All’Innovation Camp via libera alla creatività
Educare all'imprenditorialità, alla creatività e all'innovazione in un ambiente diverso dai tradizionali luoghi di studio e di lavoro: con il primo "Innovation Camp" dell'Università di Pisa, che si è svolto mercoledì 28 maggio al Polo Fibonacci, gli studenti hanno potuto sperimentare un modo diverso di fare didattica, partecipando a una giornata in cui sono stati chiamati a risolvere casi aziendali in maniera innovativa, sviluppando la capacità di lavorare in gruppo e di pensare dando spazio alla creatività.
In tutto hanno partecipato 36 ragazzi provenienti da diversi corsi di laurea magistrale - prevalentemente dell'area di ingegneria, economia e scienze – e, divisi in quattro gruppi, hanno svolto le attività del "Camp" immersi in un ambiente informale e rilassante, pensato per favorire la collaborazione e lo scambio di idee attraverso l'interazione fra persone provenienti da gruppi disciplinari diversi.
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La giornata si è svolta secondo un programma dettagliato e il processo creativo ha seguito delle fasi ben definite: nella prima parte della giornata gli studenti hanno svolto attività di gruppo e di team building per presentarsi, conoscersi e iniziare a lavorare insieme.
A quel punto sono stati assegnati loro i business case proposti da Altran, che ha così fornito un prezioso contribuito al successo dell'iniziativa: il primo chiedeva un servizio di consulenza tecnologica per una multinazionale specializzata nella produzione di apparecchiature biomedicali che stava valutando l'idea di realizzare un dispositivo di assistenza per non-vedenti o ipovedenti; il secondo, proposto da una ipotetica società specializzata nella produzione e vendita di vini, chiedeva di sviluppare un nuovo prodotto che, avvalendosi delle nuove tecnologie informatiche ed elettroniche, consentisse di reperire tutte le informazioni utili per garantire e certificare la qualità del prodotto, nonché la tracciabilità geografica e varietale.
Dopo un'attività di brain storming, ogni team ha scelto un'idea formulando una breve descrizione concettuale, per poi passare alla fase di definizione del Business Model, in cui hanno specificato le potenzialità dell'idea. I ragazzi hanno infine lavorato alla produzione del materiale necessario a presentare l'idea (utilizzando slide, video e anche disegni), fino al pitch finale svolto davanti alla giuria presieduta dal prorettore per la ricerca applicata e l'innovazione, Paolo Ferragina, che ha decretato il team vincitore.
L'Innovation Camp, organizzato dal Settore Ricerca e dal Servizio Job Placement dell'Università di Pisa, è stato sviluppato nell'ambito del Progetto Europeo Leonardo Da Vinci - Transfer of Innovation - denominato "European Entrepreneurs Campus" coordinato dal ricercatore dell'Ateneo Gualtiero Fantoni, di cui l'Università di Pisa è partner insieme a CEDIT e Regione Toscana per l'Italia, e che ha l'obiettivo di trasferire pratiche e strumenti per la promozione dell'innovazione adottati dal Centro per l'Imprenditorialità "IDEA" della University of Southern Denmark.
Ne hanno parlato:
PaginaQ
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Cosa ne dicono i ragazzi? Ecco alcune videointerviste pubblicate sul canale YouTube dell'Ateneo.
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The genomic GPS which reveals the origins of an individual
This is an algorithm and it is called GPS, or rather Geographic Population Structure. It converts genetic information into geographical coordinates in order to reveal the place of origin of individuals in the same way that a "normal" GPS converts satellite system radio waves into geographical coordinates. The genomic GPS presented in the latest issue of the magazine Nature Communications was developed by an international consortium of researchers including Dr. Sergio Tofanelli from the Department of Biology at the University of Pisa.
