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Le Università toscane sono all'avanguardia in Italia e intendono mettere sempre più il loro enorme potenziale di ricchezza al servizio dello sviluppo e della crescita del nostro territorio. Proprio per rendere concreta questa idea, i rettori dell'Università di Firenze, Alberto Tesi, di Pisa, Massimo Augello, e di Siena, Angelo Riccaboni, stanno programmando una serie di iniziative pubbliche con l'amministrazione regionale, con le altre principali istituzioni e con il sistema delle imprese toscane, per individuare in modo congiunto alcuni progetti strategici su cui investire nell'immediato futuro. Alla base vi è la volontà delle Università generaliste di proseguire nel percorso di collaborazione con il governo regionale, che ha già dato frutti in particolare per quanto riguarda la politica sanitaria e l'offerta dei dottorati di ricerca. L'obiettivo è quello di valorizzare ulteriormente una politica integrata del sistema toscano dell'alta formazione e della ricerca, che anche le recenti indagini dell'Anvur e del Censis confermano ai primissimi posti nel panorama nazionale.

Il rapporto Anvur, che ha monitorato la ricerca del nostro Paese nel periodo 2004-2010, ha registrato l'elevato potenziale del sistema universitario toscano che, per il risultato complessivo e per l'ampiezza e la varietà di settori d'avanguardia, è ai vertici in Italia. L'indagine elaborata dal Censis ha ribadito, sulla scia di quanto emerso dalle diverse classifiche internazionali sulle migliori università, l'eccellenza degli atenei toscani, con Siena che è al primo posto in Italia, Pisa e Firenze rispettivamente al terzo e quarto tra le università con più di 40.000 iscritti.

Nell'accogliere con soddisfazione questi risultati, i professori Augello, Riccaboni e Tesi hanno sottolineato la necessità di continuare sulla strada intrapresa, consolidando le collaborazioni reciproche in atto e quelle con le altre istituzioni universitarie toscane, nella prospettiva di rafforzare al massimo il sistema toscano dell'alta formazione e della ricerca. Già nel prossimo appuntamento su "Nuove frontiere di integrazione tra servizio sanitario regionale e università", in programma a Firenze venerdì 26 luglio, i rettori richiameranno gli esiti delle recenti indagini, con l'intenzione di condividere con il governo regionale possibili percorsi di potenziamento del sistema universitario toscano al fine di supportare la crescita dell'economia e della società della nostra regione.

Con un corso di cinque giorni insegneranno agli ingegneri africani come si costruisce un semplice dispositivo biomedico utilizzando le tecnologie disponibili gratuitamente in rete. Con il progetto OS4BME (Open Source for Biomedical Engineering), scritto e ideato dalla professoressa Arti Ahluwalia del Centro di ricerca "E. Piaggio" dell'Università di Pisa, e Daniele Mazzei e Carmelo De Maria del FabLab Pisa (entrambi ricercatori post-doc dello stesso Centro "E. Piaggio"), i ricercatori pisani voleranno ad agosto a Nairobi per dar vita a una Summer school di alta tecnologia. Il progetto ha come obiettivo quello di adattare la filosofia del Do It Yourself (DIY) e del making-fabing allo sviluppo di semplici dispositivi biomedicali a basso costo ma ad alto impatto etico-sanitario.

Il corso si orienterà in particolare verso la realizzazione di un Baby Monitor utilizzando risorse open source. Questo semplice dispositivo, dotato di carica batteria solare e basato sull'elettronica Arduino, permette allo staff ospedaliero di monitorare in maniera remota movimenti o respiri e il pianto di un neonato. Tutto il materiale, compresa la stampante 3D verranno donati alla fine del corso alla Kenyatta University e al FabLab Nairobi.

La Summer school è un'iniziativa organizzata da un consorzio di 9 università africane che si prefiggono lo scopo di creare un sistema di health-care sostenibile, dando vita a una rete di eccellenza universitaria per l'ingegneria biomedica in Africa con il supporto dell'United Nations Economic Commission for Africa (UNECA). Durante il corso verrà introdotta la filosofia del making-fabing mostrando come grazie alle recenti tecnologie open source come Arduino, le stampanti 3D e similari sia possibile costruire semplici ma utilissimi dispositivi biomedicali. Durante il corso verranno inoltre affrontate le tematiche di regolamentazione e sicurezza elettrica per la realizzazione di dispositivi biomedicali.

