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corsoDiritto1È stata inaugurata lunedì 13 gennaio 2014 la terza edizione del corso di alta formazione in "Giustizia costituzionale e tutela giurisdizionale dei diritti", organizzato dal dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pisa con il coordinamento scientifico del professor Roberto Romboli. La lezione inaugurale è stata tenuta nella Sala dei Cavalieri dell'omonima Piazza, dal professor Ugo De Siervo, presidente emerito della Corte Costituzionale, sul tema de "La tutela dei diritti inviolabili".

Il corso avrà durata di tre settimane, fino al 31 gennaio, con lezioni che saranno tenute in lingua italiana e spagnola da docenti italiani, spagnoli e sudamericani.

Corso Diritto 2I 79 partecipanti provengono in larghissima misura da Paesi stranieri, soprattutto dell'America Latina, e in particolare dal Costarica, dal Brasile, dall'Argentina, dal Messico e da Panama.

Oltre ai numerosi seminari su tematiche che vanno dai modelli di giustizia costituzionale alla tutela sovranazionale dei diritti fondamentali, il corso prevede lo studio di casi pratici connessi all'attualità costituzionale, attraverso l'analisi di sentenze che hanno inciso nel campo della protezione dei diritti inviolabili. All'interno del corso sono anche state programmate alcune conferenze tenute da ospiti illustri, tra cui i presidenti emeriti della Corte Costituzionale, Valerio Onida e Gustavo Zagrebelsky, e il professor Pablo Perez Tremps, giudice dello spagnolo Tribunal Constitucional.

Logo MITInsieme ai colleghi statunitensi condurranno ricerche nelle varie aree scientifiche, lavorando a progetti con le finalità più diverse: dallo studio del modellamento delle rocce costiere, alla conservazione della biodiversità degli ecosistemi; da nuovi materiali di notevole interesse tecnologico, all'analisi del comportamento di costruzioni in muratura soggette ad azioni sismiche. Si è conclusa la valutazione dei progetti presentati in risposta alla seconda call dell'accordo MIT-Unipi sottoscritto nel 2012, per promuovere nuove collaborazioni di ricerca tra l'Università di Pisa e il Massachusetts Institute of Technology di Boston. Tra le undici proposte arrivate, sono stati selezionati e finanziati dall'Advisory Board quattro nuovi progetti, che vanno ad aggiungersi ai primi cinque già scelti lo scorso mese di luglio.

I vincitori sono Marta Pappalardo del dipartimento di Scienze della Terra, con il progetto "Assessing the effect of Biota on coastal Rock Surface", Lisandro Benedetti Cecchi del dipartimento di Biologia, "Critical Slowing Down and Early Warning Indicators of Regime Shifts", Valentina Domenici del dipartimento di Chimica, "Energy Storage Devices and Actuators based on Composites of Liquid Crystal Elastometers", 
e Riccardo Barsotti del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, "Mechanical Models for Masonry Walls under Seismic Action". I progetti saranno realizzati in collaborazione con un PI (Principal Investigator) del MIT e le attività si svolgeranno dal mese di gennaio 2014 al mese agosto 2015.

Per l'Ateneo pisano la collaborazione con il MIT è particolarmente rilevante per il prestigio di cui gode l'istituzione statunitense, universalmente riconosciuta ai vertici della ricerca scientifica. In Italia il MIT aveva all'attivo collaborazioni su progetti specifici solo con i Politecnici di Milano e Torino: Pisa è stata dunque la prima Università generalista italiana a sottoscrivere una partnership di rilievo più ampio. La convenzione, di durata triennale, riguarderà tutte le aree scientifiche, con priorità ai settori dell'Energia, dell'ICT e delle Scienze della vita, che fanno diretto riferimento a tre dei distretti tecnologici toscani. Il progetto MIT-Unipi è infatti nato con l'obiettivo di sostenere in particolare la promozione di collaborazioni di ricerca tra i docenti del MIT e quelli dell'Università di Pisa su progetti aperti a tematiche nuove e avanzate.