As the article points out, the algorithm has been tested on around 1,650 individuals belonging to more than 40 different populations. 83% of the individuals were correctly assigned to their place of origin and for some populations, as was the case for Sardinia, they were correctly placed within 50km of their village of origin. It goes without saying that the accuracy of the genomic GPS with respect to a certain population or region depends on the wealth of specific data available and on the absence of recent phenomena of racial mixing or migration. Therefore, it is more accurate if applied to regions such as Sardinia, which have a "historical residency" of the population and a large amount of genomic data.
"The data the genomic GPS elaborates," explains Sergio Tofanelli, "are tens of thousands of variants for each single nucleotide, those with the greatest amount of biogeographical information, which we selected from the millions of different sites of our genome. In technical language they are known as AIMs, that is ancestry informative markers. In particular, my contribution was that of participating in the selection and validation of the specific AIMs of the male transmission genome."
"One of the most innovative aspects of the GPS algorithm," concludes Sergio Tofanelli, "is the application of a new paradigm in human evolutionary genetics which leads to the ultimate withdrawal of any biological implication of the historical concept of race: all the current populations are the fruit of racial mixing."
Il GPS genomico che scopre il luogo di origine degli individui
L'algoritmo, spiega l'articolo, è stato testato su circa 1,650 individui appartenenti a più di 40 popolazioni. L'83% degli individui è stato assegnato correttamente alla nazione di origine e per alcune popolazioni, come nel caso dei Sardi, il 50% è stato collocato correttamente entro un raggio di 50 km dal proprio villaggio di origine. E' infatti intuitivo che la precisione del GPS genomico relativamente ad una certa popolazione o regione dipende dalla ricchezza di dati specifici disponibili e dall'assenza di fenomeni recenti di mescolamento o di migrazione. Quindi è più preciso se applicato a regioni come la Sardegna che hanno una "residenza storica" della popolazione e una grande mole di dati genomici.
"I dati che elabora il GPS genomico – spiega Sergio Tofanelli – sono poche decine di migliaia di varianti a singolo nucleotide, quelle con il maggiore contenuto di informazione biogeografica, che abbiamo selezionato tra i milioni di siti variabili del nostro genoma. In gergo vengono denominati AIMs, termine che in italiano potremmo tradurre con 'marcatori informativi di ancestralità'. In particolare, il mio contributo è stato quello di contribuire alla selezione e validazione degli AIMs su popolazioni mediterranee."
"Uno degli aspetti più innovativi dell'algoritmo GPS – conclude Sergio Tofanelli – è l'applicazione di un nuovo paradigma della genetica evolutiva umana che permette di abbandonare definitivamente qualsiasi implicazione biologica del concetto storico di razza: tutte le popolazioni attuali sono il frutto di un mescolamento".
Ne hanno parlato:
Corriere.it
Focus.it
AdnKronos
HealthDesk.it
AdnKronos Salute
GreenReport.it
Pisanews.it
GoNews.it
SassariNotizie.it
OlbiaNotizie.it
NotizieTiscali.it/1
NotizieTiscali.it/2
PianetaUniversitario.it
Controcampus.it
PisaInformaFlash
StampToscana.it
LiberoQuotidiano/1
LiberoQuotidiano/2
PaginaQ.it
Quotidiano Friuli Venezia Giulia
La Voce di Mantova
Mozione del CdA sulla Sapienza
Nella seduta di mercoledì 28 maggio 2014, il Consiglio di Amministrazione dell'Università di Pisa ha approvato la seguente mozione:
A due anni dalla chiusura del Palazzo della Sapienza, disposta con Ordinanza del sindaco di Pisa il 29 maggio del 2012, l'Università di Pisa ribadisce la ferma volontà e il concreto impegno per garantire - in sinergia con le altre istituzioni - la riapertura dell'edificio nei tempi più rapidi possibili, in modo da poter riprendere quanto prima le attività che in esso si svolgevano quotidianamente. Dopo la presentazione dello Studio sulla "Verifica della sicurezza statica ed analisi della vulnerabilità sismica dell'edificio", avvenuta a Roma nello scorso dicembre alla presenza degli allora ministri Bray e Carrozza - Studio che ha confermato le gravi criticità dell'immobile - sono stati decisi i passi successivi per arrivare al consolidamento del Palazzo, con la creazione di un gruppo di lavoro congiunto tra Università e MIBACT.
