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Salvatore Settis, docente di archeologia e storico dell'arte, già direttore della Scuola Normale Superiore, e Gian Antonio Stella, scrittore e giornalista del Corriere della Sera, saranno a Pisa lunedì 16 aprile alle 21.00, nell'Aula Magna Nuova della Sapienza (in via Curtatone e Montanara 15), per discutere su "L'assalto ai beni culturali e al paesaggio e la lotta per la legalità". L'incontro, promosso dall'Università di Pisa, sarà aperto dai saluti del prorettore vicario Nicoletta De Francesco.

Con interventi mirati, Settis conduce da anni una battaglia tesa a contrastare il degrado del territorio e del paesaggio come bene comune. In un recente intervento a L'Aquila, ha definito la città devasta dal sisma di tre anni fa «la Pompei del XXI secolo, metafora di un processo di degrado civile che nel degrado del patrimonio paesaggistico e culturale si incarna e si manifesta». Nel suo libro "Paesaggio Costituzione cemento" ha scritto che la devastazione dello spazio in cui viviamo, la «progressiva trasformazione delle pianure e delle coste italiane in un'unica immensa periferia», troverebbe un ostacolo se vi fosse «una chiara percezione del valore della risorsa e dell'irreversibilità del suo consumo».

Anche Gian Antonio Stella denuncia da anni i paradossi riguardanti la gestione dei beni culturali, che "pur rappresentando una grande possibilità di entrata economica per il nostro Paese, sono il più delle volte lasciati in uno stato di puro abbandono". Insieme a Sergio Rizzo, è autore del libro di successo "Vandali. L'assalto alle bellezze d'Italia".

Dai laboratori dell'Università di Pisa arriva uno studio innovativo per aiutare a prevenire le malattie metaboliche: grazie a una ricerca interdisciplinare condotta da Arti Ahluwalia, professoressa di Bioingegneria, e dal suo gruppo del Centro di Ricerca Interdipartimentale "E. Piaggio", è stato riprodotto in vitro il primo modello di diabete. "Nel nostro esperimento abbiamo riprodotto in vitro molte delle alterazioni caratteristiche del metabolismo umano, simulando lo stress a cui sono sottoposti gli organi a causa del diabete", spiega Arti Ahluwalia. "Il sistema ha risposto come il corpo umano, mostrando gli stessi segni di danno che compaiono al livello sistemico e nel tessuto vascolare in presenza della malattia".

I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista PLoS ONE nell'articolo «Glucose and Fatty Acid Metabolism in a 3 Tissue In-Vitro. Model Challenged with Normo- and Hyperglycaemia», sono di grande rilievo non solo per lo studio delle malattie dismetaboliche (tra cui l'obesità), ma quanto per le sue potenziali applicazioni allo studio di altre patologie e quindi alla realizzazione di nuovi modelli fisiopatologici. Si aprono così una serie di possibilità d'indagine nella ricerca di segnali tissutali integrati, che fino ad oggi era stata ritenuta impossibile in vitro. La ricerca ha visto l'utilizzo dell'innovativo sistema di coltura cellulare Quasi-Vivo, che nel frattempo è stato concesso in licenza alla Kirkstall Ltd. Tutti gli esperimenti sono stati condotti dalla dottoressa Bruna Vinci, durante il suo dottorato e il suo post-doc, dividendo la sperimentazione e trascorrendo il suo tempo tra i laboratori di Pisa e quelli dell'Università di Padova.

Nello studio descritto, sono stati coltivati insieme tre tipi di cellule derivanti da altrettanti tessuti attivi e responsivi al metabolismo di substrati energetici e molecole secondarie (cellule da tessuto epatico, tessuto adiposo e cellule da tessuto endoteliale). Le cellule e i tessuti, posti in un sistema di coltura a "tre comparti separati" comunicanti e collegati grazie un flusso di un mezzo di coltura comune, sono stati sottoposti a condizioni simulanti sia stati fisiologici che patologici post-prandiali (ad es. normo- e iperglicemia da alimentazione). I risultati sono stati sorprendenti perché hanno dimostrano che una cultura multipla di tessuti collegati secondo schemi razionali e in scala allometrica, può simulare e riassumere (in maniera semplificata) molte delle alterazioni caratteristiche del metabolismo umano in sovraccarico nutrizionale, come ad esempio l'infiammazione sistemica e danno vascolare.