I progetti

Marta Pappalardo «Assessing the effect of Biota on coastal Rock Surface»
Marta Pappalardo
Il progetto di ricerca si propone di indagare con un approccio quantitativo le interazioni fra quegli organismi marini, come mitili e balanidi, che vivono aderenti ai litorali rocciosi e i substrati ai quali essi si fissano. È noto infatti che la distribuzione di questi organismi varia in funzione delle modificazioni ambientali. La sfida scientifica consiste nel verificare in quale misura essi svolgano un ruolo nel modellamento delle rocce lungo costa e quindi se, in ultima analisi, le loro variazioni in risposta alle modificazioni ambientali abbiano un impatto sull'evoluzione a lungo termine dei paesaggi costieri. L'opportunità che offre questo progetto è quella di avvalersi delle sofisticate tecniche di misura delle proprietà meccaniche delle rocce che hanno messo a punto i ricercatori del dipartimento di Ingegneria civile e ambientale del MIT, per ottenere indicazioni sui tassi di erosione delle rocce lungo costa. Comprendere i meccanismi attraverso i quali le forme del rilievo evolvono ha importanti implicazioni per la pianificazione degli interventi di protezione dei litorali e, in ultima analisi, per le politiche ambientali in aree costiere.
 

Lisandro Benedetti Cecchi«Critical Slowing Down and Early Warning Indicators of Regime Shifts»
Lisandro Benedetti Cecchi 
Il progetto valuta la possibilità di anticipare transizioni verso stati alternativi (regime shifts) in sistemi ecologici naturali mediante la sperimentazione sul campo. Vi è una crescente preoccupazione che la continua antropizzazione della biosfera possa innescare regime shifts in molti ecosistemi naturali, con conseguente perdita di biodiversità e di servizi. Recenti esperimenti con popolazioni di microorganismi hanno mostrato come sia possibile anticipare un regime shift in condizioni controllate di laboratorio. Il nostro studio si popone di estendere queste analisi a ecosistemi naturali, utilizzando i popolamenti ad alghe e invertebrati di coste rocciose come modello di studio. Sarà valutata l'ipotesi secondo cui la capacità di recupero del sistema da piccole perturbazioni dovrebbe diminuire lungo il gradiente di perturbazione dello strato algale arborescente (critical slowing down). L'esperimento permetterà inoltre di valutare se gli indicatori indiretti proposti per anticipare regime shifts, quali l'aumento di autocorrelazione e di varianza, si comportano come previsto dalla teoria in condizioni naturali. I risultati diranno se questi indicatori sono effettivamente utilizzabili per anticipare regime shifts in ecosistemi naturali con importanti implicazioni per la conservazione e la gestione ambientale.
 

Valentina Domenici «Energy Storage Devices and Actuators based on Composites of Liquid Crystal Elastometers»
Valentina Domenici
Il progetto riguarda alcuni materiali compositi di notevole interesse tecnologico costituiti da un film a doppio strato in cui la componente principale è data da un particolare tipo di materiale "soft" che è in grado di modificare la propria forma (allungarsi e accorciarsi) cambiando la temperatura: gli elastomeri liquido cristallini. Ricoprendo questi film con polimeri conduttori, strati sottili di metalli o di ossidi metallici è possibile osservare una variazione di forma, reversibile e controllata, applicando altri tipi di stimoli esterni, come i campi elettrici. Questi film a doppio strato quindi sono utilizzabili non solo come attuatori, ma anche come micro-dispositivi in grado di convertire varie forme di energia: termica, meccanica ed elettrica, ad esempio. Il progetto riguarda lo studio chimico-fisico dei meccanismi alla base del funzionamento di questi materiali a doppio strato, con particolare attenzione ai fenomeni all'interfaccia tra i due materiali. A questo scopo verranno combinate tecniche spettroscopiche (V. Domenici, UNIPI Pisa), tecniche elettrochimiche (Y. Shao-Horn, MIT Boston) e computazionali (A. Kolpak, MIT Boston).
 