L'intero progetto Open Baby Monitor verrà documentato dagli studenti del corso sul wiki del FabLab Pisa (http://wiki.fablabpisa.org), primo passo verso la creazione di una piattaforma Open Source Biomedicale per il consorzio. Oltre al team del Centro Piaggio e FabLab Pisa saranno presenti in veste di tutor anche Giorgio Mattei e Serena Giusti, dottorandi di Ingegneria Biomedica, e Alejandro Callara, laureando in Ingegneria biomedica. Il progetto è ufficialmente supportato da Arduino attraverso una donazione di kit di sviluppo e schede elettroniche.

Tutto pronto per accogliere le matricole 2013: giovedì 25 luglio al Polo Fibonacci apre "Matricolandosi", il centro per le immatricolazioni che, insieme allo sportello "Welcome International Students!" (WIS!), accoglie anno gli studenti italiani e stranieri che scelgono di iscriversi all'Università di Pisa. Oltre al centro servizi che fa ormai parte della tradizione dell'Ateneo, sarà attivo anche il rinnovato portale web (http://matricolandosi.unipi.it/), ripensato e studiato per essere fruito anche sui dispositivi mobili. Tra le novità di quest'anno anche un'applicazione che, con il semplice inserimento del voto di maturità e dell'ISEE, è in grado di calcolare subito l'importo delle tasse da pagare.

Nato nel 2004, "Matricolandosi" è sempre molto apprezzato dai nuovi allievi sia perché presenta in forma semplice e omogenea tutte le informazioni sui corsi di studio, sia perché guida passo dopo passo i ragazzi nelle procedure di immatricolazione, fino alla consegna in tempo reale del libretto universitario. Già da ora, sul portale "Matricolandosi" sono disponibili tutte le informazioni relative all'offerta didattica, alle scadenze e alle modalità di immatricolazione, oltre a notizie sulle tasse universitarie e sulle borse di studio, con la relativa modulistica. In particolare, attraverso il sito si potrà scegliere il corso di studio ad accesso libero, iscriversi ai concorsi per l'ammissione ai corsi ad accesso programmato, e iscriversi ai test di valutazione organizzati dalle facoltà.

Matricolandosi anche quest'anno mostra la sua capacità di rinnovarsi: a partire da settembre il centro immatricolazioni ospiterà un servizio di car sharing promosso da FIAT in collaborazione con l'Ateneo che ha la finalità di sensibilizzare fortemente i giovani nei confronti dell'ambiente e ad assumere un atteggiamento responsabile di guida sicura. Il servizio rientra nel progetto "FIAT likes U" che coinvolge otto atenei italiani con l'intento di offrire agli studenti un'opportunità per arricchire il loro percorso didattico e formativo: il servizio di car sharing sarà infatti coordinato da un "FIAT Ambassador", uno studente che verrà reclutato attraverso una specifica selezione (il bando è disponibile sul sito a questo link) ricevendo un benefit economico.

Come immatricolarsi:

Per le immatricolazioni ai corsi di laurea di primo livello e ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico, i termini vanno dal 25 luglio al 30 settembre 2013. Dopo tale data, e fino al 31 dicembre, sarà sempre possibile perfezionare l'immatricolazione con il pagamento di un'indennità di mora crescente, mentre non sarà più possibile immatricolarsi dopo il 31 dicembre. La registrazione può avvenire via web attraverso il portale "Matricolandosi", ma deve essere completata portando al Centro, o in una sede decentrata della segreteria studenti, una foto formato tessera, una fotocopia di un documento d'identità valido, la ricevuta del pagamento della prima rata delle tasse universitarie di 407 euro, oppure la ricevuta di richiesta di borsa di studio DSU nel caso in cui si posseggano i requisiti necessari, una marca da bollo da 16,00 euro. Tutte le informazioni per accedere ai benefici DSU (borsa di studio, alloggi, borsa servizi, mensa) saranno disponibili sul sito web www.dsu.toscana.it e presso lo sportello dell'Azienda regionale per il Diritto allo studio universitario in Piazza dei Cavalieri n. 6.