Le malattie metaboliche sono spesso legate a un eccesso di tessuto adiposo. Queste patologie sono la prima causa di morbilità e mortalità nel nostro paese in un progressivo aumento legato all'innalzamento della vita media della popolazione. Il diabete, come altre malattie metaboliche è multifattoriale; ha natura infiammatoria, genetica ed epigenetica, ed è diventata una malattia fortemente penalizzante per la qualità e la durata della vita poiché crea complicazioni decise prevalentemente a carico dell'apparato cardio-circolatorio. Là dove la prevenzione delle malattie metaboliche è insufficiente, cresce l'impegno per il miglioramento del suo trattamento specifico nella prospettiva di una medicina sempre più mirata e personalizzata. Gli sforzi scientifici s'indirizzano verso modelli di studio in vitro sempre più complessi e vivosimilari, avvalendosi di nuove tecnologie capaci d'integrare principi di natura diversa. Questi sforzi permettono di individuare le interazioni tra i vari tessuti e il ruolo specifico di ogni organo nella omeostasi metabolica. Inoltre, permettono di abbattere l'utilizzo di animali per il testing di farmaci e come modelli di patologie umane, da cui è nota la difficoltà e imprecisione a estrapolare alla casistica umana.

Come funzionavano i primi calcolatori? Quali sono i meccanismi che stanno alla base dell'informatica? Oltre 1100 persone lo hanno scoperto alla mostra "La CEP prima della CEP" rimasta aperta fino al 31 marzo 2012 al Museo degli Strumenti per il Calcolo di Pisa. La quasi totalità di questi visitatori ha approfondito l'esperienza partecipando ai laboratori didattici nati dal progetto HMR, "Hackerando la Macchina Ridotta". I laboratori sono stati frequentati in maggioranza da scuole superiori, licei scientifici e istituti tecnici, ma non sono mancate medie ed elementari. Le presenze arrivano principalmente dalla provincia di Pisa (45%), ma la percentuale dei gruppi provenienti da fuori della Toscana è stata significativa (circa il 20%).

«Con la mostra e i laboratori didattici associati, l'Università di Pisa ha creato per il Museo un'offerta divulgativa e didattica moderna», ha sottolineato il prorettore vicario Nicoletta De Francesco. «Questo tipo di attività costituisce un'opportunità per la città, anche in relazione ai progetti per l'Area dei Vecchi Macelli che si prepara a diventare la 'Cittadella galileiana'». Il progetto "Hackerando la Macchina Ridotta" ha affrontato per la prima volta la storia del progetto CEP con la lente della curiosità tecnologica. Oltre cinque anni di ricerca hanno riscoperto la Macchina Ridotta: una macchina indipendente dalla definitiva Calcolatrice Elettronica Pisana (e dunque una vera e propria "CEP prima della CEP") di notevole interesse sia storico che scientifico.

I laboratori di HMR hanno usato la Macchina Ridotta per spiegare l'informatica. «Da una parte, è stato curioso e affascinante lavorare su un calcolatore vecchio di oltre cinquanta anni e protagonista assoluto della storia dell'informatica nazionale», hanno spiegato Giovanni Cignoni e Fabio Gadducci, responsabili dei laboratori e docenti dell'Università di Pisa. «Dall'altra, la relativa semplicità della macchina ha permesso di vedere e comprendere i concetti e i meccanismi di base dell'informatica che, nonostante le incredibili prestazioni raggiunte oggi, sono gli stessi di allora».

E le iniziative continuano: per scuole e gruppi organizzati è ancora possibile prenotare i laboratori di HMR e le visite guidate alla mostra fino al 31 maggio 2012, mentre per il pubblico più ampio ci sono ancora numerosi eventi in calendario. Il prossimo appuntamento è sabato 14 aprile alle 16.30 al Museo per gli strumenti per il Calcolo con "Cronologia dell'informatica: the Directors' cut", una presentazione estesa e commentata della cronologia che introduce la mostra "La CEP prima della CEP".

I laboratori di HMR fanno parte di CEP50, il progetto nato per celebrare con varie iniziative il cinquantenario dell'inaugurazione della Calcolatrice Elettronica Pisana e coordinato dal dipartimento di Informatica. CEP50 è realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Hanno inoltre partecipato AICA, la Sezione di Pisa dell'INFN, gli istituti ISTI e IIT del CNR, i dipartimenti di Fisica e di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa, il Comune di Pisa, l'Associazione La Limonaia. Una fruttuosa collaborazione è stata instaurata con il Museo del Computer di Novara.