«Mechanical Models for Masonry Walls under Seismic Action»
Riccardo Barsotti
Riccardo BarsottiIl progetto di ricerca, che sarà sviluppato da Riccardo Barsotti (a sinistra) insieme a Stefano Bennati, docenti del dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell'Università di Pisa, e da John Ochsendorf, del dipartimento di Architettura del MIT di Boston (a destra), ha per oggetto le costruzioni in muratura, una tipologia costruttiva che costituisce la maggior parte del patrimonio architettonico nel territorio italiano ed europeo.
Bennati OchsendorfLo studio sarà affrontato con i metodi e gli strumenti teorici che sono propri della Meccanica dei solidi e delle strutture, in particolare quelli riconducibili all'analisi limite e ai modelli elastici non lineari delle strutture. L'attività di ricerca si articolerà in più fasi. In una prima fase si procederà allo studio del comportamento sotto carico e della capacità portante ultima dei singoli elementi strutturali presenti nelle costruzioni murarie, quali pannelli, volte o archi. L'ipotesi, già oggetto di numerosi altri studi precedenti, è che l'utilizzo di semplici modelli meccanici consenta una descrizione sommaria ma efficace del loro comportamento. In seguito, basandoci sui risultati ottenuti, si elaboreranno schemi più complessi, rivolti all'analisi di porzioni più ampie di un intero edificio in muratura. Infine, verranno esaminati casi studio ritenuti particolarmente significativi.

Ne hanno parlato:
TirrenoPisa.it 
NazionePisa.it
Greenreport 
Controcampus 
StampToscana 
gonews.it
PisaInformaFlash.it 

Informazioni sul procedimento

I ricercatori universitari sono sottoposti al giudizio di conferma in ruolo dopo tre anni di effettivo servizio a decorrere dalla data di nomina.
Sono considerati effettivo servizio e come tali sono utili per il completamento del triennio, anche i periodi trascorsi in congedo per motivi di studio e ricerca, ai sensi dell'art. 8 della Legge 349/58, e in missione per conto della struttura di appartenenza.

Costituiscono invece motivo di interruzione varie tipologie di assenze, fra le quali il congedo straordinario, l'aspettativa per malattia e per motivi di famiglia, la sospensione cautelare, l'adesione a sciopero, le astensioni per maternità.
Qualora una di queste si verifichi nel corso del triennio, l'inizio del procedimento di conferma in ruolo viene posticipato dell'esatto periodo corrispondente a quello dell'assenza.
Gli effetti giuridici ed economici della conferma in ruolo decorrono dalla data di compimento del triennio di servizio; nei soli casi riconducibili ad astensione per maternità, retroagiscono al momento in cui il periodo si sarebbe concluso se non si fosse verificata l'interruzione.

Le fasi

  1. Le Amministrazioni di appartenenza dei candidati comunicano ai membri delle Commissioni giudicatrici nazionali (non appena resi noti dal Ministero), i nomi di coloro che hanno compiuto il triennio di effettivo servizio, e di coloro che si prevede che lo compiranno, durante il biennio solare di validità delle Commissioni medesime. Ogni Commissione deve sottoporre a giudizio di conferma in ruolo tutti i candidati appartenenti al settore scientifico-disciplinare per il quale è stata nominata.
  2. L'Amministrazione di appartenenza comunica a ogni candidato la data di compimento del triennio di effettivo servizio, invitandolo a depositare presso la segreteria del Dipartimento di afferenza una relazione in carta libera sull'attività scientifica e didattica svolta nel triennio;
  3. il candidato fa pervenire al Dipartimento la relazione insieme a anche eventuali titoli e pubblicazioni relativi a lavori svolti nel periodo oggetto del giudizio di conferma.
  4. Il Direttore promuove una deliberazione con cui il Consiglio di Dipartimento esprime un motivato giudizio sull’attività scientifica e didattica svolta nel triennio.
  5. Il candidato invia la delibera, insieme a titoli, pubblicazioni e relazione triennale, ai membri della Commissione nazionale.
  6. A seguito del giudizio favorevole della Commissione, è disposta, con decreto rettorale, la conferma nel ruolo di ricercatore universitario. 
    Se il giudizio è sfavorevole, può essere ripetuto una sola volta dopo un ulteriore biennio di servizio. Se anche il secondo giudizio è sfavorevole, il ricercatore cessa di appartenere al ruolo.
    Coloro che non superano il secondo giudizio di conferma possono avvalersi, a domanda, della facoltà di passare ad altra amministrazione.