Tale gruppo ha elaborato il progetto relativo agli interventi funzionali e strutturali, condiviso dal Dipartimento di Giurisprudenza e dal Sistema Bibliotecario di Ateneo. La realizzazione del progetto sta procedendo con alcuni interventi già effettuati e altri in fase di definizione, in attesa che il MIBACT sciolga il nodo relativo alle risorse promesse.
In piena sintonia dunque con i soggetti istituzionali coinvolti, l'Università di Pisa sta continuando a operare fattivamente per risanare quella che la comunità universitaria, prima di tutti, avverte come una ferita profonda. In questo clima costruttivo, spiace costatare la periodica riproposizione di polemiche sterili e strumentali che, certamente, non offrono alcun contributo positivo alla soluzione dei problemi.
L'ultimo esempio è dato dall'articolo pubblicato sul quotidiano "Il Tirreno" in data odierna, che dà spazio all'opinione di un docente dell'Università di Firenze, il quale formula ipotesi e accuse del tutto fantasiose, come l'affermazione secondo cui "gli squarci e le crepe all'interno della BUP sono stati compiuti di proposito da parte dei vigili del fuoco". Si tratta di frasi talmente prive di fondamento da non meritare alcuna replica da parte dell'Ateneo, che, nel continuare a operare per una rapida soluzione della questione, preferisce astenersi dal rispondere a qualsivoglia falsità e insinuazione.
Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
PisaInformaFlash.it
PaginaQ.it
QuiNewsPisa.it
GoNews.it
Pisa Folk Festival
Dal 29 al 31 maggio si tiene la XIV° edizione del Pisa Folk Festival, organizzato dall'Associazione Pisa Folk in collaborazione con Sinistra Per...
Gli eventi organizzati in collaborazione con il contributo del consiglio degli studenti, tutti a ingresso gratuito saranno:
VENETI FAIR
- 29 maggio h 21:30 al Teatro S.Andrea
spettacolo teatrale di e con Marta Dalla Via.
"Il 23 ottobre 1997 go ciapà un treno e son partìa"
Era fatta, ora ero ufficialmente una nord-est-ranea.
Con questo sguardo ho provato a raccontare il mio rapporto d'amore-odio con il Veneto e i suoi abitanti, ne è uscita una giostra di personaggi grotteschi che con lucida follia provano a rispondere ad esplosivi quesiti: il nord è così diverso dal sud?
Forse al nord non si evadono le tasse?
Forse al nord non ci sono "amici" o parenti pronti a dare una spintarella?
Forse al nord non si paga il pizzo?Non si lavora in nero?Non ci sono furti o delitti?
"VenetiFair" è la storia di un divorzio e mentre la racconto mi scappa da ridere. Miss Polenta, Il Morto di Biancosarti, La Pettegola Bigotta, Il Professore Emigrato ed altri faranno da lente di ingrandimento in modo da creare un ironico punto di vista sul tema dell'appartenenza
MAGGIO FOLK
- 30 maggio h. 18:30 presso il giardino della biblioteca di storia e filosofia
Produzione: I Sacchi di Sabbia
happening di piazza, una serie di "piccole allegorie" recitate in ottava rima o in quartine di ottonari, secondo l'antica tradizione del maggio drammatico. Una tappa decisiva nell'indagine sulla cultura popolare e sul folk che I Sacchi di Sabbia stanno conducendo negli ultimi anni-
COMPAGNIA BALINZE'
Concerto
30 maggio h. 21.30 Piazza dei Cavalieri
Compagnia di giovani suonatori, cantatori e ballatori della Bassa Murgia nata in situazioni spontanee di feste rituali, serenate e occasioni conviviali. Con il suo approccio ostinatamente "tradizionale" e un repertorio fatto di pizzichepizziche, serenate e ballabili, tramandati per tradizione familiare o appresi dagli anziani ed eseguiti con strumenti tradizionali, Balinzè è una fra le compagnie di giovani suonatori più interessanti e promettenti del panorama del folk revival meridionale.