Grande spazio per la musica al Festival nazionale delle radio universitarie (FRU), la manifestazione promossa dal 3 al 5 maggio a Pisa da Radioeco.it, la web radio degli studenti dell'Università di Pisa. Fino al 18 aprile sarà possibile votare on line le band emergenti che partecipano alla selezione del "Fru contest", concorso per band e artisti della scena indipendente (upload sul sito www.ustation.it fino al 11 aprile). L'artista più votato on line e i 4 finalisti decretati da una giuria di qualità (tra cui spicca il nome Mariolina Simone, conosciuta come "La Tagliateste" del Festival di Sanremo), apriranno i concerti del 3 maggio introducendo i Pan del diavolo, gruppo ospite della prima serata. La seconda serata sarà aperta dal vincitore del FRU contest seguito dalle note di Boxeur the Coeur, Iori's eyes e i Giardini di Miró.

Il FRU, promosso da Raduni, l'Associazione nazionale operatori radiofonici universitari, dall'Università di Pisa e da Ustation.it, il network nazionale dei media universitari e degli studenti reporter, porterà sotto la Torre 300 operatori radiofonici universitari provenienti dalle università di tutta Italia. Nei tre giorni di convegni, workshop, dirette radiofoniche e concerti, si parlerà di sostenibilità, rispetto all'ambiente, al mondo culturale, sociale e musicale. L'evento di chiusura prevede un'edizione speciale del "Radioeco Spring Party", l'appuntamento annuale di culto per gli studenti pisani e non, che per la sua quarta edizione si avvarrà della partecipazione di Renèe La Bulgara e Chiara Robiony, dj di m2o.

Sono Erica Morlacchetti per quanto riguarda la Storia medievale, Vincenzo Bellino per la Storia antica e Chiara Boschetti per la Geografia i vincitori del premio di studio in memoria del professor Saudo Favati. I tre giovani laureati hanno ricevuto il premio nel corso di una cerimonia che si è svolta giovedì 5 aprile nell'Aula Magna Storica della Sapienza.

Il premio di studio Saudo Favati, istituito dalla facoltà di Lettere e filosofia, ricorda l'insigne docente delle scuole medie e superiori della Provincia di Pisa, nonché studioso del campo umanistico, soprattutto dell'area storico-geografica, e appassionato bibliofilo. Secondo le intenzioni della donatrice, la signora Anna Favati, sorella del professore, è assegnato a studenti della facoltà di Lettere e filosofia che si sono laureati con votazione di 110/110 e 110/110 e lode tra il 1° gennaio 2008 e il 31 luglio 2011, discutendo tesi nell'ambito della storia antica, della storia medievale o della geografia. La commissione giudicatrice è stata composta dai professori Carlo Da Pozzo, Cesare Letta e Mauro Ronzani.

Su nel cielo c'è una nuova classe di stelle e a individuarla è stato un esperimento internazionale a cui ha partecipato anche l'Università di Pisa. La scoperta riguarda OGLE-BLG-RRLYR-02792, una stella che si comporta apparentemente come una RR Lyrae, le stelle variabili pulsanti che presentano variazioni periodiche della luminosità, ma che in realtà si è scoperto essere profondamente diversa. La stella individuata si presenta agli occhi dei telescopi con le stesse caratteristiche pulsazionali delle RR Lyrae comuni ma ha una struttura e una storia evolutiva completamente diverse.

I risultati della scoperta sono stati pubblicati sulla rivista "Nature" in un articolo dal titolo "RR-Lyrae-type pulsations from a 0.26-solar-mass star in a binary system", di cui è autore anche Pier Giorgio Prada Moroni, ricercatore al dipartimento di Fisica. "Nell'articolo presentiamo la scoperta del primo sistema binario contenente una RR Lyrae avvenuta nell'ambito dell'esperimento OGLE (Optical Gravitational Lensing Experiment) guidato dall'Università di Varsavia", spiega Prada Moroni. "Gli spettri sono stati osservati con due grandi telescopi che si trovano in Cile, il Magellan Clay, con uno specchio di 6.5 metri di diametro, presso l'osservatorio di Las Campanas e il Very Large Telescope di 8.2 metri dell'ESO (European Organisation for Astronomical Research in the Southern Hemisphere). Con nostra grande sorpresa, questa stella variabile è risultata molto meno massiccia (2-3 volte) delle RR Lyrae comuni: la sua massa è infatti 0.26 masse solari, invece di 0.5-0.7 masse solari".