Entro un anno dalla notifica dell'avvenuta conferma in ruolo, il ricercatore può richiedere, ai sensi dell'art. 103 del D.P.R. 382/80, il riconoscimento, ai fini della ricostruzione di carriera, dei servizi prestati anteriormente alla nomina in tale qualifica.

Istruzioni per la commissione

La commissione giudicatrice per la conferma in ruolo di professore associato, per l'assolvimento dei propri compiti, può riunirsi in una sede universitaria oppure per via telematica.

Riunione presso sede universitaria

La commissione si riunisce presso una sede universitaria, concordata dai membri stessi, e procede quindi alla nomina del presidente e del segretario della commissione. Dopo aver accertato che non esistono rapporti di parentela entro il quarto grado tra i commissari e tra questi e i candidati, la commissione esamina il materiale di cui è in possesso. Quindi, per ciascun candidato, valuta l'attività didattica, tenendo conto della delibera di Dipartimento, nonché l'attività scientifica che comprende, oltre le pubblicazioni, anche dattiloscritti, articoli e bozze purché relativi al triennio interessato. Infine, in relazione alle determinazioni alle quali perviene nella precedente fase, la commissione esprime un giudizio collegiale per ciascun candidato. Il presidente della commissione provvede a riunire i giudizi al verbale e ne cura l'invio, per mezzo di una lettera di trasmissione, al Rettore dell'Ateneo dove il candidato presta servizio.

Verbale riunione in sede download

Lettera di trasmissione download

Riunione per via telematica

In questo caso, i membri della commissione operano ognuno nella propria sede. I criteri da utilizzare e gli adempimenti da assolvere sono analoghi alla modalità precedente, con la differenza che i membri della commissione concordano i giudizi telefonicamente o per fax o per e-mail. Inoltre, nel verbale viene specificato che lo stesso è redatto e sottoscritto dal presidente della commissione e che ne fanno parte integrante le dichiarazioni di partecipazione ai lavori e di approvazione trasmesse dagli altri due membri. Tali dichiarazioni sono inoltrate al presidente tramite Fax o e-mail unitamente alla fotocopia di un documento di identità. Il presidente invia al Rettore dell'Università dove il candidato presta servizio, con una lettera di trasmissione a mezzo e-mail o pec, il verbale sottoscritto dal medesimo, nonché le dichiarazioni degli altri membri corredate delle fotocopie dei rispettivi documenti di identità.

Verbale riunione telematica download

Lettera di adesione download

Lettera di trasmissione download

Mercoledì, 08 Gennaio 2014 09:50

La Regione punta sulla Cittadella Galileiana

La CittadellaLa Regione sosterrà concretamente la realizzazione della Cittadella Galileiana a Pisa. Lo ha assicurato il presidente Enrico Rossi, al termine di un incontro che ha avuto martedì 7 gennaio nel suo ufficio di Firenze con il sindaco Marco Filippeschi (accompagnato dall'assessore Maria Luisa Chiofalo e dall'architetto Roberto Pasqualetti, progettista e direttore dei lavori) e con il rettore dell'Università Massimo Mario Augello.

Mentre nel centro città sono i corso i lavori previsti dai due progetti Piuss dedicati (il recupero delle aree del vecchio macello e delle "stallette"), Comune e Università lavorano a un piano di gestione degli spazi, che saranno dedicati ad attività di ricerca, di start up di impresa e di divulgazione scientifica. Il tutto per dare vita a un parco incastonato nel cuore della città, luogo di animazione e di "atmosfera scientifica". Si è partiti, hanno spiegato gli amministratori al presidente Rossi, da una ricognizione a tutto campo sulle identità dei parchi scientifici e tecnologici esistenti per poter disegnare così in maniera originale lo spazio pisano e mettere a punto un progetto sostenibile.