Il Centro "Matricolandosi", che si trova in via Buonarroti n. 4, resterà aperto fino all'11 ottobre, con il seguente orario: dal 25 luglio al 6 agosto 2013 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12; dal 22 agosto all'11 ottobre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12. Sarà chiuso dal 7 agosto al 21 agosto. Questi orari valgono anche per il WIS!, lo sportello appositamente dedicato agli studenti stranieri, che dopo il 14 ottobre potranno rivolgersi all'International Office in Lungarno Pacinotti 44.

Martedì, 30 Luglio 2013 14:13

L'azione del silenzio

"L'azione del silenzio" è il titolo del viaggio teatrale attraverso lo spazio ed il tempo che avrà come palcoscenico la Certosa Monumentale di Calci. Tre serate, il 25, 26, 27 luglio, con cena e monologhi teatrali per raccontare sia la storia della Certosa di Pisa sia la scelta, le difficoltà ed il premio finale di un monaco certosino.

Le tre serate fanno parte del progetto regionale Vetrina Toscana "Il gusto dell'arte (l'arte del gusto)" a cui partecipano il Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa, la Camera di Commercio di Pisa, la Confesercenti e Confcommercio locali.

Il costo della serata è di 30 euro. Per prenotare: 050 2212975 (giorni feriali dalle 8.00 alle 13.00); 050 2212970 (sabato e festivi dalle 10.00 alle 19.00); Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Sono cinque i progetti di ricerca selezionati nell'ambito dell'accordo tra l'Università di Pisa e il Massachusetts Institute of Technology, che saranno ora sviluppati in collaborazione tra le due prestigiose istituzioni accademiche. Le ricerche riguardano diversi ambiti dell'ingegneria e la matematica. Scelti dopo un'attenta valutazione delle 19 proposte presentate, i progetti vincitori saranno finanziati attraverso dei rimborsi per viaggi e soggiorni che i gruppi di ricerca potranno programmare nell'università partner. I contatti diretti tra ricercatori mirano a sviluppare le idee progettuali e le forme di collaborazione, con l'obiettivo di definire progetti di respiro più ampio.

I cinque vincitori del MIT-UNIPI Project sono:

- Gianluca Fiori, del dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, studierà le potenzialità dei materiali bidimensionali come il grafene e MoS2 nel campo dell'elettronica di prossima generazione e nei rivelatori di radiazioni (in collaborazione con il professor Francesco Forti, del dipartimento di Fisica), sfruttando le competenze già possedute sia nella fabbricazione che nella simulazione dei dispositivi su scala nanometrica. Il referente del MIT è Tomas Palacios;

- Michele Lanzetta, del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, mira a sviluppare un gripper (mano di robot) basato su una specie di calamita in grado di afferrare anche oggetti "non-ferromagnetici", di qualunque forma e dimensioni. Questa tecnologia è un misto di un magnete, una ventosa e del nastro adesivo, con la capacità di incollarsi e scollarsi a piacere dall'oggetto. Il referente del MIT è Karl Iagnemma;

- Matteo Novaga, del dipartimento di Matematica, svolgerà attività nell'ambito del calcolo delle variazioni e delle sua applicazioni sia a problemi geometrici che fisico-matematici. In particolare, si occuperà di modelli variazionali nel trattamento di immagini, di evoluzioni geometriche e di superfici minime. Il referente del MIT è Tobias Holck Colding;

- Roberto Mauri, del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, realizzerà uno studio di tipo teorico, sperimentale e numerico, sul livello fondamentale degli effetti interfacciali legati a flussi di emulsioni in mezzi porosi, allo scopo di sviluppare un modello predittivo che permetta di controllarli. Il referente del MIT è Ruben Juanes;

- Elisabetta Rosellini, del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, ha come obiettivo lo sviluppo di scaffold che imitano il tessuto cardiaco naturale e che sono capaci di promuovere la rigenerazione del miocardio infartuato a seguito dell'impianto nel corpo del paziente. La filosofia alla base della progettazione è un approccio bioispirato, poiché gli scaffold traggono ispirazione dalla natura a molteplici livelli, quali la composizione chimica, l'architettura della matrice e la presenza di segnali biochimici capaci di guidare il processo di rigenerazione. Il referente del MIT è Ali Khademhosseini.