Eventi culturali ed economia del territorio. Quando con la cultura "si mangia"
Conferenza
31 maggio h 17:30 presso la residenza universitaria Fascetti
Tra il 2007 e il 2010 un gruppo di ricerca coordinato dal prof. Giuseppe Attanasi dell'Università Bocconi di Milano analizzò le ricadute del festival de La Notte della Taranta sul territorio salentino in termini economici, sociali e di attrattività turistica. Dopo quattro anni di lavoro, i risultati della ricerca furono sorprendenti: gli investimenti effettuati nell'organizzazione delle quattro edizioni prese in esame avevano generato ricavi per l'economia del territorio pari al triplo dei costi. Ciò dimostrò in modo incontrovertibile che le spese per la cultura possono diventare un vero e proprio volano di sviluppo per l'economia del paese, sovvertendo il tragico luogo comune secondo il quale con la cultura "non si mangia". Altre consolidate realtà presenti sul territorio nazionale, come Fondazione Sistema Toscana, ci dimostrano che l'investimento nell'organizzazione di prestigiosi Festival ed eventi culturali può realmente costituire un elemento chiave nello sviluppo di un sistema territoriale.
Intervengono:
Dario Danti, Assessore alla Cultura del Comune di Pisa
Massimo Manera, Presidente fondazione La Notte della Taranta
Adriana De Cesare, Responsabile Progetti Comunitari e Territoriali – Fondazione Sistema Toscana
Filippo Giordano, co-autore del volume Eventi, cultura e sviluppo. L'esperienza de La Notte della Taranta
Info
Sara Giustini, Sinistra per... Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Giovanni Cicala, Associazione Ritmi Meridiani Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Due spin off pisane tra le 10 finaliste del premio «Start up dell’anno»
Alla finale dell'ottava edizione del premio nazionale "Start up dell'anno" - in programma venerdì 30 maggio alla Scuola Sant'Anna - ci sono anche due giovani imprese pisane: BioCare Provider e Kiunsys sono tra le dieci finaliste nella competizione promossa da PNICube - l'Associazione degli Incubatori e delle Business Plan Competition accademiche italiane – che premia le start up generate dalla ricerca accademica e che hanno conseguito, nei primi anni di attività, la migliore crescita tecnica e il miglior riscontro sul mercato. Biocare Provider, spin off dell'Università di Pisa e della Scuola Sant'Anna, e Kiunsys – spin off dell'Università di Pisa - saranno valutate insieme alle altre finaliste da un pool di esperti provenienti dall'industria e della finanza.
La spin off BioCare Provider è nata nel 2013 da un gruppo di sette giovani ricercatori e laureati dell'Università di Pisa e della Scuola Superiore Sant'Anna e si è affermata grazie a drDrin, una piattaforma di servizi web accessibili sia da PC che attraverso smartphone e tablet, che mette le più moderne tecnologie informatiche al servizio di medici e pazienti. La principale funzione di drDrin è ricordare ai pazienti in terapia farmacologica quando, come e quale medicinale prendere, ma il prodotto è molto più di una App-reminder: "L'idea è stata sviluppata partendo dal concetto che ricordare a un paziente quando assumere i farmaci non è sufficiente - spiega Francesca Sernissi - Il paziente deve essere innanzi tutto motivato, quindi seguito, e per rispondere a queste esigenze sono stati realizzati un insieme di servizi online e applicazioni".