La piccola stella che vediamo oggi è ciò che resta di una stella molto più grande (1.4 masse solari) a cui la compagna nel sistema binario ha strappato così tanta materia da impedirle di seguire una normale evoluzione. Quest'oggetto costituisce la prima evidenza di una nuova classe di stelle variabili pulsanti. La stella sta evolvendo verso il suo stadio finale, lo stadio di nana bianca con un nucleo di elio. Questi oggetti, nella loro fase più brillante potrebbero contribuire in modo non trascurabile all'eccesso ultravioletto osservato in molte galassie.

Tra le stelle pulsanti, un ruolo di primissimo piano è svolto dalle RR Lyrae, stelle vecchie e brillanti, caratteristiche delle popolazioni stellari più antiche della nostra e delle altre galassie. Queste stelle sono molto importanti perché sono delle ottime candele campione, ossia oggetti che possono essere utilizzati per misurare le distanze astronomiche, misure da cui dipendono le nostre conoscenze sull'espansione dell'Universo. Le variazioni periodiche della loro luminosità sono causate da processi fisici che avvengono nei loro strati esterni, quindi non sono dovute a cause geometriche come nel caso delle variabili a eclisse.

"La luminosità intrinseca delle RR Lyrae dipende dalla massa e dal periodo di pulsazione", specifica Prada Moroni. "Mentre il periodo di pulsazione è relativamente facile da misurare, una determinazione dinamica diretta della massa è molto più difficile perché richiede l'osservazione di RR Lyrae in sistemi binari ad eclisse".

Il contributo del ricercatore dell'Università di Pisa è stato quello di fornire i modelli teorici che descrivono la struttura e l'evoluzione delle stelle necessari all'interpretazione di queste osservazioni, risultato della pluriennale, e riconosciuta a livello internazionale, tradizione di evoluzione stellare teorica sviluppata presso il dipartimento di Fisica. "A differenza delle RR Lyrae comuni, che traggono energia sia dalla combustione termonucleare di elio in carbonio e ossigeno nel nucleo che dalla combustione di idrogeno in elio in un sottile guscio adiacente al nucleo stesso, la nuova stella variabile è troppo piccola per aver innescato la fusione termonucleare dell'elio e quindi ha un'unica sorgente di energia nucleare, la fusione dell'idrogeno nel sottile guscio che circonda il nucleo di elio. Questa scoperta dimostra che esistono stelle variabili che imitano il comportamento delle RR Lyrae classiche ma che hanno un'origine e una struttura interna completamente diverse".

L'articolo su Nature: http://www.nature.com/nature/journal/v484/n7392/full/nature10966.html

Rettori Augello e CarrozzaL'Università di Pisa, la Scuola Superiore Sant'Anna e la Scuola Normale Superiore, insieme alla Regione Toscana, agli Atenei di Firenze e Siena, all'Università per Stranieri di Siena e all'azienda per il Diritto allo Studio Universitario, hanno lanciato "Toscana Università Orientamento" (TUO), un progetto che mira a facilitare gli studenti del quarto e quinto anno delle scuole superiori nello scegliere i percorsi formativi successivi al diploma. La presentazione delle nuove iniziative per l'orientamento universitario è avvenuta lunedì 16 aprile 2012, attraverso una videoconferrenza che ha riunito i vertici delle diverse istituzioni coinvolte. Nella sede della presidenza della Regione erano presenti la vicepresidente con delega a Istruzione e Università, Stella Targetti, insieme al rettore fiorentino Alberto Tesi, al presidente del DSU, Marco Moretti, e al rettore dell'Università per Stranieri, Massimo Vedovelli. In teleconferenza da Pisa vi erano il rettore dell'Università, Massimo Augello, e il rettore della Scuola Sant'Anna, Maria Chiara Carrozza. Da Siena era collegato il rettore di quell'Ateneo, Angelo Riccaboni.