L'Università di Pisa ha ritenuto particolarmente significative altre sette proposte e deciso di sostenerle per consentire di avviare una fattiva collaborazione con i gruppi di ricerca del MIT coinvolti e per gettare le basi per progetti futuri. In questo caso i selezionati sono Benedetta Mennucci, del dipartimento di Chimica; Diego Lo Presti, del dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni (Destec); Rocco Rizzo, sempre del Destec; Andrea Pucci, del dipartimento di Chimica; Monica Puccini, del dipartimento di Ingegneria civile e industriale; Luca Fanucci, del dipartimento di Ingegneria dell'informazione; Marco Coccocioni, di Ingegneria dell'informazione.

Nel mese di settembre sarà emanata una nuova call per il finanziamento di nuovi progetti in collaborazione con il MIT.

Oltre settemila questionari on line per conoscere le esigenze dei potenziali utenti, uno studio di fattibilità tecnica ed economica più le linee guida per gestire il servizio. Per un anno quattro studenti di ingegneria gestionale dell'Università di Pisa hanno collaborato con Pisamo alla realizzazione di CicloPi, il servizio di bike sharing cittadino inaugurato a maggio. Un'esperienza che è diventata una tesi di laurea che Simone Topazzini, Chiara Niccolai, Eleonora Zanzi e Luisa Gianfrotta hanno discusso il 17 luglio nell'aula magna di ingegneria alla presenza del sindaco di Pisa Marco Filippeschi, del prorettore agli studenti Rosalba Tognetti e dell'assessore alla mobilità del Comune David Gay. Dopo i discorsi e i saluti delle autorità presenti che hanno auspicato future collaborazioni fra l'Ateneo e il Comune, il voto di laurea: Luisa Gianfrotta ha preso 110/100 e lode, Simone Topazzini 105/110, Chiara Niccolai 110/110 e lode e Eleonora Zanzi 110/110.

Dunque una storia a lieto fine, cominciata circa un anno fa, nel marzo del 2012, quando i quattro studenti, per superare l'esame del dell'ingegner Gionata Carmignani, hanno ricevuto l'incarico di realizzare un progetto di gestione aziendale di un servizio di bike-sharing. Caso volle che l'architetto Marco Bertini dell'ufficio Biciclette di Pisamo fosse giusto in quel periodo alle prese con l'idea di sviluppare qualcosa di simile per Pisa. Dal primo incontro ne sono quindi seguiti altri e il progetto si è ampliato fino a diventare la tesi di laurea dei quattro ragazzi.

"Il ruolo dei quattro studenti – ha spiegato l'ingegner Carmignani - è stato quello di proporre idee, strumenti e metodi per guidare il processo progettuale del servizio. Fra l'altro il loro contributo ha permesso a Pisamo di redigere il bando di gara per la gestione del servizio".

"I risultati ottenuti – ha aggiunto Carmignani - sono stati ottimi e l'esperienza ha permesso soprattutto di ottenere un grande risultato: per i ragazzi l'opportunità di applicare concretamente i loro studi, per l'amministrazione comunale di sperimentare metodi innovativi di progettazione dei servizi che potranno essere utili nel futuro e infine, per l'Università, di compiere una delle sue missioni fondamentali, cioè trasferire competenze, metodi e buone pratiche alla comunità in cui opera. Il tutto naturalmente a titolo assolutamente gratuito".

"Sfruttando il caso bike-sharing – ha concluso Carmignani - la tesi propone un modello di progettazione e sviluppo dei servizi pubblici e privati. E' infatti importantissimo avere un approccio 'progettuale' in modo da avere meno problemi all'atto dell'erogazione del servizio. Il ruolo dell'ingegnere gestionale è proprio questo: fornire strumenti utili per pensare bene prima ciò che si vuol realizzare dopo, che si tratti di prodotti o, a maggior ragione, di servizi".

"L'Università di Pisa - commenta il rettore Massimo Augello - si piazza al 12° posto tra le 32 grandi università valutate complessivamente nelle 14 aree considerate. La posizione dell'Ateneo è poco più bassa, invece, se consideriamo il rapporto tra dimensione e qualità delle strutture prese in considerazione.

I dati ANVUR confermano in sostanza l'eccellenza di tutte le aree delle scienze naturali (matematica , fisica e scienze della terra), oltre che di quella delle Scienze politiche e sociali. L'Università di Pisa mantiene un'elevata qualità anche nel settore medico e in quello umanistico.