Ciò che rende drDrin unico è la possibilità di creare un nuovo canale comunicativo tra medico e paziente che, grazie a interfacce utente intuitive e allo sviluppo di algoritmi proprietari, è in grado di coinvolgere anche i familiari e i caregiver, facilitando il monitoraggio dell'aderenza del paziente alle singole terapie prescrittegli. drDrin è già stato utilizzato nel 2012-2013 da un gruppo di 15 pazienti affetti da malattie neurodegenerative presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, con il supporto dell'associazione NeuroCare Onlus del dottor Paolo Bongioanni. Oggi le applicazioni per Android e iOS sono disponibili in versione beta dal sito www.drdrin.it. L'idea di drDrin è nata nell'ambito dell'edizione 2011 del PHD Plus, il percorso formativo promosso dall'Università di Pisa dedicato allo sviluppo dello spirito imprenditoriale, alla promozione dell'innovazione e alla valorizzazione delle proprie idee e dei risultati della ricerca.
Kiunsys è un'azienda spin-off dell'Università di Pisa che progetta e realizza soluzioni innovative per la gestione della mobilità sostenibile, dei parcheggi e della logistica urbana. La giovane impresa si è già affermata in molte città italiane grazie ai suoi prodotti software, hardware e RFID che permettono di gestire al meglio parcheggi, permessi e circolazione di auto e mezzi pubblici. "Kiunsys sviluppa prodotti che aiutano a ridurre i tempi di spostamento nelle aree urbane, diminuiscono la congestione del traffico e contribuiscono a ridurre l'inquinamento – spiega Alfredo Salvatore , presidente dell'azienda – Il nostro team tecnologico si è specializzato nel mercato di riferimento e ha sviluppato competenze nell'Internet of Things per le smart cities".
Tra i prodotti che hanno avuto più successo c'è "Mobility Pass", la soluzione che permette di gestire i permessi di mobilità urbana tramite l'identificazione automatica di veicoli, autobus, merci, persone o servizi di pagamento. Oppure "INeS Cloud" un software per la gestione ottimale dei processi operativi delle aziende di mobilità, grazie anche all'integrazione con servizi di pagamento via web e mobile. Inoltre ci sono "Tap&Park", la mobile app per pagare la sosta con il proprio smartphone, senza più bisogno di monete, e il "Parking Spot Sensor", il sensore di parcheggio wireless per il rilevamento dell'occupazione del singolo stallo di sosta.
L'impegno costante di Kiunsys nel dare risposte alle esigenze delle smart city ha avuto un costante riscontro negli anni: ha vinto il RFID Award nella categoria "progetti di rilevanza sociale e ambientale", è stata finale agli SMAU Mob App Awards 2012 e recentemente ha costruito una partnership con Deutsche Telekom AG.
Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
PaginaQ
Greenreport.it
All’Università di Pisa la Lectio magistralis di Don Ciotti
"Il problema non è solo chi fa male, ma chi guarda e lascia fare". È questa una delle riflessioni che don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, proporrà all'Università di Pisa in occasione della Lectio magistralis dal titolo "Lotta alle mafie e società responsabile: il ruolo di ciascuno di noi", che terrà giovedì 5 giugno, alle ore 16.30, al Polo Carmignani in Piazza dei Cavalieri.
L'iniziativa è promossa nell'ambito del master APC, Analisi prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione, che da ormai cinque anni, rappresenta la prima esperienza accademica italiana volta allo studio scientifico e alla formazione professionalizzante sui questi temi. Il percorso accademico, grazie alla fattiva collaborazione tra il dipartimento di Scienze Politiche, Libera - associazioni, nomi e numeri contro le mafie e Avviso Pubblico, è diventato nel corso del tempo un punto di riferimento per ricercatori e allievi provenienti da tutta Italia, ma anche dall'estero: Perù, Svizzera, Argentina, Cile.
