo su impresa 4.0 raccontando la loro esperienza nel supporto alle imprese nel processo di trasformazione digitale. Gualtiero Fantoni, professore associato, Marcello Braglia, professore ordinario, e Annamaria Natelli, assegnista di ricerca – tutti afferenti al Dipartimento di Ingegneria civile e industriale – spiegano le ragioni per cui la maggior parte dei progetti 4.0 fallisce. Il libro “Costruire l’impresa intelligente. L'imprenditore consapevole lo fa meglio” è edito da Lupetti Editore e disponibile su Amazon (https://amzn.to/2sFQslK). Pubblichiamo qui di seguito una presentazione del libro a firma degli autori.

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cover capire impresa intelligenteOggi migliaia di imprese si domandano come sfruttare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie per trasformarsi in imprese moderne e digitali. La quarta rivoluzione industriale è stata però troppo spesso interpretata solo come una rivoluzione tecnologica, trascurando l'importante ruolo delle persone che devono far propri i valori di una nuova cultura e imparare a gestire i nuovi processi digitali. Il libro, sempre leggero nel tono, ma preciso nei contenuti, alterna paragrafi sui principi e sulle tecnologie a interviste e casi reali semplici ed efficaci. Nel volume raccontiamo senza enfasi i pro e i contro di ogni nuova tecnologia: solo con la giusta consapevolezza è possibile costruire l'impresa intelligente che gli imprenditori desiderano e nella quale tutti vorremmo lavorare.

Ci siamo fatti aiutare nel nostro lavoro da colleghe e colleghi che lavorano nell’industria e che ci hanno dato la loro prospettiva sulle tecnologie, sui metodi e sui limiti allo sviluppo delle tecnologie e delle imprese. Abbiamo tentato di trattare la tematica raccontando casi di piccole e medie imprese italiane, focalizzandoci sia sugli aspetti informatici che quelli più vicini alle risorse umane, vero motore di ogni trasformazione. Il libro è costruito per fornire una visione critica del nuovo paradigma industriale noto come Industria 4.0 o Impresa 4.0, avendo come obiettivo quello di aumentare la consapevolezza nel lettore animati dalla certezza che la consapevolezza aiuta a prendere buone decisioni”.

Il libro parte con 4 capitoli nei quali vengono presentate 5 domande chiave per la trasformazione digitale di un’impresa: siamo pronti alla quarta rivoluzione industriale? Che cos’è l’Industria 4.0? Da dove partire? Quali competenze per l’Industria 4.0? Come approcciarsi all’Industria 4.0?

Poi distingue le 9+1 tecnologie del Piano Calenda in due blocchi: Tecnologie abilitanti e integrative. Se le fondanti sono l’Integrazione Verticale e Orizzontale, alla base della piramide troviamo l’Internet delle Cose Industriale, poi i Big Data and Analytics, quindi l’Intelligenza Artificiale (senza dimenticare la Cybersecutity). Da qui si passa alle abilitanti: dalla Simulazione alla costruzione del “gemello digitale” dell’impresa per concludere questa sezione con la Realtà Virtuale ed Aumentata. Il libro prosegue con due delle più fisiche tecnologie: i sistemi di produzione avanzata (robot e cobot) e l’Additive Manufacturing, chiudendosi con una suggestiva “passeggiata disincantata”.

Tutti i capitoli terminano con un’intervista in cui ci confrontiamo in un interrogatorio serrato con esperti ed esperte delle tecnologie o dei processi di trasformazione digitale. Le domande non sono mai banali e servono ad approfondire e calare sul mondo industriale i temi troppo spesso relegati a qualche riga di giornale o a riviste specializzate.