Sul progetto "TUO" la Regione ha deciso di investire importanti risorse europee: si tratta, in due anni, di 400 mila euro provenienti dal FSE, il Fondo Sociale Europeo, utilizzati per orientare un numero consistente di giovani toscani a continuare i loro studi nel modo più efficace possibile "aiutandoli a decidere cosa fare da grandi per scegliere cosa studiare". Centrale, nel progetto, è non solo il rapporto fra i giovani e gli spazi universitari, ma soprattutto la relazione tra i futuri laureati e i professionisti di oggi. "Dobbiamo aiutare i nostri ragazzi a fare la scelta giusta in un momento importante ma anche complicato nella loro vita – ha detto la vicepresidente Targetti – nella consapevolezza che dovranno misurarsi con un mercato del lavoro sempre più competitivo e dalla dimensione sempre più internazionale".

Videoconferenza

Gli studenti potenzialmente interessati al "TUO" sono quelli del quarto e quinto anno delle scuole superiori toscane: circa 7 mila giovani in 175 autonomie scolastiche. Il progetto è partito proprio oggi, a Firenze, con la prima delle tre azioni previste: il "TUO day". Gli altri due "TUO day" sono previsti alla Stazione Leopolda di Pisa mercoledì 18 aprile e a Siena venerdì 20. L'orario è dalle 10 alle 20 e ciascuno dei tre appuntamenti prevede, attorno alle 18.30, un intermezzo con musica e aperitivo. In ciascuna delle tre sedi ci saranno dai 25 ai 30 stand: 11, uguali in ogni sede, presentano il panorama toscano e gli altri danno notizie sulle offerte specifiche del territorio. L'iniziativa si svolge in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale, che nelle scorse settimane ha fatto circolare la notizia in tutte le scuole superiori toscane ottenendo prenotazioni da oltre 2.000 studenti, di cui più di 1.500 si riferiscono all'appuntamento pisano. È attivo, anche grazie al web e a un profilo Facebook (www.facebook.com/tuoday), un passaparola che sta facendo circolare la possibilità.

Oltre al "TUO day" esistono altre due azioni nel "decidere cosa fare da grande per scegliere cosa studiare" (è il sottotitolo dell'intero progetto): il "TUO test" e il "TUO @uni". "TUO test" è un questionario, che consentirà ai ragazzi di auto-valutare le proprie abilità, competenze e conoscenze personali: aiuterà a metterli in grado di definire aspettative sul lavoro e priorità esistenziali in modo da renderli più consapevoli del contesto di riferimento nel quale si muovono. Per "TUO@uni" sarà invece necessario aspettare l'estate: a cavallo fra luglio e agosto, alcune residenze universitarie di Firenze, Pisa e Siena ospiteranno full-immersion di cinque giorni con lezioni, dibattiti e presentazioni. 300 studenti passeranno una settimana in una sede universitaria, avendo modo di confrontarsi con docenti, esperti ed ex studenti che metteranno a disposizione la diretta esperienza maturata sul campo).

"Vogliamo vincere la sfida di un orientamento efficace anche attraverso il nostro fare sistema", ha detto Stella Targetti, ringraziando "un sistema pubblico che non solo esprime un insieme di ricerca e alta formazione in grado di competere e portare ricchezza al territorio, ma che è anche capace di fare squadra superando autoreferenzialità e individualismo".

Videoconferenza 1"Il progetto TUO - ha dichiarato il rettore Massimo Augello - è una dimostrazione del buon lavoro che stiamo facendo insieme come università toscane e con la Regione, con l'obiettivo di promuovere e valorizzare iniziative comuni nei settori dell'orientamento, della didattica, della ricerca e del trasferimento tecnologico. Siamo particolarmente soddisfatti di come si sta configurando la giornata pisana del 18 aprile, che ha più di 1.500 studenti iscritti, perché presenteremo la nostra offerta formativa sulla base dei nuovi dipartimenti, che nel giro di qualche mese andranno a sostituire le facoltà, e con un'attenzione specifica alle possibilità di inserimento lavorativo dei giovani laureati".