In definitiva - pur avendo bisogno di maggior tempo per analizzare i dati in modo disaggregato e avere quindi un quadro completo e dettagliato della situazione - siamo soddisfatti del risultato acquisito, tanto più considerando che i dati ANVUR riguardano il periodo 2004-2010 e che negli ultimi anni registriamo performance in decisa e continua crescita.

Questo risultato deve servirci come stimolo per migliorare ulteriormente, affinché Pisa possa continuare a essere punto di riferimento per la comunità scientifica nazionale e internazionale, e per rispondere al meglio alle logiche dei futuri processi valutativi".

La biblioteca di Geografia dell'Università di Pisa troverà definitivamente spazio nel complesso ex Salesiani, una delle strutture più belle e prestigiose dell'Ateneo che sarà inaugurata nel 2014. L'Università di Pisa ha recentemente trasferito a Palazzo Boileau il nucleo della collezione di Geografia maggiormente utilizzato da studenti e docenti, e presso l'Archivio generale di Ateneo di Montacchiello le riviste non più sottoscritte e le monografie di rara e saltuaria consultazione. Questa iniziativa rappresenta il primo passo verso una sistemazione definitiva e di grande dignità per questa prestigiosa biblioteca che per molti anni è stata relegata in un ambiente poco adeguato a una razionale disposizione delle collezioni e a una confortevole fruizione da parte degli utenti.

Il primo temporaneo spostamento della Biblioteca di Geografia a Palazzo Boileau, in spazi certamente non ampi, ma sicuramente più gradevoli di quelli della precedente sede in via San Giuseppe, è stato l'occasione per una prima fase di revisione della collezione di Geografia che per molti anni ha vissuto come isolata dal contesto del Sistema bibliotecario dell'Università e dall'evoluzione e aggiornamento grazie al quale le altre biblioteche dell'Ateneo partecipano a buon diritto alla vita culturale cittadina e nazionale.

Scelte rispondenti a una logica locale e circoscritta piuttosto che a una logica di integrazione e di sistema hanno fatto sì che la maggior parte dei testi di geografia non sia catalogato. Questo significa che quei testi così prestigiosi esistono solo per una cerchia ristretta di utenti che frequentano abitualmente quei locali e ne conoscono l'esistenza. I testi della biblioteca di Geografia saranno ora finalmente catalogati: con questa operazione sarà possibile utilizzare e apprezzare non solo il nucleo della collezione che sarà ospitato nella nuova biblioteca del complesso ex Salesiani, ma tutto il materiale meno utilizzato - non per questo meno ricco di testi rari e degni di valorizzazione - collocato nell'Archivio di Ateneo.

In questa fase di revisione è stato eliminato un corpus di tesi di laurea che risultavano doppie – all'Archivio di Montacchiello vengono già depositate le copie consegnate alle segreterie studenti – e volumi, non più consultati da molti anni, che avevano subito gravi danni del tempo. A Palazzo Boileau è stata trasferita anche la collezione cartografica - di competenza del dipartimento di Civiltà e forme del sapere - in attesa anch'essa di trovare una sede definitiva nel complesso ex Salesiani.

La comunità scientifica che studia di big data, si è data appuntamento all'Auditorium del CNR dell'area della ricerca di S. Cataldo, giovedì 18 luglio (programma in linea sul sito www.sobigdata.eu). L'evento è promosso da due istituti del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l'Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione (Isti) e l'Istituto di informatica e telematica (Iit), e dal Dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa. "Da Pisa, dove è nata l'informatica italiana, - spiega Domenico Laforenza, presidente del Cnr pisano - parte l'iniziativa di riunire la comunità scientifica che in maniera multidisciplinare, affronta i temi dei big data intendendosi quell'enorme mole di dati che tutti noi, cittadini, istituzioni e imprese anche involontariamente lasciamo quando usiamo internet con i nostri pc, tablet, smartphone ". L'evento rappresenta il lancio di un laboratorio di ricerca sui temi dei big data e del social mining che, a partire da una nucleo iniziale di scienziati toscani, intende aggregare una vasta rete europea di ricercatori di varie discipline. "I big data sono il nuovo microscopio che rende 'misurabile' la società - dice Franco Turini, direttore del dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa - e, in prospettiva, possono aiutarci a prevedere crisi economiche, epidemie e pandemie, diffusione di opinioni, distribuzione delle risorse economiche o energetiche, bisogni di mobilità. Sono, insomma, nuovi strumenti per aumentare, o accelerare, la conoscenza e migliorare la qualità delle decisioni, sia a livello di singoli cittadini, che di istituzioni e imprese".