"Stipuleremo un protocollo di intesa – ha detto il presidente Rossi – e prenderemo impegni finanziari precisi rapidamente, perchè il progetto vada in porto e sia possibile presentarci con risultati concreti nel corso del 2014, anno galileiano".

Il rettore Augello ha ricordato "l'iter avviato tempo fa insieme al Comune, con cui abbiamo una sintonia tale che ha convinto il governatore, cui siamo grati. Rossi ha dimostrato una disponibilità forte che fa compiere un salto di qualità a Pisa. L'Università farà la sua parte per arricchire il concetto di 'Cittadella galileiana' ben oltre i Vecchi Macelli: potenzieremo il sistema museale d'Ateneo e investiremo sull'Orto Botanico, che è il più antico d'Europa".

"La 'Cittadella Galileiana' è un motore importantissimo per promuovere le scienze e per creare nuovo turismo, specialmente giovane – ha detto il sindaco Filippeschi - tutto questo è nella vocazione e negli interessi di Pisa e avverrà a poche centinaia di metri dalla Torre. Inoltre, questo progetto sarà un volano per il Parco della Cittadella, uno spazio d'importanza cruciale nel master plan del Piuss progettato da David Chipperfield, che il Comune ha acquistato dallo Stato per valorizzarlo e toglierlo all'abbandono". "Ciò – ha concluso Filippeschi – deve essere visto insieme al Museo delle Antiche Navi di Pisa, che il Mibac è impegnato a realizzare, e ai recuperi, già compresi nel Piuss, dell'Arsenale Repubblicano e della Torre Guelfa dato che pure gli spazi per le imprese innovative, che porteranno lavoro e risorse per la gestione del complesso, sono una tessera decisiva del mosaico. Con il contributo essenziale della Regione e con una collaborazione di grande valore e prospettiva tra Comune e Università, si disegna concretamente il futuro della nostra città".

Mercoledì, 08 Gennaio 2014 09:54

«Vieni a fare un'impresa high-tech!»

locandina Vieni a fare un'impresa hi-tech"Vieni a fare un'impresa high tech" è l'invito che le istituzioni del sistema universitario e della ricerca pisano (Università di Pisa, Scuola Superiore Sant'Anna, Scuola Normale Superiore, Area della ricerca Cnr) rivolgono a studenti, dottorandi, assegnisti, ricercatori, docenti: per venerdì 10 gennaio, al Polo Carmignani in piazza dei Cavalieri a Pisa, con inizio alle ore 9.30, è infatti prevista la giornata informativa sui percorsi da intraprendere per chiunque voglia tentare (con successo) la strada della creazione d'impresa puntando sul settore high-tech.

La singolarità di questa iniziativa è data anche dal fatto che saranno possibili colloqui individuali per presentare e per valutare, real time, le idee che i partecipanti vorranno presentare e che sottoporranno all'attenzione di possibili finanziatori. Il pubblico sarà parte attiva di questa giornata e non si limiterà ad ascoltare le presentazioni, ma potrà interagire con i rappresentanti del mondo universitario e della ricerca. L'incontro servirà inoltre a presentare due iniziative, "Seed Lab" e "Intel Business Challenge", altrettante competizioni d'impresa che si pongono l'obiettivo ambizioso di selezionare le idee e le relative tecnologie che, da ora a cinque anni, potranno contribuire a rivoluzionare il mondo e che si propongono di accompagnarle con un percorso di finanziamento e di creazione d'impresa.

Per chiunque abbia un'idea high tech, il primo passo per concretizzarla consiste nel partecipare a questa giornata. Il sistema universitario e della ricerca pisano si pone ai vertici delle classifiche nazionali per numero di brevetti e di aziende innovative create, grazie alla presenza di istituzioni di riconosciuta eccellenza che rendono il "terreno" particolarmente fertile e adatto alla nascita, con tutte le "cure", di nuove aziende nel settore high tech, uno di quelli che affronta con successo la lunga crisi e che, anzi, ne può rappresentare una delle vie di uscita.