Don Ciotti dialogherà con il pubblico soffermandosi a riflettere sul concetto di legalità, spesso abusato. Come ricorda lui stesso nei suoi interventi pubblici, "nel nostro Paese assistiamo a un vero e proprio furto delle parole. Le parole vengono svuotate del loro significato profondo. Speranza oggi significa opportunità, lavoro, progetti concreti: la legalità altro non è che la saldatura fra responsabilità e giustizia".
Ne hanno parlato:
NazionePisa.it
San Genesio: inaugurata la sala espositiva del futuro Parco archeologico
Il 17 maggio è stata inaugurata a San Miniato (Pisa) la struttura di supporto allo scavo archeologico di San Genesio, che farà da ingresso e sala espositiva nel futuro Parco archeologico. Si tratta del primo passo, importante, di un cammino che l'Amministrazione Comunale di San Miniato ha voluto intraprendere per rendere fruibile al grande pubblico le tracce della sua storia, riportate alla luce con le indagini archeologiche dirette da Federico Cantini, ricercatore di Archeologia Medievale dell'Università di Pisa, che ha curato anche il progetto scientifico del parco.
La realizzazione della struttura, resa possibile grazie a un cofinanziamento della Regione Toscana e alla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, permette ora di affiancare alla fase della ricerca, che si svolge ogni anno nei cantieri di scavo organizzati dal nostro Ateneo, ai quali partecipano numerosi studenti della laurea in Scienze dei Beni Culturali, della magistrale in Archeologia, nonché dottorandi e specializzandi dell'Università di Pisa e di altre Università straniere, la fase della comunicazione e divulgazione dei risultati delle indagini archeologiche al grande pubblico.
"La storia del sito, frequentato a partire dall'età ellenistica e che poi in età altomedievale diventa sede di una grande pieve e di un vicus posti sulla via Francigena - ha spiegato Federico Cantini - è illustrata attraverso una serie di pannelli progettati per avere differenti livelli di lettura: da quello più semplice che fa uso di ricostruzioni e brevi testi a quello più complesso che si rivolge agli specialisti del settore illustrando i risultati delle analisi dei reperti, di quelle antropologiche, archeobotaniche e archeometriche. I pannelli sono inoltre affiancati da una serie di vetrine dove saranno esposti a breve i reperti rinvenuti con le indagini archeologiche".
Oltre alla struttura di supporto allo scavo è stato presentato anche un primo percorso di visita ai resti archeologici della pieve di San Genesio, che non si affida ai tradizionali pannelli ma a un sistema di realtà aumentata e QR code che permette di visualizzare su uno smartphone o un tablet le ricostruzioni delle strutture semplicemente inquadrando i resti delle loro fondazioni, oltre ad avere accesso a immagini e informazioni aggiornabili in tempo reale. L'area archeologica sarà gestita da un'associazione professionale, l'Archeo&Tech, composta da laureati e dottori di ricerca del nostro Ateneo che si sono formati proprio sul cantiere di San Genesio.
"Quanto realizzato a San Miniato dimostra come la collaborazione tra Università e Amministrazioni locali, Regione e Fondazioni Bancarie - ha concluso Federico Cantini - permetta una reale interazione tra ricerca e valorizzazione dei beni culturali, offrendo poi una vera opportunità di lavoro a chi esce dal percorso formativo universitario".
L’ambasciatore del Brasile incontra gli studenti di Scienza senza frontiere
È stato un pomeriggio di festa per i 178 studenti brasiliani che, grazie al progetto Scienza senza frontiere, stanno trascorrendo un anno di studio all'Università di Pisa: mercoledì 21 maggio, l'ambasciatore del Brasile in Italia, Ricardo Neiva Tavares, accompagnato dal segretario Segretario Luiz Felipe Czarnobai, è arrivato al Polo Carmignani a salutare i ragazzi, accolto dal prorettore per l'Internazionalizzazione, Alessandra Guidi, e dal prorettore per la Promozione dell'internazionalizzazione e la Comunicazione, Marco Guidi.