"Avviare contatti – ha commentato il rettore della Scuola Sant'Anna, Maria Chiara Carrozza - fare sistema e valorizzare l'esperienza nel campo della formazione e della ricerca sono ormai una necessità, oltre che soprattutto una grande opportunità per le università toscane che, grazie alla 'regia' e al coordinamento della Regione, possono presentare la loro offerta in maniera congiunta, a una vasta platea di studenti che stanno per concludere le scuole medie superiori. Le azioni di orientamento rivestono una particolare importanza perché permettono ai giovani, che rappresentano il nostro futuro, di scegliere bene il percorso universitario, assecondando i desideri personali e le aspirazioni lavorative. Per questo motivo è intenzione della Scuola superiore Sant'Anna potenziare le attività di orientamento, in particolare quelle dedicate a settori tematici ben precisi. La Scuola, di recente, ha ospitato giornate tematiche dedicate a Ingegneria, Medicina, Scienze Agrarie, durante le quali i partecipanti hanno conosciuto meglio le attività di ricerca condotte in questi settori. La ricerca, quindi, è diventata anche un valido strumento per fare orientamento".

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa 1 (19/04)
Tirreno Pisa 2 (19/04)
PisaInformaFlash.it (19/04)

Repubblica Firenze
Unità Toscana
Tirreno Pisa
InToscana.it
PisaNotizie.it
PisaInformaFlash.it 

Lunedì, 16 Aprile 2012 12:44

Un nuovo centro di eccellenza a Ingegneria

turbomacchineUn'intesa per lo sviluppo e il consolidamento della presenza del Nuovo Pignone in Toscana e per stimolare la ricerca industriale e sperimentale e il trasferimento tecnologico, coinvolgendo anche le piccole e medie imprese dell'indotto appartenenti al settore della tecnologia ingegneristica. Questo l'obiettivo che si propone il protocollo d'intesa firmato oggi da Regione Toscana, Nuovo Pignone, Università di Firenze, Università di Pisa e PontLab srl.

Gli interventi previsti dall'intesa, che la Regione si impegna a cofinanziare per 2 milioni e 200 mila euro, prevedono un investimento complessivo di 2 milioni e 700 mila euro. Serviranno per realizzare tre laboratori nati dal potenziamento di laboratori universitari esistenti negli atenei fiorentino e pisano e che già operano nei settori di interesse del Nuovo Pignone e dal potenziamento dell'attività del laboratorio misto pubblico-privato, Pont Lab.

A Pisa verrà creato un centro di eccellenza per lo sviluppo e la caratterizzazione di cuscini idrodinamici avanzati per impiego su turbomacchine industriali di ultima generazione, ad elevata efficienza e densità di potenza. Il laboratorio sarà realizzato al dipartimento di Ingegneria meccanica, nucleare e della produzione.

Gli interventi previsti dal protocollo si inseriscono all'interno del progetto di espansione e consolidamento della propria base produttiva ed ingegneristica nonché della rete regionale di ricerca industriale e sperimentale da parte della multinazionale Nuovo Pignone – parte del gruppo GE Oil&Gas, che conta oggi in Toscana più di 4000 addetti – chiamato progetto Atene (Advanced Technologies for Energy Efficiency). Atene prevede il coinvolgimento dei laboratori con competenze specifiche in discipline ritenute strategiche per le finalità del progetto stesso. In parallelo al progetto Atene, è stato siglato, lo scorso anno, l'accordo di programma fra azienda, Regione, istituzioni locali che consente, grazie ad un investimento complessivo di 13 milioni, lo sviluppo, l'industrializzazione e il consolidamento occupazionale del polo Nuovo Pignone di Massa- Carrara e grazie anche al quale il gruppo prevede di incrementare la produzione ed export rafforzando la propria presenza sul territorio. Nell'intesa firmata oggi, Nuovo Pignone si impegna ad adoperarsi per assicurare ai laboratori altamente tecnologici, nonché alle Pmi dell'indotto tecnologico, un flusso di commesse continuato nel tempo.

La Regione, per parte sua, ha inserito il potenziamento dei laboratori all'interno della sua strategia per l'innovazione e il trasferimento tecnologico che prevede la qualificazione di centri di competenza, pubblici o pubblico-privati. Si impegna anche a favorire le Pmi dell'indotto tecnologico mettendo in campo strumenti e incentivi di politica industriale e di politica attiva del lavoro, incentivi per l'occupazione e servizi qualificati a favore delle aziende di nuova costituzione che investono in attività innovative a seguito della ricerca effettuata dai laboratori previsti dall'intesa.