Per queste interviste ci siamo rivolti a personaggi di spicco dell’università, della ricerca e dell’industria che hanno accettato di condividere le loro esperienze e fornire testimonianze concrete di chi nell’innovazione ha creduto e continua a credere: Enrica Bosani, Whirlpool EMEA; Roberto Pancaldi, MYLIA (The Adecco Group); Riccardo Torri, CPT Italy (Gruppo Continental); Ilaria Campana, Consorzio QuInn; Teresa Minero, LifeBee; Roberto Risi, Kering Eyewear; Daniele Mazzei, TOI - Things On Internet; Lorenzo Dell’Acqua, DXC Technology; Fosca Giannotti, ISTI-CNR di Pisa; Marco Frosolini, Università di Pisa; Maria Chiara Carrozza, Scuola Superiore Sant’Anna; Michele Di Foggia, E. M. A. (Gruppo Rolls-Royce). Arricchiscono il libro la prefazione di Massimo Banzi, co-fondatore di Arduino, e la quarta di copertina di Franco Canna, giornalista direttore di Innovation Post.

Gualtiero FantoniMarcello BragliaAnnamaria Natelli.

Mancarella PaoloSono rimasto molto stupito che il 2020 a Pisa sia iniziato con la cancellazione di un simbolo. Nulla più di questo è infatti la rimozione repentina dell’edicola della legalità. Non sono qui a discutere, e probabilmente non spetta neppure a me, come si combatte la mafia, ma da cittadino e Rettore so che per buona parte della comunità pisana e studentesca quel manufatto, inserito nel progetto di Libera, era un ricordo quotidiano della vittoria dello Stato sulle mafie. Per la città quell’edicola infatti era divenuta dal 2014 un simbolo di giustizia e di riscatto, come testimoniato dai tanti messaggi e disegni esposti proprio lì ad opera di bambini e ragazzi delle scuole del territorio. Nel maggio scorso, in occasione del conferimento della laurea honoris causa a Don Luigi Ciotti, mi ero recato personalmente insieme a lui proprio davanti all’edicola e insieme avevamo auspicato che quel simbolo così importante per Pisa non venisse rimosso prima di aver trovato una nuova collocazione. Confido che l’Amministrazione Comunale sia disponibile a riaprire quanto prima il dialogo iniziato allora con Libera e con la comunità tutta per trovare una soluzione sulla base di una progettualità condivisa.

Paolo Mancarella
Rettore Università di Pisa

 

 

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Lunedì, 30 Dicembre 2019 14:23

Video "Il sacrificio di Ifigenia ieri e oggi"

L'associazione Nosodi ha realizzato e pubblicato su YouTube il video "Il sacrificio di Ifigenia ieri e oggi".

Ifigenia era una ragazza con sogni e passioni come tante altre, una ragazza morta per la guerra, morta per il piacere degli dei, morta per niente. In linea con il lavoro che i Nosodi stanno portando avanti riguardo la tragedia greca e in particolare il mito di Ifigenia, proponiamo un parallelismo con la realtà odierna: chi è Ifigenia oggi? Cosa significa sacrificio al giorno d'oggi? In quale misura possiamo davvero decidere della nostra vita? Queste sono alcune delle domande che ci siamo posti e alcune delle risposte che abbiamo raccolto.
"E la mia vita fu molto di più e molto meno che una vita"

Guarda il video

Il video è stato realizzato con il contributo dell'ateneo per le attività studentesche autogestite (rif. n. 2076).

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Lunedì, 30 Dicembre 2019 14:18

Video "Il sacrificio di Ifigenia ieri e oggi"

L'associazione Nosodi ha realizzato e pubblicato su YouTube il video "Il sacrificio di Ifigenia ieri e oggi".

Ifigenia era una ragazza con sogni e passioni come tante altre, una ragazza morta per la guerra, morta per il piacere degli dei, morta per niente. In linea con il lavoro che i Nosodi stanno portando avanti riguardo la tragedia greca e in particolare il mito di Ifigenia, proponiamo un parallelismo con la realtà odierna: chi è Ifigenia oggi? Cosa significa sacrificio al giorno d'oggi? In quale misura possiamo davvero decidere della nostra vita? Queste sono alcune delle domande che ci siamo posti e alcune delle risposte che abbiamo raccolto.
"E la mia vita fu molto di più e molto meno che una vita"

Guarda il video

Il video è stato realizzato con il contributo dell'ateneo per le attività studentesche autogestite (rif. n. 2076).

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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