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L'ambasciatore ha avuto la possibilità di ascoltare le storie e le esperienze degli studenti che da settembre frequentano i corsi dell'Ateneo pisano. L'Orchestra dell'Università di Pisa, diretta dal maestro Manfred Giampietro, ha eseguito alcuni brani insieme a Jefferson Scherrer, uno dei ragazzi brasiliani che in questi mesi è entrato nell'orchestra e che, nell'occasione, ha avuto l'opportunità di cantare "Trenzinho do Caipira", un brano del compositore Heitor Villa Lobos.
Un'altra sorpresa è stata riservata da due studenti di Bahia, Alan Andrade e Robson Silva, iscritti a Pisa al corso di Informatica umanistica. I due ragazzi, durante il loro tirocinio presso l'Unità Promozione Internazionale dell'Ateneo, hanno sviluppato "Bussola CsF Pisa" una app per smartphone in lingua portoghese, specifica per chi arriva a Pisa con il progetto Scienza senza frontiere. Alan e Robson hanno presentato il loro prodotto all'ambasciatore, mostrando tutte le funzionalità che offre: con "Bussola" si possono trovare indirizzi e recapiti dei dipartimenti, informazioni sulla città, sui servizi, le attività commerciali ed eventi.
Ricerca dell'Università di Pisa premiata dalla fondazione Iris
Uno studio finanziato dalla Fondazione IRIS (Istituto per la riabilitazione e l'integrazione sociale) di Castagneto Carducci e condotto dal gruppo di ricerca guidato dalla Dott.ssa Silvia Pellegrini del Dipartimento di Patologia chirurgica, medica e molecolare e dell'Area critica dell'Università di Pisa ha ricevuto il primo premio per il miglior contributo scientifico al Convegno internazionale di Neuroetica che si è svolto la scorsa settimana a Padova. Il premio è stato conferito da una commissione congiunta di neuroscienziati e filosofi coordinata dal Prof. Alberto Oliverio, che è anche presidente della SINe-Società italiana di neuroetica.
La ricerca, presentata dalla Dott.ssa Caterina Iofrida, giovane contrattista del Dipartimento, è stata condotta, insieme alle colleghe Sara Palumbo, Veronica Mariotti, Giusy Rota e Erika Melissari (foto), su oltre duecento volontari sani. Ai soggetti è stato chiesto di rispondere ad una serie di dilemmi morali e di dichiarare quanto ritenevano moralmente accettabili le loro decisioni. I ricercatori hanno poi esaminato il profilo genetico dei volontari. I risultati hanno mostrato che alcuni polimorfismi di geni coinvolti nel metabolismo cerebrale della dopamina erano associati ad un diverso comportamento morale. "Questi risultati mostrano che le scelte morali sono in qualche misura condizionate anche da fattori genetici - spiega la Dott.ssa Pellegrini, responsabile del Laboratorio di Biologia molecolare - e aprono interessanti prospettive per comprendere le basi biologiche del comportamento morale".
Lo studio fa parte di un più ampio programma di ricerca che coinvolge l'Unità operativa di Psicologia clinica dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana e il Dipartimento di Psicologia dell'Università di Padova finalizzato allo studio delle basi neurobiologiche del comportamento sociale e delle sue devianze e delle implicazioni in psichiatria forense.
La Fondazione IRIS - nata dalla creatività del compianto Prof. Mario Guazzelli, nativo di Castagneto Carducci - è attiva nell'assistenza, nella ricerca e nella formazione nell'ambito dei disturbi mentali.
(Ufficio stampa Aoup)
Nella fotografia, da sinistra verso destra: Erika Melissari, Veronica Mariotti, Sara Palumbo, Giusy Rota, Silvia Pellegrini, Caterina Iofrida.