Ne hanno parlato:
Repubblica Firenze
Corriere Fiorentino
Corriere Toscana
Unità Toscana
QN
Tirreno Pisa
PisaNotizie.it 

Tg:
RaiTre TGR Toscana
RTV 38
Italia7
Toscana TV
TVR Teleitalia 

Premiazione studenti disagiatiCinquantamila euro in sostegno di studenti disagiati: la Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, in collaborazione con l'Università di Pisa, ha consegnato borse di studio di 1500 e 2000 euro a 33 giovani iscritti all'Ateneo che si trovano in condizioni di disagio o difficoltà economica. Alla cerimonia in rettorato erano presenti il rettore Massimo Augello, il prorettore per gli studenti Rosalba Tognetti, Pierangelo Azzali e Giuseppe Milazzo, rispettivamente segretario e consigliere di Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus.

Il rettore Augello ha ringraziato la Fondazione per la sensibilità e l'impegno dimostrati nel sostenere il percorso formativo degli studenti che hanno partecipato al bando per l'anno accademico 2011-2012: «L'iniziativa della Fondazione Intesa Sanpaolo è un'azione concreta di sostegno al diritto allo studio», ha commentato il rettore. «Le borse sono state assegnate a giovani che, nonostante le difficoltà, si stanno impegnando nel conseguire un titolo di studio importante come la laurea. Questi ragazzi hanno infatti dimostrato di essere studenti meritevoli e di aver conseguito almeno 20 crediti formativi per ogni anno di iscrizione».

Premiazione studenti disagiatiLa Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus ha tra le sue finalità l'intervento a favore dell'istruzione, dell'arte e della cultura, laddove vengano riscontrate situazioni di difficoltà. Particolare attenzione è stata rivolta agli studenti universitari istituendo, già con altre università italiane, borse di studio mirate a questo scopo: «Nell'attuale momento di crisi economica, la nostra mission assume un valore particolare», hanno commentato Pierangelo Azzali e Giuseppe Milazzo. «I nostri contribuiti vanno ad aiutare le fasce sociali più deboli in un ambito, quello dello studio e della formazione, fondamentale per i giovani".

 

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
PisaInformaFlash.it

veterinariaL'Università di Pisa partecipa alla "XIV Settimana della Cultura", il programma ministeriale che mira a promuovere la conoscenza dei beni culturali. Per nove giorni, dal 14 al 22 aprile 2012, in tutta Italia saranno aperti gratuitamente musei, ville, monumenti, aree archeologiche, archivi e biblioteche statali. Sono tante le strutture museali dell'Ateneo che aderiscono all'iniziativa, proponendo un ricco e variegato calendario di eventi, tutti gratuiti.

Il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi inaugurerà sabato 14 aprile, alle ore 18.00, la mostra dal titolo "Paolo Ciampini. I segni del volto", con una selezione di trenta acqueforti dell'autore. Altro appuntamento del museo è fissato per venerdì 20 con la conferenza "Se mi ami sbadiglia!" dedicata alle ricerche condotte dai primatologi Elisabetta Palagi e Ivan Norscia. Sono previsti per il 21, alle ore 15.30, i laboratori di quartiere "Dal Museo al Ponte: Pisa ed il suo territorio" (informazioni al tel.050 2216066/67).

Il Museo degli Strumenti per il Calcolo ha fissato per sabato 14, alle 16.30, una presentazione dal titolo "Cronologia dell'informatica: the Directors' cut", che fa da introduzione alla mostra "La CEP prima della CEP" (info e prenotazioni al tel.050 2213178).egitto

Il Museo di Storia Naturale e del Territorio dell'Università, situato alla Certosa di Calci, ha in programma dal 16 al 21 una serie di attività didattiche rivolte alle scuole e mirate ad approfondire le esposizioni e le collezioni del museo, con particolare riferimento a quelle della zoologia, mineralogia e paleontologia.

Il Museo Anatomico Veterinario ha organizzato dal 16 al 20 dei laboratori didattici di osteologia per lo studio degli animali domestici (info e prenotazioni al tel.050 2216856).

Il giorno 19, alle ore 16 e alle ore 17, sono inoltre programmate delle visite guidate per scoprire le collezioni Egittologiche dell'Università di Pisa in via San Frediano, una delle più ricche collezioni di antichità egiziane della Toscana (prenotazioni al tel.050 2215579).

Tra le iniziative infine un seminario del professor Gianfranco Natale sull'anatomista e patologo Filippo Pacini, di cui ricorre il bicentenario della nascita, promosso dal Museo di Anatomia Umana per martedì 17 alle ore 15.30.

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