Il programma della giornata prevede gli interventi di Andrea Piccaluga, Delegato al trasferimento tecnologico della Scuola Superiore Sant'Anna; di Paolo Ferragina, Prorettore per la ricerca applicata e l'innovazione dell'Università di Pisa; di Stefano Marmi, Delegato al trasferimento tecnologico della Scuola Normale Superiore; di Domenico Laforenza, Presidente dell'Area della ricerca Cnr di Pisa. Seguiranno le domande di approfondimento e i colloqui individuali.

foto-asteriti-cangiano-in-laboratorioLo studio di un gruppo di ricercatori dell'Università di Pisa getta una nuova luce sull'interazione tra "coni" e "bastoncelli", ossia i fotorecettori della retina che servono per la visione diurna e notturna. La ricerca, che è stata appena pubblicata sulla rivista eLife edita dal premio Nobel 2013 per la fisiologia Randy Schekman, è stata realizzata da Sabrina Asteriti e Lorenzo Cangiano (nella foto), del dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia, in collaborazione con Claudia Gargini del dipartimento di Farmacia.

"Abbiamo dimostrato – spiega Lorenzo Cangiano - che i piccoli "pori" che mettono in comunicazione diretta i "bastoncelli" e i "coni" determinano anche un trasferimento di funzionalità fra questi due tipi di cellule. La scoperta di questi meccanismi fisiologici potrà aiutare a curare alcune malattie dell'occhio come ad esempio la retinite pigmentosa, e più in generale le varie patologie che coinvolgono i fotorecettori, dal momento che gli stessi pori permettono il passaggio di molecole fondamentali per la funzione cellulare".

I bastoncelli ed i coni sono infatti due tipi di cellule fotosensibili che ci consentono di vedere in condizioni di luce molto diverse, dal sole di mezzogiorno al buio della notte. Nello specifico, i bastoncelli rispondono a luci deboli consentendo solo una visione in scala di grigi, i coni, invece, per funzionare hanno bisogno di una luce più intensa e ci permettono di distinguere i colori.

"Benché si sapesse già che i pori possono aprirsi o chiudersi al variare della luce ambientale, del ritmo sonno-veglia e di altri segnali biochimici, la loro importanza per la visione sinora non era ancora nota – ha aggiunto Lorenzo Cangiano – il nostro studio quindi, oltre ad aprire la strada per nuove cure, può aiutare a spiegare anche alcuni meccanismi del tutto naturali, come la capacità di vedere in condizioni di luce intermedia, come ad esempio al crepuscolo".

La rivista eLife che ha pubblicato l'articolo dei ricercatori pisani nasce da una joint venture di tre prestigiosi enti di finanziamento: la tedesca Max Planck Society, l'inglese Wellcome Trust e l'americano Howard Hughes Medical Institute. La nuova rivista si pone l'obiettivo di facilitare la disseminazione di scoperte importanti nelle scienze della vita attraverso un processo editoriale selettivo ma rapido e trasparente, offrendo a tutti la libera consultazione degli articoli.

Ne hanno parlato:
Repubblica.it
QuotidianoSanità.it
Il Tirreno Pisa
ANSA Scienza e medicina
AGI - Agenzia Giornalistica Italia
ASCA - Agenzia stampa quotidiana nazionale
Tirreno.it
NovedaFirenze.it

InToscana.it
GoNews.it
PisaNews.net
YahooNotizie
PisaInformaFlash.it
PisaToday.it
Newsit24.it
ControCampus.it

PianetaUniversitario.it

Martedì, 07 Gennaio 2014 11:48

Aperte le candidature per i Y8 e Y20 Summits

Anche quest'anno la Young Ambassadors Society, in collaborazione con il Governo italiano e il Ministero degli Affari Esteri, sta reclutando le delegazioni giovanili italiane che prenderanno parte agli eventi giovanili ufficiali paralleli ai G8/G20 di Russia e Australia.

Lo svolgimento dei Summit avviene in maniera speculare a quello dei veri G8/G20, prevede le stesse modalità procedurali, così come la produzione di un Final Communiqueè che rappresenta la posizione dei giovani riguardo i temi in agenda dei leader globali e che viene consegnato ai capi di Stato del G8/G20.