L'agenda dell'incontro è ricca: oltre alle presentazioni divulgative dei ricercatori, ci saranno due tavole rotonde con Stella Targetti (Vice Presidente Regione Toscana), Franco Accordino (Commissione europea), Emanuele Baldacci (dirigente Istat), Cosimo Comella (dirigente garante privacy), Flavia Marzano (Stati generali dell'innovazione), Renato Soru (AD di Tiscali), Oscar Cicchetti (CdA Telecom Italia), Gianluigi Gigliucci (Enel Ricerca). Il nucleo di ricercatori che ha dato vita all'iniziativa è composto da: Fosca Giannotti, Raffaele Perego e Fabrizio Sebastiani (Isti-Cnr), Andrea Passarella e Maurizio Tesconi (Iit-Cnr), Paolo Ferragina e Dino Pedreschi (Dip. Informatica, Univ. Pisa), Monica Pratesi (Dip. Economia e Management, Univ. Pisa), Guido Caldarelli (IMT Lucca), Fabrizio Lillo (Scuola Normale Superiore), Roberto Barontini (Scuola S. Anna), Paolo Raviolo (Univ. Siena), Filomena Maggino (Univ. Firenze). La partecipazione è libera ma occorre registrarsi online su www.sobigdata.eu .

Fra il 15 e il 20 luglio 2013, l'International Plato Society celebra con il patrocinio dell'Università di Pisa, per iniziativa del dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, il X Simposio. Il convegno ha per argomento proprio il 'Simposio', nel corpus forse il dialogo più profondo e fascinoso, più enigmatico e sublime, il dialogo che Platone ha senza dubbio scritto con l'ispirazione di una Musa fertile, capace di connettere letteratura e filosofia, nel gioco sottile fra codici espressivi, per lo slancio più esplicito verso la dimensione ideale.

Molto denso il programma: 13 relazioni plenarie, 96 relazioni in sedute parallele, 8 relazioni da PhD, una variegata successione dalla quale non è difficile attendere una riflessione dettagliata sulle singole pagine, il discorso di Fedro, di Pausania, di Erissimaco, il mito di Aristofane sull'uomo sfera, il noto encomio di Agatone, il racconto di Socrate su Diotima con la klimax di eros, il grande ingresso in scena di Alcibiade ubriaco.

Una platea di circa 200 studiosi si riunisce lunedì e sabato al Palazzo dei Congressi, martedì e venerdì al Polo Carmignani, presso la Scuola Sant'Anna mercoledì e presso la Scuola Normale giovedì, con la Certosa di Calci per l'assemblea generale, seguita da una sera di musica barocca nella chiesa. Dal dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica giunge l'invito al più ampio impegno di condivisione, per una settimana che conferma lo storico prestigio dell'Università di Pisa.

Creata nel 1989, l'International Plato Society vanta oltre 500 membri, una catena di scambi e convegni locali, una collana con 32 volumi di buon livello, una rivista, il "Plato Journal", e una capillare bibliografia periodica in rete. La sua complessa struttura, con Comitato esecutivo e Comitato editoriale su cinque continenti, ha permesso, per ogni Simposio, l'organizzazione in sedi lontane, Città del Messico, Perugia, Bristol, Granada, Toronto, Gerusalemme, Würzburg, Dublino, Tokyo. Il merito è di studiosi dal riconosciuto spessore, Conrado Eggers Lan, Livio Rossetti, Christopher Rowe, Tomás Calvo, Thomas Robinson, Samuel Scolnicov, Michael Erler, John Dillon, Shinro Kato e Noburu Notomi.

Per ogni Simposio, una trama di relazioni, che ha illuminato problemi e aspetti di Fedro, Politico, Timeo e Crizia, Eutifrone, Carmide, Liside, Leggi, Gorgia e Menone, Filebo, Repubblica. La International Plato Society offre una chiara, energica voce della ricerca su letteratura e filosofia nel mondo antico fra sensibilità poetica e paideutica, fra interpretazione sistematica e analitica.

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