Gli eventi

Y8 MoscowA Mosca, dal 14 al 17 maggio 2014, si svolgerà l'evento giovanile ufficiale parallelo al G8.

Quattro i grandi temi che verranno discussi:

1. Sicurezza internazionale (comprese le questioni in materia di antiterrorismo, le droghe illegali, ecc)
2. Cooperazione allo sviluppo internazionale (comprese le questioni sulla salute, la lotta contro l'HIV / AIDS e le nuove malattie infettive, la sicurezza alimentare, l'istruzione, i MDGs )
3. La sicurezza energetica e il cambiamento climatico
4. Sicurezza delle informazioni e la loro disponibilità

YAS è alla ricerca di cinque studenti di talento o giovani professionisti che rappresenteranno l'Italia all'Y8.

Scadenza per inviare la propria application all'Y8 Russia: 15 gennaio 2014.


Y20 SidneyA Sidney, dal 12 al 15 luglio 2014 avrà luogo l'Y20: il vertice internazionale che ospiterà 120 giovani delegati provenienti dai paesi membri del G20.

La visione del Y20 per il 2014 è duplice, influenzare il presente e plasmare il futuro. Temi chiave di quest'anno sono:

1. Crescita e la creazione posti di lavoro
2. Cittadinanza globale
3. Sviluppo sostenibile

YAS sta reclutando cinque brillanti studenti o professionisti che rappresenteranno il proprio Paese al Summit Y20. Il governo australiano coprirà tutti i costi del Summit. Ogni delegato sarà responsabile per le proprie spese di trasposto da / per Sidney (costi di transito e assicurazione di viaggio).

Scadenza per inviare la propria application all'Y20 Australia 15 gennaio 2014.


Requisiti

• età compresa tra 18 e 30 anni
• ottima conoscenza della lingua inglese
• valido documento di viaggio

Vai sul sito www.youngambassadorssociety.org, diventa Socio YAS e invia la tua application.

Martedì, 07 Gennaio 2014 09:16

È scomparso il professor Piero Villaggio

Piero VillaggioIl 4 gennaio scorso è scomparso Piero Villaggio, professore emerito di Scienza delle costruzioni all'Università di Pisa e Accademico dei Lincei. I colleghi e gli allievi lo ricordano per il suo amore per la scienza, la sua dedizione al lavoro e la sua rettitudine, che sono stati, e saranno, un esempio per tutti.

La cerimonia funebre avrà luogo martedì 7 gennaio, alle ore 11.45, presso la Chiesa di Santa Teresa di Albaro (Genova). La salma sarà tumulata presso il cimitero monumentale di Staglieno (Genova).

Piero Villaggio si era laureato all'Università di Genova, dove discusse la laurea in Ingegneria civile nel 1957, affiancando una parallela attività di ricerca in matematica applicata sotto la guida del matematico Guido Stampacchia. È stato professore ordinario di Scienza delle costruzioni presso la facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa dal 1966, presso la quale fu poi nominato professore emerito. Dal 1982 ha tenuto regolarmente un corso di Equazioni differenziali della Fisica matematica, prima nell'ambito del locale dottorato di ricerca in Ingegneria delle Strutture, poi della Scuola di dottorato in Ingegneria "Leonardo da Vinci". Per anni ha tenuto un corso di Meccanica dei Continui nell'ambito dei corsi di specializzazione della Scuola Normale Superiore. Dal 2000 ha insegnato Calcolo delle Variazioni per il corso di laurea in Ingegneria Aerospaziale. Era membro dell'Accademia dei Lincei dal 1998 e da moltissimi anni socio del Club Alpino Accademico.

Piero Villaggio è stato visiting professor presso la Johns Hopkins University di Baltimora, la Herriot-Watt University di Edimburgo e, più volte, presso la Minnesota University di Minneapolis. Membro del comitato di redazione di diverse riviste internazionali come Meccanica, Journal of Elasticity, Mathematics and Mechanics of Solids, ha lasciato oltre 100 pubblicazioni, la maggior parte delle quali nelle riviste più note del settore. Sotto pressione di Luigi Arialdo Radicati di Brozolo, curò il commento storico-critico dell'opera meccanica di Johann Bernoulli, della quale era editore, col patrocinio del governo svizzero e della casa editrice Birkhauser. Da molti anni era ritenuto uno dei maggiori esperti internazionali di teoria classica dell'elasticità.

Piero Villaggio ha avuto al suo attivo anche una vasta attività divulgativa, tra l'altro sviluppando una propria visione del modello di conoscenza di tipo scientifico-matematico. I suoi studi sono testimoniati dalle numerose pubblicazioni grazie alle quali è divenuto molto noto a livello internazionale.



 

Ben 18 interventi prescritti con carattere di urgenza, più diversi altri come misure di miglioramento sismico, da potersi programmare in un piano di lavori a più lungo termine. Sono queste le conclusioni cui è giunto lo studio sulla sicurezza statica e l'analisi della vulnerabilità sismica del Palazzo della Sapienza, presentati a Roma ai ministri per i Beni e le Attività Culturali, Massimo Bray, e dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, alla presenza del rettore Massimo Augello, dell'assessore Dario Danti, della professoressa Chiara Frugoni e di dirigenti e funzionari del MIBACT e dell'Ateneo.

Le conclusioni dei due periti – il professor Walter Salvatore dell'Ateneo pisano e l'ingegner Paolo Iannelli del MIBACT – segnalano innanzitutto una serie di interventi necessari per far fronte a criticità "la cui risoluzione è da ritenersi urgente, in quanto più strettamente connesse alla pubblica incolumità", e dunque alla stessa sicurezza della struttura. Questi interventi riguardano le diverse parti dell'edificio, dai solai alle volte fino alla copertura del porticato, al sottotetto e alle stesse fondazioni del Palazzo.

Per quanto riguarda le misure urgenti nella zona che ospita la Biblioteca Universitaria, oltre a interventi specifici sulle scaffalature, la perizia indica in "oltre il 30% del totale (che ammonta a circa 10.000 metri lineari di scaffali attualmente presenti) il materiale librario da rimuovere", posto soprattutto al secondo livello dei soppalchi metallici e nelle zone centrali di alcune sale. In questi spazi si prescrive il divieto di apporre alcun nuovo carico. "Nelle sale destinate a deposito librario – continua lo studio – i carichi, dopo la suddetta rimozione, non potranno essere in alcun modo incrementati nel futuro; nel resto delle sale (ad esempio, sala lettura/ingresso, uffici e così via) il sovraccarico complessivo massimo non deve in ogni caso superare i 300 chilogrammi per metro quadrato".

Si sottolinea che durante l'incontro della scorsa settimana, le istituzioni coinvolte hanno preso atto che lo spostamento dei volumi della Biblioteca risulta prioritario e preliminare all'avvio dei lavori di messa in sicurezza e sistemazione dell'intero complesso della Sapienza.

Per quanto riguarda gli altri locali, la perizia prescrive di provvedere al consolidamento dei solai in alcune sale al primo e al secondo piano. In varie parti del Palazzo dovranno essere eseguite opere di consolidamento delle strutture: solai, sistemi di copertura, porticati, volte del loggiato e dell'Aula Magna Nuova e così via. Andrà inoltre predisposto un sistema di regimentazione e smaltimento delle acque piovane dal cortile ed effettuata una manutenzione straordinaria del manto di copertura e del sistema di raccolta delle stesse acque. Lo studio evidenzia infine la necessità di installare "un sistema di monitoraggio topografico per la misura dei movimenti delle diverse porzioni del corpo di fabbrica e il mantenimento del sistema di monitoraggio continuo del quadro fessurativo".

Nella riunione al MIBACT è stato inoltre concordato l'insediamento di una nuova Commissione tecnica per pianificare e portare a termine, entro il mese di maggio 2014, il completamento dei lavori di adeguamento strutturale e funzionale del compendio di San Matteo, sede aggiuntiva della Biblioteca Universitaria. Le ulteriori determinazioni e le necessarie risorse economiche per l'intero Palazzo della Sapienza saranno individuate dalle istituzioni interessate.

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